domenica 6 gennaio 2008

SORGHETTA - Sorghum halepense

ERBA INFESTANTE CHE CRESCE OVUNQUE AI MARGINI DEI CAMPI DI MAIS


Sorghum halepense (L.) Pers 
Ciao a tutti, abito in pianura padana, per la precisione a Crema, e da due anni ho un'orto, non ho molto tempo da dedicargli quindi è parecchio "selvaggio", ho erbe "infestanti" un po' dappertutto ma non mi creano problemi.
C'è solo un'erba che mi da parecchi problemi, non so come si chiama, ho chiesto ai contadini miei vicini, ma ho avuto più versioni, qualcuno la chiama "giaù" altri "butolino"....cresce ovunque, la si trova ai margini dei campi di mais dove cresce anche sino a 2-2.5 mt, verso metà luglio spunta una spiga dal colore rossiccio piena di semi, la sua caratteristica peggiore è che ha una radice enorme di colore bianco rosa, non basta estirparla da terra, se si lascia solo un pezzettino di radice butterà ancora, da maggio in poi cresce ad una velocità impressionante, non teme la siccità, anzi se non piove cresce più veloce, una volta che cresce soffocca tutto, loietto, trifoglio, ecc.
Qualcuno sa dirmi se ci sono metodi dolci per eliminarla ?
L'anno prossimo vorrei provare così, ad ottobre semino ancora loietto e trifolio, poi l'anno successivo non taglio niente e spero che il prato soffochi la radice.....
geppe

Non solo accanto al Mais
Io con radici enormi inestirpabili, grosse come un braccio, conosco la Phytolacca americana http://it.wikipedia.org/wiki/Phytolacca ma non pare corrispondere alla descrizione.
Non credo che loietto e trifoglio possano soffocare una tale radice.
Pensa che la phytolacca piace a molti per le sue belle bacche lucide e perché è gradita agli uccelli, così spargono in giro apposta i semi. Come se non ci pensassero già, appunto, gli uccelli.
Claudia

Difficile rispondert con esattezza, in base ad alcuni dei tuoi indizi azzarderei trattarsi del giavone, anche se non combacia con tutte le descrizioni:
http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?f=95&p=189622
angelop


Buona sera a tutti,
l'erba in questione potrebbe essere l'amaranto.
Anche il mio orto ne è invaso, inoltre cresce rigogliosa anche fra il mais e l'erba medica.
E' una pianta molto vigorosa e resistente: anche se la si toglie prima della fioritura e con tutta la radice, ogni anno si ripresenta puntualmente. E' commestibile!
Carla Andrea

Ciao geppe,
dalla sommaria descrizione e dalla collocazione geografica, che è anche la mia, penso che ti riferisca alla sorghetta
http://www.sito.regione.campania.it/agricoltura/difesa/diserbo/infestanti/sorghum.htm
Assieme al vilucchio, è una delle più insidiose infestanti specialmente nei terreni in monocoltura di mais, ma anche in terreni ruotati a cereali diversi ed arati anno dopo anno in continuazione. La fresatura del terreno, poi, spezzettando il rizoma, corrisponde ad una semina con germinabilità pari al 100% poichè ad ogni spezzone, in corrispondenza del nodo, si svilupperà una nuova pianta, che, in estate, produrrà una spiga rossiccia, come tu la descrivi, carica di semi che, pure loro, contribuiranno ad ulteriore infestazione.
Qui, ma presumo anche dalle tue parti, nei campi, il controllo viene fatto con il diserbo perchè il livello di infestazione diventa tale da sopraffare le colture e causare ingenti perdite economiche oltre a rendere difficile la trebbiatura meccanica per intasamento delle macchine.
Cosa improponibile nell'orto.
Io per tenerla a bada, con ottimi risultati e con basse infestazioni, attendo che il terreno sia ben imbibito, dopo piogge od irrigazioni profonde, prendo il mazzetto di steli alla base della pianta e tiro lentamente e con forza in modo da estrarre il rizoma il più intero possibile; se qualche pezzetto rimarrà sotto terra esso ricaccerà e quando gli steli saranno sufficientemente grossi da resistere alla trazione, ripeto l'operazione. Le piante estratte le metto a seccare al sole finchè perderanno completamente vitalità.
Evito, nel modo più assoluto, la propagazione per seme. Quando vedo le spighe che portano già i semi le taglio con delicatezza e le raccolgo in un sacco od in un secchio e le distruggo col fuoco.
Il mio terreno è sciolto e l'operazione di estrazione mi riesce abbastanza agevole quando è bagnato. Se il tuo terreno è diverso dovresti sentire qualche anziano agricoltore, sufficientemente anziano da aver dovuto controllarla, in tempi remoti, senza l'ausilio della chimica.
Non illuderti che la sorghetta possa essere soffocata da altre colture; cerca di controllarla subito finchè il livello d'infestazione lo permette altrimenti si allargherà inesorabilmente.
honey75

E' proprio lei !!!!!
E' un'erba pazzesca, io la chiamo il mostro vegetale, secondo me è OGM, è stata creata apposta per far vendere quantità massicce di diserbante.
Il mio orto è parte di un campo seminato da anni a mais e loietto, quindi arature, fresature, per fortuna sulla zona dove ho gli ortaggi riesco a tenerla a bada, il problema è quando voglio allargare la zona ad ortaggi.
Per il resto tutt'attorno c'è solo lei.
grazie
geppe

Ho seguito con interesse questa "caccia al tesoro" , e mi complimento con tutti quelli amici che si sono cimentati in una risposta, tra le quali, ammirevole cosa, anche quella giusta.
Grazie.
Orto delle Piane

La Phytolacca è terribile...un'immensa radice da estirpare, ma anche con il Rumex non si scherza! Non potrebbe essere lui a infestarti il mais?
Ortobello Road

La Phytolacca, ... ci mancava anche questa ad infestare le nostre terre e quando provi ad estirparla si spezza sempre sopra il colletto e poi rigetta.
Qui è molto presente negli angoli non lavorati di siepi, vigne e giardini, ma nei campi di mais diserbati non si vede.
Nemmeno il rumex, pur presente nei prati stabili, quando incontrollato, o negli incolti, non si trova in mezzo al mais.
Probabilmente non resistono ai diserbanti irrorati.
honey75

2 commenti:

  1. Honey 75, è vero, la phytolacca si spezza e ricresce, soprattutto nelle rive, nelle siepi, dove è più difficile raggiungerla. Meglio comunque intervenire, anche solo spezzandola alla base. Se non la lasciamo fiorire non si diffonde.

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  2. certo Claudia, meglio evitare di farla fiorire e fruttificare.
    Avendola a disposizione, si può prendere una vanga e piantarla in terra, molto inclinata, in prossimità della radice in modo da tagliare la stessa qualche centimetro sotto terra; poi si tira dagli steli ed esce anche il colletto con il pezzo di radice e così non ricaccia più.

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