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lunedì 11 luglio 2011

Semi in purezza

SEMI PURI

di Angelo Passalacqua

Eccomi a dispensare qualche consiglio circa la produzione di semi in piccoli spazi, parlare di salvaguardia dei semi in piena terra non credo sia utile in questo post. Mancando lo spazio minimo di distanza da dover tenere per operare in "sicurezza", la sola tecnica adottabile è quella dell'isolamento delle piante.


I materiali che vedete nella foto sono tutti di facilissima reperibilità, assieme ai sacchi ed ai teli in tnt, "tessuto non tessuto". Naturalmente si possono usare altri materiali che abbiano lo stesso scopo, ad esempio garza al posto del tnt


La rete metallica è perfetta per costruire il telaio che sorreggerà il sacco, un paio di guanti e le pinze bastano per fare gabbie del diametro e dell'altezza voluta.


Per evitare possibili lacerazioni ai sacchi è bene coprire le parti pericolose, basta anche del cartone arrotolato e fermato con nastro adesivo. Un pezzo di tubo in gomma non più buono, tagliato longitudinalmente ed infilato è  meglio!


Per ancorare al terreno adopero tondino da edilizia ma vanno bene anche canne e simili, attenzione a porre all'interno della gabbia e qualche centimetri più in giù del bordo della rete. Legare con stringa in gomma, spago o filo di ferro plastificato. Le piante in foto sono di pomodoro coltivato "in asciutta".


Infilare il sacco sino ad arrivare a terra, sigillate al suolo con sassi e terra. Per piante che occorre irrigare, consiglio il sistema della bottiglia interrata che ho mostrato in un'altro post.


Si può eliminare la gabbia in rete metallica, incappucciando la pianta con sacco e legando con la stringa in gomma, preferibile perché cede e non strozza il fusto.


E' possibile anche isolare solo un gruppo di fiori, un pezzo di tnt o garza da fissare con una mini molletta in plastica (per motivi di leggerezza) o con la solita stringa.
Per questa soluzione, ricordatevi di segnare questo gruppo con un nastrino, specie se eliminate l'isolamento alla comparsa dei frutti.



Le foto si riferiscono al pomodoro ma è ovvio che molte altre varietà di ortaggi è possibile isolarle con queste modalità.
Attenzione, delle varietà "autofertili" basta anche una sola pianta nel sacco, ciò vale per pomodoro, melanzane, peperoni, eccetera. Per i fagioli,  i phaseolus vulgaris sono autofertili, le varietà coccineus e lunatus vengono impollinate dagli insetti e dal vento.
Sconsiglio la coltivazione in piena terra di queste varietà, è meglio coltivarle in capaci vasi da ricoverare al riparo, le correnti d'aria che attraversano il tessuto sono sufficienti per l'impollinazione.
Il discorso si fa complicato per le varietà autosterili, quelle che devono impollinarsi vicendevolmente con più piante,cercate di ingabbiare assieme almeno tre piante. E' possibile anche isolare a giorni alterni le varietà, per esempio coprire tutte le piante dello stesso ortaggio meno una lasciando che gli insetti facciano il loro lavoro su queste piante. Il giorno seguente coprire la varietà e scoprirne un'altra. Questa soluzione è però più "rischiosa", piante selvatiche e quelle degli orti vicini possono fare scherzi!


Le cucurbitacee si ibridano facilmente, la tecnica migliore è l'impollinazoine manuale più isolamento delle piante. Con la solita rete metallica ricaviamo dei tunnel a forma di "V" rovesciata, copriamo col tnt venduto a rotolo di varie misure.


Sigilliamo tutti i lati con la terra. Di solito sconsigliano l'uso del tnt perché eleva la temperatura interna ma, come vedete, la mia esperienza non conferma questo timore, notate l'ombra... In caso di temperature veramente estreme è possibile sempre ombreggiare.
L'impollinazione manuale si fa prendendo il polline dai fiori maschili e portandolo a contatto col fiore femminile, nei meloni e simili si usa un bastoncino con ovatta alle estremità, un semplice cotton fioc. Strofinate il cotone su due fiori maschili diversi e poi passateli sul fiore femminile. Purtroppo otto fiori femminili su 10 abortiranno...
Zucche e zucchini non hanno questo inconveniente, basta togliere i petali al fiore maschile ed impollinare


I fiori vanno tenuti chiusi, non solo i femminili, magari è meglio farlo la sera prima.


