venerdì 31 luglio 2009

CAROSELLI

Cucumis melo subs. adzhur
di Angelo Passalacqua

Questi strani ortaggi sono tipici della Puglia, sono meloni che vengono mangiati immaturi. Le varietà differiscono per forma del frutto, colore e sapore, le piante hanno la vegetazione del melone e si coltivano allo stesso modo, non vanno cimate poiché i frutti si raccolgono scalarmente. I caroselli si mangiano crudi, in gradevoli insalate, il mezzolungo di Polignano ed il mezzolungo barese si mangiano senza sbucciarli, basta strofinarli tra le dita per eliminare la tipica peluria.

Mezzolungo di Polignano

Questo è il più coltivato tra i caroselli, va raccolto piccolo, prima che i semi all'interno si induriscano.

Mezzolungo di Polignano. Notare la fitta peluria.



Molto simile è il mezzolungo barese, con la forma del frutto più appuntita.

Mezzolungo barese



Ricoperto di peluria ma di forma rotonda, il tondo barese va sbucciato e occorre eliminare i semi se raccolto troppo grande. Meglio coglierlo grosso come una pesca.

Tondo barese



Tondo, color verde chiaro con piccole chiazze di verde scuro, il tondo di Manduria ha polpa più esigua, difetto comune ai caroselli rotondi.

Tondo di Manduria



Tutte le varietà hanno sapore dolce, nulla a che vedere coi cetrioli, anche se coltivati a secco sono molto succosi.

Carosello di Massafra

Il carosello di Massafra è costoluto, come un piccolo melone, verde scuro con costolature più chiare. Le dimensioni ideali del frutto sono quelle di un pompelmo.

Carosello di Massafra



Forma allungata, colore verde, costolature poco profonde, rada peluria sono caratteristiche del carosello scopatizzo barese.

Scopatizzo barese



I caroselli di Lecce hanno la superficie liscia, la peluria è appena rilevabile ma più "ispida".

Spuredda bianco di Lecce



Spuredda scuro di Lecce

Ritenuto il miglior carosello, il barattiere di Fasano deve il nome al primo coltivatore, Leonardo Pinto, soprannominato barattiere, che naturalmente non ebbe la minima idea di brevettare la sua scoperta, distribuendo i semi a destra e a manca. La polpa rimane sempre tenera, la raccolta del frutto si può ritardare fino ai 15 centimetri di diametro, come un meloncino.

Barattiere


Il barattiere originale è ovale, la versione tonda viene chiamata cianciuffo.

Barattiere


I tortarelli sono classificati come cocomeri, il verde ha la solita peluria, assente nel bianco. Raccogliere alla lunghezza di 40-45 centimetri, meglio meno.
Tortarello verde barese



Tortarello bianco barese



Chiuderei con due intrusi, visto che si tratta di cetrioli. Il cetriolo mezzolungo di Polignano era coltivatissimo in passato, il raccolto riempiva i vagoni di treni merci diretti al Nord, una cospicua fonte di reddito per i contadini locali. Sapore mai amaro, succoso, molto gradevole.

Cetriolo mezzolungo di Polignano



Piacevole curiosità, il cetriolo limone. Succosissimo, gradevole.



martedì 28 luglio 2009

orto di Franca

L'orto di Franca

Ecco alcune foto fatte una settimana fa, il nostro orto é a dimensione famiglia e c'é un pò di tutto, non facciamo alcun trattamento anche se i grillo talpa hanno divorato radici di anguria e radicchio.


i fagioli neri occhio pinto nati dai semi speditomi: da Angelo, sono nati il 22.6 , reagiscono bene nella pianura padana?


Insalata



fagioli borlotti




le femminelle che ho fatte radicare direttamente nell'orto, ora hanno dei piccoli pomodori e chi le ha viste é rimasto sorpreso nell'apprendere come le avevo ottenute 


La pianta di melone, non avendo posto nell'orto, l'ho fatta arrampicare tra i rami dei cipressi che quest'anno abbiamo tagliato drasticamente:ha 5 meloni quasi maturi ed altri di piccoli, speriamo siano gustosi.

sabato 25 luglio 2009

pomodoro Chocolat

Il pomodoro Chocolat
di Paolo Basso


E' il primo anno che coltivo questo pomodoro, dal colore senz'altro originale. Ma non è l'unico, come al solito i pomodori che coltivo sono multicolori.
Si tratta di un pomodoro medio, peso circa 100 gr., tondo liscio, fa grappoli di tre - quattro frutti, portamento indeterminato, da me in un terreno non molto fertile ha fatto tre grappoli di frutti.



