venerdì 24 agosto 2012

CIME DI RAPA


Brassica rapa sylvestris L. 

di Angelo Passalacqua 


La lacuna andava colmata, gli Amici mi facevano notare che, in questi anni, non ho mai parlato di cime di rapa, grave colpa per un pugliese! 


 http://it.wikipedia.org/wiki/Brassica_rapa_sylvestris

La coltivazione di questa particolare varietà di rapa che non fa radice ingrossata è molto diffusa nel Meridione d'Italia, Puglia, Campania e Lazio. La parte edibile è l'infiorescenza coi fiori ancora chiusi e le foglie, quelle piccole e tenere.


Le varietà coltivate in Puglia sono tantissime, in pratica ogni paese ha la sua, con conseguente modo e periodo di coltivazione. Anche le sementiere mettono in vendita alcuni semi, sono le più conosciute quarantina, cinquantina, sessantina, novantina, centoventina, ecc. Prendono il nome dalla durata in giorni della coltivazione, sono ben poca cosa rispetto alle decine di varietà locali di cima di rapa.



 Vi mostro poche varietà, sappiate quindi che vi aspettano altri contributi, cima di rapa 2, 3, 4... 
La semina la farò tra poco, per le varietà vi faccio un elenco parziale, impossibile elencarle tutte. Partiamo dalla semiselvatica cima di rapa a foglia d'ulivo, la cassanese, di Altamura, la noce, le grosse di Fasano, di Noci, le tante del Salento, le murgesi, le ricce di San Marzano, la grossa di San Martino, le marzatiche, le aprilatiche, di Maggio, le nataline 



Potrei continuare l'elenco per una mezzoretta almeno, ma mi fermo qui, dopo avervi segnalato una particolarissima varietà napoletana, i celebri friarielli napoletani. La polemica tra i sostenitori di friariello=cima di rapa ed i contrari è sempre aperta, io posso dire che, se di cima di rapa trattasi, è diversa dalle altre, per forma fogliare, portamento e, sopratutto, sapore. Ho avuto i semi dalla zona di origine, quest'anno avrò anche la fortuna di poter coltivare il friariello "originale" del quartiere di Napoli, grazie ad un Amico napoletano che vive da molti anni in Toscana! Li portò con sé ed ora crescono lontano dalla patria...

 http://www.friarielli.it/storia.htm



Alcune hanno cime più grosse dei broccoli


In cucina, le cime di rapa vengono mangiate dopo averle lessate in acqua, scolate e condite nel piatto con un filo di olio e.v.o, nella ricetta più "leggera" , ma è più conosciuta la famigerata orecchiette e cime di rape 


La ricetta culinaria dei paesi interni non ha come ingrediente i pomodorini ma le alici conservate sotto sale, quella barese no, pur essendo città di mare...


ORECCHIETTE E CIME DI RAPA


ORECCHIETTE


SALSICCE E FRIARIELLI


PANCOTTO CON I BROCCOLI FRIARIELLI
 

64 commenti:

  1. Qui c'è un caldo impossibile, leggo che stai per
    seminare le cime anche con tanto caldo e poca acqua ? o secondo te sarebbe meglio per me aspettare un poco? ho anche dei semi che arrivano dalla Calabria
    non conosco il nome ma devo dire che sono ottime con cimette piccole tenere e compatte.
    Ed allora dimmi semino anche io?
    Liliana

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  2. Con la luna del 28 semino le cima di rapa "di aprile" e quella di "San martino" ottenute dai semi di Angelo, riprodotte e distribuite. Soprattutto le seconde si sono dimostrate resistenti al gelo. Con le cime di rapa ho spesso avuto degli insuccessi che cerco di attenuare seminando rado, utilizzando sacchi du yuta per tenere fresco dopo la semina.
    Aspetto i consigli di coltivazione del Maestro e sono sicuro che il mio modo di coltivare le rape cambierà. Ciao a tutti.

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  3. Qui problemi di gelo non nè abbiamo, ma di acqua, come già abbondantemente detto, si.
    anche io aspetto consigli perchè spesso le rape mi fioriscono troppo presto.
    Liliana

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  4. anche io lo stesso problema.. qui in ighilterra essedno gia tempo tipo ottobre ho appena seminato 2 giorni fa alcuni chiamate quarantino riccio... quando ho comprato i semi la busta diceva di seminarle appena il gelo passava tipo ad aprile, ma sono andate in fiore molto presto. ore vediamo che crescono perche' due spaghetti con le cime di zucchine dopo tanto tempo sono rieuscito a mangiarle ora mancano le orecchiette con le cime di rapa... mi accontento di un piatto per ora... per la semina qualche consiglio per farla in vaso? oppure non e' possibile e cio spiega il perche' andavano in fiore?

