Legumi migranti
di Angelo Passalacqua
"Migrare, voce dotta, latino migrare, da una radice indoeuropea, che indica 'cambiare'.
Vocabolario Zingarelli-Zanichelli
Nella cernita dei semi spesso mi imbatto in piacevoli sorprese, la Natura si diverte a mescolare e tira fuori sorprese come queste.
Sono gli inconfondibili, grossi fagioli di Spagna dai molti nomi, prestate attenzione ai due sulla sinistra.
A vederli così sembrano due normalissimi fagioli, ma giriamoli per vederne l'altra "faccia".
Come Giano bifronte...
Passiamo ad un altra sorpresa
Tra i semi della lenticchia nera è facile trovare i maculati, di colore rossiccio macchiato di nero
Ma anche qui qualche seme ha due facce diverse
Per finire, altri fagioli migranti
I fagioli dolici di Santeramo dovrebbero essere neri con l'occhio bianco ed invece vengono fuori fagioli marroni, neri, bicolori Holstein cowpea e maculati, quelli al centro.
Facciata "a"...
... e facciata "b"
Da precisare che i semi migranti erano presenti in baccelli misti a quelli "normali", eccetto gli holstein cowpea, i fagioli Frisoni.
Seminerò questi semi separati dagli altri, vedremo cosa viene fuori...
Probabilmente tutto tornerà alla normalità e la Natura continuerà a burlarsi di me, da grande ibridatrice!
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giovedì 22 febbraio 2018
venerdì 16 febbraio 2018
JIAOGULAN
Jiaogulan
di Angelo Passalacqua
Sono passati otto anni da quando scrissi il primo post sulla pianta dell'immortalità, all'epoca era una rarità molto "alla moda", ora è stata quasi dimenticata, sostituita dalle nuove piante "miracolose"!
Dalle preziose piantine inviatemi da Mario P, da Trieste, nel anno 2010, ho ricavato molte talee, per la felicità di molti amici, ma ho sempre tenuto una pianta in vaso, al sicuro di una veranda.
Con la sua crescita vigorosa, appena risvegliatasi dal letargo invernale in cui si secca completamente, ha invaso lo spazio del cedro con cui coabitava.
Arrivata la bella stagione, ho spostato il vaso con cedro e jiaogulan in piena aria
Il povero cedro ha fatto da sostegno alla vegetazione della cucurbitacea, che ha fiorito e maturato i frutti, delle piccolissime zucchette verdi.
I frutti sono stati apprezzati anche dagli uccelli, evidentemente ben informati sulle piante che crescono nel lontano Oriente...
Il cedro non è sopravissuto alla grande nevicata di Gennaio 2017, i due metri di neve e la temperatura di -11° non gli hanno dato scampo, a differenza dello jiaogulan che riparte, come sempre, dalle radici.
Beh, non a caso è detta pianta immortale!
di Angelo Passalacqua
Sono passati otto anni da quando scrissi il primo post sulla pianta dell'immortalità, all'epoca era una rarità molto "alla moda", ora è stata quasi dimenticata, sostituita dalle nuove piante "miracolose"!
Dalle preziose piantine inviatemi da Mario P, da Trieste, nel anno 2010, ho ricavato molte talee, per la felicità di molti amici, ma ho sempre tenuto una pianta in vaso, al sicuro di una veranda.
Con la sua crescita vigorosa, appena risvegliatasi dal letargo invernale in cui si secca completamente, ha invaso lo spazio del cedro con cui coabitava.
Arrivata la bella stagione, ho spostato il vaso con cedro e jiaogulan in piena aria
Il povero cedro ha fatto da sostegno alla vegetazione della cucurbitacea, che ha fiorito e maturato i frutti, delle piccolissime zucchette verdi.
I frutti sono stati apprezzati anche dagli uccelli, evidentemente ben informati sulle piante che crescono nel lontano Oriente...
Il cedro non è sopravissuto alla grande nevicata di Gennaio 2017, i due metri di neve e la temperatura di -11° non gli hanno dato scampo, a differenza dello jiaogulan che riparte, come sempre, dalle radici.
Beh, non a caso è detta pianta immortale!
giovedì 8 febbraio 2018
ANGURIA SAN NICOLA
Anguria San Nicola
di Angelo Passalacqua
E' difficile spiegare le sensazioni che si provano in giornate come queste, trovare nuovi amici e ritrovare quelli di sempre, l'incredibile afflusso di persone e il piacevole assalto ai banchetti, dove ci si scambiano semi, segreti coltivativi e consigli...
Anche questa anguria fa parte del "bottino" preso allo scambio, il generoso Domenico mi ha donato il kit completo, semi e tutto il resto!
Le notizie riguardanti questa anguria non sono molte, è una varietà presente da tempo nel Salento, in provincia di Brindisi, in particolare.
E' una varietà da serbo, non conoscendola ho aperto l'anguria verso la fine di Ottobre, temevo che la polpa sovramaturata deteriorasse i semi.
Avrei potuto ritardare di molto l'apertura, la polpa era compatta e non c'erano punti di marciumi.
La polpa ha sapore dolce ma non certo il dolce zuccherino di certe angurie a maturazione estiva, è un sapore gradevole con un profumo percepibile. Comunque, non sa di zucca né di cetriolo!
Asciugandosi, i semi prendono una insolita veste.
Adesso parte la ricerca per conoscere da dove proviene questa anguria, vi farò sapere!
di Angelo Passalacqua
E' difficile spiegare le sensazioni che si provano in giornate come queste, trovare nuovi amici e ritrovare quelli di sempre, l'incredibile afflusso di persone e il piacevole assalto ai banchetti, dove ci si scambiano semi, segreti coltivativi e consigli...
Anche questa anguria fa parte del "bottino" preso allo scambio, il generoso Domenico mi ha donato il kit completo, semi e tutto il resto!
Le notizie riguardanti questa anguria non sono molte, è una varietà presente da tempo nel Salento, in provincia di Brindisi, in particolare.
E' una varietà da serbo, non conoscendola ho aperto l'anguria verso la fine di Ottobre, temevo che la polpa sovramaturata deteriorasse i semi.
Avrei potuto ritardare di molto l'apertura, la polpa era compatta e non c'erano punti di marciumi.
La polpa ha sapore dolce ma non certo il dolce zuccherino di certe angurie a maturazione estiva, è un sapore gradevole con un profumo percepibile. Comunque, non sa di zucca né di cetriolo!
Asciugandosi, i semi prendono una insolita veste.
Adesso parte la ricerca per conoscere da dove proviene questa anguria, vi farò sapere!