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martedì 5 marzo 2013

INNESTI


L'INNESTO

di Angelo Passalacqua


Una pratica colturale molto antica, scoperta per caso dall'uomo mediante osservazione, quando vide che due piante che si toccavano fondevano, crescendo, i loro tronchi. Pratica per alcuni "innaturale", Fukuoka non la amava all'inizio ma poi la ritenne necessaria, per molti indispensabile, a mio modesto parere è una pratica che consente la coltivazione di varietà altrimenti impossibile, per cause di clima, terreno non compatibile, resistenza alle avversità.


Partendo da portainnesti idonei è possibile innestare tutte le varietà di alberi da frutto, qui è il ciliegio di Santa Lucia (prunus mahaleb) che può ospitare tutte le ciliege, amarene e visciole.


Ci sono molti tipi di innesto, questo che vi mostro è il più vecchio, semplice da fare ed allo stesso tempo  dà attecchimento sicuro, fallisce raramente, l'innesto sottocorteccia. Il momento adatto è quando il portainnesto mostra i segni del risveglio vegetativo, qui da me a Febbraio-Marzo ma anche oltre, se le marze da innestare sono invece a vegetazione ferma.


Dopo il taglio fatto col segaccio da innesti, coi denti allineati per un taglio preciso, si rifinisce col coltellino e poi si fanno tre o quattro giri di nastro di carta 


La preparazione delle marze si fa recidendo pezzi con tre/quattro gemme, in basso si lasciano due dita di legno "pulito" 


Col coltellino si fanno due tagli inclinati ed opposti


Evitare di toccare i tagli aperti con le dita, sicuramente non sono "pulite" né sterili, e fare attenzione a non danneggiare le gemme!


Adesso si scolla la corteccia dal legno, se non avete il coltellino da innesti và bene anche un semplice taglierino ben affilato, anche per preparare le marze. Se la pianta è in succhio, la corteccia si stacca facilmente. A differenza dell'innesto a corona classico non si intacca la corteccia ma si infila la marza tra corteccia e legno, nella zona del "cambio


L'attecchimento è garantito proprio perché non si può sbagliare nel mettere a contatto le parti dei due soggetti, è a prova di principiante...



Tenendo ferma la marza alla base con le dita, battere delicatamente con un peso per far penetrare (io non potevo per motivi fotografici!)


Il numero delle marze varia a seconda del diametro del portainnesto, ovviamente all'attecchimento si lascerà l'innesto migliore e più vigoroso. Come mastice protettivo si può scegliere tra quelli a base vinilica e l'asfalto a freddo, io preferisco quest'ultimo, non esagerare con la quantità e fare attenzione a coprire tutte le parti. Se pensate che l'asfalto sia poco "ecologico" sbagliate, è anzi un ottimo concime a lenta cessione!




Qui sopra vedete un albicocco innestato su mandorlo, bastano due anni affinché il nesto pareggi nel diametro il portainnesto 



Questo è l'innesto all'età di un anno, notare il diametro della marza originale. al centro in alto, coperta ancora dall'asfalto, e la crescita vigorosa delle due gemme, oltre ai fiori...


Quando il diametro del portainnesto non consente si può ricorrere all'innesto a spacco, stesse manovre e stessa attrezzatura, in più lo scalpello al centro della foto, l'accendino serve a sterilizzare le lame passando da pianta a pianta 


Spaccate al centro affondando per il necessario, il nastro eviterà che si creino danni 


Con l'aiuto dello scalpello inserire le marze, qui occorre fare estrema attenzione che i tessuti vegetali combacino alla perfezione!


Corteccia con corteccia, cambio con cambio, legno con legno... Notare la marza non a filo col portainnesto ma più all'interno, come potete vedere anche nelle foto dell'innesto a corona di Giovanni:

http://popilen.blogspot.it/p/innesti-e-potature.html 


53 commenti:

  1. @ Angelo: quando in un tuo precedente commento avevi accennato all'innesto "sottocorteccia" , che non conoscevo, mi ero domandato come poteva essere fatto.
    Ricercai su internet, ma senza risultato soddisfacente, perché trovai una infinità di incastri possibili, più o meno complicati, ma niente che somigliasse alla semplicità di quello che qui chiaramente ci illustri.
    Ne deduco che questa forma di innesto è così antica da essere stata quasi dimenticata, e ti ringrazio per averla qui ricordata e tramandata.

