giovedì 27 settembre 2012

QUINOA IN FIORE

Chenopodium quinoa - parte seconda
di Claudia Maggi

Delle piantine di quinoa al loro stadio iniziale ne abbiamo già parlato in questo post:

http://amicidellortodue.blogspot.it/2012/09/quinoa.html

Ora vi lascio godere della meravigliosa vista delle sue infiorescenze. Un'infinita combinazione di colori, sia delle foglie che dei fiori.








lunedì 24 settembre 2012

CHE ZUCCA È?

da semi comprati per zucca di Albenga nasce un'altra varietà
di Erika

Ho piantato semi di zucca di Albenga, comprati in negozio. Il risultato non è quello della confezione.


La pianta è rampicante; dove il  tronco tocca terra si formano le radici.


Nei periodi più caldi, luglio e agosto, da circa 6-8 piante nascevano una decina di fiori tutti i giorni .
I fiori sono più grandi rispetto a quelli classici delle zucchine chiare e di colore più chiaro.


Le piante sono state annaffiate tutte le sere con abbondante acqua.
Tra luglio ed agosto la produzione di zucchine è stata scarsa: solo 3 frutti che sono stati lasciati andare a maturazione fino a un peso di circa 1 kg- 1 kg e mezzo.


Poi, a fine agosto con la perturbazione abbondante e l'abbassamento di temperatura, la crescita dei fiori è calata ed è aumentata quella dei frutti, con maturazione quasi simultanea di 6 di essi. Il sapore è ottimo, simile a quello dello zucchino chiaro, ma più dolce e con una pasta più compatta che ricorda quella della zucca romana.


I semi del frutto, raccolto in questo modo, non è pronto per la semina, ma appare piccolo e immaturo. Le piante con produzione maggiore sono quelle esposte al sole quasi tutto il giorno, quelle in ombra non producono quasi nulla.


A causa della loro enorme crescita e mancanza di spazio alcuni rami sono stati potati, ma la pianta continua anche attualmente a svilupparsi fortemente.



giovedì 20 settembre 2012

CAROSELLI /4

Caroselli 2012 /3

di Angelo Passalacqua 


Prima di mostrarvi questa altra varietà di carosello, detto "cetriolo-melone  o melone immaturo", due parole per chiarirne l'origine, anche se non ci sono certezze in merito! Il primo a citare il cocomero (cucumis) è Dioscoride, dividendoli tra selvatici, amari ed usati solo per scopi medicinali, e domestici, dal sapore più gradevole sebbene all'epoca poco apprezzati. Ma non precisa se parla di cetrioli o cocomeri... Molto tempo dopo, Salvatore Massonio, nell'anno 1627 scrive che "il cocomero è cocomero  in Lombardia, cedriuolo in Lazio e Toscana, melangola in Abruzzo." A dissipare i dubbi ci vengono in aiuto i tortarelli, classificati anche oggi come "cocomeri", cucumis melo var. flexuosus, e ci riportano in Armenia, da Dioscoride. Quindi la storia di tutti i Cucumis inizia da lì, con la coltivazione e la selezione dei coltivatori armeni, i cetrioli, i meloni dolci ed... i caroselli, ibridi nati da varietà con diverso corredo genetico che non dovrebbero incrociarsi tra loro ma lo fanno. 







Oronzo ha più di ottanta anni, fa l'orto ogni anno coi suoi vecchi semi, non li scambia coi vicini ("non capiscono nulla", parole sue...) ma a me li ha dati con orgoglio, tra i tanti ortaggi coltiva anche i meloni "della vecchia", un'anguria vernina  a polpa gialla  che si gusta a Natale ed " i carusidd". All'inizio sembra un Tondo barese, poi mostra differenze, il colore bianco dei caroselli maturi lui lo prende anche da immaturo, la pezzatura è grossa.


Il peso è sui due chili, la peluria ruvida evidente sulla buccia


La polpa è candida, di un bianco mai visto prima e la buccia praticamente non c'è!


Coltivato sempre in seccagna, la polpa è succosa e della stessa consistenza di una pera butirra, di cui ricorda anche il sapore, non è assolutamente acidula come molti caroselli maturi.


All'assaggio è gustosissimo, non ha la dolcezza dei meloni ma mi ricorda il sapore del melone Tigre, aromatico e saporito. Come già detto, la buccia ha pochi millimetri di spessore, il candore della polpa traspare attraverso di essa!


Ho coltivato cinque piante, la vegetazione ed i frutti sono stati uniformi per tutte, in pratica la varietà sarebbe risultata "pura" ed invece...



Un solo frutto con la polpa bicolore, bianca con striature giallo-arancio e sapore acidulo!

Biodiversità?

Vi lascio rimandandovi a tra poco, andremo a vedere l'orto di Tony e cercheremo di capire da dove è venuto fuori il suo buonissimo melone banana, lui non l'ha mai seminato!

Ed anche se si tratta di meloni e non caroselli, guardate un po':


Anatolian Hasanbey Melon

http://fruitspecies.blogspot.it/2007/08/hami-melon-green-skinyellow-flesh.html

http://video.repubblica.it/mondo/giappone-il-melone-da-20mila-dollari-a-coppia/101489/99869?ref=HREV-4

CAROSELLI /3

Caroselli 2012 /2

di Angelo Passalacqua 

Ho diviso in due parti, le foto sono parecchie e non volevo "appesantire" troppo il post!
Ora qualche varietà insolita:


Questo ama arrampicarsi, in primo piano vedete i viticci.



Belli i caroselli costoluti!

  

Ed ora passiamo ai tortarelli, veri e... falsi!

  
Quello bianco...

