sabato 18 gennaio 2014

FAVE NERE

LE FAVE NERE

di Angelo Passalacqua

Prima delle parti che dedicheremo alla conoscenza di questa pianta, sono tantissime le varietà e meritano ognuna menzione, la fava convive, oltre a sfamarlo, con l'uomo da millenni.


Ci sarebbe tanto da scrivere, la storia della fava è molto lunga, piena di aneddoti, di notizie e di curiosità, oltre anche ad una cattiva fama immotivata! Ma di questo parleremo poi, quando vedremo le fave "normali", ora è il momento della fava nera 


Utile precisazione è ricordare che la Famiglia della "Vicia faba" conta di tre varietà  diverse tra loro, la Grande, (maior), Piccola (minor), fava Cavallina o più comunemente chiamate, nell'ordine, fava, favino, mezzafava. Tutte sono commestibili anche se l'uso alimentare dei favini e delle mezzefave oggi è limitato a poche eccezioni.

http://www.agraria.org/coltivazionierbacee/fava.htm



Tornando alle fave nere, quelle che vedete sono tutte apparteneti alla varietà maior, più esattamente vengono chiamate fave e favette egiziane 



La piccola è chiamata ful baladi, quelle grosse ful akhdar e sono l'ingrediente essenziale dell'antichissima ricetta del piatto tradizionale egiziano, il ful medames 

http://lestagionideisapori.blogspot.it/2012/06/ful-medames.html 

http://www.ristoitrecedri.it/ristoitrecedri.it/cucina_libanese_maestra_della_cucina_araba.html 

Ricette con le fave egiziane si trovano in ogni parte del Medioriente, ad esempio il falafel di fave. Ma come sono arrivate da noi in Italia?


Omero scriveva nell'Iliade che aveva visto "ampie distese che biondeggiavano di fave nere e ceci." Avevano anche altri usi simbolici:

http://www.taccuinistorici.it/ita/ricette/medioevale/erbaggi---zuppe/Faba-alba-del-sic-et-faba-nigra-del-non.html 



Nella foto sopra, a sinistra, vedete anche una intrusa, la fava viola o a grano violetto, viene spacciata per fava nera ma non ha nulla a che vedere con le egiziane, pur essendo una buona varietà.

http://www.taccuinistorici.it/ita/news/moderna/feste-e-tradizioni/santi-e-morti-e-le-fave-nere.html 



http://saporidelsalento.wordpress.com/2013/07/20/le-fave-bianche-e-le-fave-nere/ 




Ed un ottimo libro che poi vi mostrerò, quello sul tabù delle fave, qui 


 

9 commenti:

  1. Un post interessantissimo Angelo, mi hai letto nel pensiero, stavo infatti pensando di seminare le fave in questa settimana, tempo permettendo! :)

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  2. Fra i tanti incontri con semi donati un poco "bizzarri" ho avuto la fortuna di un dono di fave nere mischiate con quelle violetta. Le ho seminate separatamente ed ora sono felice di avere l'una e l'altra.
    Noi facciamo un gran consumo di fave vivendo in Salento ci siamo piacevolmente adeguati a gli usi e costumi

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  3. ciao Angelo, ti chiedo un informazione, conosci qualcuno che ha in possesso semi naturali di meloni gialletti (brindisini)
    Ivano

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  4. ma la violetta è la fava di s.antonio? ieri a torriglia c'è statoa una interessantissima manifestazione di scambio semi, marze, lieviti ed altro. ho preso tra l'altro grani della fava di s.antonio, scura, di una a bacccello lunga, moderna, e una interessante varietà ligure antica, avuta da un contadino delle alture sopra genova, che fa le fave riunite a mazzetto all'apice. una varietà autoctona antica genovese. le seminerò non appena il terreno riuscirà un poco ad asciugarsi, speriamo presto, accanto a quelle già belle alte seminate a dicembre.

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  5. @MaxBetty

    Qui ieri ed oggi diluvio, fave seminate da fine Ottobre a Dicembre, inverno troppo clemente...

    @Liliana
    In Salento ci sono molte ottime varietà di fava, una per tutte la "cuccìa". Fai benissimo a seminare più varietà, attenta alle facili ibridazioni!

    @Ivano
    Carissimo Ivano,
    benvenuto! Ho io i semi dei brindisini, sono a tua disposizione. Complimenti per la vostra Banca dei semi salentina, era ora che qualcuno si preoccupasse delle meravigliose varietà del Salento!

    http://spazipopolari.blogspot.it/
    https://www.facebook.com/pages/Banca-dei-semi-salentina/622066717854910?fref=ts

    @Ottone
    Le fave scure erano quelle "povere", destinate alla tavola della povera gente, quindi erano dette, a seconda del luogo, di sant'Antonio o di san Francesco...

    Mi piacerebbe partecipare al Mandillo ma sono troppo lontano, peccato! Interessanti le notizie circa le tue fave, attenta però alle ibridazioni!

    Angelo

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    1. caro Angelo le ibridazioni sono inevitabili,almeno per noi.
      Anche se tento semine a distanza succede e devo dire che alla fine non è un male, potrebbero portare nuove specie come è sempre successo le fave sono sempre buonissime e fino ad ora crescono come seminate.
      non conosco la "cuccia" saresti così gentile da illustrarla a dirmi dove posso trovarla?

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    2. Ciao Liliana,

      non sempre le ibridazioni vengono per nuocere, anzi! Ti dirò che, avessi il tempo necessario, mi piacerebbe farlo io, da bravo breeder!

      La "cuccìa" con l'accento sulla "ì" è il nome griko della buona fava di Zollino:

      http://www.tipicipuglia.it/test/scheda_prodotto_.php?cod_prodotto=Ort110

      Angelo

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  6. Angelo, sono riuscita a espiantare solo quattro delle tante piantine di fava egiziana, che grazie a te erano nate nel mio (oramai) ex orto!! Le ho trapiantate in un vaso sul balcone e stanno bene. Le userò per la riproduzione!
    Però sto pensando a tutte le altre piantine che sono rimaste bloccate nel terreno, con il tempo potrebbero riprodursi da sole... creando un campetto di fave egiziane nel bel mezzo della città di Bari :D

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    1. Ciao Francesca,
      mi spiace che il tuo orticello non ci sia più, ti auguro di trovare al più presto un fazzoletto di terra e ricominciare, magari a Borgo Belora...

      Diciamo che hai fatto un riuscito intervento di guerrilla gardening!

      Angelo

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