Il Cardoncello
di Angelo Passalacqua
Un tempo cresceva sulla Murgia più arida e pietrosa, piena di spine teneva a distanza molti che non lo conoscevano dal vivo ma lo apprezzavano a tavola, il suo nome è Scolymus hispanicus L. e S. maculatus L.
Lo spietramento selvaggio della Murgia, il pascolo intensivo e, sopratutto, una raccolta massiccia hanno confinato il cardoncello in zone limitate e di difficile accesso. Alcuni, come me, hanno dovuto coltivarlo nei propri terreni ma la forte richiesta di cardoncello sta facendo sì che lo si sta coltivando, in periodo utile si trovano in vendita piantine di Cardoncello.
E' una pianta perenne, se raccolta nel modo giusto senza danneggiare la radice, rispunta senza problemi, in più cresce meglio in terreno ingrato...
Qui parlano del cardoncello gli Amici di BiodiverSo. Mentre in questo filmato vediamo la raccolta ben effettuata ed il modo più semplice ma gustoso per assaggiarlo. Il segreto che permette la crescita del cardoncello in un ambiente così ostile sta nella poderosa radice fittonante, riesce a scendere anche dove terra non c'è, tra le pietre.
Questa pianta ha due anni d'età, impressionante la lunghezza della radice, anche se manca un pezzo, rimasto in profondità.
Da notare che la pianta non ha più un solo germoglio in cima, dal secondo anno in poi ha più "ciuffi" in crescita, per un raccolto sempre abbondante!
Nella Murgia pietrosa e non arabile si propaga dai semi, facendo tutto da solo, Se invece si vuole coltivarlo, ricordo che è una pianta selvatica, per addomesticarla con successo, occorre imitare ciò che fa la Natura...
E' interessante il ritorno delle erbe spontanee. A Milano vedevo fruttivendoli che vendevano il tarassaco o la portulaca a prezzi da orefice. Ci saranno ancora, ma non ho più occasione di andare in centro.
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