lunedì 27 marzo 2017

PATATE 2017

Patate anno 2017
di Angelo Passalacqua


Eccoci all'appuntamento annuale della semina delle patate, alle varietà "storiche", quelle che ho coltivato negli anni passati e che mi hanno convinto a riseminarle, in piccole quantità, si aggiungono patate provenienti dagli Amici e quelle che trovo in vendita nei mercatini, oltre a verietà commerciali.



Mi attende un bel pò di lavoro... E non sono tutte le varietà da interrare!



Questa è la blue Congo, raccolta a Settembre scorso, ad alcuni tuberi non ho avuto il tempo di eliminare i getti, il risultato lo vedete a sinistra, un piccolo tubero ha fatto a meno del terreno e, grazie alle sostanze di riserva presenti nel tubero, decine di patatine in crescita... Ricordo che i migliori risultati di coltivazione si hanno interrando piccole porzioni di tubero!


  
I tuberi-seme di Perupa double fun, prodotto di una sementiera olandese.




  

Tuberi di Perupa blue star, la colorazione della polpa è molto variabile.
 


  
Un nome pugliese per una patata nata in Olanda, come quasi tutte quelle in commercio, la Nicola.


  
La più buona di tutte, la regina delle patate, la Sieglinde.


  
Erede della celeberrima tonda di Berlino, la Draga con tubero tondeggiante e polpa a pasta giallo chiaro.






Buccia rosso scuro e polpa giallo chiaro screziata di rosso per la Cherìe.


  
Ottime qualità culinarie per la Monalisa, con tuberi di buona pezzatura.



Buccia rosso scuro, polpa compatta a pasta giallo chiaro, tuberi molto grossi per la Ronaldo.



Buccia scura e polpa giallo carico, tuberi a forma tondo-ovale  per la Donald.

 

21 commenti:

  1. Quanto sono belle le tue patate! E quanto lavoro.
    Io non le coltivo, mi limito a interrare quelle germogliate, in vaso oppure sempre nello stessa piccola parcella, così rinascono da sole in un variegato miscuglio di colori. Mai belli come i tuoi! incuriosita dalla tua sconosciuta bicolore ho fatto una ricerca. Assomiglia a questa? Solanum andigenum https://www.shutterstock.com/it/image-photo/purple-potato-botanical-name-solanum-andigenum-369578072
    Ne ho trovata una che forse non hai, oppure la tieni nascosta per stupirci tra un po': https://tinyurl.com/MountainRosePotato

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    1. Trovata! La misteriosa patata dalla polpa bicolore è una blue star, ho corretto il post.

      Angelo

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  2. Ciao Claudia,
    la passione e l'entusiasmo sono quelli dei ventanni ma l'artrosi ed i malanni vari che si succedono l'uno all'altro sono anche il segnale che è il momento di rallentare... Penso che il 2017 sia l'ultimo in cui sarò alle prese con tante patate, oltre a tutto il resto!

    Tutte le patate presenti nel post sono S. tuberosum, frutto di incroci, quella del tuo primo link è la vitelotte, non è la nostra sconosciuta.

    Non ho la Mountain Rose ma, da qualche anno, coltivo patate a pasta rossa, come la Magenta Love.

    http://it.inzpire.hzpc.com/issue-03-january-2015/le-colorate-perupas-debuttano-nei-ristoranti-dei-paesi-bassi

    Angelo

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    1. Interessanti le tue patate Angelo, anche io sono alle prese quest'anno con ben 26 varietà, alcune locali altre di altre regioni italiane e molte inglesi e scozzesi,senza tralasciare quelle con varie sfumature di colori. Spero mi diano soddisfazioni così ci sarà possibilità di scambi....

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    2. Caspita Moreno, 26 varietà!!! Bravo!

      Ovvia la risposta alla possibilità di scambio e... Magari anche qualche post per gli Amici!

      Angelo

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  3. Che meraviglia! Quest'anno ho messo 4 varietà le più conosciute. Mi chiedevo: se i getti sono ancora piccoli si possono comunque interrare? Le rosse e le gialle avevano pochi getti ma di almeno 2 cm. Le viola invece avevano solo l'occhietto accennato.. Le abbiamo messe giù comunque.. speriamo bene..