Con le mollettine in plastica (o in legno ma pesa di più) o...


... con la garza, da eliminare alla formazione del frutto


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Grazie a Iaia per le foto.



Prego, Angelo, grazie a te! Qui impollinavo la zucchina, semplicemente per favorire la produzione dei frutti senza però isolare prima e dopo.b


17 commenti:

  1. SEMI IN PUREZZA - i commenti del vecchio blog

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    12 LUGLIO 2011
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    Una spiegazione semplice completa e dettagliata. Ora è possibile a chiunque riprodurre semi in purezza. Attendiamo con ansia approfondimenti sull'argomento.
    A proposito, la spiegazione dell'irrigazione a bottiglia è sul post " Pomodori 2010" .

    Se si accetta e si vuole condividere la filosofia del blog e dei suoi componenti, bisogna diventare parte attiva, mettere in pratica cosa si divulga nei post e diffondere ciò che si impara e ciò che si riesce a "salvaguardare". E' vero, per chi ha passione è un piacere lavorare per questa filosofia con tutte le energie possibili, ma a volte mancano i "fondamentali" che si trovano prorrio in questo blog, in post come questo. Scusate il giro di parole ma volevamo ancora complimentarci, è molto difficile reperire informazioni così chiare e precise anche sui libri del settore.

    Grazie infinite
    MaxBetty

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    13 LUGLIO 2011
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    Infati il lavoro mostrato in questo articolo è dettagliatissimo e ben spiegato.
    Io per pigrizia non lo faccio.
    Per i pomodori difficilmente ho avuto problemi e per le zucchine ammetto di affidarmi alla fortuna.
    Invece non sarebbe difficile isolare le zucchine, visto che spesso le impollino a mano, basterebbero solo delle piccole legature del fiore, oltre a quanto faccio.

    Claudia

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    13 LUGLIO 2011
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    Con le vecchie varietà di pomodori non ho mai avuto problemi, io utilizzo per i semi i pomodori del primo palco che difficilmente sono ibridati, visto che allegano quando ci sono pochi fiori e gli insetti non li hanno ancora presi di mira. Poi tengo sempre i semi vecchi ed in caso di problemi posso ripartire da semi puri.

    I datterini calabresi li coltivo ormai da una trentina d'anni e sono sempre gli stessi, idem per i Garfagnana e quelli del Vesuvio. Ho avuto problemi con il chocolat, ma è stato un evento fortunato ed ora sto coltivando dei Chocolat a frutti grossi e meno vigorosi, frutto di ibridazione col Garfagnana. Presto metterò delle foto, sono veramente soddisfatto del risultato.

    Per le zucchine invece non ho problemi, di C. moschata coltivo solo la trombetta di Albenga, di C.pepo ho coltivato quella ricevuta da Angelo e adesso, tolta quella, coltiverò lo zucchino friulano.

    I meloni di cui mi interessano i semi li ho messi distanti e su terrazzamenti ben separati, poi anche per quelli vale la regola di tenere i semi vecchi, per ritornare alla varietà in caso di ibridazione.

    Paolo

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    13 LUGLIO 2011
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    Troppo buoni...
    Sono contento che il mio "lavoro" vi sia piaciuto, malgrado le foto fatte con una mano sola... Ho appena terminato i grandi lavori, ora ordinaria amministrazione ed ho potuto accontentare i tanti che mi chiedevano, da tempo, qualche consiglio per avere semi in purezza anche in piccoli orti.

    E' chiaro che il lavoro di isolamento sia riservato alle varietà rare e di cui sia difficile procurarsi i semi, per semi "comuni" bastano i consigli che cita Paolo e, magari, qualche altra dritta la inserirò nei post.