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    1. Ciao Giovanni,

      questo innesto è stato dimenticato, non è adatto alle esigenze moderne, oramai nessuno innesta in campo su alberi adulti, è riservato agli amatori come noi. In internet trovi poco, la più recente citazione la trovi qui:

      http://books.google.it/books?id=uhVw5pnVBaEC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false

      La pagina è la 157

      http://books.google.it/books?hl=it&id=uhVw5pnVBaEC&dq=innesto+sotto+corteccia&q=innesto+sotto+corteccia#v=snippet&q=innesto%20sotto%20corteccia&f=false

      Angelo

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    2. Oggi pomeriggio durante una passeggiata nelle campagne di Triggiano, in provincia di Bari, ho incontrato per caso un signore, che conoscevo, che stava lavorando nel suo piccolo orto! Mi ha mostrato un fantastico albero di nocciolo con innesti e io gli ho esclamato con gioia e stupore: - Ma questo è l'innesto a corona di Angelo!! - :)

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  2. Complimenti, bellissimo e utilissimo, ho un alberello di melo selvatico e ho appena acquistato da un vivaio specializzato un melo di varietà abbondanza rossa.
    L'anno prossimo proverò ad innestare il melo selvatico con una marza dell'abbondanza rossa, sarà il mio primo innesto.

    grazie

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    1. @ geppe: perché aspettare l'anno prossimo? Puoi farlo anche subito, così guadagni un anno ...

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    2. Il melo selvatico che ho trapiantato due anni fa' ha il diametro di 1 cm scarso, purtroppo ha subito più attacchi dei caproni del mio vicino di orto e non è cresciuto molto, le possibili marze sono grandi la metà se non oltre....posso tentare comunque ???

      L'asfalto a freddo dove lo trovo? E' uguale a quella che chiamano catramina?

      grazie mille

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    3. @ Geppe: se il portainnesti ha il diametro di 1 cm. scarso, è probabile che anche le marze, alla base del getto di un anno, abbiano un diametro di almeno 1 cm. scarso.

      Se è così puoi provare a fare l'innesto a doppio spacco inglese, che si fa quando portainnesto e marza hanno lo stesso diametro (comunque non oltre i 2 cm di diametro), che a mio parere non è troppo difficile da fare, è quello che rimargina meglio, e lo puoi fare anche su una vigorosa branca laterale, possibilmente che tiri verso il verticale.

      Puoi trovare le istruzioni in internet, le migliori le ho viste qui: www.pomologia.it/Innesto%20spacco%20inglese.aspx
      c'è un filmato (da aprire con Explorer o Firefox, con Crome mi sa che non gira.
      Ma ovviamente puoi provare anche con altri tipi di innesto, il melo giovane, come Ottone, perdona volentieri principianti e imprecisioni.

      Tenta, mal che vada non ti funziona, potrai sempre riprovare l'anno prossimo, nel qual caso non ti avvilire, che l'errore riconosciuto è uno dei migliori maestri ...

      L'asfalto a freddo lo conosce Angelo, io no, lo sostituisco con una pomata fatta con cera d'api e olio, ma puoi trovare facilmente nei Garden anche "mastice a freddo per innesti" , che va bene anche per medicare le ferite grosse da potatura, quelle fatte con la sega.

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    4. grazie delle informazioni, adesso mi guardo il filmato e poi ci provo.
      mi piacerebbe avere la ricetta della tua pomata fatta con cera d'api e olio, mi sembra più ecologica...

      grazie ancora
      giuseppe

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    5. @ Geppe: Rispondo volentieri alla tua richiesta di ricetta per la pomata "fai da te" , e mi sarebbe piaciuto fare anche un ragionamento generale riguardo la medicazione delle ferite (da potatura, da innesto, da danno accidentale), perché la pomata e solo la ciliegina sulla torta, e se sbagliamo la torta la ciliegina sopra serve poco.

      Ma il sistema non accetta commenti superiori a 4.096 caratteri (e fa bene!) quindi mi riprometto di farlo un'altra volta, in un post dedicato, quindi passo direttamente alla ricetta

      I prodotti fai da te si possono inventare, nel rispetto delle funzioni che devono svolgere (in questo caso antiessicamento del legno, disinfettante, praticità di preparazione e di applicazione); la pomata di cera d'api la faccio così:

      Ingredienti:
      - cera d'api,(la si trova grezza da un apicoltore, oppure nelle candele pregiate, oppure nei negozi di apicoltura come fogli cerei per arnia, oppure ve la spedisco io)
      - olio vegetale (ottimo quello che ci ingombra in casa perché non lo usiamo, ma va bene anche olivo, semi, o altro)
      - (eventuale) essenza di eucalipto, o timo, o altro con funzione disinfettante

