lunedì 22 dicembre 2008

Asfodelo

Famiglia: Asphodelaceae

di Angelo Passalacqua


"Stolti, perchè non sanno quanto più grande è la metà dell'intero né quanto grande ricchezza si cela nella malva e nell'asfodelo".         
                               Esiodo: Opere e giorni



Per una pianta simbolo quale è l'asfodelo, mi è parso giusto iniziare con le parole di un grande poeta vissuto tra il 7° e l'8° secolo avanti Cristo. Un poeta che faceva il contadino come i filosofi e matematici Greci e Latini. Le stesse piante citate da Esiodo vengono elevate a cibo prediletto dai Pitagorici, i matematici della Magna Grecia, che non mangiavano carne, vegetariani antelitteram.
Colui che viene considerato come il primo Botanico, il filosofo greco Tirtamo, più conosciuto come Teofràsto (divino parlatore), elencò nei suoi testi Historia plantarum e De plantarum causis molte piante selvatiche, quelle alla base del famoso "dilemma di Teofràsto". Si chiedeva se fosse giusto piantare negli orti dove erano presenti le piante selezionate dall'uomo piante selvatiche, non selezionate.
Lui si rispose di sì, naturalmente.

Ma l'asfodelo rappresentava per gli antichi Greci il simbolo dei Morti e dividevano il regno dell'Aldilà in Campi Elisi come Paradiso,  il Tartaro come Inferno e i prati di asfodelo come Purgatorio. Assieme ad altre credenze, ciò portava al piantare asfodeli sulle tombe. Nell'Odissea, Omero chiama l'asfodelo la pianta degli Inferi.

"A", non, "SPOD(OS)", cenere, "ELOS",valle sottolineano chiaramente che la pianta è tra le prime a rinascere dopo gli incendi, colonizzando terreni poveri ed aridi poiché gli animali non si cibano di essa. La Famiglia Asphodelus conta più di cento varietà, cito le più comuni.
Asphodelus microcarpus, ramosus, fistolosus, albus, Asphodeline liburnica, Asphodeline lutea, ecc.

Asphodelus microcarpus (gennaio, Corsica)



La pianta si presenta eretta, a seconda delle varietà è alta 60-120 centimetri, le foglie nascono dal suolo, riunite a rosetta, non spuntano dal fusto dove sono presenti i numerosi fiori di colore bianco, giallo in alcune varietà.
Contiene alcaloidi nocivi, si consuma dietro cottura. Le parti impiegate sono le radici ingrossate e gli steli. Anticamente le piante erano usate per lavori di intreccio, in Puglia vengono usate nella preparazione della famosa "burrata", il latticino tipico della zona di Andria.

Asphodelus microcarpus in fiore

In cucina, i tubercoli vengono mangiati lessi, conditi con olio e sale, arrostiti sotto la cenere come le patate.
Gli steli dell'asfodelo giallo, asphodeline lutea, vanno raccolti molto piccoli, affinché rimangano tenerissimi, vengono lessati in acqua ed aceto, messi in piedi nei barattoli di vetro e coperti di olio di oliva, come gli asparagi. Oppure decorticando gli steli e usando la corteccia impanata e fritta mentre gli steli vanno cotti dopo averti sezionati, tagliandoli con tagli a croce longitudinali.

Molti asfodeli sono perenni, ma ci sono varietà annue e biennali. La pianta si moltiplica solo tramite le radici, i semi non sono fertili.

I nomi comuni dell'asfodelo vanno da porraccio, cadrilloni, vruzza, cipuddazzo, avuzz, avrusc, ecc.

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