di Angelo Passalacqua
Questa volta andremo a visitare un'orto molto lontano, prima però devo fare una premessa relativa ai semi. Fino a qualche anno fa, mi inorgogliva definirmi "seedsaver", salvatore di semi, mi sembrava un nobile fine trovare e coltivare i semi "antichi", quelli dei nonni contadini.
Con molta fatica, ho trovato molte varietà delle mie zone, quelle selezionate col prezioso lavoro dei contadini di un secolo fa ma ero insoddisfatto, cercavo sempre semi ancora più vecchi fino a quando mi venne il dubbio se stessi agendo nella giusta direzione. L'amico Giampiero diceva giustamente che ormai "non c'erano più semi da salvare!", lui il mio dubbio l'aveva avuto prima...
Ci sono decine di varietà di fave, fave cavalline e favini in Italia del Sud. E' un po' lungo ma leggete tutto
http://www.biotipicipuglia.it/FCKeditor/UserFiles/File/Agrobiodiversita.pdf
E' giusto che un'ortolano debba "salvare" centinaia di varietà di fave, con tutto il lavoro che ciò comporta? In quale prospettiva? Questo compito non spetterebbe alle Banche dei Semi?
I vecchi contadini avevano sbagliato nel selezionare le varietà migliori scartando le altre?
Quando un seme acquisiva la qualifica di "varietà tradizionale" e quindi meritevole d'essere salvata dall'estinzione?
I semi viaggiano, varietà scomparse nelle zone di origine si ritrovano dopo decenni dove i contadini emigrati le hanno portate. In foto otto varietà di angurie "italiane" di dodici che coltiverò grazie all'amicodellorto Emanuele.
Ora andiamo nell'orto di Tucson dell'amicodellorto Jay
http://scientificgardener.blogspot.com/
Perché vi ho portato qui è presto detto. Jay scrive che deve imparare a fare il seedsaver, con umiltà
http://scientificgardener.blogspot.com/2012/01/on-inbreeding-depression.html
http://sustainablemethow.net/documents/SeedSavingGuide.pdf
Spero non abbiate difficoltà con l'inglese, il traduttore di Google può darvi aiuto, non è però il massimo...
Come vedete nei suoi post, coltiva semi "locali" assieme a cetrioli armeni, zucca lunga di Napoli... E quest'anno anche tutti i caroselli, se la mia busta gli arriva sana e salva!
http://www.wintersown.org/wseo1/Free_Seeds.html
Come nel nostro blog, scambio semi gratis!
http://www.nativeseeds.org/pdf/seedlistingcatalog.pdf
Ecco il paradosso, avreste mai immaginato di trovare, tra i "semi dei Nativi", fagioli dall'occhio in tante varietà, okra, sorgo di origine africana che in Europa non ci sono più? Uno degli origani pugliesi alla voce "true greek oregano"? Il mio aglio gigante come "leek"? Ed i meloni, i piselli e le angurie arrivati con gli Spagnoli? Ma non era stata l'Europa ad essere invasa dalle piante delle Americhe?
Questa non è una favola quindi non c'è neanche la morale...
Buon orto biodiverso a tutti gli Amicidellorto del mondo!
L'interessante scritto di Giampiero:
http://gruppo_lettura.blog.tiscali.it/2010/12/04/la-vita-segreta-dei-semi-j-silvertown/