Chiamata a raccolta 2018
di Moreno Monegato
Finalmente sono riuscito a pubblicare alcune foto della ormai immancabile chiamata a raccolto, che anche quest'anno è stata presa d' assalto da migliaia di visitatori e scambiatori da tutta Italia.
È un appuntamento imperdibile che ci impegna in maniera così importante che alla sera ci si ritrova stanchissimi, senza voce e affamati!! Ma carichi di conoscenze e semi nuovi da provare e riprodurre nel nuovo anno!
Le foto sono solo di alcuni banchetti allestiti presto, molti sarebbero stati da fotografare, purtroppo la ressa di gente è stata tale da impedirci di muoverci durante il giorno e il muro di gente avrebbe impedito la riuscita della foto.
Le prime tre foto sono del nostro, poi altre realtà e scuole con orti e bravi maestri/e che si impegnano nel mettere le mani nella terra con i propri alunni.
Cogliamo l'occasione per augurare a tutti un buon Natale e felice anno nuovo!!
Moreno, Max, Nerio
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domenica 23 dicembre 2018
lunedì 3 dicembre 2018
OLIVA BIANCA LEUCOCARPA
Oliva bianca
di Angelo Passalacqua
Avevamo conosciuto questa oliva dal colore candido in questo post di qualche anno fa, nel frattempo l'albero che compare nelle foto ha conosciuto la disavventura del grande nevicata del 2017, con temperatura polare, che lo hanno messo a dura prova. Ed ha preso anche una terribile gelata nel 2018... Per fortuna si sta lentamente riprendendo. Intanto è arrivato a fargli compagnia un "fratello", eccolo.
Fa sempre piacere vedere le olive di questo colore sotto l'aspetto ornamentale!
Ancora poche per pensare di ricavarci l'olio, magari qualche barattolo di olive in salamoia e, perché no, qualche seme lo interro, vediamo cosa viene fuori! Le foto sono state scattate stamattina, malgrado la pioggia e le tempeste di vento, le olive non cadono a terra.
Esempio di permacultura murgiana...
di Angelo Passalacqua
Avevamo conosciuto questa oliva dal colore candido in questo post di qualche anno fa, nel frattempo l'albero che compare nelle foto ha conosciuto la disavventura del grande nevicata del 2017, con temperatura polare, che lo hanno messo a dura prova. Ed ha preso anche una terribile gelata nel 2018... Per fortuna si sta lentamente riprendendo. Intanto è arrivato a fargli compagnia un "fratello", eccolo.
Fa sempre piacere vedere le olive di questo colore sotto l'aspetto ornamentale!
Ancora poche per pensare di ricavarci l'olio, magari qualche barattolo di olive in salamoia e, perché no, qualche seme lo interro, vediamo cosa viene fuori! Le foto sono state scattate stamattina, malgrado la pioggia e le tempeste di vento, le olive non cadono a terra.
Esempio di permacultura murgiana...
venerdì 16 novembre 2018
SCAMBIO DEI SEMI 2018
Il gruppo di Amicidellortodue di Moreno, Max e Nerio sarà presente all'evento ed invitano gli altri Amici a condividere il banco con loro.
Scaricate il programma cliccando QUI
Scaricate il programma cliccando QUI
martedì 6 novembre 2018
BIO-PATRIARCHI / 1
I Bio-patriarchi / 1
di Angelo Passalacqua
Sono molti i personaggi che si occupano o si sono occupati di botanica conosciuti, molti di più quelli poco o del tutto sconosciuti, magari non hanno nemmeno studiato botanica ed hanno sopperito tramite una grande passione! Voglio rendere loro omaggio, iniziando dal grande Orlando Sculli.
Foto tratta da QUI.
Un breve curriculum dell'operato di Sculli, mentre possiamo conoscerlo in questi filmati , il primo, il secondo, nel terzo lo vediamo in un suo vigneto, prestate attenzione alla parte in cui, con molta amarezza, dice "che queste piante vivranno finché ci sarà lui..."
Sculli ha fatto un enorme lavoro per il recupero ed il salvataggio del germoplasma della Calabria, viti ed ulivi, ortaggi e frutta descritti nei suoi preziosi libri, vi invito all'acquisto! In questo filmato alcuni dei suoi tesori.
Il professor Sculli è un "salvatore di piante e semi" molto generoso, non nega pochi semi o le talee a chi lo contatta, come testimoniano alcuni nostri Amici.
