martedì 12 agosto 2008

Orto senz'acqua

di Angelo Passalacqua




 
Non piove dal 10 Giugno, le foto vi mostrano il mio orto "a secco" coi pomodori, zucchini, caroselli e dolici.

Alcune piante di tondino di Altamura le coltivo col sistema coltivativo detto Zai (sulla i vanno due puntini...), che consiste nello scavare nel terreno per una quarantina di centimetri di profondità e riempiendo la buca con letame, compost, erbacce e coprendo con terra, lasciando una "zanella"che si riempirà di pioggia. Questo in Settembre-Ottobre o in Febbraio-Marzo, naturalmente in terreni senza problemi di drenaggio. Si può seminare a dimora o trapiantare e solo allora si posizioneranno le grosse pietre attorno la pianta. Il "segreto" sta proprio nel surriscaldamento diurno e relativo raffreddamento notturno che porta l'umidità a condensarsi sotto le pietre e dove le piante radicheranno.





Le altre foto vi mostrano pomodori, carosello, zucchini e fagioli dolici che vi mostrano che nonostante la siccità, le malattie ed insetti vari le piante continuano a produrre. Segnalo che non ho sarchiato, nè zappato, nè diserbato in alcuna maniera (e si vede, l'orto-giardino non è certo questo...), lasciando che le erbacce seccassero da sole.












Eventuali aggiornamenti in seguito...



AGGIORNAMENTO di Angelo Passalacqua

Dai commenti del 20 Aprile 2011 - del vecchio blog

"... è evidente che i tuoi problemi coi pomodori sono dovuti a fattori concatenati e scatenano un circolo vizioso. Se innaffi tutti i giorni le piante avranno uno sviluppo enorme ma le loro radici non scenderanno in profondità, rimarranno in superficie e quindi soffriranno sempre la sete...

Una soluzione può essere quella di interrare un tubo poroso per innaffiare alla giusta profondità, evitando anche la crescita di erbacce e di bagnare le piante. Ti consiglierei di mantenere la distanza di 50 cm e di provare ad interrare tra una pianta e l'altra una... bottiglietta di plastica forata sul fondo. E' un metodo poco ortodosso ma io lo uso con successo da molti anni.

Non avrai problemi a procurarti bottiglie del giusto formato, da quelle della minerale da mezzo litro a quelle del latte. Poi:



Con un chiodo arroventato fora il fondo oppure con una lama affilata taglia via due-tre centimetri  sempre al bordo del fondo. Non fare grossi fori o tagli per evitare un'uscita troppo rapida di acqua quando innaffi.

Interra la bottiglia in piedi, conservando il tappo di chiusura.



Per irrigare basta svitare il tappo e riempire, poiché l'acqua arriva direttamente alle radici ne basta poca. Puoi usare il tubo

Qui la bottiglia non è interrata completamente per motivi di visibilità, come puoi vedere è tra due piante di pomodoro...




 una tanica che ti puoi portare appresso piena





 oppure un piccolo impianto



 I gocciolatoi ed il tubo in gomma li trovi facilmente, il tubo viene venduto a peso, 4 euro al kg, i gocciolatoi 5 centesimi l'uno.




Collega come in foto, per forare tubo e tappo bottiglia puoi usare un trapano o il solito chiodo".

52 commenti:

  1. ORTO SENZ'ACQUA - dai commenti del vecchio blog

    --------------
    13 AGOSTO 2008
    --------------
    Grazie per averci dimostrato che coltivare senz'acqua è possibile e che questo è reso possibile proprio dalle vecchie varietà, tanto bistrattate...Non abbiamo bisogno di OGM e le tue foto lo dimostrano

    --------------
    13 AGOSTO 2008
    --------------
    Infatti: non abbiamo bisogno di OGM nè di ibridi F1.
    Aggiungo che non abbiamo neanche bisogno di avere prati verdi all'inglese che per essere mantenuti tali richiedono moltissima acqua (come purtroppo vedo dalle mie parti).
    Grazie Angelo per le foto e per il commento

    Adriana

    --------------
    29 AGOSTO 2008
    --------------
    fichissimo dove li trovo i semi per il prossimo anno? avete indirizzi? la mia sorgente verso luglio si secca del tutto!