    Angelo

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    14 LUGLIO 2011
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    Sono felice di aver scoperto questo blog!!!! sono una appassionata ortolana di tipo Steineriano da tantissimi anni, ho sempre avuto poca terra da poter coltivare ma ora vivo in Puglia in un podere di quasi due ettari acqua abbondante, ulivi anche centenari, vigna, frutti, giardino di fiori e naturalmente orto fin troppo.
    Una domanda: ho sempre fatto una pacciamatura molto leggera convinta che le piante spontanee,tipo camomilla,ortica, calendule fossero utili alla coltivazione, ma ora vedo in giro che molti usano pacciamare in modo totale per cui crescono solo le orticole volute,sbaglio io o è un po' esagerata la pacciamatura totale?

    Grazie Liliana

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  2. SEMI IN PUREZZA - i commenti del vecchio blog

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    15 LUGLIO 2011
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    Ogni ortolano deve essere libero di coltivare quello che ritiene il meglio per sè, provando allo stesso tempo nuove varietà. Riprodurre semi puri è essenziale per essere autosufficienti ma anche una correttezza se li si scambia con altri. Il concetto di "raro" è ambiguo, se pensate che ormai è facile procurarsi semi di varietà "sconosciute" da ditte sementiere sparse nel mondo. Acquistare da queste ditte semi antichi e rari, biologici o biodinamici che siano, significa alimentare un mercato, altamente meritorio nelle intenzioni iniziali, che fa guadagnare molti soldi a poche persona. Per capirci, si possono comprare, a caro prezzo, semi "rari" ma non troveremo mai in vendita i semi di pomodoro "buttigglieddu" o "prunillo", le zucchine lunghe siciliane che un nostro giovane Amico (ha 90 anni...) coltiva da sempre, anzi ha selezionato più varietà! I pomodori di famiglia coltivati da più di cinquanta anni nel Cilento...
    Queste "rarità" mi sono state generosamente donate, con meritato orgoglio da parte dei proprietari, io non riuscirò a coltivarle tutte e vi chiederò di aiutarmi...

    @Liliana
    Benvenuta Liliana, chissà quante cose buone coltivi nel tuo orto!

    La pacciamatura è stata sempre utilizzata negli orti pugliesi per motivi di risparmio d'acqua ed evitare spaccature del terreno, lo strato deve essere di pochi centimetri. Negli orti sinergici lo strato di paglia è invece abbondante. Come sempre la tecnica ha vantaggi e svantaggi da valutare nel luogo dove si applica.
    Posso dirti comunque che, in pieno campo, pacciamature abbondanti danno molti problemi, nell'orto sinergico occorre usare paglia sterile per evitare che, alla prima pioggia, il tutto si trasformi in un bel campo di grano o d'orzo...

    Angelo

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    15 LUGLIO 2011
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    Angelo, siamo pronti a prenderci cura delle varietà che vorrai affidarci. Grazie!

    MaxBetty

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  3. SEMI IN PUREZZA - i commenti del vecchio blog

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    15 LUGLIO 2011
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    Ciao a tutti, sono alias_mimmo (all'anagrafe Domenico Vitiello) di San Giuliano Terme (PI), autore del gruppo yahoo BIOsCAMBIO e volevo intervenire riguardo alla problematica della produzione del seme in purezza ma più in generale della compatibilità/incompatibilità di questa pratica col metodo di agricoltura sinergica.

    Ebbene produrre il seme in purezza in agricoltura sinergica è quasi una contraddizione se si considera il fatto che la sinergia obbliga a delle consociazioni tra specie autofertili e non, che, quando coltivate su uno stesso o più bancali, creano non pochi problemi per l'isolamento dei fiori e l'impollinazione ai fini della produzione del seme con le varie tecniche suggerite anche dal bravo Angelo in questo sito di cui solo ora sono venuto a conoscenza e me ne rammarico... Gli agricoltori sinergici (lo sono anche io), generalmente, non sono dei "seed savers" nel senso della purezza del seme, in quanto lasciano molto alla libertà naturale delle piante di ibridarsi tra loro e di propagarsi, ma ciò non toglie che alcuni di essi possano anche "preferire" in alcune circostanze il mantenimento della purezza genetica di certe varietà. Ecco perché ritengo che l'attività di produzione del seme in purezza, in definitiva, non sia incompatibile con l'agricoltura sinergica ed è solo una questione di informazione e di volontà.