La melanzana rossa di Mormanno mandata a Giuseppe Monteleone, l'oliva bianca data a Vladimiro Rocco e Teresio Leoncini, quest'ultimo è il più riservato e poco presente in rete. Non vi ho parlato di un solo seedsaver, ora ne conoscete altri! E mi pare giusto ringraziarli per il loro impegno! Anche perché non mancano loro dolorosi eventi tipo questo capitato a Sculli!
di Angelo Passalacqua
Sono molti i personaggi che si occupano o si sono occupati di botanica conosciuti, molti di più quelli poco o del tutto sconosciuti, magari non hanno nemmeno studiato botanica ed hanno sopperito tramite una grande passione! Voglio rendere loro omaggio, iniziando dal grande Orlando Sculli.
Foto tratta da QUI.
Un breve curriculum dell'operato di Sculli, mentre possiamo conoscerlo in questi filmati , il primo, il secondo, nel terzo lo vediamo in un suo vigneto, prestate attenzione alla parte in cui, con molta amarezza, dice "che queste piante vivranno finché ci sarà lui..."
Sculli ha fatto un enorme lavoro per il recupero ed il salvataggio del germoplasma della Calabria, viti ed ulivi, ortaggi e frutta descritti nei suoi preziosi libri, vi invito all'acquisto! In questo filmato alcuni dei suoi tesori.
Il professor Sculli è un "salvatore di piante e semi" molto generoso, non nega pochi semi o le talee a chi lo contatta, come testimoniano alcuni nostri Amici.
La melanzana rossa di Mormanno mandata a Giuseppe Monteleone, l'oliva bianca data a Vladimiro Rocco e Teresio Leoncini, quest'ultimo è il più riservato e poco presente in rete. Non vi ho parlato di un solo seedsaver, ora ne conoscete altri! E mi pare giusto ringraziarli per il loro impegno! Anche perché non mancano loro dolorosi eventi tipo questo capitato a Sculli!
lunedì 29 ottobre 2018
SCAMBIO A PIAZZOLA SUL BRENTA
Scambio dei semi a Piazzola
di Moreno, Max e Nerio
di Moreno, Max e Nerio
Carissimi amici,
Vi rendiamo partecipi dello scambio semi a cui abbiamo partecipato il 30 settembre nella splendida cornice di
Villa Contarini (sito) a Piazzola sul Brenta ( PD)
Oltre a semi anche alcuni frutti dei nostri orti ancora produttivi visto il prolungarsi della bella stagione
Abbiamo conosciuto qualche amico del blog della zona ,che abbiamo incentivato ad unirsi a noi nei prossimi scambi, portando anche le proprie sementi, perché il banchetto è disponibile a tutti gli amicidell'ortodue, non solo di Moreno, Max, Nerio.
Il 21 Ottobre, abbiamo partecipato anche a Montagna in città a Schio (VI) dove per la prima volta si è svolto uno scambio semi e anche lì siamo stati intercettati da qualche amicodellortodue che ci ha pubblicato su Facebook , è veramente bello conoscerci personalmente e non solo virtualmente come accade di solito.
Foto di Maria Stella Pattanaro. Si ringrazia.
Io, Max e Nerio
Vi salutiamo tutti e vi aspettiamo numerosi prossimamente a Rasai di Seren del Grappa (BL) il 18 Novembre , vi daremo ulteriori dettagli in seguito.
giovedì 25 ottobre 2018
BAMBARA
Bambara
(Vigna subterranea L.)
di Angelo Passalacqua
I semi di questo fagiolo dolico erano nel pacco che ricevetti in eredità da Paolo, sei semi a coppia di due, seminai in primavera, sperando che i semi fossero ancora vitali.
Semina in luogo riparato, nel solito bicchiere, ed attesi qualche giorno.
Spuntarono a qualche giorno di distanza quattro piantine, quelle dei semi bianchi e quelli neri, quelli marmorizzati non germogliarono. Intanto cercavo notizie di questo strano fagiolo che produce i baccelli sotto terra, come l'arachide! Tra i tanti siti , due riportano notizie interessanti, qui e qui.
Interrai le piantine a metà di Maggio, come tutti i dolici teme il freddo e non il caldo e l'arido, terreno sabbioso in cui avevo eliminato i sassi più grandi. Le piante sono molto resistenti, non si sono ammalate e sono cresciute bene, senza nessuna irrigazione, l'esito della prova coltivativa è stato sfavorevole per la lunga durata della coltivazione, nel mio terreno avrebbero completato la crescita a Novembre circa, purtroppo non c'erano le condizioni di temperatura, fotoperiodo ed umidità necessarie...
I baccelli avevano i semi immaturi al loro interno, non potevo protrarre la raccolta perché il terreno si inumidiva e faceva marcire i baccelli...
Purtroppo questi interessanti fagioli non gradivano il mio clima, forse la coltivazione può essere provata in Sicilia, per il clima, ma sempre tenendo presente che è la durata di coltivazione il vero elemento da tenere in conto!
