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sabato 4 aprile 2020

MELONE VERNINO DI BRINDISI


Melone vernino di Brindisi

di Angelo Passalacqua 


Tra i molti meloni da serbo invernali presenti nel Salento, questo lo trovai nel 1980 durante uno dei tanti miei viaggi, oltre a fare il turista mi è sempre piaciuto curiosare nei mercati cittadini. 


Come spesso è accaduto, questi meloni in vendita erano uno diverso dagli altri, coltivati nello stesso orto e quindi temevo che i semi fossero ibridati e, alla risemina, dessero vita a meloni diversi. Per fortuna, le piante erano varietà uguale a quella di partenza, in misura superiore all'ottanta per cento.


Cercando qualche notizia utile per dare un nome certo a questo melone, sono arrivato al prezioso sito dell'Orto di Portici, dove ho trovato questo:


Anche se mi piacerebbe affermare che sono lo stesso melone, non ne ho la certezza e quindi mantengo il nome con cui mi è stato dato all'epoca. Anche perché nello stesso sito c'è un altro melone con lo stesso nome, ma diverso. 


Come altri meloni, se coltivato senza irrigare, si conserva bene per molto tempo e può essere consumato in Marzo-Aprile, è un melone C. melo inodorus, profuma poco e non è di sapore molto dolce ma è aromatico, se ben maturo. 

A tale proposito, da notare che il termine "popone", poco usato nel sud d'Italia a differenza di regioni come la Toscana, ad esempio, deriva dal Greco e sta per 
"cotto dal sole, maturo", come conferma l'Enciclopedia:


Un altro testimone della grande agro-biodiversità pugliese.


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