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  5. @Liliana
    Non irrigo neanche le piante di cima di rapa, la coltivazione deve seguire il ciclo normale che inizia a fine Settembre, con le prime piogge autunnali. Devo fare eccezione per alcune varietà come quella di Altamura che va seminata ad inizio Settembre. Semino un filare di una decina di metri, abbastanza fitto perchè dopo diraderò trapiantando le piantine sulla stessa fila, a giusta distanza. Da te ti consiglio da attendere, la zona climatica è molto diversa come si può intuire con i fallimenti avuti dai coltivatori sparsi per l'Italia alle prese con la puntarelle di Galatina... Di cime calabresi conosco quelle di Castrovillari ma ce ne sono tante!

    @Pasquale
    Mi sembra che non abbia bisogna di consigli, al massimo ti direi di provare altre varietà! I fallimenti sono giustificati perchè non è facile trovare la varietà adatta al luogo ed al terreno, non a caso ci sono cime di rapa a centinaia, con periodo di semina e resistenza al freddo diverse. Come periodo si va da Luglio a Febbraio, le piante hanno bisogno di un giusto periodo di freddo per crescere al meglio e bisogna tenerne conto, assieme alla durata della coltivazione, per non avere prefioriture.

    Le varietà precoci si seminano a dimora, un problema quasi insomontabile viene dalla semina in terreno asciutto e siccitoso, come bagnate arriveranno formiche a legioni a distruggere tutto!

    @Enrico
    Puoi coltivare tutte le varietà di cime di rapa, la Quarantina ti darà soddisfazione ora che l'hai seminata in periodo giusto, assurdo farlo ad Aprile! Prefioriscono per la temperatura, le cime temono il caldo e la troppa umidità molto più del freddo!
    Dopo gli spaghetti coi tenerumi potrai assaggiare orecchiette e rape!

    Angelo

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  6. Ho seminato 10 giorni fa i quarantini a cima grossa su tre vasi a casa dei suoceri (600 m s.l.m.). Ieri erano belle piantine di 5/7 cm di altezza con le prime 3 foglie già belle in vista. Sicuramente dovrò trapiantare molte piantine perché sono cresciute tante e troppo vicine.

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  7. A proposito di formiche, quelle si che sono un vero danno altro che le erbe spontanee!!
    Ormai in terra non riesco a seminare nulla, arrivano in massa ed i pochi minuti fanno razzia di tutti ma proprio tutti i semi sono costretta ad i vivai con tutto quello che comporta, trapianto e tempi più lunghi, ma o così o nulla.
    Qualcuno ha un suggerimento?
    Grazie
    Liliana

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    1. Non ho esperienza diretta a riguardo, ma ho letto che lavanda, maggiorana e timo possono prevenire, come la pacciamatura di foglie di pomodoro e felce.

      In "La rivoluzione del filo di paglia" Fukuoka racconta che avvolgeva i semi in piccole palline di argilla prima di seminarli, per non farli mangiare dagli uccelli. Può darsi che vada bene anche per le formiche.

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    2. Il problema "formiche" era già stato affrontato qui:

      http://amicidellortodue.blogspot.it/2008/01/formiche.html

      Hai provato con il macerato di aglio e peperoncino che ci avevi consigliato?

      La soluzione migliore è senz'altro quella consigliata da Angelo nei commenti successivi, integrata però con la soluzione prospettata da Maxbetty nel commento del 18 luglio nella sezione "parassiti-formiche". Non l'ho ancora provata.

      Tienici aggiornati!!

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    3. Ciao a tutti,
      io con le formiche ho trovato una soluzione che sembra funzionare molto bene, almeno per piccole estensioni: quando semino depongo sul terreno un "lenzuolo" di Tessuto non tessuto, possibilmente chiuso ai lati da un po' di terra. A meno che non ci sia un nido di formiche sotto il TNT, raramente mi hanno fatto sparire qualcosa.
      Appena nascono le piantine (diciamo due o tre giorni dopo la nascita) tolgo il tessuto, e le formiche non fanno più nulla.
      Se non uso questo metodo, non nasce mai nulla e trovo formiche ovunque.

      ciao
      Carlo

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  8. @Roberta
    Attenta alla durata della coltivazione, dovresti trapiantare appena le piantine sono "maneggiabili" altrimenti faranno una cimetta piccola ben presto in fiore...

    @Liliana
    Nella pagina di "Parassiti" ci sono consigli anti-formiche ma in piena terra la cosa cambia! Per salvare le semine fatte in terreno asciutto bisogna adottare diversivi come piattini con miele da asportare spesso. Ma è meglio seminare in semenzaio e poi trapiantare.

    @Francesca
    Per esperienza posso dirti che i rimedi che citi vanno bene per piante adulte, non per le semine. Leggi più attentamente Fukuoka, non "impallinava" tutti i semi! Hai mai provato con i minuscoli semi delle cime di rapa???

    http://www.youtube.com/watch?v=xbQiH55rCIk
    http://www.youtube.com/watch?v=LZrUQ8cSmgs&feature=relmf

    Angelo

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    1. Uopsss, in effetti siamo nel post "cime di rapa", quindi il problema riguardava i semi di cime di rapa; avevo decontestualizzato

      Molto carini i video con i processi di impallinamento; penso che proverò ad usarlo per le semine a spaglio, tipo quella di spinacio, valerianella, etc. sperando mi vada bene, non l'ho mai fatto!