    --------------
    30 AGOSTO 2008
    --------------
    Ciao "utente anonimo", qui puoi trovare quello che ti serve, come vedi siamo un gruppo di amici che scambia ANCHE semi, se non ne hai o sei agli inizi, te li regalano...
    Non perchè siamo ingenui villici con zappa e forcone, ma riteniamo l'amicizia e il reciproco rispetto più preziosi di pochi semi...

    Angelo

    -----------------
    01 SETTEMBRE 2008
    -----------------
    beh io non ho semi iniziali da scambiare a meno che non vi interessi qualcosa dalla germania (vivo a monaco): qui per il biologico sono avanti!

    mario

    -----------------
    02 SETTEMBRE 2008
    -----------------
    Ciao Mario, non ho problemi a mandarti i semi di cui dispongo, sarà molto interessante vedere come si comportano a Monaco, nel tuo orto. L'eventualità di poter accingere a semi bio tedeschi, è un'invito a nozze! Penso ai cavoli marini, ad esempio, ma l'elenco sarebbe lungo...

    Ciao,
    Angelo

    -----------------
    07 SETTEMBRE 2008
    -----------------
    Per Ottone.
    Il fagiolo dolico provalo! Da me i fagioli di solito non vengono, ma questi sono buonissimi e molto produttivi.
    Ho preso i semi da una confezione di zuppa di legumi misti.
    All'inizio crescevano a tappe, fermandosi e partendo per un paio di mesi. Poi hanno iniziato a cacciare fiori e a fare baccelli e tuttora sono fioriti. Non necessitano nemmeno molta acqua. Metti poche piantine, se non hai terra, ma prova, prova, prova!

    Claudia

    RispondiElimina
  2. ORTO SENZ'ACQUA - dai commenti del vecchio blog

    -----------------
    09 SETTEMBRE 2008
    -----------------
    no in realta' il mio orto si trova in provincia di Rieti, e se ne occupa oramai mio padre. Io sono immigrato ma quando torno la mia vacanza ideale è li'. Ti cerco questi cavoli marini, mai sentiti, se sai anche il nome tedesco meglio ancora

    Mario

    -----------------
    10 SETTEMBRE 2008
    -----------------
    Ciao Mario,
    facci sapere quali semi ti interessano, non c'è problema. Per il cavolo, puoi dare un'occhiata ad amici dell'orto su Google Groups, alla discussione: Cavolo perenne. Ne parlavano Isabella e Maren, il nome Helgolander Wildkohl e citavano una sementiera tedesca
    www.dreschflegel-saatqut.de
    Magari interessa anche te...

    Angelo

    --------------
    04 GIUGNO 2011
    --------------
    Ciao a tutti,
    sono roberto, originario di Treviso, ma vivo in olanda da 10 anni. Il vostro blog é fantastico e mi piace la sua "onestá" (gente semplice come me che non vuol far soldi ma solo aiutarsi a vicenda. Ho un piccolo orticino qui in olanda ma mi piacerebbe tanto scambiare semi (olandesi) con quelli antichi delle vostre zone. Se siete interessati fatemi un cenno.
    Grazie a tutti.

    Roberto

    --------------
    04 GIUGNO 2011
    --------------
    Ciao Roberto, grazie per i complimenti che sono molto graditi.

    Penso che in Olanda ci siano verdure interessanti, visto il passato di questa nazione, per quanto interessa a te non ci sono problemi, chiedi e ti sarà dato

    Se poi vuoi farci conoscere le tue coltivazioni, possiamo mettere tue foto e/o testi. Qui non si compra, non si vende ma tutto si scambia.