    Quando ho aperto il gruppo BIOsCAMBIO pensavo di poter facilitare gli scambi di semi e materiale propagativo e altro (come insetti predatori, antagonisti, alghe, erbe spontanene mangerecce, ecc.) tra i membri del gruppo, che però non hanno partecipato, forse proprio per essere dei sinergici. Confesso di essere un novello nella pratica del seed savers, per la quale mi ero iscritto anche alla Rete di Conservazione del Germoplasma per la mia provincia, ma come tutte le cose istituzionalizzate finiscono per fallire laddove ci vuole passione, amore e costanza (in pratica delle mie richieste di semi non ne è stata soddisfatta neanche una ed ho ricevuto solo promesse).

    Ora vi chiedo gentilmente di accogliermi nel vostro gruppo e vi prometto sin da ora un generoso impegno, per quel che mi sarà possibile fare.

    Grazie, Domenico.
    PS: per ora, per cominciare, ho solo tanti, ma veramente tanti, semi di rucola da scambiare e qualche altro seme...

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    15 LUGLIO 2011
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    Ciao Domenico, benvenuto, noi non ci riteniamo dei Seeds Savers ma come giustamente scrive Angelo se si hanno delle varietà tipiche è giusto conservarle in purezza, per onestà verso chi poi riceverà i semi e per rispetto di quanto ci è stato tramandato.

    Poi se capita una favorevole ibridazione come è successo a me, nessuno vieta di coltivarla, selezionarla, confrontarla con altre simili. E se la cosa funziona dare semi ad altri amici.

    @ MaxBetty: mi riferisco al tuo commento sul mio blog, tenere le api è proprio una cosa da non fare se si vogliono semi puri... ma anche il miele a colazione ha un suo perchè...

    Paolo

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  4. SEMI IN PUREZZA - i commenti del vecchio blog

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    15 LUGLIO 2011
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    Ciao Paolo e grazie per l'accoglienza. Ho visto che nella tua lista dei semi c'è anche il pomodoro "Piennolo del Vesuvio" che cercavo da tanto e che ho dovuto surrogare in tutti questi anni col "Principe borghese" che però non regge il paragone in fatto di serbevolezza e gusto... Sarà, spero, il primo scambio da fare con te, ammesso che abbia qualcosa che ti possa interessare (ho ad esempio il "papavero giallo", pochi semi da propagare per il prossimo anno).

    alias_mimmo

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    15 LUGLIO 2011
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    Come avrai letto nel post Condivisione semi lo scambio è gradito ma non obbligatorio...

    E' un'ottima varietà, precoce e produttiva, la coltivo tutti gli anni, però come pomodoro da serbo preferisco quello pugliese, ha la buccia più dura.

    Paolo

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    15 LUGLIO 2011
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    Benvenuto Domenico,
    spero che tu passa trovare nella mia lista-semi qualcosa di tuo interesse, visto il tuo entusiasmo sarai impaziente di iniziare! Non preoccuparti se al momento non hai da scambiare, chiedi e ti sarà dato!

    Angelo

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    16 LUGLIO 2011
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    Angelo grazie, io non uso paglia proprio per i problemi che potrebbe comportare, uso il tritato delle potature del podere dopo averle fatte ben seccare.
    Sono affascinata dallo scambio dei semi anche se non sono purissimi anzi a volte ci possono essere delle piacevoli sorprese.
    Sto preparando un inventario dei semi che ho in abbondanza e mi piacerebbe contribuire. Già qui scambio con altri ortolani come me. Devo dire che non so il perchè ma sono quasi tutte donne!!!!!! saluti
    Liliana

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    23 SETTEMBRE 2011
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    ho raccolto dei semi di carota raccogliendo le ombrelle secche dalla pianta e mettendole all'ombra per un altro periodo.
    Poi ho staccato dalle ombrelle i semi da ogni ciuffetto, infine ho strofinato fra le mani ciò che ho raccolto per eliminare un po' di peluria dei semi.
    Il raccolto è ricco di impurità.