      Procedimento:
      - Mettere in un barattolo di vetro della capienza desiderata (300 grammi?) l'olio (90%) e la cera a pezzetti (10%) senza riempirlo troppo (3/4)
      - Mettere il barattolo a bagnomaria, o in forno a 90 gradi, o su altra fonte di calore (minimo 70 gradi), e scaldarlo finché la cera si scioglie bene
      - Togliere dal caldo, aggiungere l'essenza (1%) e rigirare il tutto con uno stecco di legno
      - Lasciare raffreddare alla temperatura ambiente, al quieto

      A raffreddata la pomata deve risultare giustamente solida (come il burro a temperatura ambiente), ma ancora spalmabile con le dita, provate sulla vostra pelle, fa bene anche a voi, ottima per le mani screpolate dal lavoro.
      Se è troppo dura aggiungete olio e rimettete il barattolo al caldo.
      Se è troppo molle aggiungete cera e rimettete il barattolo al caldo.
      Quando la consistenza è giusta travasate in un piccolo barattolo di plastica (50 grammi?), munito di coperchio, se vi piace scaldatelo ancora per assestare il tutto, legate bene un cordino intorno al collo del barattolo, abbastanza lungo da poter formare una collana da appendere al collo vostro, così rimane a portata di mano quando occorre, magari acrobaticamente arrampicati su un albero.

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    6. mi sono stampato la ricetta, grazie.
      Per gli innesti devo riconoscere che praticamente non ne so niente....spero di imparare nel corso degli anni e facendo esperimenti.

      Per utilizzarla sulla pelle proverò con un oleolito alla calendula.

      grazie ancora.
      giuseppe

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    7. La pomata di Giovanni, senza l'aggiunta di olio essenziale, io la uso per curare le scottature lievi. Va applicata solo se non c'è il rischio che la pelle si rompa, quindi solo in caso di scottature leggere. Prima la parte va ben raffreddata con acqua. Serve a lenire il dolore.

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  3. Magnifica lezione grazie Angelo
    Liliana

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    1. articolo esaustivo sull'argomento corredato da bellissime foto: ancora una volta un plauso ad angelo!

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  4. già che siamo in tema chiedo ad angelo o ad altri esperti appassionati se conoscono l'innesto degli agrumi,aranci in particolare, e se possono darmi dei consigli,visto che in rete ho trovato cose diverse fra loro
    grazie e ciao a tutti

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    1. Questa non è una risposta, ma un'ulteriore domanda.
      Ho questa piantina di limoni. Non so la varietà, l'ho acquistata senza nome.
      http://tinyurl.com/lf3wnrt
      http://tinyurl.com/kglvz2a
      I limoni sono piccoli e molto molto aromatici, sia il succo che la buccia. La buccia è sottilissima, l'albedo quasi inesistente.

      Come spero si possa notare dalla foto, un ramo è particolarmente lungo.
      Cosa dite: taglio quel ramo e lo utilizzo in qualche modo? Posso farne una talea, oppure innestarlo?
      Per l'innesto di un limone di questo genere, qual è la tecnica migliore?
      Grazie!

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    2. Ho ricevuto una risposta in privato. Grazie!

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  5. non vedo l'ora di avere l'occasione di provare questo innesto sottocorteccia... io avevo sempre innestato a spacco ed ho sempre avuto buoni risultati. Dopo un anno ci metto un tutore affinchè la marza non venga staccata da raffiche di vento (mi è successo con un ciliegio ed è stato molto spiacevole...)

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  6. Grazie per i complimenti, sempre graditi, ma ho poco merito...

    Gli innesti sottocorteccia ed a spacco appartengono alla famiglia degli innesti detti "in testa" ed "a corona", differiscono per minimi particolari mentre in comune hanno la capitozzatura del portainnesto. Qui ne parlavano tempo addietro:

    http://books.google.it/books?id=bxxAAAAAYAAJ&pg=RA1-PA161&lpg=RA1-PA161&dq=greffe+plinii&source=bl&ots=-Dh61A3yPn&sig=r4kixyXbKAYETN5YrQNnC3CMaLg&hl=it&sa=X&ei=MWk4UaCZMcmJtQa6ooHoCQ&ved=0CDYQ6AEwAQ#v=onepage&q=greffe%20plinii&f=false

    In Francia vienivano detti "greffe pline" e "greffe Theophraste", quindi di Plinio e di Teofrasto:

    http://books.google.it/books?id=3ihAAAAAcAAJ&pg=PA70&dq=greffe+theophraste&hl=it&sa=X&ei=FW04UauDOMGbtQbWjoCoBQ&ved=0CEAQ6AEwAg#v=onepage&q=greffe%20theophraste&f=false

    I due libri potete scaricarli gratis...

