mercoledì 28 marzo 2018

FAVA DI SANTORINI

Fava di Santorini

di Angelo Passalacqua





Secondo componente della grande Famiglia delle cicerchie selvatiche, presente in quasi tutte le regioni italiane, il suo nome è Lathyrus clymenum ma è praticamente sconosciuto in Italia, molto più conosciuto ed apprezzato nella vicina Grecia, nell'isola di Santorini si nasconde dietro la falsa identità di fava di Santorini, con un presidio Slow Food a tutelarla.




I semi di questa particolare cicerchia vengono venduti solo dopo essere stati decorticati e spezzati, assomigliando così alle nostre fave ed il piatto tipico con essi è un macco o hummus, qui la ricetta.




Come per il maracuoccio e le altre "cicerchie" che vi mostrerò, non è facile trovarne i semi in vendita, non resta che cercarli nel luogo di coltivazione o raccogliere pochi semi dalle piante selvatiche oppure... Chiederli a chi li coltiva!




domenica 18 marzo 2018

MARACUOCCIO

Maracuoccio

di Angelo Passalacqua


Accanto ai legumi più noti ed utilizzati ce ne sono altri detti legumi minori,
un tempo raccolti in natura o coltivati in modeste quantità, per autoconsumo familiare. Queste varietà vengono riscoperte dopo periodi di oblio, ad esempio la roveia o la cicerchia.



Appartiene alla Famiglia delle cicerchie, cresce spontanea nelle zona del Mediterraneo, il suo nome scientifico è Lathyrus cicera , qui notizie utili.



Ancora una volta un seme che, un tempo, contribuiva a rendere meno acuta la fame viene riscoperto e magari diventa un prodotto di nicchia molto ricercato!

Nel Cilento è sorto da qualche anno il presidio Slowfood per la tutela e la valorizzazione del maracuoccio di Lentiscosa, ne parlano in questo video.

Nelle immagini iniziali ci mostrano il raccolto manuale del maracuoccio, prestate attenzione alla vista del terreno di coltivazione, ricco di pietre ed arido. Non è facile coltivare questa pianta selvatica, addomesticarla significa seguire tecniche particolari e terreno adatto.



Un altro filmato per il maracuoccio, ne trovate altri che parlano di questo umile legume, se questi sono (erano?) chiamati "la carne dei poveri", come difinire questi "legumi minori"?

In rete trovate anche la ricetta per gustare il maracuoccio ma penso sia difficile che lo troviate in vendita, quindi o passate da Lentiscosa in periodo utile oppure avete la fortuna di poterlo raccogliere in natura (cosa che sconsiglio, la raccolta delle essenze spontanee deve essere limitata e fatta in maniera sostenibile, mi raccomando!) o, meglio, coltivarlo!

La Famiglia Lathyrus conta di circa duecento varietà, conosceremo a breve alcuni "fratelli" del maracuoccio!

domenica 11 marzo 2018

CIMA DI COLA

Cima di cola

di Angelo Passalacqua


Una varietà di cavolfiore tipica del Barese, presente in tutti i paesi della provincia, come ci informa questo articolo del progetto Biodiverso.




Altre notizie utili in questa testimonianza, sempre grazie ai nostri Amici di Biodiverso.






I semi del cavolfiore verde barese sono anche presenti nei cataloghi di molte ditte sementiere pugliesi, altrove è presente invece il Verde di Macerata.

La Cima di Cola si trova in molti comuni della provincia di Bari, per fortuna molti coltivatori hanno avuto i semi riprodotti in casa dal papà o dal nonno, adattatisi al luogo e selezionati negli anni, ci sono ora varietà precoci e tardive.



A questo punto mi chiederete cosa c'entra Achille Campanile con la Cima di Cola... Il grande scrittore moriva quaranta anni fa, lasciando molti libri pieni di fulminanti battute rimaste proverbiali, se non avete letto i suoi libri ve li consiglio, a me hanno dato molto piacere e "tirato su" nei momenti difficili

Negli ultimi anni della sua vita si era ritirato in campagna con la famiglia, nei pressi di Velletri, piantava alberi ed allevava galline, lontano dalla città coi suoi ritmi frenetici.

E la risposta alla domanda non può che essere nel suo stile, il ringraziamento dovuto agli avi, al nonno del nonno...



E chissà, forse Achille aveva nel suo orto anche la Cima di Cola!