domenica 21 marzo 2021

CILIEGIO DI SANTA LUCIA

Ciliegio di Santa Lucia 

(Prunus mahaleb L.) 

di Angelo Passalacqua 

 

Un albero poco conosciuto, si nasconde nelle varietà di ciliege coltivate come portainnesto, è facile vederlo negli orti abbandonati dove pollona e si risemina da solo, i suoi frutti dal sapore amarognolo non attirano e gli usi del suo legno non più conosciuti 

 

 Tutte le parti dell'albero emanano un profumo caratteristico che ricorda la ciliegia e la mandorla amara, per la presenza della cumarina, il legno è il migliore per realizzare le pipe e per realizzare oggetti in legno lavorato 

La copiosa fioritura è molto apprezzata dalle api, il periodo anticipa tutte le varietà di ciliege, amarene e marasche, il profumo è molto delicato 



I piccoli frutti cambiano colore fino a diventare neri, il loro sapore amaro non invita all'assaggio e quindi cadono a terra dove germogliano quasi tutti, se il terreno non viene lavorato 

Notizie utili qui e qui


 

L'uso della piccola mandorla è in pratica sconosciuto, solo alcune famiglie di origine greca in Salento e in Calabria le utilizzano per la preparazione di cibi di antica origine, come si può leggere in questo sito.


 Consiglio l'acquisto di questo prezioso testo dove si trovano notizie su nuovi ingredienti "nuovi"ma anche la riscoperta di "vecchi" cibi 

La propagazione del ciliegio di Santa Lucia avviene partendo dal seme, è il portainnesto ideale per ciliegie, amarene, visciole e marasche in terreni aridi e dal clima freddo, robusto e resistente e con crescita contenuta. 

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