Melone minna te monaca 2017
di Angelo Passalacqua
Avevamo già incontrato questo melone a Dicembre 2013, poi cominciai a mandarne i semi in giro, in Italia ed all'estero, per la gioia degli Amici.
Questo melone non proviene dai miei semi, è un gradito regalo ricevuto da Angelo e Valerio, durante la giornata dedicata allo scambio dei semi, a Ceglie Messapica.
A tre anni di distanza l'assaggio ha confermato l'ottimo sapore di questo melone, pur essendo citata come una varietà da serbo conviene non rimandarne troppo il consumo, evitando che la polpa cominci a sfaldarsi e comprometta il gusto.
A questo punto mi chiederete perchè vi sto ripetendo un post su questo melone dal nome curioso e subito rispondo.
Dall'autorevolissimo giudizio della dottoressa Rita Accogli, docente dell'università del Salento ed impegnata nel progetto di Biodiverso, siamo alla presenza di un impostore! Sì, il vero melone minna de monaca è... Il melone di Morciano.
L'articolo potete leggerlo qui.
Se la notizia vi ha sconvolto e non sapete cosa fare vi tranquillizzo, la soluzione è coltivarli tutti e due, semi disponibili!
Pagine
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martedì 30 gennaio 2018
martedì 9 gennaio 2018
AGLIO 2018
Aglio anno 2018
di Angelo Passalacqua
Il periodo è quello giusto, da Ottobre a Febbraio si possono interrare i bulbilli dell'aglio, meglio iniziare con le varietà che si risvegliano prima ed iniziano a germogliare.
Le varietà sono quelle che semino da anni, dal bianco di Altamura al rosso di Sulmona, il rosa francese e gli altri che andiamo a vedere
Dopo un rosso, un bianco
Dopo agli "nobili" che si fregiano della D.O.P., le varietà tradizionali come il piccolo bianco di Margherita di Savoia
Le trecce dell'aglio gigante e del bianco di Altamura, a destra
L'aglio tradizionale di Altamura è quello con teste di generose dimensioni e con tunica bianca, quello con tunica rossa è stato introdotto da pochi anni.
Il rosso di Sulmona qui fa la parte del pigmeo ma non ha colpa, lui ha la sua giusta pezzatura, sono i suoi vicini che hanno mania di grandezza! A sinistra il bianco di Altamura, sopra a destra il gigante
Gigante di nome e di fatto!
Vi avevo parlato dell'aglio gigante in questo post.
Infine, la mia curiosità mi porta a sperimentare anche questo aglio biologico che viene da molto lontano...
Per chiudere, un consiglio, se interrate gli spicchi non copriteli di terra interamente, potrebbero marcire. Basta mettere in terra la parte basale dove spunteranno le radici.
I bulbilli non temono la pioggia ed il gelo ma i ristagni lo fanno marcire. Tra un mese si potrà pacciamare con terra leggera e drenante, c'è tempo!
Buona semina!
di Angelo Passalacqua
Il periodo è quello giusto, da Ottobre a Febbraio si possono interrare i bulbilli dell'aglio, meglio iniziare con le varietà che si risvegliano prima ed iniziano a germogliare.
Le varietà sono quelle che semino da anni, dal bianco di Altamura al rosso di Sulmona, il rosa francese e gli altri che andiamo a vedere
Dopo un rosso, un bianco
Dopo agli "nobili" che si fregiano della D.O.P., le varietà tradizionali come il piccolo bianco di Margherita di Savoia
Le trecce dell'aglio gigante e del bianco di Altamura, a destra
L'aglio tradizionale di Altamura è quello con teste di generose dimensioni e con tunica bianca, quello con tunica rossa è stato introdotto da pochi anni.
Il rosso di Sulmona qui fa la parte del pigmeo ma non ha colpa, lui ha la sua giusta pezzatura, sono i suoi vicini che hanno mania di grandezza! A sinistra il bianco di Altamura, sopra a destra il gigante
Gigante di nome e di fatto!
Vi avevo parlato dell'aglio gigante in questo post.
Infine, la mia curiosità mi porta a sperimentare anche questo aglio biologico che viene da molto lontano...
Per chiudere, un consiglio, se interrate gli spicchi non copriteli di terra interamente, potrebbero marcire. Basta mettere in terra la parte basale dove spunteranno le radici.
I bulbilli non temono la pioggia ed il gelo ma i ristagni lo fanno marcire. Tra un mese si potrà pacciamare con terra leggera e drenante, c'è tempo!
Buona semina!