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  7. Grazie per l'articolo di facile comprensione ma vorrei porre una domanda: come interagire nel caso di un'innesto a corona o "sottocorteccia" per la variazione di cultivar proprio del ciliegio? Quando effettuarlo? Quando prelevare le marze?


    Grazie

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    1. Credo tu intenda l'operazione di sovrainnesto di nuova varietà su ciliegio a sua volta innestato, giusto? In tal caso l'innesto va fatto capitozzando i rami delle branche, cosa che rende possibile avere più varietà sullo stesso albero, se gradito! Per il periodo, dipende dal "portainnesto", se precoce o tardivo a risvegliarsi. Il ciliegio di Santa Lucia anticipa di molte settimane le varietà di ciliege, c'è tutto il tempo di prelevare le marze ed innestare subito. Se ciò non fosse possibile, si possono prendere le marze da zone vicine ma dal clima più freddo, oppure prendere le marze e conservarle sotto sabbia o in frigo. Solitamente l'innesto è da farsi in Febbraio-Marzo, tenendo sempre presente che mi riferisco alla mia zona di coltivazione!

      Angelo

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    2. Grazie per la replica tempestiva!
      Nonostante la mia richiesta poco chiara la ha colta interamente! Grazie!
      Credo che per "ciliegio di Santa Lucia" si intende il "Prunus Mahaleb" ed è proprio su questo soggetto che qualche anno addietro fu innestato un cerasus di cui per ripensamenti "culinari" lo si vorrebbe re-innestare. Data la giovine età e quindi per le branche poco svillupate sarebbe utile capitozzarlo alla base. Quando intervenire?

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    3. Risposta rapida perché mi hai beccato al pc...

      Il Santa Lucia è proprio il p. mahaleb, la cosa migliore da fare è innestare, se possibile, eliminando l'innesto precedente, il periodo giusto è adesso, anche se ignoro la zona climatica dove vivi.

      Angelo

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  8. Un sito molto interessante per gli innesti e la moltiplicazione della piante, vi consiglio di visitarlo tutto anche se è in lingua francese:

    http://www.greffer.net/

    Per il quesito di Tony:

    http://www.greffer.net/?p=200

    Foto ed altre notizie ai link alla fine del testo

    Buona lettura e visione!
    Angelo

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    1. Riguardo al sito http://www.greffer.net/ ci tengo ad aggiungere che è anche una sorta di amici dell'orto specializzato nello scambio gratuito di marze e piantine di piccoli frutti, c'è giusto la complicazione di doversi iscrivere, ma poi devo dire che funziona bene, bella gente semplice e onesta, con la quale ho fatto scambi interessanti

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    2. Appena la nostra convalescente (influenza...) Roberta potrà, pensavamo di mettere dei link diretti per segnalare siti e blog "fratelli", dove si scambiano semi ed esperienze. Sono in tanti, il citato Greffer, l'amico Lieven

      https://sites.google.com/site/tuinvantoen/groenterassen

      Meraviglioso il lavoro che hanno intrapreso i nostri Maurizio e Teresio, lavoreremo a braccetto:

      http://lunigianarborea.blogspot.it/2013/02/lunigianarborea-e-nato.html

      http://lunigianarborea.blogspot.it/2013/02/il-pomodoro-in-lunigiana.html

      http://fragaria-antica.blogspot.it/

      Via via ne aggiungeremo altri.

      Angelo

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  9. Ciao Angelo,
    non ti ho ancora ringraziato per questo post. Sono le mie marze quelle che vedo in foto?

    Roberta

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    1. Ciao Roberta,

      quelle in foto non sono le tue marze, ti mando qualche foto degli innesti che ho fatto appena le ho ricevute. Adesso tocca a te, domani arrivano le marze dei peschi!

      Buon lavoro!
      Angelo

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  10. Técnica interessante que propicia resultados surpreendentes... Bem didático e facilita a compreensão. Gostei muito. Saudações cordiais, S.