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    2. Grazie Angelo,
      avevo intenzione di tapiantarle questo fine settimana,quando possiamo scappare da Roma. Già avuto esperienza rguardo a cime di rapa filiformi alte con lo stelo duro e cimetta microscopica.

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  9. Grazie per questo bel post da una neofita ortolana di origini pugliesi che adora le orecchiette con le cime...delusione anche per me l'anno scorso, perciò cercherò di imparare!!

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  10. Magnifico il video delle orecchiette, sembra facile farle ma... io ci ho messo un sacco di tempo ad imparare pur essendo emiliana e ,come si dice, le mani in paste le metto spesso un poco come i tortellini, sembra facile ma...
    Comunque le orecchiette con le cime sono veramente un gran piatto.
    Il mio orto è diviso da siepi di lavanda, maggiorana ecc. ma sembra che le formiche gradiscano, ho provato un sacco di metodi ma nulla funzione in piena terra.
    Anche per i semenzai all'aperto devo sollevare su recipienti pieni di acqua i vasi con i semi altrimenti una lunga fila di formiche si porta via tutto.Credo che continuerò così.
    Liliana

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    1. Che belle le siepi di lavanda tra le aiuole!! Hai qualche foto del tuo orto? Immagino sia molto carino.

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  11. Non ho foto dell'orto che più che carino è piuttosto grande e molto impegnativo ma è sempre un grande piacere.
    Le siepi delle erbe aromatiche servono, oltre che per loro stesse,anche perchè il loro odore spesso non piace a molti insetti indesiderati,ombreggiano,mantengono l'umidità e richiamano insetti impollinatori.
    Liliana

    @Angelo
    Si è la cima di Castrovillari mi sono informata da chi mi ha dato i semi, come dici giustamente aspetterò a piantare con più fresco, qui siamo ancora a 40 gradi senza pioggia.
    Liliana

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    1. @PattyLoc
      Se volessi riprovare con un pò di varietà assortite, basta chiedere!

      @Liliana

      http://www.sirago.net/Upload/1992_La_sete_in_Puglia_da_Orazio_al_1914.pdf

      Peccato che non hai foto da mostrarci, sono sicuro che il tuo orto biodinamico è un modello da seguire. Complimenti, anche le orecchiette!!!

      Angelo

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  12. L'anno scorso ho ricevuto da Napoli dei friarielli originali che hanno fatto una magra resa e sono subito andati a fiore. Buoni, ma devo avere sbagliato qualcosa.
    Buone le cime di rapa!

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  13. Grazie Angelo,
    estremamente interessante ciò che scrive V.Sirago.
    Storia incredibile, come è incredibile come spesso noi umani riusciamo a fare così bene danni enormi.
    Non so se il mio orto possa essere un modello da seguire per me è una vera passione e credo anche altamente terapeutico.
    Sono ormai più di trenta anni che ho scelto la campagna prima in Emilia e poi in Salento e non me ne sono mai pentita.
    Liliana



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  14. Angelo, io ho seminato la....quarantina circa dieci giorni/quindici giorni fa e innaffiate, prima che piovesse, dal tubo a goccia. In questi giorni le lumache hanno cominciato il loro banchetto e quindi abbiamo dovuto subito provvedere. Quando è meglio diradare? Grazie Mari

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    1. Ciao Mari, mi hai fatto sorgere una curiosità, questa: come hai "provveduto" per le lumache?

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    2. giusta curiosità...perchè per come l'ho scritto o...me le mangiavo, o mettevo l'antilumaca....la seconda ovviamente!
      Ciao

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  15. Ciao Mari,

    in piena terra puoi tenere le cime quarantine anche abbastanza fitte, fanno una cima abbastanza piccola, in base allo stadio di crescita credo che dovresti intervenire tra dieci giorni circa.

    Angelo

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  16. Ma le cime di rapa hanno il problema cavolaia come i cavoli? Tra due/tre settimane vorrei seminarle, posso usare anche per loro l'intercropping o l'undersowing o non è necessario? Potete indicarmi altrimenti qualche consociazione utile, grazie :3

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    1. Le cavolaie si mangiano proprio tutto!! Soprattutto le cime di rapa, di cui usiamo anche le foglie!!

      Sto provando a spruzzare, una volta a settimana, il macerato di aglio. Per il momento non sono state toccate. Poi vi dirò, facendo il confronto con i broccoli del vicino!!

      Il problema che ho al momento, nell'orto dei suoceri, sono le cimici... sono di tutti i colori. Ho provato a rimuoverle manualemnte (lavoro difficilissimo da fare sulle cime d rapa), ma questa operazione la posso fare solo una volta a settimana, perché stanno un po' lontani. Le stanno distruggendo tutte!!
      Devo provare con l'infuso di tabacco, ma chissà quando lo potrò fare.

