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giovedì 25 agosto 2011

Atreplice rossa

ATREPLICE ROSSA
Atriplex hortensis L.

di Angelo Passalacqua


Questa pianta è stata descritta in un post da Elena Campacci tre anni fa, vi rimando al citato scritto per la descrizione e le notizie.

http://amicidellortodue.blogspot.it/2008/03/atreplice.html


La varietà di cui voglio parlarvi è quella a colorazione rossa, ho coltivato anche le altre varietà ma, a mio giudizio, la rossa è la migliore.


Questo spinacione spunta in estate, in terreno ricco ed umido cresce molto in altezza. Coltivo poche piante nell'orto, sufficienti per l'uso familiare ma oramai cresce spontaneo senza alcun aiuto da parte mia.


Si fa notare col suo insolito rosso tra la vegetazione spontanea di amaranto, farinello e portulaca.


Le foglie grandi le ho utilizzate in cucina, le piccole le ho lasciate per non indebolire la pianta e consentire la maturazione dei semi.


Per i semi occorre spendere due parole, è necessario attendere che siano secchi prima di conservarli nelle buste di carta.


I semi sono "vestiti", cioè racchiusi in membrane pergamenacee, in basso nella foto ne vedete due "nudi". In natura, i semi cadono sul terreno ma prima di germogliare in primavera, devono subire l'azione del gelo. Seminata, l'atreplice ha una germinazione "capricciosa", non è raro che non spunti nemmeno una pianta e si diano i semi per persi...  Errore, sono vivi e vegeti ma spunteranno tra due anni o tre, quando lo vorranno! Per favorire il germogliamento, si può copiare la natura, sottoponendo i semi alla "vernalizzazione", cioè mettendo i semi in freezer ma solo se i semi sono asciuttissimi, altrimenti muoiono di sicuro.  Io ho provato solo una volta questa operazione, interrando i semi in Ottobre lascio che il generale Inverno faccia il suo lavoro. A titolo di prova, ho pulito i semi prima di interrarli in Febbraio, ho notato un germogliamento più rapido ma la cosa andrebbe osservata per più anni affinché possa dirsi notizia "sicura".

9 commenti:

  1. E' una delle piante più difficile da coltivare, per me. Quando ho ottenuto delle piantine sono sempre state piccole e stentate, ma ho già i semi pronti per riprovarci. Non li raccoglierò più, voglio vedere se diventerà spontaneizzata come è stato con l'amaranto.

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  2. anchio da un paio di stagioni la sto coltivando e confermo le difficoltà,comunque qui ho trovato dei buoni consiglio di cui approfitterò

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    1. Beh Sergio (giusto?), se volessi condividere i buoni consigli molti ti saranno grati!

      Buona coltivazione!
      Angelo

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    2. Perdonami se ho preso un abbaglio, ho visitato il tuo bel blog ma senza la necessaria attenzione!

      La giusta risposta è qui?
      https://tellincamuno.wordpress.com/chi-e/

      Angelo

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    3. figurati, ho giusto scritto un articolo sull'atreplice verde e rossa, mi son permesso di mettere il link del tuo
      luca

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    4. Ciao Luca,
      ho visto il tuo articolo, l'atreplice fa sempre una bella figura! Ho notato che il link non si apre, c'è un "la" di troppo alla fine del link.

      Interessante il tuo orzo, se ne hai una manciata da scambiare sarei molto felice!

      Angelo

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  3. corretto... sarò felice di scambiare l'orzo con te quest'autunno
    Luca

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    1. Ho corretto anche io il link presente nel post, rimandava al vecchio indirizzo su Splinder, ovviamente non si apriva!

      Ciao Luca,
      mi spiace per l'accaduto, è sempre una bella batosta perdere in pochi minuti il lavoro di mesi e anni, ma noi contadini siamo cocciuti e ricominciamo subito! Se posso esserti d'aiuto, sono a tua disposizione.

      Angelo

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