cosmetici orticoli
di Roberta
Dopo una giornata di duro lavoro passata nei campi a tagliare verdure, a strappare erbacce e a giocare con la terra, raccogliamo nell'orto anche qualcosa che serva alle nostre mani logorate dalla fatica.
ALOE
Esistono tanti tipi di aloe "vera" che possono essere utilizzati ad uso cosmetico. Questa dovrebbe essere del tipo arborescens (le foglie - di media grandezza - si sviluppano lungo il tronco).
Sembra che ci siano più di quattrocento specie particolari di aloe vera.
Paolo, nel suo blog delle caprette, ce ne ha mostrate diverse:
http://lecaprettetibetane.blogspot.it/
Io ho trovato un piccolo elenco che riporto di seguito:
- Aloe Barbadensis
- Aloe Aageodonta
- Aloe Abyssinic
- Aloe Amicorum
- Aloe Arborescens
- Aloe Broomii
- Aloe Confusa
- Aloe Corallina
- Aloe Keayi
- Aloe Laeta
- Aloe Minima
- Aloe Modesta
- Aloe Namibrensis
- Aloe Perfolliata
- Aloe Silicola
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Queste piante sopportano il caldo e la siccità, ma non le temperature sotto lo zero.
Quest'anno, durante le poche settimane di vero freddo, le estremità delle foglie si sono bruciate. Il prossimo anno dovrò provvedere ad una copertura.
La sua coltivazione funziona sia in piena terra che in vaso; ha però necessità di essere esposta al sole.
Le foglie sono carnose e mostrano al loro interno una gelatina densa, acquosa e semi-trasparente. Per estrarre la gelatina si raccolgono le foglie (da piante di almeno 3 anni di vita), partendo da quelle più basse. Non devono essere tagliate col coltello, ma devono essere asportate delicatamente, con le mani, con tutta "la pellicola" che le lega al tronco.
Sembra abbia proprietà lenitive, emollienti, tonificanti, idratanti, rinfrescanti, nutrienti, addolcenti, rigeneranti, antiossidanti e cicatrizzanti.
ERBE OFFICINALI
Negli orti c'è sempre spazio per le aromatiche. Le più comuni sono generalmente: salvia, rosmarino, lavanda, timo, alloro, origano, camomilla e menta, oltre alle spontanee tra cui possiamo elencare la malva e l'iperico, o altre meno presenti quali la calendula, il mirto, il ginepro, l'eucaliptus e l'elicriso.
http://www.elicriso.it/it/piante_medicinali/
http://www.erbemedicinali.eu/erbe.php
In primavera, dopo le abbondanti piogge, alcune erbe si sviluppano talmente tanto che andrebbero potate. Cosa fare delle quantità in eccesso che non utilizzeremo per condire i cibi o per far tisane?
La TINTURA MADRE è un'ottima soluzione. Cosa è?
È un macerato di erbe aromatiche, fresche, in una soluzione idro-alcolica, acqua e alcool alimentare (ovvero quello per fare i liquori che si trova a 95°). Questa soluzione (tra il 45% ed il 65% di alcool) riesce ad estrarre dalle erbe i principi attivi della pianta, che sono solubili sia in acqua che in alcool e a trattenerli per gli usi successivi.
Per una tintura al 50%, procedere nel modo seguente:
- Preparare una soluzione di acqua (490 ml) e alcool (510 ml);
- Predisporre diversi vasetti di vetro con dentro le erbe aromatiche. Versare la soluzione idro-alcoolica fino a coprire le erbe. Chiudere i vasetti, coprirli in modo da non far penetrare la luce all'interno e riporli in luogo chiuso, buio ed asciutto.
- Smuovere la soluzione ogni giorno e dopo circa 2 settimane filtrare il tutto con un colino e una garza.
- Il risultato sarà la tintura madre, da conservare in una bottiglietta etichettata con il nome dell'erba aromatica.
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a sinistra: tintura di bacche di mirto - a destra: gel di aloe |
Finalmente siamo pronti per preparare il nostro cosmetico orticolo.
- Prendere una foglia di aloe. Tagliarla lungo i bordi per togliere le spine ed eliminare il resto della parte verde con un coltello.
- Mettere la parte gelatinosa dentro ad un frullatore, insieme alla gomma di xantana (addensante gelificante proveniente dalla fermentazione del mais - si usa in cucina). Per 100 gr di aloe, usare 1,2 gr di gomma di xantana.
- Frullare per almeno 5 minuti.
- Dopo avere ottenuto il gel, aggiungere 20 gr di tintur a scelta e frullare per qualche altro minuto. La tintura viene usata qui sia per conferire al gel le qualità della pianta utilizzata, che come conservante.
Quale tintura usare:
- Tintura di salvia e/o timo e/o melissa e/o eucalipto - per mani molto rovinate e screpolate o come dopobarba;
- Tintura di rosmarino e/o lavanda e/o ginepro e/o mirto - da distribuire sui capelli bagnati prima di asciugarli;
- Tintura di menta e/o lavanda e/o iperico e/o camomilla e/o eucalipto - per gel post scottature e dopo esposizione al sole;
- Tintura di lavanda e/o eucalipto e/o menta - per lenire il prurito da punture di insetto;
- Tintura di calendula e/o malva e/o camomilla e/o rosa e/o melissa e/o mirto per pelli sensibili ed arrossate.