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    1. Interrare le patate pregermogliate sarebbe meglio ma non preoccuparti, andrà bene comunque!

      Angelo

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  4. Salve! Ho piantato per la prima volta le patate, ma tempo fa, circa metà gennaio. Ho provato con sole tre varietà, ma conosco il nome solo delle vitellotte, le altre erano a pasta giallo chiaro e buccia gialla da semina e, per fare un esperimento, quattro patate di quelle che commercializzano qui al mercato, gialle dentro e fuori. L'unica patata seminata della vitellotte sta dando origine ad una pianta molto bella, con le venature delle foglie leggermente viola, le piantai senza germogli o quasi e sono spuntate molto dopo le seconde. Le patate da semina hanno dato vita a delle belle piante vigorose e di un bel verde cupo mentre quelle della retina del mercato sono marcite tutte (chissà come mai).
    Essendo la mia prima prova di semina delle patate, non ho fatto nulla a parte estirpare l'erba che nasceva tra le varie piante, ma so che si dovrebbero rincalzare, cosa che non ho fatto per paura di fare danni. Secondo voi ci sarà lo stesso un minimo di raccolto? adesso stanno cominciando ad emettere i boccioli fiorali.
    P.S. Sto in Sicilia, Misilmeri in provincia di Palermo

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    1. Ciao Gianluca,
      il tuo esperimento con la coltivazione delle patate procede al meglio, la vitelotte conferma la sua lunga dormienza, è l'ultima a germogliare. Impossibile dare un nome alla patata da semina, sono tantissime le varietà in vendita! Quelle del mercato erano state trattate con antigermoglianti e sono marcite.

      Se i tuberi in crescita non sporgono dal terreno non occorre rincalzare, controlla spesso che i tuberi non prendano luce! Se non rincalzi però ti toccherà scavare alla raccolta!

      Angelo

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    2. Buona serata!
      Oggi ho raccolto quattro le quattro piante già secche di patate ricavando un raccolto (credo) decente. Alla fine ho rincalzato tutte le patate perché alcuni tuberi, ingrossando, spuntavano dalla terra. Credo che sia stata una buona mossa anche per quanto riguarda l'umidità del terreno, che sotto la terra smossa della rincalzatura era ancora fresco ed umido, con una sola ed esigua irrigazione. Credo però che quest'operazione avrei dovuto eseguirla prima, per aumentare il numero di tuberi.
      Mi sono sorti dei dubbi: Perché le mie piante non hanno fiorito? (tra l'altro lo stesso comportamento lo hanno avuto le patate del mio vicino). Alcune credo che abbiano provato a fare dei boccioli, poi seccati e mai più riprodotti.
      Voi come vi regolate con la concimazione? io ho messo solo del cippato compostato durante la lavorazione, non tantissimo e poi un poco di concime 20-10-10 a lenta cessione. Avrò fatto bene?
      Credo che il raccolto finale sarà buono, con le quattro piante estirpate ho già quasi raggiunto in peso le patate che ho seminato.
      Per il prossimo anno vorrei provare di nuovo, però seminandone di più e di diverse varietà. Ho già in mente di riseminare la vitellotte e le patate ignote, ma vorrei seminare anche poche patate di varietà particolari.
      Ho cercato su internet ma non trovo nessun venditore che venda, chessò, confezioni da 5-6 patate.
      Sarebbe un grosso disagio se le chiedessi di mandarmi per il prossimo anno qualche patata di qualche varietà particolare? Ovviamente tutto a spese mie
      Sarebbe molto interessante trovare le patate a polpa rossa o rosa (quelle colorate mi attirano molto).

      Gianluca

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    3. Ciao Gianluca,
      non usare il "Lei" ma il "tu"! Nel post che ho appena pubblicato troverai risposte e conferme, aggiungo solo due cose: meglio non usare concimi (il chimico, assolutamente no!) e, per la mancata fioritura o assenza di bacche coi semi, una evidente auto-sterilità della varietà di patata.

      Per le patate, nessun problema, magari scambiamo varietà!

