domenica 29 ottobre 2023

IL MELONE DI BIAGIO

 Il melone di Biagio 

di Angelo Passalacqua 


Un melone senza nome, un "tesoro della famiglia" passato da una generazione di contadini fino ad arrivare nelle mani dell'amico Biagio, coltivato fin dal 1930 circa a Laterza, in provincia di Taranto, una zona vocata alla coltivazione in arido di molti ortaggi e legumi. 


Laterza è sul tracciato della Via Appia, da Matera va a Laterza, Castellaneta, Mottola e poi verso Taranto, tutte località in cui la coltivazione dei meloni è storicamente testimoniata 


Le foto le ho scattate al META, il mercatino che si tiene a Sammichele di Bari, Biagio ha portato alcuni di questi meloni con il peso variabile da otto chili a più di dieci! Ma mi ha detto di un melone che ha segnato il peso record di dodici chili e duecento grammi! Le piante mostrano una resistenza alle malattie tipiche, non irrigando non c'è la crescita delle erbe infestanti, richiedono una o due sarchiature, si lasciano due meloni per ogni pianta



Un assaggio molto gradito per tutti i partecipanti, io come sempre ho accettato subito l'offerta dei semi... 

 


I semi sono ad asciugare, qualche giorno ancora e saranno pronti 

 

Questo melone è l'ennesima prova che l'antica tecnica della coltivazione in arido, senza la possibilità di irrigare funziona, da sempre, e la selezione fatta dai contadini porta a risultati che hanno del miracoloso, tenendo sempre presente che coltivare senza acqua deriva da necessità, non da scelta! Nell'immagine qui sotto, un pò scherzosa,la tecnica è ben rappresentata! 

                                   Immagine dalla Rete
 


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