domenica 25 marzo 2012

Melone-carosello

di Angelo Passalacqua



Di questi strani ortaggi tipicamente pugliesi vi ho parlato più volte, potete vederne molte varietà nei post precedenti. Si mangiano immaturi, quando sono teneri e croccanti ma a maturazione completa come sono? Chi lascia qualche frutto per ricavarne i semi lo sa, agli altri lo mostro io...



Del barattiere non parleremo, tra i caroselli fa storia a sé, è in tutto e per tutto un "vero" melone, a maturazione completa è uguale al melone honey dew, con sapore meno dolce ma sempre molto gradevole. Nella foto sopra vediamo il mezzolungo di Polignano. La buccia è di colore giallo con le costolature più scure



Un meloncino che può pesare anche mezzo chilo, all'interno la poca polpa ha color bianco-giallo, all'assaggio il sapore è gradevole ma acidulo, il profumo è assente, caratteristiche comuni alle altre varietà di caroselli



Il barese supera il chilo di peso, ricorda molto il melone banana, come i tortarelli



Qui l'occhio è ingannato dalla luce poco naturale, in realtà i colori sono più chiari



Ancora più grandi le dimensioni ed il peso del polisello di San Paolo di Civitate




La famiglia dei caroselli conta di molte varietà, nell'orto spesso avvengono incroci perché si coltivano troppo vicini caroselli, cetrioli e meloni, alcuni ortolani lo fanno apposta, alla ricerca di nuove varietà... Ma qui il discorso si fa complicato e, per ora, lasciamo perdere.


In pratica sono meloni da serbo, se possibile si raccolgono quando le piante sono secche oppure, come per tutti gli ortaggi vernini, dalle zucche ai meloni, dai pomodori alle angurie, tagliare lasciando quattro o cinque centimetri di fusto, come vedete in foto sopra.

Link:

http://www.ortaggipugliesi.it/filearchive/cfc727978f181a45c7f65ac8d0a14705.pdf







domenica 18 marzo 2012

Corniolo


di Angelo Passalacqua




La sua fioritura annuncia la primavera, gareggia in precocità col mandorlo. Il corniolo, uno dei frutti dimenticati

http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/corniolo.htm


Conosciuto dai Persiani, sacro ad Apollo, Virgilio scrive nell'Eneide della fuga da Troia in fiamme del figlio di Priamo, Polidoro, in cerca di salvezza con tanto oro. Purtroppo Polimestore, re di Tracia, non si comportò da buon ospite e lo uccise... Sulla tomba spuntarono cespugli di corniolo che, anni dopo, Enea cercò di tagliare rinunciando quando dai tagli sgorgò il sangue di Polidoro. Ecco perché il legno è venato di rosso, dice la leggenda


Di durissimo legno di corniolo era fatto il cavallo di Troia, Greci e Romani lo usavano per farne le punte delle lance, Plutarco scrive che il giavellotto lanciato da Romolo verso il Palatino "entrò così profondamente nel terreno che nessuno riuscì poi a svellerlo, e mise le radici"

La crescita dell'albero è lenta, non teme malattie e parassiti, i buonissimi frutti maturi sono tra i più gustosi frutti selvatici, si possono mangiare al naturale o farci ottime marmellate. Immature, le corniole possono essere conservate in salamoia, come le olive.http://it.wikipedia.org/wiki/Cornus_mas


Un piccolo grande albero che ogni orto-giardino merita di ospitare...


AGGIORNAMENTO 26 LUGLIO 2013 

Buon giorno,vi invio le foto del mio corniolo a frutto giallo il Cornus mas 'Flava' Spero siano utili nel descrivere questo genere che non è del tutto conosciuto e sfruttato in Italia.
Grazie per l'opportunità 


Buon lavoro
Vladimiro Rocco



Ringrazio l'Amico Vladimiro, cercatore ed allevatore di rarità come questo corniolo, e rinnovo l'invito a mostrarci tutto quello che vorrà!




http://cornusmas.eu/pages/strona-glowna/oferta/deren-jadalny-cornus-mas 



martedì 13 marzo 2012

Mi presento sono Giovanni

di Giovanni Ceresoli

Ciao a tutti gli amici dell'ortodue, sono Giovanni e sono felice di potervi presentare il mio orto.
E' stato Angelo ad invitarmi qui, non finirò mai di ringraziarlo per la sua gentilezza.
Vivo a Conversano in provincia di Bari, quindi godo di un clima particolarmente mite, avvantaggiato dalla vicinanza del mare.


