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lunedì 31 agosto 2009

melone Piel de Sapo

Melone Piel de Sapo
di Angelo Passalacqua


Il nome di questo melone, Piel de sapo, denuncia la sua provenienza, tradotto è "Pelle di rospo", evidente l'associazione tra la pelle dell'anfibio e quella del melone. A maturazione, si notano le crepe longitudinali sul frutto. Qui da me è chiamato "francesino".


La polpa è bianca, sapore dolce e ottimo profumo. Decisamente un'ottimo melone! La pezzatura dei frutti è grossa, nel mio orto arriva al chilo e mezzo, in orto irrigato supera i due chili. La pianta resiste alle malattie tipiche, coltivata a secco si autolimita nella crescita e non cimo, in orto irrigato è molto esuberante nella crescita. Ultima nota, il Piel è una varietà precoce, quindi adatta anche a zone sfavorevoli alla coltura dei meloni. Non è varietà da serbo.

mercoledì 26 agosto 2009

melone Honey Dew

Melone  Honey Dew

di Angelo Passalacqua




Nella mia zona questi meloni vengono detti "egiziani" ma la patria d'origine è il Nord America, uso il plurale perché le varietà sono due. Nel mio orto a secco, le piante non crescono molto, non le cimo, i frutti hanno un peso medio di 1,5 chili. Ad inizio coltivazione, complice un'annata decisamente sfavorevole, è comparsa qualche traccia di oidio, non ho trattato con zolfo, la pianta ha messo foglie nuove e sane.



La buccia è di color bianco, la polpa verde chiaro, per il sapore basta dire che il nome, tradotto dall'inglese, è "rugiada di miele". Attenzione, questo melone è per uso invernale, necessita di un lungo periodo di riposo, mangiato subito è una delusione.



Questo è il melone da uso fresco, altre differenze col vernino sono il colore esterno, un giallo chiaro e la polpa rosa salmone ("pink flesh", il vernino "green flesh"). Và raccolto appena il colore della buccia è come quello in foto, se sovramaturo è immangiabile.

venerdì 21 agosto 2009

melone Jenny Lind

Melone Jenny Lind
di Angelo Passalacqua

La rassegna delle varietà di melone continua con l'americano Jenny Lind, che prende il nome da una cantante lirica. E' coltivato dal 1850.



La pianta ha dimensioni contenute, il frutto è piccolo, in media la circonferenza è di 12 cm, caratteristica la presenza di una protuberanza alla base del frutto, "l'umbone" che differisce sempre, non ci sono due Jenny Lind uguali! 



Questo delle foto l'ho coltivato in vaso, le dimensioni sono ancora più piccole, però dovevo essere sicuro di moltiplicare i semi. Ringrazio Antonio G. per avermi dato i semi. 



La maturazione del frutto si avverte dall'intenso profumo, al tatto la polpa è tenera, nell'umbone ancor di più. Il sapore è molto dolce, non a tutti è gradito. A me è piaciuto, gli amici assaggiatori si son divisi, come al solito, in favorevoli e contrari...



In piena terra, la pianta non ha mostrato di temere l'oidio e le altre malattie, e da me l'annata non è stata molto favorevole.

sabato 15 agosto 2009

melone di Napoli

MELONE DI NAPOLI
di Angelo Passalacqua

Il melone di Napoli in effetti sono ben quattro varietà, due  hanno la buccia di color verde e due color giallo.

Melone verde di Napoli


A guardarli sono indistinguibili, uno è per il consumo fresco, l'altro è da serbo
.
A sinistra, verde da serbo

La coltivazione di questi meloni è "a secco", senza irrigare, le piante sono resistenti alle malattie tipiche, non vanno cimate e, in media, producono 3 meloni di grossa pezzatura ed altrettanti più piccoli. Ottimo sapore, dolce ed aromatico, si accentua nella varietà da serbo.




Giallo di Napoli

Qui qualche piccola differenza tra la varietà da serbo e quella da consumo fresco, la buccia si presenta con solchetti longitudinali più accentuati nel melone vernino, a destra nella foto.