(Vigna subterranea L.)
di Angelo Passalacqua
I semi di questo fagiolo dolico erano nel pacco che ricevetti in eredità da Paolo, sei semi a coppia di due, seminai in primavera, sperando che i semi fossero ancora vitali.
Semina in luogo riparato, nel solito bicchiere, ed attesi qualche giorno.
Spuntarono a qualche giorno di distanza quattro piantine, quelle dei semi bianchi e quelli neri, quelli marmorizzati non germogliarono. Intanto cercavo notizie di questo strano fagiolo che produce i baccelli sotto terra, come l'arachide! Tra i tanti siti , due riportano notizie interessanti, qui e qui.
Interrai le piantine a metà di Maggio, come tutti i dolici teme il freddo e non il caldo e l'arido, terreno sabbioso in cui avevo eliminato i sassi più grandi. Le piante sono molto resistenti, non si sono ammalate e sono cresciute bene, senza nessuna irrigazione, l'esito della prova coltivativa è stato sfavorevole per la lunga durata della coltivazione, nel mio terreno avrebbero completato la crescita a Novembre circa, purtroppo non c'erano le condizioni di temperatura, fotoperiodo ed umidità necessarie...
I baccelli avevano i semi immaturi al loro interno, non potevo protrarre la raccolta perché il terreno si inumidiva e faceva marcire i baccelli...
Purtroppo questi interessanti fagioli non gradivano il mio clima, forse la coltivazione può essere provata in Sicilia, per il clima, ma sempre tenendo presente che è la durata di coltivazione il vero elemento da tenere in conto!
lunedì 8 ottobre 2018
L'UVA DI FRANCESCO
Le uve di Francesco
di Angelo Passalacqua
Ho conosciuto Francesco circa un anno fa, tramite amici comuni, in un paese di 28.000 abitanti ci si conosce tutti di vista, solo poi ci si incontra! Durante una mia visita nella sua azienda mi ha fatto da guida nelle sue coltivazioni, in particolare ho rivisto e riassaggiato uve che non vedevo da molto tempo!
Sono uve di un tempo, dolci ed aromatiche, con i semi negli acini, come è "naturale" che sia, non piacerebbero agli amanti del "seedless", ma si perdono molto...
Mi spiace per voi che non abbiano ancora scoperto come condividere sapori e profumi via internet, ma potete fidarvi, palato ed olfatto gradiscono molto!
Poi, una scoperta che rende felice chi, come me, ama la Natura e le sue azioni "selvatiche"
Questa uva è prodotta da una vite nata da seme, arrivato da chissà dove, in un cortile della masseria di Francesco. Uva unica, nel grappolo i chicchi maturano a scalare e ciò rappresenterebbe un difetto se, sorpresa, scopriamo che si può attendere la piena maturazione, i chicchi maturati per primi non si rovinano ma rimangono turgidi e croccanti!
Foto di Grazia Margherita. Si ringrazia.
La pianta è robusta e resistente, la produzione è enorme, l'uva si può raccogliere in tardo autunno.
Inutile vi dica che qualche talea la porterò a casa, a tempo giusto. Intanto inizio la semina dei vinaccioli!
di Angelo Passalacqua
Ho conosciuto Francesco circa un anno fa, tramite amici comuni, in un paese di 28.000 abitanti ci si conosce tutti di vista, solo poi ci si incontra! Durante una mia visita nella sua azienda mi ha fatto da guida nelle sue coltivazioni, in particolare ho rivisto e riassaggiato uve che non vedevo da molto tempo!
Sono uve di un tempo, dolci ed aromatiche, con i semi negli acini, come è "naturale" che sia, non piacerebbero agli amanti del "seedless", ma si perdono molto...
Mi spiace per voi che non abbiano ancora scoperto come condividere sapori e profumi via internet, ma potete fidarvi, palato ed olfatto gradiscono molto!
Poi, una scoperta che rende felice chi, come me, ama la Natura e le sue azioni "selvatiche"
Questa uva è prodotta da una vite nata da seme, arrivato da chissà dove, in un cortile della masseria di Francesco. Uva unica, nel grappolo i chicchi maturano a scalare e ciò rappresenterebbe un difetto se, sorpresa, scopriamo che si può attendere la piena maturazione, i chicchi maturati per primi non si rovinano ma rimangono turgidi e croccanti!
Foto di Grazia Margherita. Si ringrazia.
La pianta è robusta e resistente, la produzione è enorme, l'uva si può raccogliere in tardo autunno.
Inutile vi dica che qualche talea la porterò a casa, a tempo giusto. Intanto inizio la semina dei vinaccioli!
martedì 18 settembre 2018
POMODORO LITCHI
Pomodoro Litchi
di Angelo Passalacqua
Difficile capire perché abbia questo nome, forse per l'appartenenza alla Famiglia, quella delle Solanacee, ma questo ottimo ortaggio ha poco in comune col pomodoro, il suo nome è Solanum sisymbriifolium.