    Paolo

    --------------
    05 GIUGNO 2011
    --------------
    Ciao Roberto,
    benvenuto! La tua offerta di semi olandesi è allettante, ma abbiamo tempo, intanto ti invito a chiedere ciò che ti interessa senza farti problemi, come ti ha suggerito Paolo.
    Mandami una e-mail al mio indirizzo che trovi nel post di CONDIVISIONE DEI SEMI.

    Angelo

    RispondiElimina
  3. ciao ragazzi... se io ero in italia mi sarebbe piaciuto incotrarvi... io vivo in inghilterra e la fortuna di vivere in una casa con giardino mi ha dato la posibilita' di crescere qualche vegetali... io sono originario di andria ( bari) e mi mancano i cosidetti pomodori a filo o invernali... qui come sapere piove molto spesso.. pensi che crescendoli qui e' possibile? siccome il mio giardino e' per di piu' pavimentato pensi che simulando la siccita' in vasi grandi posso ottenere un mezzo risultato?
    ps
    ci sono tanti amici miei inglesi che sarebbero interessati e siccome non parlano italiano aspettano me per qualche risposta... il bello dell-inghilterra e' che il comune se ha pezzi di terra abbandonati li da alla gente da usare come orto ma ovviamente pttenere una coltivazione biologica... pensa che io sono in lista e forse prossimo anno ho un pezzo di terra anche.... pensate che 30m per 15m di orto paghi 25 euro annui... perche' non lo fanno anche in italia cosi tutti possono dedicarsi a coltivare un po di terra...
    enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Enrico,
      benvenuto tra gli amici dell'orto.
      Credo che sperimentare la coltivazione di questi pomodori anche in Inghilterra potrebbe essere interessante per tutti. Se per l'acqua si potrebbe risolvere riparando, in qualche modo, le piante dall'acqua piovana, non saprei cosa dire per quanto riguarda il caldo. ... ma per questo lascerei la parola ai più esperti.

      Molto interessanti le possibilità che offre l'Inghilterra ai cittadini... forse funziona così perchè gli abitanti vengono considerati cittadini veri e propri e non "clientes" ....

      Se vuoi ti posso mandare un po' di semi di pomodoro a grappolo d'inverno e altri...

      Roberta

      Elimina
    2. guarda sarebbe fantastico... cmq considerando il tempo qui nel nord ovest dell'inghilterra non penso che riuscirei a coltivarli qui in tempo per quest'anno... ma penso che si mantengono per il prossimo anno.. oppure provo una pianta...

      infatti il fatto dell'orto e' buono qui in ighilterra... alla fin fine se la terra e' abbandonata dov'e' il problema nel darlo ai cittadini piccoli pezzi di terra? questo e' un progetto antipoverta' che e' iniziato nella seconda guerra mondiale e continua ancora... specialmente ai tempi di oggi sei sicuro che qualcosa gratis la mangi...
      conoscendo l'italia magari ti chiedono anche l'ICI aahahah...
      per il mio indirizzo te lo posso mandate tramite email? grazie ancora.. ( ps se vuoi ti mando qualche semi che ho extra...sai apriamo un nuovo progetto amici dell'orto international

      Elimina
    3. Benvenuto Enrico,
      se qualche volta torni ad Andria avvisami, io sono a 50 chilometri di distanza... Ah, la provincia non è più Bari ma Bat (Barletta-Andria-Trani) per essere precisi!

      Sarà un piacere mandarti i semi dei pomodori d'inverno, sai bene che le varietà sono moltissime e tutte buone, qualche pianta potresti provare a metterla anche adesso, comunque i semi puoi conservarli per l'anno venturo. Se l'informazione può esserti utile, questi pomodori sono cresciuti benissimo ed hanno dato ottimo raccolto in Normandia, grazie ad un'amica italiana che vive lì.

      Gli "orti di guerra" stanno tornando di moda in tutto il mondo, anche in Italia ci sono isole felici dove i Comuni mettono a disposizione piccoli appezzamenti di terreno a prezzo irrisorio, come Varese ad esempio. Eh, lo so che è quasi Svizzera!!! Scrivimi alla mia mail, la trovi al post di Condivisione dei Semi.