      Comunque, se fossi in te, non apetterei troppo tempo per seminarle. Quale varietà hai intenzione di provare?

      Roberta

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    2. Ciao Arvalia!
      Ho avuto da Angelo i semi della cima di rapa di Fasano. Proverò solo questa per il momento, il pezzetto di terra che curo è piccolo, non ho spazio...anche perchè ho seminato in semenzaio un sacco di cavolfiori e broccoli di vari tipi, mi sono lasciata prendere la mano e dovrò pur metterli da qualche parte una volta cresciuti hihihi

      Mi sembrava di aver capito che la cima di rapa potevo seminarla a fine Settembre in piena terra per il fatto che Bari ha un clima mite, ma potrei aver sbagliato. Tu le hai già seminate?

      Per le cimici non ci sono rimedi oltre al tabacco? Un contadino locale mi ha consigliato di non usarlo, perchè è abbastanza tossico e dice che rimane nel terreno. Spero di non trovarmi mai invasa dalle cimici :(

      Ho letto che le cimici antrocoridi e miridi sono predatrici, chissà se tra le tue c'è qualcuna di queste

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    3. Qui puoi trovare le temperature di germogliazione e di crescita delle coltivazioni di settembre:

      http://coltivarelorto.myblog.it/04-09-cosa-fare-in-settembre/

      In questo modo puoi regolarti meglio in base al clima della tua zona.

      Se il pezzo che coltivi è piccolo, ti consiglio di procedere con un semenzaio e di trapiantarle quando sono un po' cresciute. Provato, non subiscono grosso stress con il trapianto e l'orto è più ordinato. ... Oltre a garantirti una maggiore produzione, mettendole alla giusta distanza.

      Io le ho già seminate (a casa dei suoceri a 600 m s,l.m.) una ventina di giorni fa. Ma quelle che ho seminate sono le quarantine, mentro credo che le cime di rapa di fasano siano tardive (mi sbaglio Angelo?). Così ti conviene anticipare un po', considerate le piogge di questi giorni (almeno a Roma dove siamo in allerta allagamenti!!).

      Roberta

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    4. Volevo aggiungere che le brassicaceae germinano a una temperatura maggiore di quella che è la temperatura di crescita e sviluppo. Infatti i semi germinano con il caldo e la pianta cresce e matura con il freddo.

      Nel calendario di cui ho riportato il link nel commento precedente, risulta una temperatura minima di germinazione di 25°C, mentre la temperatura media di crescita si attesta tra i 15° e i 20°C.

      R.

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    5. Grazie, poi facci sapere come va con le cimici

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    6. Ho seminato martedì le rape senza testa di Arvalia e i broccoletti all'olio. Nel pomeriggio hanno preso una pioggia torrenziale, i semini che avevo distanziato con tanta cura si saranno mescolati, avrei dovuto metterci un telo sopra.

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    7. Ciao Claudia,
      non ti preoccupare, le riuscirai a distinguere senz'altro, avendo foglie completamente diverse.
      Ti correggo, una è la rapa senza testa (chiamata anche broccoletto all'olio) e l'altra è la cima di rapa quarantina a cima grossa (nel Lazio le cime di rapa vengono chiamate broccoletti. Al mercato si trovano anche senza che sia spuntata la cima, dal momento che facciamo un uso prevalente delle foglie).

      La rapa senza testa ha foglia liscia, cerosa e di verde scuro spento. Ha inizialmente uno sviluppo lento... all'inizio sembra non crescere mai; poi la pazienza sarà ricompensata.
      La cima di rapa quarantina è invece di colore verde chiaro, un po' bollosa e non ha l'aspetto ceroso. Crescerà con più velocità della prima.

      Puoi trapiantare tranquillamente tutti e due i tipi. Ti consiglio di interrare il gambo fino alle prime foglie, così le piantine diventano più forti.

      Roberta

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    8. Scusa, ho fatto confusione con i nomi.
      Le due varietà non si mescoleranno tra di loro perché non sono vicine, però potrebbero nascere un po' ammassate se la pioggia troppo forte avesse spostato i semi, nel caso le diraderò.

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    9. Arvalia, i tuoi semi sono spuntati oggi, entrambi.
      Altro che diradare! Ne sono nate una quantità incredibile.
      Penso che al momento giusto ne trapianterò alcune piante in serra e altre fuori. Chissà se ce la faranno, temo di averle seminate troppo tardi.
      La quarantina a fine ottobre dovrebbe essere pronta in teoria, quindi direi che non ci sono problemi per lei, la metterò tutta all'aperto.

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    10. Ciao Claudia,
      trapiantale pure all'esterno, non soffriranno.

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    11. Grazie.
      Intanto ho già trapiantato all'esterno le cime di rapa, sono solo cotiledoni ma erano fittissime. Pare che abbiano gradito.

