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domenica 28 febbraio 2016

SEMI DI NELLIE

I semi di Nellie
di Moreno Monegato


Carissimi amicidell'ortodue, vi rendo partecipi dei risultati ottenuti da alcuni semi ricevuti due anni fa dalla famosa condivisione con Nellie dalla Germania, memore delle raccomandazioni scritte alla fine del post di riprodurre i semi e condividerli con chi ne vorrà, eccomi quà con le foto dei bei prodotti e naturalmente con la disponibilità dei semi per chi li desidera.
Io invito tutti quelli che in questi due anni sono riusciti a preservare e a moltiplicare gli altri semi ricevuti da Nellie, anche quelli dello scorso anno( seconda donazione vedere post) di condividere i risultati e i semi così che anche altri possano arricchire il proprio forziere di biodiversità.
 
Ma ora vi presento quelli che ho ricevuto io:

 

 Fagiolino Aramis




Come avrete notato è un fagiolino nano dalla pianta sana e robusta con baccelli sottili e leggermente striati, privi di filamenti anche quando sono già un po maturi, per me sono un ottima Varietà che produce copiosamente per un lungo periodo.


Pomodoro  Gelbe konigin di un bel giallo direi, pezzatura piuttosto piccola come vedete dal foglio a quadri, poco più di una albicocca, sapore delicato come tutti i gialli, piante abbastanza sane.


Pomodoro orange favourite , come vedete le dimensioni sono più o meno le stesse, ma il colore è molto più aranciato e i grappoli sono più ricchi di frutti, anche questo abbastanza sano e produttivo.


 Pomodoro black russian, nonostante sembri più grande dalla foto, in realtà è sempre come gli altri due, il colore scuro e la produzione non molto elevata forse anche dovuta alla pianta che si ammala a stagione avanzata e non permette la maturazione dei frutti sopra il 3/4 palco, ma non so se questo può succedere soltanto nel mio clima, magari in altre zone da risultato migliori.



Naturalmente i semi sono disponibili, la mia curiosità ora è quella di conoscere i risultati degli altri amici che hanno ricevuto gli altri semi di questo scambio, spero non mancheranno!! 

mercoledì 17 febbraio 2016

CAROTE EMIGRANTI / 2

Carote ed emigranti / 2
di Angelo Passalacqua

Seconda tappa alla scoperta di una carota "emigrata" da molto lontano, diventata "lucana" (e pugliese, io l'ho trovata in territorio di Gravina in Puglia), come se dovesse prendere il posto lasciato vacante dal "lucano" costretto ad emigrare.


Per produrre i semi ho voluto sperimentare una via più difficile della solita, quella di tagliare la punta della carota coi getti e "coccolare" le pianticelle in vaso, da tenere in luogo riparato ed idoneo, per produrre semi "comunque"!


No, per questa carota ho fatto la scelta di una riproduzione più naturale, come quella che avverrebbe in natura, solo gli esemplari migliori ce la faranno!


Carote intere interrate in vasi profondi a sufficienza esposti a tutti gli agenti atmosferici (sole, vento, pioggia, neve, gelate a -6°...), terreno drenante,  gabbia metallica a protezione dagli animali selvatici.



 Solo quattro carote su venti stanno crescendo, con diversa vigoria, la migliore avrò l'onore di passarla al dott. Pietro Santamaria ed agli amici di Biodiverso, ne faranno buon uso!

Della carota gialla  sappiamo tutto, ma dei "lucani emigranti"? I documenti che vi mostrerò non sono degli Anni '50 ma più giovani di una ventina d'anni. Nel primo filmato vediamo la Lucania da cui scappare, magari per Torino e le sue fabbriche.

E qualche "emigrante" che ha studiato è tornato a casa, con la voglia di riscattare il paese natale dalla condanna di una atavica povertà e la necessità di scappare... 

mercoledì 10 febbraio 2016

Il buon selvaggio - Recensione

di Orto delle Piane

Figliol Popi a Natale mi ha regalato un libro, l'ho letto in un sol fiato.

Ora però lo rileggo calmo, ci scopro significati e squisitezze compositive che nella prima vorace lettura non avevo gustato a dovere; sono pochi i libri che riguardo volentieri.

L'autore è Devis, un giovane contadino montanaro ecosofo scrittore che sa fare bene tutte queste cose.
Devis
Le sue parole inquadrano antiche e nuove prospettive, e scoprono pensieri che nel profondo già c'erano, dimenticati o non ancora espressi, lo ringrazio d'aver fatto da levatrice.

Ci ricorda come coltivare raccogliere scegliere cibi e costumi onesti è passo necessario per mantenere buonumore, nostro e di mamma terra.
I campi di Devis
Lo fa raccontando a 360 gradi come siamo giunti a questo adesso che a molti appare irrimediabile, che invece rimediabile è.   

Considero questa lettura un ottimo conforto alle fatiche che talvolta l'orto ci impone.
Devis granivoro
L'etica di questo blog chiede di evitare pubblicità, concludo dunque così:




Non comprate questo libro, cercatelo piuttosto in biblioteca, o già letto sul tavolo di qualche amico.

Sono convinto che l'amico Devis apprezzerà questo invito sconsumista.

martedì 2 febbraio 2016

OLIVA LEUCOCARPA

Oliva leucolea 
 
di Angelo Passalacqua


Ringrazio l'amico Angelo Giordano per avermi donato l'alberello di questa oliva bianca, l'avevo incontrata spesso nei miei giri di "cercatore di piante" ma, finora, non ero riuscito a portarla a casa mia... Ora la spinta a ritornare nei luoghi dove ancora crescono olivi bianchi sarà inarrestabile!


Iniziamo il viaggio alla scoperta di questa oliva, andremo a ritroso, partendo da Pomona, l'amico Paolo ha scritto sul suo blog della leucocarpa.


Seconda tappa, andiamo in Calabria, passando dal Pollino ed i suoi rari olivi bianchi, dove incontriamo una straordinaria persona, Orlando Sculli, il salvatore di tanta biodiversità calabrese, in questo bellissimo libro parla anche dell' ulivo del Crisma.

Torniamo dalle mie parti, ci aspetta un luogo magico ed un ulivo di Gerusalemme, a Molfetta. Pare che sia stato piantato attorno alla fine del 1700 da Giuseppe Maria Giovene,
studioso che ha scritto molti tomi sulla coltivazione dell'ulivo



Il viaggio non finisce qui, ci imbarchiamo come facevano i Crociati e salpiamo verso Est, dove la nostra oliva bianca prende il nome di perlina maltese, informazioni qui, e qui , ovviamente in lingua inglese... Sorry!