Sullo sfondo della foto potete intravedere il mare Adriatico, il fico d'india invece è testimone degli inverni particolarmente miti di questa zona. In questo modesto appezzamento di terra sto sperimentando varie tecniche ortive prendendo da ciascuna "scuola" quello che più mi piace. In quest'orto ho scelto di coltivare in bancali piuttosto che in file, come nell'orto sinergico, anche se non faccio le collinette per via del clima siccitoso. Le collinette infatti tendono a riscaldarsi più facilmente ed a cedere l'umidità. Utilizzo la consociazione e non estirpo le radici, eccezione fatta per i frutti a radice ovviamente.


Qui potete vedere degli sponzali in consociazione con dei finocchi e dei cavoli. La varietà di cipolla usata per ottenere questi sponzali è la cipolla di Acquaviva.
Altra "scuola" da cui ho preso spunto è il metodo del letto profondo di John Seymour, che si ispirava alle sperimentazioni fatte da Alan Chadwick.



Il letto profondo ha dato ottimi risultati con le "Cime Nostre", una crucifera tipica di Putignano (BA) che si colloca a metà strada tra i broccoli e la cima di rapa d'Aprile. Presenta infatti foglie simili al broccolo, ma le infiorescenze e il colore sono più vicine alla cima di rapa. Il sapore è meno intenso della cima di rapa, molto delicato. Tagliando le infiorescenze, la pianta ne ricaccerà altre anche se di dimensioni inferiori.


domenica 11 marzo 2012

Cappero

di Angelo Passalacqua


Oggi vi porto nel Parco della Murgia Materana, a pochi chilometri da casa mia, non è il periodo giusto per trovare la pianta in questione ma ho pensato che, se venite in vacanza in zona, l'indicazione potrebbe interessarvi, in tal caso vi procurerete la "Guida alla Flora del Parco" di Giuseppe Gambetta e di Piero Medagli.
http://www.touringclub.com/chiesa/basilicata/matera/s-maria-della-valle-o-la-vaglia.aspx

Siamo sulla Appia Antica, Matera è vicina

http://www.archart.it/italia/Basilicata/Matera%20-%20Santa%20Maria%20della%20Vaglia/foto-vaglia070%40.html

http://www.archart.it/italia/Basilicata/Matera%20-%20Santa%20Maria%20della%20Vaglia/index.html

http://www.youtube.com/watch?v=xCYF0gw3z5w


Queste sono due piante di cappero delle mie, vengono da seme. La varietà di cappero tipica del Mezzogiorno d'Italia è la capparis ovata.
http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=20583

Cresce spontanea sulla Murgia Materana
http://www.youtube.com/watch?v=YQAiuWgXYto&feature=related


Il cappero peloso differisce da quello più comune per particolari come la forma delle foglie, gli utilizzi sono invece gli stessi, boccioli e frutti.