Comunque anche se non molto numerosi i frutti sono regolari, di buon gusto, un originale pomodoro da insalata, dal color cioccolato con sfumatura verde nella parte superiore




Lo coltiverò sicuramente anche il prossimo anno, le piante hanno dimostrato una buona rusticità. Come per tutte le altre varietà di pomodoro ho fatto solo un trattamento con bordolese alla piantine in vivaio, poi nulla, anche grazie alla mancanza di piogge.

mercoledì 22 luglio 2009

cetriolino messicano

Il cetriolino messicano (Melothria  scabra)
di Claudia Maggi


Il cetriolino messicano è una cucurbitacea rampicante coltivata per i piccoli frutti commestibili.
Il nome di Melothria scabra le è stato attribuito nel 1866 da Charles Victor Naudin, Botanico francese, noto per avere criticato la teoria evoluzionistica di Darwin.


Cetriolino messicano... su una mano

Originaria del Messico e del centro America, la pianta ha molte altre definizioni e sinonimi,. e diversi nomi popolari: Mouse mellon o Sandia de raton (per un topolino è grande quanto un'anguria), Mexican Sour Cukes, Cucamelon, Mexikanische Ziergurke, Mexican Sour Cucumbers e molti altri.

Il termine "sour" ricorrente nelle definizioni popolari si riferisce al retrogusto acido della buccia, che personalmente non trovo così evidente, visto che anche la polpa è leggermente acidula.
Per il consumo fresco i frutti devono essere raccolti molto piccoli, finché sono di forma allungata e la buccia, dalle tipiche variegature che la fanno assomigliare a una microscopica anguria, resta tenera. In seguito possono essere conservati sott'aceto.
La polpa è succosa, dal tipico gusto di cetriolo ma leggermente più saporita e acidula, abbastanza rinfrescante. Alcuni notano un retrogusto di fave. Può essere consumato tal quale o aggiunto all'insalata, intero o tagliato a metà. Il frutto contiene molti semi, ma se raccolto giovane questi non infastidiscono il palato, essendo molto morbidi e succosi. A quanto pare sono ottimi anche saltati in padella
Non ha particolari esigenze riguardo il terreno, meglio se ricco e ben drenato, ma pur resistendo a brevi periodi di siccità preferisce una abbondante irrigazione senza ristagni. Cresce veloce e vigorosa aggrappandosi saldamente ai sostegni coi piccoli viticci. Meglio non lasciarla strisciare sul terreno per evitare gli attacchi delle lumache. Il fusto è sottile e lungo, raggiunge tranquillamente i 4 metri, le foglie sono più piccole ma molto simili a quelle dei comuni cetrioli. Le mie piante non hanno ricevuto trattamenti chimici e attualmente non presentano malattie nè parassiti.
Produce numerosissimi fiori gialli microscopici e molti piccoli frutti a forma e dimensione di piccole olive e dal colore simile alle angurie.



Frutticino di cetriolino messicano

Si riproduce per seme e nei climi meno caldi si giova di una semina protetta, ma è più resistente delle altre cucurbitacee. Ne ho avuto la prova con i ritorni di freddo di questa primavera. È descritta come appartenente al gruppo delle caudiciformi, dovrebbe quindi avere una sorta di tubero sotterraneo in grado di resistere fino a determinate temperature e in grado di rivegetare col ritorno della bella stagione.
Per il momento non ho ancora scoperto la presenza di questi tuberi, ma non ho scavato molto per non rovinare le piante.

Confronto tra la foglia di un cetriolo normale e il cetriolino

Riporto una ricetta per i più coraggiosi. Si tratta di tagliare a metà i cetriolini ed assemblarli in un'insalata con fagiolini lessati brevemente e tagliuzzati, cipolla sottilissima, aglio, mango a fettine, peperone dolce e peperoncino piccante, succo di lime, sale e olio d'oliva.
Va preparata con 20 minuti di anticipo, lasciando fondere i sapori a temperatura ambiente, mescolandola di tanto in tanto.
Io li trovo ottimi anche al naturale, prima di provare questa insalata attendo il vostro parere.

mercoledì 15 luglio 2009

Orto senz'acqua 2009

di Angelo Passalacqua

Il luogo è sempre lo stesso, né cambia il panorama, la differenza rispetto agli anni precedente è la piovosità, l'ultimo copioso acquazzone risale a fine Giugno.