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  17. Ciao Francesca,
    la cavolaia si accontenta anche delle brassiche selvatiche, se non trovano di meglio! In un orto di piccole dimensioni non ha senso parlare di intercropping, al limite puoi seminare un filare di rucola (eruca sativa), ha notevole attrattiva sugli insetti.

    Angelo

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    1. Si in effetti è quello che avevo pensato. Vorrei fare un filare di rucola nell'aiuola dei cavolfiori e un altro in quella delle cime di rapa. Dici che sono troppi? Ne basta uno di filare di rucola in tutto l'orto per attirare gli insetti? Ps.I tuoi semini stanno germogliando :) La prima a nascere è stata la "signorinella" dopo appena 2 giorni

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  18. @Francesca
    Puoi seminare tutte le varietà di cima di rapa a fine Settembre-inizio Ottobre, anche le più tardive come L'aprilatica e quella di maggio, meglio in semenzaio. Oltre alla rucola puoi seminare la senape bianca, ottima verdura, per non mangiare solo rucola...

    @Roberta
    Giusta l'informazione circa le temperature idonee per la cima, è il più valido indicatore per il periodo delle semine! Il clima delle zone costiere pugliesi è um pò particolare, a differenza delle altre italiane non ha riparo contro i venti freddi che soffiano dai Balcani, i mesi più freddi sono Gennaio e Febbraio con la comparsa della neve "marina".

    La cima di rapa di Fasano ha ciclo coltivativo di 60 giorni o di cento come quella di Francesca.

    Angelo

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  19. Ciao Angelo, ho dei semi di Cima di Rapa di Noci. E' vero che in determinate condizioni, si può considerare una "trentina" o una "quarantina"?

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    1. Ciao Giuseppe, ho letto la tua mail in cui mi poni la stessa domanda poco fa, assieme ad un centinaio che attendono risposta... Tranquillizzo tutti, so che sono in ritardo di mesi ormai, ma risponderò a tutti, abbiate ancora pazienza...

      La cima di rapa di Noci ha un ciclo colturale di 90-100 giorni, impossibile che possa trasformarsi in quarantina a meno che venga seminata in periodo sbagliato! Oppure il seme sia frutto di poca attenzione rivolta alle piante da seme in campo, le piante portaseme non conformi alla varietà vanno estirpate, se si vuole ottenere seme "puro". Certo, con centinaia di varietà di cima di rapa non è semplice....

      Angelo

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  20. Salve Angelo, ti disturbo per avere qualche consiglio proprio sulle cime di rapa. Qui da me se ne trovano, ma non sono quelle tipiche pugliesi, con quel leggero retrogusto amarognolo.... delizioso. Sto cercando di capire quali sono le denominazioni locali di queste cime di rapa e se è possibile trovarle in commercio. Spero che potrai aiutarmi.
    Un caro saluto, con stima e ammirazione per lo splendido lavoro che fai. Roberta Rossini.

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    1. Ciao Angelo, ho conosciuto Roberta Rossini e l'ottimo lavoro che fa nel suo grande orto di produzione e di distribuzione di "cultura agricola".
      Ma io non mi intendo di cime di rapa, e anche se so che non è necessario, voglio qui particolarmente raccomandartela, poiché essa merita assai il nostro aiuto.

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    2. Ciao Roberta,
      nessun disturbo, anzi sono felice di leggerti qui! Sai bene che leggo da "clandestino" quello che fate nel Gruppo su FB, devo ricambiare i complimenti a te, MaxBetty e tutti gli altri! Anche Giovanni il "raccomandatore", insomma manco solo io...

      Ti mando con piacere tutte le varietà di cima di rapa che ho, non spaventarti se vedrai bustine a decine, occorre che qualcuno faccia le semine di prova di questo interessante esperimento! Magari approfitto e ti invio anche altro...

      Angelo

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    3. Ti ringrazio di cuore Angelo...è una vera gioia per me, ne avrò la massima cura. Tu sai , però, che la mia passione è tanta, ma l'esperienza poca (solo tre anni), quindi se vorrai darmi qualche indicazione su come coltivare e conservare al meglio queste varietà te ne sarò molto grata. Naturalmente documenterò fotograficamente il tutto, pubblicando nel gruppo fb, come al solito (se vuoi anche su questa pagina, ma dovrai spiegarmi come)!! Grazie ancora di tutto, un caro saluto a te e un augurio di Buon Orto a tutti, per primo a Enzio Giovanni!!

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    4. p.s. mi rendo conto che la mia lista di semi (pubblicata nella pagina fb) ti sembrerà poca cosa... ma se posso contraccambiare in qualche modo fammelo sapere! Buona giornata.

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  21. Ho seminato due giorni fa la "cima di rapa sessantina a testa grossa" ed è già spuntata, una meraviglia. Come mio solito ho seminato troppo fitto, così ne ho già trapiantate alcune in serra.