Paolo scriveva nel lontano 2003 del suo cappero


http://lecaprettetibetane.blogspot.com/2003/12/il-cappero-e-un-cespuglio-estremamente.html


http://www.agraria.org/coltivazionierbacee/aromatiche/cappero.htm


Evito di parlare della raccolta dei boccioli e successiva conservazione sotto sale o sottaceto, meno conosciuto l'utilizzo del frutto, il tapino


Facile trovarli nel Salento o in Sicilia, nella rinomata Salina vengono chiamati cucunci

http://www.soleesale.com/product/24/Cucunci-di-Salina-Al-Sale-gr.500.asp


Link utili:
http://lericettedinonnamaria-anna.blogspot.com/2011/04/cucunci-della-signora-enza-di-salina.html

http://verdecardamomo.blogspot.com/2010/09/salina-un-isola-del-cappero-e-del.html

http://it-it.facebook.com/piero.medagli
http://www.youtube.com/watch?v=iKe3SWmbUjY
http://www.passoditerra.it/eventi/Orchidee-allo-Jazzo_250407.docs/articolo.php
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2010/05/25/libri-orchidee-del-salento/
http://www.giros.it/Giros/GirosNotizie/estratti/murgiana.pdf

fine

AGGIORNAMENTO LUGLIO 2013 


La bellissima fioritura meritava qualche foto:






sabato 3 marzo 2012

Il Fico /4

di Angelo Passalacqua




Anche per il fico, la biodiversità pugliese e lucana è ricchissima, le varietà che coltivo sono frutto di mie ricerche




Altra foto di gruppo




Un paio di varietà meritano qualche parola e foto in più, iniziamo dal rigato del Salento



Esiste un fico di origine francese molto simile, il panachee ma esami approfonditi fatti dal dottor Minonne hanno accertato che sono varietà diverse. Ne parla anche Paolo Belloni di Pomona:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-aec79869-1893-47ad-8520-e483d57da12d.html

Ora passiamo al precoce fico dell'unghia (vrazzol), varietà bifera


Fico particolare, buon sapore e precoce nella maturazione, caratteristico il peduncolo perché sembra "incollato" e non sia parte integrante del siconio, quando si fessura longitudinalmente è perché il fico è maturo



A questo punto è lecita la domanda cruciale: quale è il più buono? E vale la pena coltivarne tante varietà?

Alla seconda rispondo di sì, i diversi sapori e le differenti epoche di maturazione sono fattori giustificanti. Il migliore, se classifica va fatta, non può essere che il dottato, il fico con la goccia, il più buono per i fichi secchi e per il cotto di fico. Ma anche le altre varietà sono buonissime, se raccolti al giusto punto di maturazione. Ovvio che non tutti i fichi hanno sapore molto dolce, ci sono quelli aciduli o addirittura di sapore dolce-caustico, come il fico cipolla.



Impossibile mangiarne più di tre, la pezzatura è grossa ma, sopratutto, si rischia di bruciarsi le mucose della bocca!

A parte il consumo fresco e la produzione di fichi secchi, è (era) molto usato il cotto di fico, lo sciroppo ottenuto dalla prolungata cottura dei fichi e successiva spremitura, come ingrediente di neve e vincotto e molti dolci. Ricordo che il termine vincotto è errato, infatti non viene cotto nessun vino, quindi sciroppo di fichi e cotto di uva (si cuoce il mosto, non il vino!)




Le famose cartellate pugliesi, col cotto di fico e col miele
http://www.youtube.com/watch?v=IpLZyubQEj4


Una festa un po' goliardica questa degli amici leccesi, il dottor Minonne ci accompagna alla scoperta dei fichi e tiene una interessante lezione

http://www.masseriaficazzana.it/festa_delle_fiche.asp

http://www.myboxtv.com/site3/show.aspx?cod=25079

Le altre parti del documentario le trovate in fondo allo scritto

Buona visione!


http://it.wikipedia.org/wiki/Carthago_delenda_est

http://www.ficusnet.it/index.php?option=com_content&view=article&catid=50:contenuti-statici&id=96:fichi-di-aristofane

http://www.ficusnet.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56&Itemid=65&lang=it


Fine



venerdì 2 marzo 2012

Il Fico /3

di Angelo Passalacqua



La mia collezione di fichi è limitata, nuove varietà si aggiungono ogni anno


Oltre a varietà note come il dottato, i brogiotti, il gentile, il troiano, il monaco, il rosso striato, il portoghese, il melanzana, il matalone, il San Piero, il verdino, il verdone...


i dialettali masciale, columbraro, lattarulo, canetano (da "canuto"), vrazzolo ed altri, il fico di Trani, di Terlizzi, di Polignano, di Egnazia, di Pisticci...



