sabato 13 aprile 2019

POMODORINO DEL PIENNOLO

Pomodorino del Piennolo

di Domenico Tommasino



Il pomodorino del piennolo è un grande prodotto della tradizione Campana, coltivato già da metà ottocento e principalmente alle pendici del Vesuvio, oggi è un prodotto D.O.P., il prodotto fresco è totalmente assorbito dal mercato locale, vista la produzione limitata.


Ha un sapore intenso, dolce-acidulo, un bel colore rosso vivo, buccia molto spessa e la bacca dal peso da 20 a 30 grammi, a seconda  del terreno su cui si coltiva e la sua caratteristica principale è la lunga conservabilità ed il pizzo, esiste  anche il Piennolo giallo dal gusto più delicato e si conserva anche meglio.



Si caratterizza da un’ottima conservabilità post raccolto, il raccolto  avviene generalmente da  agosto in poi (trapiantando ad aprile e maggio)

 Per conservarli sino a marzo dell’anno successivo.

 Con cento piantine si ricavano mediamente 10 Piennoli dal peso di 2,5/3 chilogrammi usando uno spago di una lunghezza di circa 90 centimetri.
L’irrigazione va sospesa appena si formano i pomodorini  del primo palco in modo da far crescere la pianta  e frutti con meno acqua possibile, preferibilmente va cimata, poi una volta raccolti i grappoli, i pomodori vanno a formare  i Piennoli, vanno appesi in luogo asciutto, non guasta la ventilazione e la penombra.

Per avere una buona qualità del pomodoro è preferibile far crescere la pianta legata a dei tutori o allo spago in modo da far raggiungere i raggi solari sull’intera bacca
I semi ricavati dalla produzione dell’anno precedente, al momento della semina è preferibile porli in acqua per una giornata, oppure si possono usare i semi ancora freschi ricavati dai pomodori che si sono conservati sino  al mese della semina.


Per comodità di semina e del successivo trapianto si possono usare contenitori alveolari, se volete con torba raffinata



Il trapianto generalmente va fatto ad una distanza di 30-40 cm l’una dall’altra,  almeno un metro e mezzo tra le file, nelle foto vedete la pacciamatura con film plastico, è purtroppo una scelta per la mia carenza di tempo e per evitare la crescita di erbe infestanti, nonché per risparmio idrico, ma usare   la paglia per pacciamare andrebbe benissimo!


 Quando le piantine raggiungono un’altezza di circa 20 cm potrete iniziare ad apporre  i tutori e legandole quanto necessario per farle crescere erette



Ad inizio  agosto saranno in  maturazione avanzata pronte per il raccolto, personalmente inizio  dopo il 15 agosto a scalare.






Buona semina a tutti e buon raccolto!


4 commenti:

  1. Che meraviglia!!! E che invidia!! Qui al nord è difficile trovare un annata così secca per far sì che si possano conservare questi pomodori, ma il peggio è la cimice asiatica che li devasterebbe anche da raccolti e appesi....complimenti a Domenico

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  2. Complimenti, è proprio una meraviglia!

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    1. Cari amici, grazie per i complimenti, per fortuna qui si riesce ancora a coltivare, ma il clima non è più lo stesso da almeno venti anni.
      Se passate dalle mie parti sarò felice di regalarvi un bel piennolo magari metà rosso e metà giallo
      Auguri a tutti di buona Pasqua

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  3. Davvero complimenti, anche da parte mia. Una meraviglia. Confermo che anche da me i pomodori da serbo non si possono coltivare.

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