sabato 30 agosto 2008

Pomodori Pugliesi

 ...e non solo

di Angelo Passalacqua

Qualche necessaria avvertenza a chi legge, tutte le varietà di pomodoro sono coltivate senza nessun trattamento, neanche rame o zolfo, per le altezze delle piante da tener presente che si intende riferito alla mia zona e alla coltivazione senza irrigazione e, per le varietà irrigue, con annaffiature settimanali. Identico discorso per resistenza alle malattie, parlo in base alla mia esperienza diretta.
Da mettere nel conto anche la presenza di "ibridazioni" non volute, visto le numerose varietà simili di difficile identificazione, data la coltivazione di estese dimensioni con varietà "locali". Per valutare le dimensioni, la quadrettatura dello sfondo è di 5 mm.



Da sinistra e dall'alto in basso: tondino di Matera, tondino di Manduria, tondino di Galatina (esiste anche col "pizzo") e tondino di Palagiano. Varietà da serbo, consumo fresco e per produrre salsa di pomodoro. Piante molto resistenti e produttive, piccole dimensioni.



Da sinistra: tondino di Altamura, tondino di Barletta (anche se è ovale...) e tondino di Corato. Sempre varietà da serbo, da non irrigare, portamento cespuglioso con altezza di 40 centimetri circa. Resistentissime e produttive.



Questi pomodori "col pizzo" sono i più coltivati in Puglia e Basilicata, da serbo, estremamente resistenti alle malattie e alla siccità. Piante a portamento cespuglioso, molto produttive, hanno spesso più pomodori che foglie...
Difficile dire la "patria" di origine, contesa da decine di località. Sono chiamati pomodori a grappolo d'inverno, pomodori da appendere, e... via dicendo.
Mi permetto segnalare anche il Principe Borghese, non in foto, ma molto simile.E' varietà molto vigorosa, indeterminata, bacca più piccola e sapore buono o mediocre, sensibile alla peronospora.



Da sinistra: pomodoro a punta Totaro, tondino di Galatina, fiaschetto. Pomodori da serbo, coltivati senza irrigare, portamento cespuglioso, produttive.



Pomodoro tondino di Benevento, pianta alta più di un metro, rustica, bacca molto piccola buon sapore.




Pomodoro Mac Pink, Perino giallo, tondino di Benevento.



Pomodoro Mac Pink, pianta alta con bacca di medie dimensioni, color rosa carico, sapore molto buono, resistente alle malattie tipiche del pomodoro, poco produttivo.



Pomodoro Perino Giallo, pianta indeterminata alta 1 metro, molto resistente alle malattie, gusto ottimo, dolcissimo. Bacca di piccole dimensioni, estremamente produttiva.




Questo è il pomodoro nero Chocolat, la pianta ha dimostrato buona resistenza alle malattie tipiche. Il gusto è eccellente, la buccia molto sottile, si presta egragiamente per saporite insalate.



E per finire, ecco il raccolto appeso per essere consumato in inverno...

mercoledì 27 agosto 2008

Meloni francesi

Petit Gris de Rennes e Prescott
di Paolo Basso


Altre due varietà antiche francesi che ho provato quest'anno.

Il Petit Gris si è dimostrato un ottimo melone, molto dolce e profumato, di vegetazione abbastanza contenuta. Io ho cimato solo a due foglie al trapianto, poi a tre foglie sulle due femminelle, il sito francese di questo melone consiglia un'ulteriore cimatura a tre foglie, poi cimare a due foglie dopo il frutto, cosa che io non ho fatto.

Il frutto della foto è immaturo, conviene raccogliere appena il colore vira al giallo. Come per le altre varietà va' annaffiato pochissimo a frutto formato.


Il melone Prescott invece è stato un po' una delusione, viste le caratteristiche trovate in rete. Il frutto è molto grosso e costoluto, sembra una zucca, ogni pianta ne ha prodotto uno solo. Il gusto però non è eccezionale, ma sopratutto ha la pelle molto spessa e la parte edibile è pari ad un melone medio come il precedente, che però è  più produttivo. A maturazione il colore è giallo-crema, unica caratteristica positiva secondo me è la conservabilità.