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  22. Due link di sicuro interesse, anche se si tratta solo di biodiversità pugliese.

    http://www.inea.it/documents/10179/135144/La_biodiversit%C3%A0_delle_colture_pugliesi_web.pdf

    http://www.sit.puglia.it/portal/portale_biodiversita/Bando%202013

    Scaricate i documenti, ci sono preziose schede descrittive e foto!

    Angelo

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  23. le cime di rapa sono state per me sempre una sfida.. non sono riuscito a farle crescere qui in inghilterra...ma questanno non mollo anzi avendo l'orto finalmente le provo a coltivare in piena terra... speriamo che sia la volta buona

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    1. Non desistere, vedrai che riuscirai a fare crescere le pugliesissime cime in terra straniera! Grazie per la busta piena di preziosi semi che mi hai inviato! Arrivata sana e salva!

      Angelo

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  24. Ciao Angelo,
    mi sono appena iscritta e mi rivolgo a te perchè mi sembra di capire che sei il più esperto di cime di rapa.
    Sono un paio di anni che provo a coltivare le cime di rapa nel mio orto in Trentino ma senza successo.
    Fino ad ora ho seminato varietà commerciali quarantina, sessantina, novantina.
    Tutte mi sono andate in fiore prima del trapianto in terra. Ancora nelle vaschette di semina partivano i primi fiori, ho provato a toglierli ma le piante non si sviluppavano e ributtavano micro fiori su steli sottilissimi. Lunica varietà che ho coltivato con grande successo è quella a foglie. Mi ci è voluto un po' per capire come andava raccolta (le foglie interne e non quelle esterne) ma poi non ci sono stati più problemi, nemmeno la neve le spaventa e ne sono nate di spontanee dentro e fuori dall'orto. Quest'anno ho ricevuto da Roberta le varietà a "cima grossa" e la "riccia S. Marzano" e il 14 febbraio ci ho riprovato. Sono germinate solo le prime ed ora ho due vaschette da 6 con una piantina per alveolo. Le tengo in un cassone riscaldato (temp.min.11°) dentro una serra fredda ma mi sembra che, come tutte le precedenti, filino già da subito. Ora hanno solo le prime due foglie ma sono già alte 8/10 cm. Cosa sto sbagliando?
    Spero proprio tu possa aiutarmi, un saluto,
    Bruna

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    1. Ciao Bruna,
      benvenuta! Beh, un lucanpugliese dovrebbe essere l'esperto delle cime di rapa...

      Piante "locali" come le cime sono molto difficili da coltivare fuori dalla loro zona di origine, come sempre si deve provare e riprovare...

      La classificazione per durata di coltivazione, (quarantina, sessantina, ecc.) è fuorviante, non è che arrivano per forza allo scadere dei giorni fissati se seminate in ogni periodo dell'anno! E' qui l'errore di fondo, ogni varietà ha il suo periodo di semina! Ora è tardi per seminare ogni varietà di cima di rapa, anche la più tardiva di esse, quella di Maggio, si semina ad Ottobre e poi si trapianta. Il trapianto è essenziale!

      Se vuoi riprovarci, posso inviarti i semi. Ah, so che cercavi anche il melone Sottotetti, se non l'hai trovato...

      Angelo

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    2. Una Padana di pianura si intrufola nel discorso cime, in un angoletto dopo l'illustre parere di Angelo.
      Io le pianto un po' in ogni stagione, perché utilizzo anche le foglie, se non fanno una cima particolarmente ricca pazienza.
      Sarebbe utile sapere si "filano" o se stanno per fiorire.
      Il filare è causato da poca luce, tra cassone e serra potrebbe anche essere. Quindi secondo me è meglio che crescano più lentamente ma ben illuminate. Come ha detto Angelo, lui semina la più tardiva in ottobre e penso all'aperto, non in serra più cassone, anche se abita a Sud il suo clima è tutt'altro che tropicale.

      L'andare precocemente a fiore secondo me è influenzato dalle condizioni non ottimali.
      Lo scopo della pianta non è quello di renderci orgogliosi di quanto bella è venuta e di quando ha riempito la nostra pentola.
      Lei "vuole" solo produrre semi per propagare la sua specie. Se la pianta sta bene si può sbizzarrire con una lussureggiante vegetazione, se sta male si affretta a produrre qualche seme per dare una possibilità alla nuova generazione, insomma se non hanno modo di svilupparsi prefioriscono.
      Come dice Angelo: il trapianto è essenziale.
      E io aggiungo: non è necessario che le piante siano grandi per essere trapiantate. Le mie cime di rapa sessantine seminate fuori stagione le ho trapiantate penso 15 giorni fa. Non appena sono usciti i cotiledoni le ho messe in terra, adesso iniziano a vedersi le prime foglie vere.
      Se prefioriranno pazienza, mi si libererà spazio per i pomodori.