  
... e quello verde.

  
Sembra un cetriolo ma non lo è, buccia liscia e dura, da eliminare per gustare un polpa buonissima, quella dei migliori caroselli.

    
Idem per quello a buccia scura


Termino (per ora...) con un gioiello di carosello che ho scoperto nell'orto dell'Amico Oronzo, un burbero ortolano della Valle d'Itria che coltiva anche tante altre cose interessanti!


Merita un post da primattore, a tra poco...

mercoledì 19 settembre 2012

CAROSELLI /2


Caroselli 2012 

di Angelo Passalacqua 


Il successo ottenuto dai questi ortaggi, finora apprezzati solo in Puglia, è stato enorme e meritato, chi li assaggia li preferisce ai cetrioli. Ora anche le sementiere imbustano e vendono semi di caroselli, barattieri e tortarelli, ma le varietà esistenti sono tantissime, in più molti ortolani si divertono a crearne sempre di nuove, coltivando nei loro orti caroselli, meloni e cetrioli. E ci sono anche ortolani in posti sperduti che conservano varietà sconosciute!


Molti resteranno inorriditi dallo spettacolo in foto, "e questo sarebbe un orto???" 
E' sempre l'orto senza acqua che vi ho già mostrato, non ci sono più le zucchine (che producevano troppo) e le patate, solo caroselli, meloni e pomodori più le gradite infestanti, amaranto, farinello e tanta, tanta portulaca!


Nonostante le temperature infernali dei tanti anticicloni africani le piante sono cresciute sane e hanno prodotto tanto, anche troppo, per la felicità di familiari e vicini...  Io non cimo mai le piante, lascio crescere liberamente, arrivano anche ai tre metri di lunghezza con tantissimi fiori.



Abbondo con le foto, sono certo gradirete!



Altra foto di gruppo, i componenti variavano ad ogni raccolta giornaliera



La sfilata continua...



C'è anche quello "a pera"...


Fine prima parte
 

giovedì 13 settembre 2012

FAGIOLO NANO PURPLE QUEEN

fagiolino mangiatutto
di Roberta


Quest'anno ho provato a coltivare questo fagiolo mangiatutto, attirata dal colore violaceo del baccello, come si deduce dal nome.
Ho seminato direttamente a terra, nel mese di maggio, sotto una cospicua pacciamatura di paglia. Le piantine sono spuntate dopo una settimana.


Una delle prime piante sbucate è stata presa d'assalto dalle formiche. Le altre sono rimaste intoccate. Queste sono le cose strane della natura!
Le piante seminate erano comunque in modesto numero, dovuto soprattutto al fatto che non ho molto spazio da utilizzare.


I fiori sono di un colore rosa scuro, molto eleganti, da vedere.

Per pigrizia ho innaffiato veramente poco... le piante sono comunque sopravvissute a periodi di completo abbandono idrico, almeno fino a quando il caldo non è diventato insopportabile ed insistente.

Sopportano la siccità, ma non l'ombra proiettata da altre piante.
Hanno necessità di stare sotto il sole.

Una pianta di pomodoro che stava vicino, allungando i rami, ha completamente soffocato alcune piante che, a stento, pur ricevendo acqua per pietà, hanno dato alla luce microscopici baccelli che si sono seccati. Si potrebbe dire che "non crescevano e non crepavano!!"

Le altre hanno iniziato a dar vita a frutti che da verdi sono diventati violacei.
Sono riuscita, poco alla volta, a racimolare un po' di baccelli da assaggiare. Li raccoglievo due/tre per volta e li mettevo dentro ad una busta a congelare. Dopo averne ricavato una manciata li ho cucinati.


Che tristezza, quando vengono bolliti cambiano colore! Tornano verdi. Il sapore è un po' come tutti gli altri fagiolini... ma forse li dovrei assaggiare appena raccolti senza che siano stati prima congelati. Mi ha dato l'impressione che non avessero il "filo", ma la casistica era così bassa che non so se sia il caso di tirare le somme su una così piccola quantità.


Ho fatto diverse semine.
La prima è quella riuscita meglio: tanto sole, un po' di acqua e caldo adeguato.
La seconda è stata fatta quando il sole, alto in cielo, ha bruciato l'aria e l'aria ha bruciato le foglie.
Ad un certo punto, però, è caduta acqua dal cielo. Alcune piante le ho estirpate ed ho provato a trapiantarle in vaso. La metà, che non era del tutto moribonda, ha attecchito bene ed ha iniziato a rifare i fiori.
Un'altra parte estirpata, l'ho abbandonata dentro un secchio di acqua per una settimana. Sul tronco, appena sopra le radici, alcune di loro hanno iniziato a rigettare nuove radici. Le ho ritrapiantate a terra insieme a quelle rimaste. Ora che hanno acqua a sufficienza, hanno ricominciato a dare vita a nuovi fiori.

Angelo, a te come è andata nella calda Puglia?
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L'esperienza di Angelo:
Annata no anche per i miei fagioli, per le due varietà che ho ricevuto dalla generosa Pat, il purple Queen ed il Purple Teepee ha preparato due angoli dove poterle coccolare. Sotto due alberi di mandorlo si scansavano il sole cocente del mezzogiorno, hanno gradito molto. Ho seminato in ritardo, all'inizio le piante fiorivano copiosamente ma non allegavano, il vento cocente bruciava anche le foglie... Ora va meglio, le piante sono stracariche di baccelli e fiori, sto lasciando andare a seme e non raccolgo i fagiolini per uso culinario. Metto due foto del fagiolo secco, ha un colore insolito:




Ho aggiunto le foto del commento, per una visione immediata,

Angelo