Ho coltivato anche uno Charentais tradizionale, gusto ottimo ma inferiore come profumo al Petit Gris.

martedì 12 agosto 2008

Orto senz'acqua

di Angelo Passalacqua




 
Non piove dal 10 Giugno, le foto vi mostrano il mio orto "a secco" coi pomodori, zucchini, caroselli e dolici.

Alcune piante di tondino di Altamura le coltivo col sistema coltivativo detto Zai (sulla i vanno due puntini...), che consiste nello scavare nel terreno per una quarantina di centimetri di profondità e riempiendo la buca con letame, compost, erbacce e coprendo con terra, lasciando una "zanella"che si riempirà di pioggia. Questo in Settembre-Ottobre o in Febbraio-Marzo, naturalmente in terreni senza problemi di drenaggio. Si può seminare a dimora o trapiantare e solo allora si posizioneranno le grosse pietre attorno la pianta. Il "segreto" sta proprio nel surriscaldamento diurno e relativo raffreddamento notturno che porta l'umidità a condensarsi sotto le pietre e dove le piante radicheranno.





Le altre foto vi mostrano pomodori, carosello, zucchini e fagioli dolici che vi mostrano che nonostante la siccità, le malattie ed insetti vari le piante continuano a produrre. Segnalo che non ho sarchiato, nè zappato, nè diserbato in alcuna maniera (e si vede, l'orto-giardino non è certo questo...), lasciando che le erbacce seccassero da sole.












Eventuali aggiornamenti in seguito...



AGGIORNAMENTO di Angelo Passalacqua

Dai commenti del 20 Aprile 2011 - del vecchio blog

"... è evidente che i tuoi problemi coi pomodori sono dovuti a fattori concatenati e scatenano un circolo vizioso. Se innaffi tutti i giorni le piante avranno uno sviluppo enorme ma le loro radici non scenderanno in profondità, rimarranno in superficie e quindi soffriranno sempre la sete...

Una soluzione può essere quella di interrare un tubo poroso per innaffiare alla giusta profondità, evitando anche la crescita di erbacce e di bagnare le piante. Ti consiglierei di mantenere la distanza di 50 cm e di provare ad interrare tra una pianta e l'altra una... bottiglietta di plastica forata sul fondo. E' un metodo poco ortodosso ma io lo uso con successo da molti anni.

Non avrai problemi a procurarti bottiglie del giusto formato, da quelle della minerale da mezzo litro a quelle del latte. Poi:



Con un chiodo arroventato fora il fondo oppure con una lama affilata taglia via due-tre centimetri  sempre al bordo del fondo. Non fare grossi fori o tagli per evitare un'uscita troppo rapida di acqua quando innaffi.

Interra la bottiglia in piedi, conservando il tappo di chiusura.



Per irrigare basta svitare il tappo e riempire, poiché l'acqua arriva direttamente alle radici ne basta poca. Puoi usare il tubo

Qui la bottiglia non è interrata completamente per motivi di visibilità, come puoi vedere è tra due piante di pomodoro...




 una tanica che ti puoi portare appresso piena





 oppure un piccolo impianto



 I gocciolatoi ed il tubo in gomma li trovi facilmente, il tubo viene venduto a peso, 4 euro al kg, i gocciolatoi 5 centesimi l'uno.




Collega come in foto, per forare tubo e tappo bottiglia puoi usare un trapano o il solito chiodo".

sabato 2 agosto 2008

Melone Nero dei Carmelitani

di Paolo Basso
Si tratta di una vecchia varietà francese, il Noir des Carmes, ormai coltivata solo da amatori. La pianta non è molto vigorosa, quindi adatta a piccoli orti, precoce e produttiva; il frutto è costoluto, di dimensioni variabili, di colore verde molto scuro, quasi nero. A maturazione prende sfumature giallastre e come quasi tutti i meloni si stacca facilmente dal picciolo.


Come difetti ho notato la differenza di pezzatura dei frutti e scarsa resistenza all'oidio, almeno nel mio clima. Però tra quelli che ho in prova è sicuramente il più precoce.

Le altre varietà che ho in coltivazione e di cui riferirò appena saranno a maturazione, sono: charentais, petit gris des Rennes e Prescot, tutte varietà tradizionali francesi.
Ho anche un melone da inverno di origine portoghese, ma i frutti hanno allegato da poco.