      Per il progetto Amicidellorto International ci sto lavorando, ho trovato blog "fratelli" qui e là per il Mondo, novità a breve... Ovvio che sei "arruolato" subito!

      Angelo

      Elimina
    4. bene questa e' una bella notizia quella degli orti di guerra... comunque quando dico che sono di andria molta gente non sa dov'e' quindi riferisco bari come riferimento...
      fammi sapere per amicidellorto international... grazie per la promozione. a presto

      Elimina
  4. Ci sono anche io per Amicidellorto international!!

    Enrico, ho visitato il tuo blog. Molto interessanti le tue esperienze sulla coltivazione in piccoli spazi. Io sto a Roma ed ho la possibilità di coltivare pochi metri quadri. Con gli anni sto mettendo a punto alcune strategie che prima o poi farò conoscere (nulla di straordinario, però!). È interessante avere la possibilità di scambiare esperienze sulla realizzazione di "micro-orti".

    Per la mia lista semi mi puoi scrivere a xxpresidente@xxilsolesottoterra.it (togliendo le xx all'inizio e dopo la @).

    Roberta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Roberta,
      conto su di te per AmiciInternational!

      Per la lista-semi, se vuoi posso metterla qui sul blog ma tra poco potrai farlo da sola...

      Qui nei commenti si possono scrivere i link e gli indirizzi di e-mail senza temere lo spam, Blogger ci tutela!

      Angelo

      Elimina
  5. Questo post è fantastico!! Unico dubbio: cosa è la zanella? e andrebbe preparata da Settembre insieme alla buca? Grazie.

    RispondiElimina
  6. Se ho capito bene, la zanella si crea distribuendo la terra attorno alla pianta in modo che questa si trovi al centro di un piccolo cratere che raccoglierà e tratterrà la pioggia vicino alla pianta.
    Se si tratta di questo, è una modalità che uso quando trapianto le piantine, non tanto per raccogliere la pioggia, ma per contenere l'acqua quando vengono abbeverate, manualmente, le piantine in modo da contenere il liquido solo dove serve evitando di bagnare porzioni di terreno che favorirebbe lo sviluppo di erbe spontanee.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questo e' un buon trucco sole se vivi in posti dove c'e' mancanza d'acqua... infatti qui in inghilterra si fa l'opposto.. invece di fare i crateri si coltiva a collina per evitare che l'acqua ristagni intorno lo stemma e lo marcisca... in questo modo anche l'acqua va sotto dove le radici crescono...

      Elimina
  7. Ciao Enrico,
    parlare di aridocoltura o orti in seccagna dove piove ogni giorno ha poco senso!

    La zanella è la depressione ad imbuto descritta da Honey, destinata a contenere l'acqua di irrigazione. Ma quella di cui parlo nel post è una antichissima pratica agricola detta "zai", tipica dei luoghi aridi:

    http://www.cilss.bf/spip.php?article11&id_document=52

    Si scavano buche che vanno poi riempite di materiale organico di ogni genere, poi si mette una pietra al centro in modo da trattenere il compost e convogliare l'acqua piovana. Questo metodo è alla base di tutti i sistemi di coltivazione, da Fukuoka alla permacoltura, è stato "riscoperto da Yacouba Sawadogo, l'uomo che fermò il deserto:

    http://www.youtube.com/watch?v=Dzah_5y65AU

    Per evitare la dispersione di informazioni scriverò un post sull'aridocoltura, segnalando altri preziosi contributi.

