(beta vulgaris cycla, fam. chenopodiacee)
di Angelo Passalacqua
Coltivo la bietola da coste da 35 anni almeno, ma potrei dire da sempre. E’ questo un ortaggio molto coltivato nella mia zona, l’ultimo comune pugliese, a confine col territorio di Matera, Basilicata.
I miei terreni sono a 500mt slm, nel territorio detto le Murge, che da qui inizia a salire e dopo essere arrivato alla massima altezza in località Torre Disperata (686mt) scende verso la costa adriatica. E’ un altopiano di roccia calcarea, caratterizzato dal fenomeno del carsismo, assenza di acque in superficie, l’acqua piovana scompare nel sottosuolo ricco di grotte, doline, e inghiottitoi.
Il terreno è alcalino e sabbioso, il clima è continentale, con abbondanti nevicate e temperature invernali che arrivano facilmente a -10° anche per più giorni, ed estati torride ed aride.
A questo territorio così diverso dal luogo di origine (ricordo che Bari è sulla costa adriatica, a 40km) la Bietola Barese si è ben adattata. La bieta a costa bianca e la bieta a costa argentata raggiungono dimensioni notevoli, con coste alte 25cm e larghe 8-9cm, le radici con facilità affondano nel terreno anche 80 centimetri.
Per questo adotto la coltivazione detta “a letto profondo” cioè rialzata dal livello del suolo. La concimazione la effettuo interrando con anticipo letame maturo e compost seminando senape bianca da sovesciare prima di coltivare la bietola.
Interro i semi in primavera e poi in settembre le varietà invernali. L’aiuola non deve trovarsi in posizioni che favoriscano il ristagno di umidità, deve drenare facilmente, pur assicurando il fabbisogno di acqua di cui la bietola necessita, non tollerando la siccità.
Utile la pacciamatura con paglia per la coltivazione primaverile-estiva.
Il seme, detto glomerulo, in realtà contiene più semi, fino a 5, dando origine a più piantine, va seminato alla distanza di 30-40cm da pianta a pianta e alla profondità di un paio di centimetri.
Le piantine vengono fuori in 7-15 giorni con temperature attorno ai 10°.
Uso consociare carote e cipolle con le bietole.
La raccolta va fatta tagliando le coste qualche centimetro sopra al colletto, facendo attenzione a non toccare le foglie centrali.
Il capitolo parassiti inizia dalle anguillule del terreno, che combatto efficacemente col sovescio di senape e mettendo piante di calendula tra le biete.
La mosca minatrice che scava gallerie nelle foglie non tocca la costa, se necessario si combatte con estratto di assenzio. Attenzione a lumache ed afidi.
Vi risparmio l’elenco delle malattie fungine, in quanto se l’aiuola è ben posizionata in zona ventilata e senza ristagni d’acqua difficilmente sorgono problemi.
In caso di necessità contro cercosporiosi, peronospora e mal bianco si possono usare i soliti rimedi a base di rame e zolfo, ma un buon biocoltivatore dovrebbe evitare l’uso di metalli!!
La bietola è pianta biennale, l’impollinazione avviene sia tramite insetti che col vento, si incrocia facilmente con la bietola da orto e con la bietola da taglio (erbetta).
Essenziale, quindi tenere distanze notevoli tra varietà diverse per non ibridare i semi e prendere i semi delle piante che si trovano al centro della coltivazione. Ad esempio, se avete 15 piante disposte su 3 file lascerete andare a seme solo le 3 piante della fila centrale, scartando la prima e l’ultima pianta della fila.
Efficacissimo il sistema di incappucciare più piante con sacchi di tnt, tessuto non tessuto, fermando i bordi al suolo con terra e scuotendo ogni tanto il sacco per creare movimento d’aria all’interno. Le piante scelte vanno lasciate crescere liberamente senza raccogliere le coste, la pianta produrrà dal centro un gambo ramificato alto più di un metro, che va cimato per avere semi migliori, più grossi sui rametti laterali, tagliare lo stelo quando i semi diventano scuri, ma non completamente secchi, altrimenti il seme cade spontaneamente a terra. Lasciate asciugare all’ombra, raccogliete i semi su un foglio di carta facendo scorrere i gambi secchi fra le dita, mettete i semi asciutti in buste di carta poste poi in contenitori a chiusura ermetica (ottimi quelli in latta per il caffè, ad esempio). Le mie prove di semina dicono semi vitali per 5 anni e più, ma consiglio di non superare i 3 anni.
Tra le ricette tradizionali che prevedono l’uso di bietola ho scelto la più semplice ma gustosa. Almeno per me. Occorre lessare in acqua salata coste e foglie tagliate in pezzi abbastanza piccoli cominciando dalle coste che abbisognano di qualche minuti in più di cottura e poi dalle foglie. Scolate al dente (cotte al vapore sarebbe il massimo!!) e versate le verdure in un’altra pentola dove avrete fatto stufare (non friggere!!) olio extra vergine, qualche spicchio d’aglio e 5-6 pomodorini. Fate insaporire per qualche minuto e servite caldo. Da me tutte le verdure stufate prevedono la presenza del purè di fave, chiamato anche macco, o ancora meglio, il purè di cicerchie.
Interessante il nuovo Blog, approfitto per salutare Paolo e tutti i suoi amici, ciao*
RispondiEliminaPattinando
#2 08 Febbraio 2008 - 12:24
slurp, che fame!
ottonee
#3 24 Marzo 2009 - 11:04
Buongiorno,
mi ha incuriosito molto la sua pratica di coprire le piante di bietola destinate a produrre semi, con un telo di tessuto non tessuto. Ma che vantaggi lei trae da questa tecnica?
utente anonimo
#4 24 Marzo 2009 - 20:36
La principale funzione del sacco è quella di evitare impollinazioni non volute, per avere semi "puri".
Molto utile anche per non perdere i semi in quanto se il sacco viene chiuso al piede della pianta, basta tagliare la stessa e appendere in posto adeguato a testa in giù, i semi cadranno nel sacco.
Ciao a tutti,
Angelo
angelopas
#5 24 Maggio 2009 - 14:24
Ciao...
ti scrivo dall'Inghilterra per chiederti di risolvermi un problema con le bietole che sto coltivando. Capisco dal tuo post che stanno "andando a seme", c'e' un modo con cui posso fermare il processo?
Posso continuare a raccogliere le foglie.
Oppure ormai non c'e' piu' niente da fare? Sinceramente non ho capito come sia successo o come avrei potuto evitarlo.
Le piante sono state seminate l'anno scorso.
grazie!!!
Valerio
liveon35mm
#6 24 Maggio 2009 - 18:49
Ciao Valerio,
queste bietole le stai coltivando in Inghilterra? Mi diresti che varietà? Sono curioso...
Il processo in corso è irreversibile, ma non hai colpe, succede di frequente che un inverno troppo tiepido o una primavera fredda mandino in tilt l'orologio biologico delle piante. Magari puoi approfittare per raccogliere i semi, oltre alle ultime foglie.
Angelo
angelopas
#7 30 Maggio 2009 - 20:45
ciao angelo,
scusa il ritardo.
Che varieta' siano non lo so, si chiamano swiss chard in inglese, non sono quelle colorate, semplicemente coste bianche e foglie verdi (ed ora fusti altissimi)
si le sto coltivando in inghilterra...
grazie tantissimo,
ciao
Vale
liveon35mm