Mi auguro gradiate la galleria...




Altre varietà


Molto bello questo striato, vero?



Il "piccolo" di famiglia...



fine terza parte

giovedì 1 marzo 2012

Il Fico /2

di Angelo Passalacqua


La Genesi descrive l'Albero della Conoscenza, Adamo ed Eva mangiarono quel frutto proibito e "si scoprirono nudi. Intrecciarono foglie di fico facendone cintura per coprirsi." Questo conferma che l'albero non fosse un melo ma un fico, intrecciare foglie di melo sarebbe stata dura...


Scacciati dal Paradiso in seguito a quella che, da allora, è conosciuta come una "ira di Dio"...
Un poeta dialettale salentino ne scrive:

Lu Pietru Lau nu appena Ilucesciutu
li cumpagni allu Limbu te lassau
e pete cata pete, rresulutu,
mmeru allu Purgatoriu se nfelau.
Camenandu pensaa: "Lu Patreternu
nc'è ccerte cose ca l'ha fatte torte!
Idhu criau lu peccatu e criau lu nfiernu,
fice dèbule l'omu e Ilu ose forte.
L'estru nu giurnu a ncapu ni salìa
e ll'omu cu Ila fimmena te criaa.
Ci ni lu disse? Cedhi! Li ba cria
senza cu nc'essa no necessità.
Face l'omu de tuttu rre assulutu
e nni pruibisce n'arveru, nu fruttu...
quid'autru ricchia, mienzu cannarutu
se lu ba mmangia... Beh, se rreota tuttu!
L'omu cu mangia tocca zzappa nterra,
la fimmena cu dogghie ha parturire,
le porte de lu celu le ba nzerra,
de lu paraisu nde li face essire,
subra all'umanità ni menesciau
tutti li uai, meserie, malatie,
fintantu Cristu de omu se cangiau
e disse: -Tata, scùntala cu mmie!
E sse la scunta a mmodu ca murire
ncruciatu cu do latri lu facìa;
muertu de sangu ni ba fface essire
l'urtima stizza ca nni rrumanìa...
E ppe nna fica? An fine te la fine
nna terata te ricche e ssissignore;
ma cu se mbestialisca peccussine
quista nu bè giustizia, è mmalecòre!
43) G.D.D., Purgatoriu. Cantu I, vv. 1-32, in PCB, I, pp. 185-6. Trad.: "Pietro Lau non appena albeggia lasciò i compagni nel Limbo e lemme lemme, ma risoluto, si infilò nel Purgatorio. Camminando pensava: "Il Padreterno alcune cose le ha fatte storte! Lui creò il peccato e creò l'inferno, fece l'uomo debole e lo volle forte. Un giorno gli venne l'estro e ti creò l'uomo con la donna. Chi glielo disse? Nessuno! Li creò senza ce ne fosse necessità. Fa l'uomo sovrano assoluto di tutto e gli proibisce un albero, un frutto ... quell'altro minchione, mezzo goloso se lo va a mangiare... Beh, tutto va a rovescio! L'uomo per mangiare deve zappare la terra, la donna deve partorire con dolore, rinserra le porte del cielo e li fa uscire dal paradiso, riversò sull'umanità tutti i guai, miserie, malattie, fino a che Cristo si mutò in uomo e disse: - Padre, scontala con me! - E se la sconta in modo da farlo morire in croce con due ladri; morto gli fece uscire l'ultima stilla di sangue che gli restava...E'per un fico? Alla fin fine una tirata d'orecchie, sissignore; ma che si imbestialisse o quel modo non è giusto, è cattiveria!".


Le varietà di fichi sono centinaia, molti studiosi hanno cercato di classificarle


Il dottor Minonne dell'Università del Salento ha fatto un prezioso lavoro, ma dovete sapere che ci sono altre varietà...