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    1. Bem-vindo Serena, obrigado pelos elogios! Estou certo de que você tem um jardim maravilhoso para mostrar aos amigos do jardim ...

      obrigado!
      angelo

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  11. Ottimo Angelo, chiaro e stimolante come sempre.
    Sono appassionato di innesti anche io.
    Ti chiedo se l'innesto sottocorteccia attecchisce anche se praticato su un ramo di 15-20 cm, per avere diverse varietà sullo stesso albero.
    Buon lavoro
    Cesare

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    Risposte
    1. Ciao Cesare,
      l'innesto sottocorteccia attecchisce anche su rami di grosso diametro, io ho mandorli con sette-otto varietà di frutti diversi, uno spettacolo in fioritura ed in produzione!

      Buon lavoro anche a te!

      Angelo

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  12. Seguendo i tuoi consigli, tra l'altro molto chiari e ben spiegati, ho innestato l'8 aprile un melo selvatico di18 cm di diametro a 50 cm da terra . Ho visto in questi giorni che 2 delle 3 marze hanno preso una ha gia' messo parecchie foglie. Ho innestato una varieta' antica che noi chiamiamo buras . Ti ringrazio tantissimo per le tue indicazioni ti faro' sapere. Pensa che e' la prima volta che ci provo .ciao

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  13. Ciao a tutti.
    Ho una pianta secolare di fico e l'anno scorso l'ho tagliata, i rami nuovi mi sembrano bastardi dalle foglie quindi 4 giorni fa ho innestato a gemma... Lasciando i rami alti per non pompare troppo e non fare aprire le gemme.
    Quando capisco se è attecchita? Ho usato gemme nuove lasciando il picciolo della foglia e essendo passati 4 giorni sono ancora belle fresche.
    Non ho messo mastice, solo gli elastici.
    Dove ho innestato,il ramo continua in altezze ma i rami vorrei tagliarli l'anno prossimo se l'innesto è vivo.
    Cosa consigliate? Mastice o no? Tagliare i rami o no?

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    Risposte
    1. Ciao Roberto,
      il consiglio che posso darti è quello di imparare ad aspettare, la natura ha i suoi tempi! Luglio non è il mese migliore per innestare, potevi rimandare e magari vedere se i nuovi rami fossero bastardi o meno...

      E' importante decidere ora se tagliare l'anno prossimo i rami?

      Angelo

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    2. Ciao Angelo. Purtroppo l'unico periodo che ho il fico solo mano è ora che sono qui in ferie.
      Allora ti dico cosa ho fatto.
      Il 27 luglio ho fatto tanti innesti a gemma, gemma nuova di quest'anno ( almeno 20) su quei 3 porta innesti nuovi . Ho lasciato il picciolo finché si è staccato da solo quindi Sono andati tutti bene perché sono ancora verdi freschi gonfi.
      L'unico problema è averli legati con la raffia di plastica e prima di partire, cioè lunedì vorrei slegarli e rilegare subito con elastici così non avranno problemi quando si sveglieranno. Lo so andrebbe fatto più avanti, ma non sarò qui ad aprile. Non si può allegare una foto qui?

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    3. Guarda angelo.
      https://m.facebook.com/roberto.fanti2/posts/pcb.1146543918735292/?photo_id=1146543902068627&mds=%2Fphotos%2Fviewer%2F%3Fphotoset_token%3Dpcb.1146543918735292%26photo%3D1146543902068627%26profileid%3D1314410015%26source%3D49%26refid%3D17%26_ft_%3Dtop_level_post_id.1146543918735292%253Atl_objid.1146543918735292%253Athid.100001390856409%253A306061129499414%253A2%253A0%253A1472713199%253A-6422834525554423824%26cached_data%3Dtrue%26ftid%3Du_14_3&mdf=1

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    4. Ciao Roberto,
      temo che la mia risposta arrivi fuori tempo massimo... Ripeto che la Natura hai i suoi tempi ed andrebbero rispettati! Non si deve mai eliminare la vegetazione degli alberi innestati a scudetto, rischi che l'albero non alimenti le gemme, spero vivamente che ciò non accada!

      Angelo

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    5. Ciao Angelo.
      Ti aggiorno. Le gemme innestate un mese fa si stanno aprendo.
      Io ho eliminato la parte superiore selvatica per farla pompare dopo il trauma.
      Ora sicuramente sfogano molti germogli selvatici dal ramo dove ho messo le gemme. Ma poi lascerò solo gli innesti l'anno prossimo.

