di Angelo Passalacqua
Un
peperone pugliese "speciale" , simile al più famoso lucano
di Senise, si conserva appeso in serte per il consumo
invernale, la polpa della bacca è di spessore ideale per essere
seccata al sole.
I
peperoni hanno dimensioni generose, quasi sempre la forma è quella
a corno di capra, da cui deriva il nome.
Ottimo
sapore e profumo, è una varietà di peperone dolce, esiste anche la
versione piccante, più rara e meno apprezzata.
Adesso
mi chiederete se coltivo anche questo "a secco"? Vi
rispondo subito: Quasi! Il corno di capra è abituato alla sete,
viene meglio se irrigato pochissimo e non dandogli troppi nutrienti,
nelle foto è evidente che le piante hanno più peperoni che foglie!
E nella seconda foto notate che le foglie apicali mostrano una
carenza di azoto, non c'è da preoccuparsi, va bene così!
L'ombra
del mandorlo risparmia alle piante il sole cocente e basta
irrigare una volta alla settimana, per questo pacciamo con
l'erba sfalciata.
I
peperoni sono ottimi anche consumati "freschi", appena
raccolti ma se li preferite "cruschi" ecco una ricetta
tradizionale pugliese.