    Angelo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  8. Ho aggiornato il post con il sistema di irrigazione a bottiglia di Angelo... stava tra i commenti del vecchio blog nel post "pomodori anno 2010"

    Roberta

    RispondiElimina
  9. Un sentito ciao a tutti. Sono Roberto. Sono della zona di Catania. Ho trovato in rete il vostro Blog e lo trovo molto interessante. Ho curiosato un po' nel blog e apprezzo molto il vostro modo di fare( mi sento a casa). Ho trovato molto interessante l'articolo di Angelo Passalacqua dal titolo " Orro senz'acqua ". Del 12 Agosto 2008 . Posso affermare che dalle mie parti i contadini usavano una tecnica simile. Anche per gli alberi di limone. Mio orto mi ritrovo una striscia di terremo di 4 mt lungo e largo 1,15 mt con un muretto di 80 cm alto da un lato e circa 2 mt di altezza dal lato opposto , dai lati corto e' aperto. Posso assicurare che nel mese di Agosto e oltre i 40 all'ombra l'erba spontanea che nasce e sempre verde mentre nel resto del terreno debbo annaffiare. A tutti un grosso abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Roberto,
      benvenuto tra di noi, ti ringraziamo per i complimenti, siamo felici di saperti a tuo agio tra gli Amici! Grazie per la tua testimonianza che conferma di come l'aridocoltura fosse comune a molte zone del Sud, dalla Puglia alla Sicilia.

      Ricambiamo l'abbraccio.
      Angelo

      Elimina
    2. Benvenuto Roberto anche da parte mia. Mi aggrego ad Angelo per tutto quello che ti ha detto.

      Forse molti amici sono interessati a vedere come è fatta quella striscia del tuo orto compresa tra i due muretti che devi irrigare poco, anche quando la temperatura supera i 40°C.

      Roberta

      Elimina
  10. Davvero interessante. Grazie mille! Sono Laura, vivo a Londra, dove ho un pezzetto di terra di 300mq. Qui l'acqua non manca! Prossimo anno pero' inziero' un progetto in Transilvania e negli ultimi anni pioggia c'e' n'e' stata pochetta da quelle parti, quindi il tuo articolo mi torna molto ma molto utile!
    Laura

    RispondiElimina
  11. Ciao Andrea! Una domanda sull'irrigazione con la bottiglia.
    Per i pomodiri che pottiglie usi? Quelle da 1/2 Litro? A che profonfità interri la bottiglia?
    Grazie
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ Antonino: ma a chi stai facendo questa domanda? (dalla mia postazione non vedo nessun Andrea nei commenti precedenti!)

      Elimina
  12. O^O Scusate.... volevo dire Angelo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ Antonino: Angelo sarà straaffacendato a imbustare e spedire semi, per cui ti rispondo io, al meglio delle mie possibilità.

      Se leggi attentamente il post vedrai che la dimensione della bottiglia non è fondamentale, usa quello che hai o che trovi nella monnezza, va bene il mezzo litro, un litro va ancora meglio, due litri ottimo, cinque litri un lusso, perché se la metti grande conterrà più acqua, e la sua funzione bagnante durerà più a lungo.
      La bottiglia va interrata sino al collo, quindi bottiglia grande = maggiore profondità dell'interramento.

      Importante invece è fare i buchi sul fondo molto piccoli, che disperdano l'acqua lentamente, sennò la bottiglia è subito vuota, e serve a poco.
      Fai magari delle prove prima di interrarla, e se i buchi perdono troppo velocemente, metti nella bottiglia un po' di terra, o altro, che rallenti la fuoriuscita dell'acqua.
      Fai conto che alla pianta un litro d'acqua può bastare per quindici giorni, anche un mese, quindi se fai le cose a modo e dovere è sufficiente tornare a riempire la bottiglia solo quando è vuota, e una volta al mese è un bel lusso.
      Ma se si vuota prima, devi tornare a riempirla prima ...

      Elimina
    2. Ciao Antonino, eccomi qua, mi sono allontanato un attimo, missione compiuta, bottino le fave di Carovigno.

      Grazie Giovanni, ti sono debitore! Risposta completa ed impeccabile, nulla da aggiungere.

      Angelo

      Elimina
  13. ciao a tutti,a me piacerebbe imparare a fare i famosi pomodori a pennula cioè quei pomodori che si legano tra loro con un filo di cotone e che si appendono e durano tutto l'inverno.quale varietà sono?come vanno coltivati,con tanta o poca acqua? e soprattutto...qual'è il segreto affinchè non marciscano durante l'inverno???? MI AIUTATE????grazie a tutti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Margherita,
      ti riferisci probabilmente a questi:

      http://amicidellortodue.blogspot.it/2008/08/pomodori-pugliesi.html

      Forse quelli più indicati per questa operazione sono quelli chiamati "pomodori a grappolo d'inverno"...

