fagiolino mangiatutto
di Roberta
Quest'anno ho provato a coltivare questo fagiolo mangiatutto, attirata dal colore violaceo del baccello, come si deduce dal nome.
Ho seminato direttamente a terra, nel mese di maggio, sotto una cospicua pacciamatura di paglia. Le piantine sono spuntate dopo una settimana.
Una delle prime piante sbucate è stata presa d'assalto dalle formiche. Le altre sono rimaste intoccate. Queste sono le cose strane della natura!
Le piante seminate erano comunque in modesto numero, dovuto soprattutto al fatto che non ho molto spazio da utilizzare.
I fiori sono di un colore rosa scuro, molto eleganti, da vedere.
Per pigrizia ho innaffiato veramente poco... le piante sono comunque
sopravvissute a periodi di completo abbandono idrico, almeno fino a
quando il caldo non è diventato insopportabile ed insistente.
Sopportano la siccità, ma non l'ombra proiettata da altre piante.
Hanno necessità di stare sotto il sole.
Una pianta di pomodoro che stava vicino, allungando i rami, ha completamente soffocato alcune piante che, a stento, pur ricevendo acqua per pietà, hanno dato alla luce microscopici baccelli che si sono seccati. Si potrebbe dire che "
non crescevano e non crepavano!!"
Le altre hanno iniziato a dar vita a frutti che da verdi sono diventati violacei.
Sono riuscita, poco alla volta, a racimolare un po' di baccelli da
assaggiare. Li raccoglievo due/tre per volta e li mettevo dentro ad una
busta a congelare. Dopo averne ricavato una manciata li ho cucinati.
Che tristezza, quando vengono bolliti cambiano colore! Tornano verdi. Il sapore è un po' come tutti gli altri fagiolini... ma forse li dovrei assaggiare appena raccolti senza che siano stati prima congelati. Mi ha dato l'impressione che non avessero il "filo", ma la casistica era così bassa che non so se sia il caso di tirare le somme su una così piccola quantità.
Ho fatto diverse semine.
La prima è quella riuscita meglio: tanto sole, un po' di acqua e caldo adeguato.
La seconda è stata fatta quando il sole, alto in cielo, ha bruciato l'aria e l'aria ha bruciato le foglie.
Ad un certo punto, però, è caduta acqua dal cielo. Alcune piante le ho estirpate ed ho provato a trapiantarle in vaso. La metà, che non era del tutto moribonda, ha attecchito bene ed ha iniziato a rifare i fiori.
Un'altra parte estirpata, l'ho abbandonata dentro un secchio di acqua per una settimana. Sul tronco, appena sopra le radici, alcune di loro hanno iniziato a rigettare nuove radici. Le ho ritrapiantate a terra insieme a quelle rimaste. Ora che hanno acqua a sufficienza, hanno ricominciato a dare vita a nuovi fiori.
Angelo, a te come è andata nella calda Puglia?
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L'esperienza di Angelo:
Annata no anche per i miei fagioli, per le due varietà che ho ricevuto dalla generosa Pat, il purple Queen ed il Purple Teepee ha preparato due angoli dove poterle coccolare. Sotto due alberi di mandorlo si scansavano il sole cocente del mezzogiorno, hanno gradito molto. Ho seminato in ritardo, all'inizio le piante fiorivano copiosamente ma non allegavano, il vento cocente bruciava anche le foglie... Ora va meglio, le piante sono stracariche di baccelli e fiori, sto lasciando andare a seme e non raccolgo i fagiolini per uso culinario. Metto due foto del fagiolo secco, ha un colore insolito:
Ho aggiunto le foto del commento, per una visione immediata,
Angelo