    Avrei bisogno di un consiglio pratico per separare i semi puliti.

    Avevo pensato alla ventilazione, ma temo di perdere troppi semi che, essendo molto leggeri, scapperebbero via col flusso d'aria.

    honey75

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    23 SETTEMBRE 2011
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    I semi li devi dare a qualcuno, oppure tenere per te?
    Io solitamente soffio via la "paglia" mentre agito la vaschetta che li contiene, se sono semi piccoli e lucidi, pesanti, li setaccio.
    Ultimamente avevo iniziato a non ripulire quelli difficili che tengo per me, e per quelli di carota e basilico quest'anno non ho ripulito nemmeno quelli destinati agli scambi!

    Claudia

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  5. SEMI IN PUREZZA - i commenti del vecchio blog

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    23 SETTEMBRE 2011
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    I semi sono per me.
    Per la semina a spaglio le impurità non sarebbero un grosso problema.
    Però, da un po' di tempo, uso piantare i semi di carota uno per uno evitando la successiva diradatura ed ottenendo piante ben distanziate con radici più grosse e una migliore gestione delle erbe infestanti.

    Sono certo che la presenza di troppe impurità renderà difficoltosa sia l'individuazione del singolo seme che la presa dello stesso con le punte delle dita.

    honey75

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    23 SETTEMBRE 2011
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    I semi della carota sono tra i più "rognosi" da pulire, per eliminare la barba bisogna strofinarli su di un piano ruvido e poi lavorare di setacci. Possibile ma difficile usare un piccolo ventilatore da tavolo, accorciando gradatamente la distanza.

    Seminare un seme di carota per volta? Complimenti Nerio!

    Angelo

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    23 SETTEMBRE 2011
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    Io le trapianto... chi mi conosce sa che ho la mania di trapiantare tutto.

    Claudia

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    26 SETTEMBRE 2011
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    Sì Angelo, é un lavoro certosino mettere un seme alla volta.
    Ovvio che lo faccio perchè la superficie seminata è molto modesta.
    Grazie dei consigli, vado a rispolverare setacci e ventole e vediamo cosa ne esce.

    Claudia, le carote trapiantate non ti si biforcano ?

    honey75

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    27 SETTEMBRE 2011
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    Allora, dopo aver staccato manualmente i semi dalle ombrelle li ho sfregati energicamente fra le mani riducendo in polvere fine le impurità.
    Ho poi setacciato il tutto con un capiente colino da brodo.
    Ho sfregato nuovamente il prodotto setacciato e l'ho ripassato al setaccio.
    Esecuzione veloce e risultato praticamente perfetto, solo qualche pezzo di picciolo fra i semi.
    Il prodotto di partenza deve essere ben secco affinchè le impurità possano polverizzare.

    honey75

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    27 SETTEMBRE 2011
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    A volte le carote si biforcano anche senza trapiantarle. Dicono che sia colpa dei sassi nel terreno.
    Diciamo che se non si mette la radice bella diritta si ottengono carote a cavatappi!
    Adesso abbiamo carote seminate da mia mamma. Molto veloce farlo come lo fa lei, ma sono talmente fitte! Ha un bel daffare nel tagliare le foglie. Sono lì da mesi e sono grandi come cerini.

    Claudia

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  6. Non riesco a trovare il post sull'irrigazione a bottiglia, potreste spedirmi il link? Grazie.

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    Risposte
    1. Se mi dai qualche giorno, vado a vedere se era rimasto nelle pagine che ancora non sono state trasferite dal blog precedente.

      Roberta

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  7. Angelo, qualche consiglio per la produzione di semenza pura dai caroselli? Si deve procedere come con le zucchine descritte in questo post? Considera che mi è un po' complicato costruire delle gabbie. Ciao, Giuseppe.