      ... ma attendiamo Angelo per maggiori dettagli!!

      Roberta

      Elimina
    2. @Margherita

      Sono molte varietà di pomodori che si conservano appesi per l'uso invernale, la coltivazione dovrebbe essere in "seccagna", senza mai irrigare o bagnando il meno possibile. Le varietà sono a bacca gialla, rosa e rossa, dal Giallo d'inverno al Galatina, dal Reginella al pomodoro del Vesuvio, dal Tondo di Altamura a quello delle Eolie, il Santorini e... tanti, tanti altri!

      La conservazione dura molti mesi, il campione di durata è il Giallo d'inverno, arriva ai 18 mesi!

      Angelo

      Elimina
  14. Mi chiamo Angelo, anch'io, e sono della Sicila. Complimenti per il blog. Ho trovato interessantissimo l'articolo sull'irrigazione a bottiglia e vorrei porvi un paio di domande: 1)tale sistema può essere adotato anche per degli alberelli di due anni ( che soffrono tanto la sete per l'impossibilità di irrigazione?;2) all'acqua delle bottiglie si può aggiungere anche un pò di fertilizzante liquido oppure si rischia di bruciare le radici? (non so se è contrario alla coltivazione biologica ma le piantine di cui vi parlo avrebbero proprio bisogno di un aiutino); 3) ho capito bene che un litro di acqua somministrata in questo modo soddisfa l'esigenza idrica di circa 15gg? ... anche ad un alberello? se è così è meglio dei sistemi di irrigazione!!! Ancora complimenti per il blog e grazie fin da ora per le risposte. Angelo :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Angelo,
      benvenuto e grazie per i complimenti al nostro blog!

      Il sistema delle bottiglie interrate va bene anche per alberelli di due e più anni di età, il lasso di tempo tra una irrigazione e la successiva dipende da molti fattori da testare, dal tipo di terreno alle temperature e via dicendo. Sarebbe bene non aggiungere concimi aggressivi all'acqua, mai quelli chimici, magari i cosidetti "tè di compost o di letame" andrebbero meglio, assieme ai macerati di erbe. Come sempre, spingo a provare...

      Angelo

      Elimina
  15. grazie!! proverò...immagino che il "tè" di compost sia mettere a macerare del compost in acqua ... giusto? proverò a documentarmi. Vi farò sapere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa la poca chiarezza, ho dato per scontato che tu conoscessi il compost tea... Metti in acqua solo compost ben maturo ed attento alle eventuali muffe!!!

      Angelo

      Elimina
  16. Complimenti,per il blog,i consigli e rimedi più efficaci spesso sono i più semplici ed economici,sperimenterò il metodo Zai e interrerò le bottigliette.Sardegna,terreno argilloso e pietroso,irrigo una volta alla settimana dal pozzo con i gocciolatoi,,bene gli alberi,ma non gli ortaggi,vorrei piantare i pomodori siciliani,a presto.Maurizio

    RispondiElimina
  17. Molto ingegnoso ed interessante, mi chiedevo se il metodo funziona solo se vi è forte rugiada notturna? o anche in zone aride dove c'è un'aria particolarmente secca?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Francesco,
      questo metodo di cultura in arido è utilizzata principalmente in zone desertiche, con forte escursione termica. Ma anche in Puglia è utilissima, se passiamo da 40 ( e più...) gradi di giorno ai 20 dell'alba, come in questi giorni.

      Angelo

      Elimina
  18. complimenti, sono contento di aver trovato una bella discussione. io non bagnavo da giugno ad oggi che piove... per cui di colture a secco... ne ho un po'.... pensa che i vicini di campo fanno pellegrinaggi con bonze d'acqua, mentre io vado solo a guardare... se vuoi vedere un po' di quello che faccio puoi andare su coltivergano pagina facebook. complimenti ciao grazie.