      Qui sto per rendermi impopolare. Si potrebbe anche provare a seminare seguendo le fasi lunari. Di solito quello che deve fiorire o fruttificare si semina in luna crescente ma ho appena controllato il mio calendario e la cima di rapa consigliano di seminarla a luna calante.
      Probabilmente non fa differenza, ma provandoci non si danneggia nessuno, al limite non cambia nulla.

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    3. Scusate ma volevo solo modificare …..


      Vi ringrazio per le risposte.
      Supponevo di aver sbagliato il periodo, ma ipotizzando che le cime fossero brevidiurne, volevo tentare di utilizzare questo periodo anzichè quello autunnale,che da noi rischia di essere troppo freddo, pensando che le ore di luce si equivalessero....
      Se semino in ottobre rischio che il freddo le inchiodi.....magari quest'anno proverò uno scalare da fine agosto ai primi di ottobre (dipenderà anche dall'incognita meteo).
      Le seminerò come sempre nelle vaschette da 6 e le trapianterò in terra piena, ma riparate sotto la serra fredda, appena le radici avranno riempito lo spazio a disposizione.
      Che ne pensa di questo mio programma l'esperto?

      Accolgo con gioia la tua offerta di semi, sia di cime di rapa che di melone di Sottotetti che sembra, da quello che ho letto, maturi anche in montagna....
      Per le cime non c’è fretta, ma gli altri meloni io li ho seminati in letto caldo e sono già spuntati (da noi bisogna anticipare perché la stagione estiva è breve), quindi, se puoi, li aspetterei a breve...posso mandarti una busta affrancata o dei semi in cambio.

      Approfitto anche per chiedere come si inseriscono le foto, così magari con la bella stagione vi mostrerò il mio orto trentino.....
      Un saluto a tutti

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    4. Ciao Bruna, non mi intendo di cime di rapa, ma in generale ritengo che le piante percepiscono la differenza tra un giorno che si allunga da uno che si accorcia, e si comportano quindi di conseguenza.
      Quindi alle piante importa si quanto è lungo il giorno, ma ancor di più gli importa se questa lunghezza è in aumento o in regressione.
      Ma tu a che quota coltivi? Te lo chiedo perché noi coltiviamo in "alta montagna" a 1.400 metri, e potremmo scambiarci esperienze orticole montanare.
      Il melone noi riusciamo a farlo maturare solo in serra fredda, ma anche così riesce assolutamente più buono e dolce e profumato dei meloni che riusciamo/possiamo trovare nel comune commercio.
      Ovvio quindi che il melone di Sottotetti interessa anche a noi, magari è ancora meglio di quello "comune" che abbiamo coltivato sino ad ora.

      Non è possibile inserire le foto direttamente nei commenti; il sistema blog non lo consente.
      Ma come spesso succede per ogni proibizione c'è anche un escamotage per superarla, in questo caso è circa questo:
      - carica la foto in un qualsiasi spazio web che ti consente di farlo, ce ne sono tanti, io uso Google + (Claudia usa un altro luogo, e Roberta un altro ancora)
      - seleziona con l'apposito bottone che l'immagine sia visibile a tutti
      - copia il link dell'immagine e incollalo nel tuo commento
      - dal tuo commento copiando e incollando il link il lettore può risalire all'immagine
      Sembra complicato ma una volta imparato è semplice, come andare in bicicletta.


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    5. Ciao,
      “Non so come ti chiami”, ho visitato il tuo sito per scoprirlo ed invece ho scoperto i vostri orti di montagna.
      Che piacere vedere simili realtà.
      Il mio orto (solo famigliare) pur essendo in Trentino non è molto in alto (circa 300 m) ed è in una situazione particolare su delle terrazze.
      Gode del microclima offerto dal grande lago di Garda che vediamo dall’alto ed è ben esposto a sud/est.
      Essendo però circondato da montagne, le ore di sole non sono molte (rispetto alla pianura dove ho coltivato per 10 anni un altro orto con enormi soddisfazioni), inoltre gli sbalzi termici notturni ci obbligano a ritardare la messa a dimora di tutte le coltivazioni estive e ad inventare nuove protezioni di volta in volta contro i ritorni di freddo improvvisi.
      Per fortuna l’anno scorso abbiamo auto costruito, con materiali di recupero, una grande serra che ricopre metà dell’orto principale così è tutto l’inverno che stiamo mangiando lattughe,scarole, puntarelle e broccoli oltre ai soliti radicchi e cavoli invernali e ne siamo orgogliosi.
      Sono rimasta colpita dallo stesso metodo che abbiamo attuato per la lotta alla cavolaia.
      Anche noi, dopo aver deciso di non coltivare più i cavoli nella stagione calda per non dover lottare contro le cavolaie, per le coltivazioni invernali seguiamo un protocollo rigorosamente protetto da reti-zanzariere.
      L’allevamento delle piantine nelle vaschette avviene in serre addossate alla casa munite di zanzariere, il passaggio all’aperto è sempre protetto da telo non telo o zanzariere a mo’ di tenda, ed infine quando trapiantiamo in terra piena costruiamo dei tunnel proprio come i vostri che rimangono rigorosamente chiusi fino all’arrivo del freddo, quando le piante adulte se la cavano ormai da sole.
      Un altro accorgimento è stato quello di creare una copertura anche sopra l’orto aperto.
      Aiutati dagli “archi sinergici” come strutture portanti, stendiamo un telo non telo e sopra una rete antigrandine.
      In questo modo siamo tranquilli per tutta la stagione estiva sia per le improvvise e devastanti grandinate, sia per il sole che ormai da qualche anno non è più così benevolo come un tempo verso gli ortaggi ma sovente li brucia e li affatica.
      Il telo non telo si è rivelato magico anche nelle serre. Se steso sotto il telo di pvc, assorbe tutta l’umidità in eccesso ed evita tutto il gocciolamento tipico delle serre casalinghe, evitando il proliferare di muffe e funghi.
      Nonostante le infinite piogge di quest’anno la nostra serra nell’orto è sempre perfettamente asciutta e piacevole da visitare.
      Forse mi sto dilungando troppo, ma è la mia passione, ho lasciato il mio lavoro per dedicarmi al cibo quotidiano….
      Sarà meglio che mi studi il sistema per inserire le foto così con le immagini sarà più immediato descrivervi il nostro lavoro.
      Un caro saluto,
      Bruna