Le varietà sono sempre le stesse, in più ci sono state nuove immissioni, volute e non.



L'abbondanza di acqua ha avuto risultati sorprendenti, i dolici nani sono diventati rampicanti, con fusti che superano i due metri, i pomodori a cespuglio sono rimasti tali, ma hanno riempito gli interfilari, toccandosi una pianta alle altre!



I pomodori di Galatina, provenienti da semi locali, sono di generose dimensioni e di tre forme diverse, una assomiglia al famoso Re Umberto! Evidentemente, i semi non sono "puri", ma non è un problema visto che non conservo i semi di quest'orto, questi ortaggi sono destinati alla tavola.



Naturalmente questo orto a secco è un po' falsato, le varietà nuove da testare, che ho ricevuto dagli scambi, le coltiverò l'anno venturo.



Tra le piante di zucchino, la sorpresa di vedere anche una pianta di trombetta, chi mi ha dato i semi ha fatto un po' di confusione... Poco male.



Metto qualche immagine di ortaggi vari, spero gradiate.



Il mitico carosello di Polignano



Barattiere




Tra i nuovi arrivi, zucchino tondo di Piacenza, zucchino tondo di Nizza, zucchino giallo friulano.



Ultimo, il melone vernino di Napoli.


martedì 7 luglio 2009

Cipolle e Pomodori

di Paolo Basso

Al momento coltivo solo una varietà di cipolla, molto dolce ma che si conserva poco, molto adatta al consumo fresco nelle insalate miste estive.  Preferisco acquistare le piantine da seme perchè sono fatte da un anziano contadino che conserva ancora questa vecchia varietà della piana di Albenga ma per sicurezza mi faccio i semi tutti gli anni, non si sa mai.



Ne ho trapiantato una cinquantina a fine ottobre, poi altre 50 a metà febbraio, sono maturate quasi contemporaneamente ma le prime sono cresciute di più, quelle della foto vanno dai 500 ai 900 grammi.
Però un terzo di queste è andata in fioritura, mentre tutte quelle seminate a metà febbraio non hanno avuto questo problema. Problema comunque limitato visto che le consumavo man mano che vedevo uscire il fiore.
Questi invece sono pomodorini di Ercolano, piante alte molto produttive nonostante il terreno  argilloso in cui le ho piantate, all'esterno della serra


Del pomodoro di Ercolano abbiamo già parlato qui:

I pomodori mancanti del primo grappolo sono già stati raccolti visto che questa è la varietà che è maturata per prima.
Invece il pomodoro Pisanello, piantato assieme e nello stesso posto inizia a maturare adesso:


Anche questa è un'ottima varietà, ottima sia in insalata che per salsa, dal colore rosso vivo.

mercoledì 1 luglio 2009

I NOSTRI ORTI


Questo blog è nato per un progetto di condivisione di esperienze di coltivazione, di tradizioni contadine, di semi di varietà tipiche o antiche.
Quindi perchè non condividere anche le immagini dei nostri orticelli o anche coltivazioni in vaso per chi non dispone di terreno?
Chi vuole può aderire al blog, che è aperto ad ogni collaborazione purchè conforme al progetto iniziale, chi invece desidera solamente che venga pubblicata la foto (o le foto) del proprio orto o orto-balcone può inviarle a noi che provvederemo a metterle sul blog.
In ogni caso l'indirizzo e-mail di riferimento è il seguente: xxxamicidellorto@virgilio.it togliendo le 3 x iniziali antispam.


Per iniziare:
un orticello di Corsica, pochi metri quadrati dietro il ristorante “U Fanale” di Barcaggio coltivati dalla signora Christiane:



A destra in basso la cicoria, dietro le zucchine, in centro il cavolo nero toscano e dietro le bietole, a sinistra i cetrioli e i pomodori, con dei tutori metallici a spirale. Poi fiori, erbe aromatiche in vaso.
Contro il muretto che divide il piccolo orto da altre proprietà, un cespuglio di finocchio selvatico ed un grosso cactus “San Pedro” (Trichocereus pachanoi) di 35 anni, alto oltre 4 metri.



Il cactus fiorisce abbondantemente sulle varie punte, con vistosi fiori bianchi molto profumati che si aprono di notte e sfioriscono nella tarda mattinata.