      Angelo

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    4. Beh, io di varietà particolari di patate non ne posseggo, ma posso fare uno scambio con i buonissimi fagioli badda, che sono una varietà tipica di un paese interno della Sicilia e delle zucchine legenaria come le tipiche di Palermo ma corte e più a forma di bottiglia, sono particolari.

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    5. E ti pare poco? Tranquillo, a raccolto fatto ci risentiamo!

      Angelo

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  5. Ciao a tutti.
    Quest’anno ho piantato per la prima volta le patate.
    Ho intenzione di rincalzarle una volta e dopo pacciamare con la paglia. Sempre per i malanni della schiena 
    Voi che ne dite ?
    Angelo, si potrebbe fare ?

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    1. Ciao Carmen.
      Io non pacciamo cn la paglia, coltivo senza irrigare e la copertura mi porta solo svantaggi (insetti, topi, ecc.)ma io spingo sempre a provare di persona! Prova a pacciamare una parte della piante e rincalzare le altre, potrai poi confrontare.

      Per la schiena, ho un paio di ernie discali... Zappe con manico lungo, per lavorare comodamente in piedi!

      Angelo

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  6. Salve a tutti gli utenti del blog . Seguo il vostro blog da circa un anno e vi faccio i miei più sinceri complimenti .Per me è stato scoprire un mondo nuovo e variopinto . Quest'anno avendo più tempo libero mi sono dedicato alla vita "contadina" di montagna . Sto incominciando a testare diverse colture per l'autoproduzione che si adattano meglio nel mio bosco . Grazie ad un post Del vostro blog ho sperimentato con gran successo i pomodori da serbo varietà regina e gialli pugliesi in seccagno, e anche una varietà di cece liscio sempre senza irrigare . L'unico sconforto sono le patate (e altre colture )che quest'anno per un attacco fungino " forse peronospora", si, ora l'ho conosciuta ( non ho fatto nessun trattamento) .È iniziata dai "delicati" borlotti ( che non troveranno più spazio nel mio terreno l'anno venturo), prima sembrava che la situazione fosse sotto controllo , ma poi si è propagata come un incendio su tutte le colture, comunque , ho tirato su le patate a fine giugno o poco prima. Le patate comunque c'erano con poco più di 7 kg seminate ho raggiunto i 40kg di raccolto per me è un raccolto da imperatore . Ho scoperto che Le patate sono varietà " Arizona" ,cercando in rete ho visto la sua scheda che dice: "alquanto sensibile alla peronospora" inoltre è anche molto sensibile alla siccità . Di solito sono molto tirchio sull'acqua. Considerando che il terreno e fortemente argilloso da piccone di punta, potreste consigliarmi un tipo di patata resistente alla peronospora e alla siccità ? Visto la vostra rispettosa esperienza . Qui siamo a 750 mt slm castelvetere sul calore (AV) nel parco dei monti picentini
    Grazie
    Luigi ( un contadino sempre meno contemporaneo)

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    1. Buonasera Luigi, benvenuto tra gli Amicidellorto! Conosco la zona in cui vivi, ogni tanto vengo a San Mango, per prendere alberelli del fico omonimo, se non sbaglio dista poco da Castelvetere, giusto?

      Posso assicurarti che potrai coltivare anche borlotti e patate, se userai semi "adatti" al tuo terreno ed al tuo clima, senza irrigare. Per il terreno da farci i mattoni, qualche anno di sovescio ed interramento e niente fresatura, se ritieni comunque indispensabile intervenire con preparati ti consiglio di non utilizzare la bordolese, meglio lo zolfo o, meglio ancora, il latte di calce.

      Angelo

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  7. Ciao Angelo, si , san mango è vicinissimo ma purtroppo non lo conosco. Provvederò a breve per una visita. Sono nuovo di questo territorio in quanto mi sono trasferito da poco. Dalla metropoli NapoletanA al paesino di montagnA. Mi farebbe veramente piacere prendere un caffè se mai venissi da queste parti. Liberoinsolente@libero.it . Grazie del consiglio.

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  8. Salve vorrei sapere dove è possibile acquistare la tonda di Berlino.
    Grazie

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    1. Salve dove posso acquistare la tonda di berlino

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