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    6. Visto che oggi piove ho provato ad usare google+, ma dopo vari tentativi ho desistito. Ho trasferito due foto ma poi mi sono fermata. Detesto questo genere di "servizi" così invasivi e pieni di offerte. Io desideravo solo mostrare a questo blog qualche foto, non collegarmi con il mondo intero! Ci rinuncio e vi invito a venirmi a trovare se passate da queste parti. Oppure visitare bioscambio.it al quale sono iscritta e dove ho potuto scaricare,in uno spazio comunitario le foto che volevo condividere.
      Un caro saluto a tutti,
      Bruna

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    7. Ciao Bruna, sono Giovanni di Orto delle Piane, effettivamente Google+ che una volta era intuitivo ora mette in difficoltà anche me con tutte quelle variabili in cui non riesco più a raccapezzarmi, oggi addirittura pareva non funzionare proprio, ma forse sono solo io che non sono abbastanza genio.

      Se Roberta e/o Claudia o qualche altro ultragenio leggono questo commento magari possono darti una indicazione web più semplice di Google+

      Ho provato a visitare bioscambio.it ma non sono riuscito ad arrivare alle tue foto, anche lì complicazioni superiori alle mie capacità
      Ma vedrai che una soluzione la troviamo, basta non arrendersi

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    8. Giovanni... grazie per l'ultragenio ma... oggi pomeriggio ti ho iscritto al mio Google + nella speranza di capire come si usa, quindi...

      Nemmeno io ho trovato le foto di Bruna sul sito Bioscambio.
      Ho trovato una foto di buste di semi e la uso come esempio.

      Ho cliccato sulla foto.
      Si è aperta un'altra pagina
      Ho copiato l'indirizzo della foto
      Sto per incollare qui sotto l'indirizzo della foto
      http://www.bioscambio.it/wp-content/uploads/2011/12/Busta_semi2.jpg
      FATTO
      Chiunque volesse vedere la foto delle bustine di semi che ho linkato basta che copi l'indirizzo e lo incolli nell'apposita barra del browser, e poi batta l'invio (enter) e potrà vedere la foto.

      Ovviamente il tutto va fatto con la foto che si desidera mostrare, non con la prima che capita.
      Bruna poi mi dirà se posso lasciare questo link che ho usato come esempio o se devo toglierlo.


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    9. Ciao Bruna,
      ti scrivo alla tua mail

      Roberta

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  25. Ciao qualcuno mi può aiutare a trovare semi di Chiacchietegli di Priverno? Sono un tipo di broccoletti (cime di rapa) con le infiorescenze viola.

    Grazie

    Massimo

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    1. Ciao Massimo,
      trattandosi di un prodotto del presidio Slowfood, ti consiglierei di cercarlo qui:

      Genesio De Santis
      Priverno (Lt)
      Via Setina di Ceriara, 108
      tel. 340 6156981

      Arcangelo Galuppi
      Priverno (Lt)
      Via Bixio, 11
      Tel. 380 6504130

      Paola Orsini
      Priverno (Lt)
      Via Villa Meri, 10
      Tel. 328 1751141

      Mario Ronci
      Priverno (Lt)
      Via Traversa Boschetto
      tel. 338 6761424

      Domenico De Santis
      Priverno (Lt)
      Via Torretta Rocchigiana 56
      tel. 328 3594626

      Scuola Agraria Teofosio Rossi
      Priverno (Lt)
      Via Marittima
      tel. 0773 904995

      Anche se un broccoletto simile lo abbiamo anche in Puglia...

      Angelo

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