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    6. https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10210099738112680&id=1314410015

      Guarda come stanno germogliando

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  14. ciao a tutti, l'anno scorso ho innestato un fico selvatico a gemma ad aprile, l'innesto non ha attecchito. Ho sbagliato periodo? qual è il periodo migliore? Posso provare adesso?
    grazie

    ciao e grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Giuseppe,
      Aprile-Maggio è il periodo giusto per innestare, riprovaci, non scoraggiarti! Sai che io spingo sempre a "provare", un tentativo adesso non costa nulla, no?

      Angelo

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  15. grazie Angelo, hai ragione un tentativo inn questi giorni posso farlo.

    Giuseppe

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  16. Geppe.
    Io ho innestato a gemma a fine luglio e ora stanno già quasi tutte germogliando.
    Però ho usato gemme verdi fresche sotto la foglia e non gemme dormienti marroni .prendi rametti di quest'anno con le foglie, alcune hanno fichi alcune hanno solo gemme verdi.
    Stacca la gemma con la foglia, lascia il picciolo della foglia e mettilo sotto la corteccia. Spunta il ramo per farlo pompare e la gemma legala con gli elastici per innesti, non usare rafia o altro. Non mettere mastice.
    Dovresti ancora farcela se c'è molto caldo. Fallo la sera.

    Dopo che innesti aspetta una decina di giorni, tocca delicatamente il picciolo della foglia, se cade staccandosi delicatamente ha attecchito. Se è secco duro e non si stacca è andato male.
    Fanne tanti per sicurezza.
    Attento con gli elastici non toccare la gemma.

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    1. Guarda come aprono.
      Se sei al sud ancora puoi farlo. Male che vada non succede nulla.
      Tanto a fine marzo lo rifai e partono subito.

      https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10210099738112680&id=1314410015

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  17. Nell'innesto sottocorteccia le marze le raccogli al momento oppure sono frigoconservate?

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  18. Di solito le marze provengono da zone limitrofe alla mia, le prendo al momento ma si possono tenere anche in luogo riparato, tenendo la parte del taglio in acqua, per evitare che si creino emboli. Comunque ricevo marze anche da luoghi lontani, che hanno viaggiato molti giorni, di solito attecchiscono senza problemi!

    Angelo

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  19. Ok, ma l'innesto sottocorteccia va fatto con portinnesto in succhio e marza ferma come per l'innesto a corona? Se è così le marze vanno prelevate in gennaio e frigoconservate per bloccarne la fase fenologica? da quanto mi hai detto quindi si possono usare anche marze in succhio come il portinnesto?

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    Risposte
    1. Non innesto varietà precoci perchè nel mio clima non crescerebbero mai, i miei portainnesti anticipano di molto le talee di mio interesse, ho tutto il tempo di prelevare ed innestare. Le marze che mi arrivano da areali distanti, le conservo all'aperto come ho già detto.

      Angelo

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  20. Un mio amico ha utilizzato il sistema sopra riportato per innestare dei mandorli un mesetto fa.
    Discreti risultati, ma non ha utlizzato catrame.
    Ecco la discussione
    http://www.vitadicampagna.it/viewtopic.php?f=22&t=15

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    Risposte
    1. Forse era un pò presto per innestare, aspettare che i mandorli fossero "in succhio" è sempre meglio! Le foto evidenziano che l'innesto sottocorteccia ha attecchito (ma è ancora presto per darlo per sicuro) mentre quello a spacco pieno non è stato fatto al meglio, la marza è stata messa troppo all'interno, i tessuti non combaciano! Ma un miracolo a volte accade...

      Angelo

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  21. ciao Angelo,
    come al solito non riesco a postare messaggi sul blog. il problema è mio, forse gli account, e cercherò ancora di risolverlo. Magari intanto potresti postare tu questa mia domanda, magari nella sezione Innesti? Grazie e scusami tanto


    Voglio provare ancora a innestare marze di susino goccia d'oro su selvatici. L'anno scorso gli innesti (spacco e doppio spacco inglese) non mi sono riusciti anche perchè i selvatici sono stati sovrastati dalle fronde di robinie, che hanno creato un tunnel lasciando in perenne ombra le piantine innestate. Vi chiedo: se trapianto i portainnesti in terreno più soleggiato oppure al limite dentro vasi da vivaio (ho esaurito lo spazio...), e faccio l'innesto lo stesso anno, ho qualche speranza che attecchiscano sia le radici che le marze? O la pianta non ce la fa a fare un doppio sforzo?
    Parrafo

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    1. Scusami per il ritardo, credo che tu abbia già fatto...
      Sarebbe meglio dare il tempo ai portainnesti di rifare le radici prima di innestare ma, come sempre, io dico di provare!

      Angelo

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