La pianta è piena di spine su fusti, foglie e nervature ed è un richiamo irresistibile per la dorifora, le poche che circolano nel mio orto la preferiscono a melanzane, pomodori e peperoni, consiglio di piantare il pomodoro litchi tra le altre solanacee come pianta bersaglio per gli insetti, anche perché qui non fanno nessun danno!
Una pianta dalla bellissima fioritura, fa bella figura anche nei giardini.
A parte il colore, non ha nulla del pomodoro, di sicuro assomiglia più al goji , il suo sapore dolce ed il profumo molto aromatico sono indescrivibili!
Fuori dall'Italia è più conosciuto col nome di morelle de Balbis, qui un testo.
Per finire, un breve filmato ed una esortazione ad evitare l'acquisto dei semi in rete, non voglio far pubblicità ma vedere i prezzi chiesti qui e qui...
Chiedete agli Amicidellorto!
di Angelo Passalacqua
Difficile capire perché abbia questo nome, forse per l'appartenenza alla Famiglia, quella delle Solanacee, ma questo ottimo ortaggio ha poco in comune col pomodoro, il suo nome è Solanum sisymbriifolium.
La pianta è piena di spine su fusti, foglie e nervature ed è un richiamo irresistibile per la dorifora, le poche che circolano nel mio orto la preferiscono a melanzane, pomodori e peperoni, consiglio di piantare il pomodoro litchi tra le altre solanacee come pianta bersaglio per gli insetti, anche perché qui non fanno nessun danno!
Una pianta dalla bellissima fioritura, fa bella figura anche nei giardini.
A parte il colore, non ha nulla del pomodoro, di sicuro assomiglia più al goji , il suo sapore dolce ed il profumo molto aromatico sono indescrivibili!
Fuori dall'Italia è più conosciuto col nome di morelle de Balbis, qui un testo.
Per finire, un breve filmato ed una esortazione ad evitare l'acquisto dei semi in rete, non voglio far pubblicità ma vedere i prezzi chiesti qui e qui...
Chiedete agli Amicidellorto!
domenica 2 settembre 2018
I MELONI / 5
Meloni / 5
di Angelo Passalacqua
Lasciamo la Turchia e proseguiamo il cammino sulla Via della Seta, sempre in cerca di meloni e notizie.
Le foto sono sempre prese da Google Immagini.
Attraverseremo l'Asia centrale, verso la mitica Samarcanda e quella che è ritenuta la terra d'origine dei meloni.
Questo testo del IPGRI viene in nostro aiuto.
Siamo in Tajichistan, il melone è così amato che dà la forma ad una sala da thè
In Uzbechistan, un salto al mercato per acquistare qualche melone
Potessimo viaggiare nel Tempo, incontreremmo anche questo viaggiatore proveniente dal Marocco, la sua storia in Search of Ibn Battuta's melon.
Molto interessante scoprire la maniera di conservare i meloni dopo averli seccati al sole o per creare degli insoliti (per noi) dolci. Questi meloni mai visti li ritroviamo qui, nel sito di Marco Polo( poteva mancare?) In Piemonte! Consiglio di leggere tutto, scopriamo anche che, nel 1910, in Asia raccoglievano il thè donne greche... E una immagine della vendita di meloni, 1915.
Ultimo contributo, il resoconto del viaggio degli studiosi in cerca di semi di zucche, angurie e meloni
Spero che il viaggio sia stato di vostro gradimento!
di Angelo Passalacqua
Lasciamo la Turchia e proseguiamo il cammino sulla Via della Seta, sempre in cerca di meloni e notizie.
Le foto sono sempre prese da Google Immagini.
Attraverseremo l'Asia centrale, verso la mitica Samarcanda e quella che è ritenuta la terra d'origine dei meloni.
Questo testo del IPGRI viene in nostro aiuto.
Siamo in Tajichistan, il melone è così amato che dà la forma ad una sala da thè
In Uzbechistan, un salto al mercato per acquistare qualche melone
Potessimo viaggiare nel Tempo, incontreremmo anche questo viaggiatore proveniente dal Marocco, la sua storia in Search of Ibn Battuta's melon.
Molto interessante scoprire la maniera di conservare i meloni dopo averli seccati al sole o per creare degli insoliti (per noi) dolci. Questi meloni mai visti li ritroviamo qui, nel sito di Marco Polo( poteva mancare?) In Piemonte! Consiglio di leggere tutto, scopriamo anche che, nel 1910, in Asia raccoglievano il thè donne greche... E una immagine della vendita di meloni, 1915.
Ultimo contributo, il resoconto del viaggio degli studiosi in cerca di semi di zucche, angurie e meloni
Spero che il viaggio sia stato di vostro gradimento!