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    Risposte
    1. Ciao Giuseppe,
      con i piccoli fiori dei caroselli è meglio usare un cotton-fioc, il nostro Amico Jay ha mostrato come farlo, nel suo magnifico blog

      Angelo

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  8. Ho dei dubbi su come salvare i semi in purezza delle cucurbitacee.
    Ho letto il manuale pratico per salvare i semi dove c'è un capitolo dedicato a questa famiglia. Vorrei avere delle conferme.
    1-Angurie, meloni, zucche e cetrioli non si ibridano tra loro, è corretto?
    2- Le varie specie di zucche non si ibridano tra loro, quindi poso coltivare la zucca violina (cuc. moschata), la zucca tonda padana (cuc. pepo), la zuca hokkaido (cuc. maxima) e la zucca del siam (cuc. ficifolia) senza nessuna protezione tra di loro e avere semi puri?
    3- Le zucchine trombetta di albenga si ibridano con le zucche della var. cuc. maxima?
    4- lo zucchino giallo rugoso del friuli a quale specie appartiene?
    5- Le zucchine ibridano le zucche?

    grazie

    Giuseppe

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    Risposte
    1. Non so a quale manuale ti riferisci, comunque non limitarti alla lettura di un solo testo, ce ne sono molti validi, anche italiani. Le risposte ai quesiti:

      1- Non corretto al 100%, ci sono eccezioni tipo i caroselli, i barattieri, i tortarelli, ecc.

      2- In teoria nessuna ibridazione dovrebbe avvenire, ma poiché le zucche sono le migliori piante per l'impollinazione manuale, perché non mettersi al sicuro?

      3- No, essendo la trombetta una C. moschata.

      4- Alla C. pepo

      5- Le zucchine dovrebbero essere tutte C. pepo ma ci sono eccezioni, alcune "zucchine" non sono tali, tipo la sucitata trombetta di Albenga.

      Angelo

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    2. grazie Angelo della risposta.
      Il manuale di riferimento è:"Manuale pratico per Salvare i sei e difendere la biodiversità" di Michel e Jude Fanton, se non mi ricordo male credo di averlo trovato grazie al blog (se mi ricordo bene).
      Mi farebbe piacere leggere qualche altro testo (in italiano), se hai suggerimenti sono ben accetti.
      Per le zucche e zucchine proverò sicuramente con l'impollinazione manuale, quest'anno ho provato con lo zucchino alberello di sarzana ed ha funzionato.
      Con le zucche ho più difficoltà, non tutte le "zucchette" fecondate si sviluppano, ci vuole più costanza.
      Sicuramente è un mio obiettivo diventare autosufficiente per la produzione di semi, un po' alla volta spero di imparare.
      grazie ancora.
      giuseppe

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  9. Quest'anno volevo produrre semi di cavolo nero, ho voluto tenere il fiolaro di creazzo per mangiare i figli ma poi è andato a fiore anche lui, alla fine avevo il cavolo nero, il fiolaro e qualche pianta di verza e di broccolo tutte in fiore e poi anche qulache pianta di "cavolo selvatico", un vero disatro.
    Per riuscire ad avere dei semi in purezza di cavolo devo isolarli con il tnt, quante piante devo ingabbiare?

    grazie

    Giuseppe

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    Risposte
    1. E' sempre meglio isolare più piante in gruppo per avere una piccola variabilità genetica, ma l'anno scorso ho isolato una singola pianta di cavolo nero con buoni risultati.
      Ho inserito la pianta con i fiori quasi sul punto di aprirsi in un sacchetto di tnt legato. Ho favorito l'impollinazione semplicemente scuotendo spesso. Non credevo possibile, invece mi è andata bene.

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    2. Quindi con 2-3 per varietà piante dovrei avere dei buoni risultati.
      Voglio provare a non sradicare le piante di cavolo a fiore, ho letto che durano più anni, adesso sono prese d'assalto da api, farfalle e impollinatori vari, ci sono anche le "cimici" rosse in amore.
      grazie

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  10. Se qualcuno ha già trattato questo argomento in questi commenti o in un altro post non l'ho visto, ma vorrei sapere se sarebbe possibile piantare due varietà differenti di ravanelli ( rosa di china - watermelon ) in due bancali vicini e riprodurre il seme in purezza con il metodo dell'isolamento di un gruppo di fiori con il tnt?
    In rete ho cercato le liste di piante autosterili e autofertili ma non ho trovato nulla, se qualcuno può segnalarmi un link a riguardo sarei molto grato

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