Giallo di Napoli

I "gialletti", come vengono comunemente chiamati questi meloni (comune anche all'ottimo giallo rugoso di Cosenza, naturalmente) sono tra i migliori meloni, dolci e di sapore ottimo.



Notare come la polpa del melone a sinistra tenda ad un giallo più carico, segno di maturazione. A destra, il giallo da serbo.


Le varietà vernine si conservano ottimamente, basta un locale fresco. Una volta si appendevano uno ad uno dopo averli imbragati con lo spago, ora è molto più comodo utilizzare la rete tubolare di plastica, quella dei formaggi ma anche nelle cassette, sovrapponendo i frutti i due file, non ci sono problemi.

lunedì 10 agosto 2009

melone Kiwi

Melone Kiwi di Brindisi
di Paolo Basso

E' il primo anno che lo coltivo ed è stato una piacevolissima sorpresa per gusto, produttività e resistenza all'oidio che è la mia bestia nera.
Frutto tondo, medio-grosso, giallo con screpolature a maturazione:



Le piante hanno prodotto almeno tre meloni grossi ciascuna e due o tre medi, senza bisogno di cimature come invece è necessario con altre varietà, ad esempio il Petit Gris des Rennes ed altri Charentais.
La polpa è bianco verde, morbida e profumata, molto dolce, pelle abbastanza sottile


Dicevo della resistenza all'oidio: mentre le altre piante coltivate vicino, Petit Gris e Noir des Carmes sono state colpite (non ho usato zolfo perchè ormai i frutti erano già grossi), questo melone non è stato minimamente toccato nonostante i suoi rami  fossero in mezzo agli altri. Solo adesso, con i frutti quasi tutti raccolti, iniziano ad essere attaccate le foglie più vecchie.
Il prossimo anno lo coltiverò senz'altro, assieme al Petit Gris anch'esso dolce e profumato.Al posto del Noir des Carmes, che trovo poco dolce nel mio terreno, proverò qualche altra varietà, oltre ovviamente a qualche melone invernale.
Se qualcuno ha qualche varietà che merita io sono pronto a testarla... 

sabato 8 agosto 2009

Pomodoro di Giovanna

Il pomodoro della Piccola Fattoria di Giovanna


Questo pomodoro debbo dire mi da molte soddisfazioni, l'anno scorso mi sono recata in Veneto e su suggerimento di una mia amica che ha un'azienda di agricoltura biologica, ho comprato le piante e trapiantate nel mio terreno.
Debbo dire che ho proceduto nel trattamento colturale come si fa in generale, e ho notato che togliendo le femminelle le piante hanno iniziato a dare segni di sofferenza, a non produrre e ad ammalarsi, ho provveduto in tutta fretta a recuperare quei pochi semi e quest'anno ho seminato in semenzaio un pochino di questi semi, sono nati tutti, piantine vigorose.
Visto l'esperienza precedente, ho trapiantato e ho tolto qualche femminella ma pochissime, ho iniziato a fare trattamenti per scongiurare la peronospera una volta a settimana irroravo le piante con 1 litro di latte magro e 1 litro di acqua assieme e debbo dire che lo gradivano molto, avendo foglie belle verdi e tanto amore, come si cura un bambino.
Loro mi hanno ripagato con pomodori stupendi e buoni, la pianta ha un gambo molto carnoso e grosso alla base nascono altre piante e i  frutti  nascono persino a livello del terreno.
Visto che le piante che sono molto vigorose, vanno piantate  a una distanza maggiore l'una dall'altra i frutti sono dolci, dal peso fino di 740 gr. l'uno.



Quest'anno c'e' l'invasione di piccole cimici con i puntini neri, che pungono il pomodoro, ho
provveduto a cio' con il trattamento di olio puro di Neem un cucchiaio per litro d'acqua una volta alla settimana. Questo rende un sapore molto sgradito agli insetti  ed essendo naturale si puo' consumare frutta verdura ortaggi da subito.
Adesso procedero' alla cimatura della pianta, e' consigliabile la pacciamatura tra un solco e l'altro con paglia e le stesse femminelle che con lo sprigionamento del loro profumo aiuteranno a tenere lontano gli insetti.
Che devo dire ancora, e' una qualita' molto generosa, insomma e' abbondante in tutto!
Giovanna