venerdì 31 agosto 2018

I MELONI / 4

Meloni / 4

di Angelo Passalacqua


Prima di Greci e Romani, piante di origine orientale sono state portate da altri popoli, come i Fenici. Tracce molto vecchie si ritrovano, ogni tanto, in siti archeologici come questo in Sardegna. Tutte le varietà sono riconducibili ai cosidetti meloni immaturi, ossia i caroselli ed i tortarelli, solo un vero e proprio melone d'inverno.

Tutte le foto di questo post sono presenti in Google Immagini.



Siamo in Turchia, qui prenderemo la via della Seta ma prima dobbiamo consultare questo indispensabile testo. Poi, una visita ai luoghi ed alle coltivazioni, primo, secondo, terzo, quarto e quinto video.











Cominciamo a scoprire le somiglianze con i nostri meloni senza nome.





I meloni preparati per la conservazione invernale e la loro vendita nei chioschi situati lungo le strade.









Fine quarta parte

giovedì 30 agosto 2018

I MELONI / 3

Meloni / 3

di Angelo Passalacqua

Continuando il nostro viaggio sull'Appia Antica arriviamo a Taranto, poi finalmente a Brindisi, la patria dei meloni coltivati senza acqua. E qui facciamo un salto all'indietro nel tempo, quando non c'erano le province di Taranto, Brindisi e Matera ma solo la Terra d'Otranto detta l'ottava provincia del Regno di Napoli. Lo leggiamo qui





Nel Regno delle due Sicilie, i meloni di Terra d'Otranto, quelli di Cosenza, di Sicilia e di Napoli.









Torniamo alla Puglia del 2018.









Riprendiamo a camminare e la ricerca delle origini, utilizzando la via scelta dai meloni, il mare.

Fine terza parte

domenica 26 agosto 2018

I MELONI / 2

Meloni / 2

di Angelo Passalacqua


Il nostro viaggio a ritroso inizia da Roma Antica, i meloni erano conosciuti e coltivati da tempo, come possiamo leggere qui.



Stiamo camminando sulla prima delle importanti strade che percorreremo alla ricerca di notizie e, magari, i nomi dei nostri meloni, la Via Appia Antica. Arrivati in Campania, facciamo una sosta a Portici per visitare un museo molto particolare.



A Benevento l'Appia si biforca, l'Antica e la Traiana,attraversando la Lucania ed entrando in Puglia e qui troviamo notizie ed è segnalata la presenza dei nostri meloni, a Gravina in Puglia e dalle parti di Canne, vicino Barletta.



Ora vengono in nostro aiuto gli Amici di BiodiverSo, preziose notizie e qualche nome per i nostri. Primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto e settimo contributo. A questo punto facciamo un bel salto in Sicilia, per vedere dei meloni molto simili a quelli del Salento, come ci siano arrivati lo vedremo in seguito.




Riprendiamo il viaggio sull'Appia ed arriviamo dalle parti di Andria-Barletta con la Traiana e ad Altamura-Gravina prima e poi a Laterza-Mottola-Castellaneta, dove pochissimi contadini coltivavano questi meloni, qualcuno ancora oggi.



Fine seconda parte

sabato 25 agosto 2018

I MELONI / 1

Meloni / 1

di Angelo Passalacqua


I semi viaggiano, da sempre, assieme all'uomo si sono sparsi in ogni luogo. I meloni sono, tra tutti i semi che ho raccolto nei miei viaggi, quelli dalla storia più antica, vi porto con me in un viaggio a ritroso nel tempo.



Una doverosa premessa da fare, non posso affermare con certezza che i meloni che vedete in foto siano tutte varietà diverse ed "originali", i semi o i meloni che ho recuperato provengono da orti in cui erano presenti più varietà e, in secoli di coltivazione, sono avvenute inevitabili ibridazioni. Ma di questo parleremo nei post seguenti.




Limiterò ad una decina di foto per ogni post, non vorrei che la lettura vi sia difficoltosa ma i meloni meritano d'esser visti tutti!



Il lavoro di selezione dura da molti anni, le varietà sono stabili ma non del tutto, ogni tanto c'è qualche (interessante...) sorpresa!





Fine prima parte

mercoledì 15 agosto 2018

FERRAGOSTO 2018

http://lecaprettetibetane.blogspot.com/2003/08/la-panchina-e-normale-per-un-pensionato.html

LA PANCHINA


E' normale per un pensionato sedersi su una panchina, io però non sono un pensionato normale, per ora nessuno mi paga la pensione ... mi sono autopensionato, mi sono rotto di alzarmi tutte le mattine per fare 50 km. in auto e altrettanti alla sera per tornare a casa, dopotutto sono 37 anni che lavoro, nonostante la spondilite!
Anche la panchina non è una panchina normale, anzi sono due, simili e diverse, a 200 km. l'una dall'altra, che si guardano, una è rivolta a sud, l'altra a nord, entrambe però hanno davanti il mare e un'isola a circa un miglio, la Gallinara e la Giraglia.
Una panchina è nel mio terreno, il mio sito "reale", sotto un'oliva taggiasca centenaria i cui rami ricadono ad ombrello (evito di potarla per l'ombra che fa')... davanti un giuggiolo, un melograno e qualche ramo di vite, poi solo mare, da capo Mele a capo Noli con nel centro l'isola Gallinara.
E' una vecchia panchina, in rete metallica una volta plastificata, ora arrugginita in parte, non ricordo come sia arrivata qui... L'altra invece è a Barcaggio, sulla punta di capo Corso, fuori della casa che affitto da anni; è in serpentino verde, la stessa pietra dell'isola che ho lì davanti, la Giraglia... ci passo circa un mese all'anno, in due o tre riprese; quando non sono in mare a traina o in cucina a cucinare il pesce, mi ci siedo a guardare i traghetti che passano o i cormorani che pescano fuori del porticciolo.
Alla notte, dopo l'una, si spengono tutti i lampioni del paese e allora è uno spettacolo guardare le stelle, col naso per aria a cercare Andromeda o le Pleiadi, con accanto il bicchiere e una bottiglia di rosè corso ghiacciato... vedere le luci lampeggianti di un aereo di linea o quella fissa di un satellite che attraversa la volta celeste, il bagliore effimero di una stella cadente.
Vedere la Via Lattea, la nostra galassia, con miliardi di stelle, la vaga luminosità di Andromeda, la galassia più vicina con altrettante stelle, sapere che esistono miliardi di altre galassie... la nostra Terra è proprio un granello di sabbia nel Sahara dell'universo! Chissà se ci pensano i nostri politici o le stars di cinema e televisione...
Scusate tanto, è ferragosto e il mio 59° compleanno... ho bevuto troppo rosè ghiacciato!!


Ciao Paolo, grazie alla nostra cara Claudia, posso venire a visitarti,deja-vu e la struggente nostalgia per posti che ho visto tramite i tuoi occhi.

Posso sedermi sulla tua panchina? Sono un pò stanco...

Angelo