    RispondiElimina
  19. Ho trovato molto interessante questo metodo di coltivazione, voglio provare a realizzarlo,sperimentarlo;
    ma puo funzionare anche in terreni argillosi?
    un chiarimento : nel sistema di innaffiamento con le bottiglie
    interrate, quando é stata appena trapiantato o seminato qualcosa, l'acqua esce dal fondo della bottiglia, in profondità, non può raggiungere, bagnare le nuove piante, come fai all'inizio.
    Parli anche di impianto con tubi e gocciolatoi, ma non capisco di che si tratta, come é realizzato ( le foto non si vedono).
    Grazie per il tuo lavoro di divulgazione.

    Stefano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Stefano,
      il terreno argilloso va "curato" qualche anno prima di poter coltivare in arido. Per le foto, il problema è dovuto al sito di hosting, cerco di recuperarle nel mio archivo e ripubblicarle.

      Resta nei paraggi, un post sull'aridocoltura è in arrivo a breve...

      Angelo

      Elimina
  20. bellissimo... non ne sapevo nulla. A scuola ho realizzato un orto sinergico con i miei alunni e già mi è sembrato di fare il massimo come biologico e al di fuori dei metodi tradizionali. Questo metodo supera il sinergico... penso che il prossimo anno lo sperimenterò

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Margherita,
      benvenuta tra gli Amicidellorto. Tra poco posterò altri contributi relativi all'aridocoltura. Ho visto il tuo orto sinergico, mi permetto segnalarlo agli amici:

      https://www.youtube.com/watch?v=XhWKlxUq8TM

      Angelo

      Elimina
  21. Ciao
    Avrei qualche domanda. Per la tecnica zai oltre al letame potrebbe contribuire pure la torba viste le sue doti di ritenzione idrica? E come fai a coltivare tutte quelle piante senza che restino piccole come le mie? Io mi trovo con un terreno limo-argilloso in sicilia e l unica cosa che posso coltivare d estate sono i siccagni siciliani. Ma coltivi cosi anche le melanzane? Ma poi non restano amare?

    RispondiElimina
  22. Dimenticavo: è meglio fare le buche a marzo in prossimità di semina o a ottobre in prossimità delle piogge invernali? Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Dario,
      per principio sono contrario all'utilizzo di qualunque cosa da comperare, è meglio utilizzare quello che si ha, coome tantissime "erbacce" da trasformare in compost... In caso di emergenza (curare un terreno difficile) va bene tutto, anche torba e bentonite, ad esempio. Piante esigenti come peperoni e melanzane si accontentano di acqua una volta alla settimana.

      E' meglio toccare il terreno quando è lavorabile, in autunno.

      A breve arriva un nuovo post sull'aridocoltura e piante che non soffrono la sete!

      Angelo

      Elimina
    2. Scusami, quando dici che il terreno argilloso va curato qualche anno prima, cosa intendi?

      Elimina
    3. Non devi scusarti, sono io che, spesso, sono poco "chiaro"! La cura per i terreni argillosi consiste nell'interrare materia organica, creando un terreno in cui l'humus rompa la struttura tenace tipica dell'argilla. Consiglio l'acquisto di un bel manuale, a mio giudizio indispensabile, ben fatto e molto pratico: " Waterless farming" di Francis Freeman.

      Angelo

      Elimina
  23. Ciao Angelo e buongiorno a tutti gli Amici dell'orto! Complimenti per il tuo orto a secco! Possiedo una campagna sulla murgia anche io e ricordo che mia nonna mi raccontava di un orto lassù quando esistevano solo i muli per raggiungere quelle terre e la crescita delle piante era solo assicurata da qualche rara pioggia estiva! Mi sembrava quasi un racconto fiabesco e mitico. Ho provato quest'anno a sperimentare ma con scarsissimi risultati. Complice il fatto della scelta di semi sbagliati? L'anno prossimo ci riproverò ma prima preparerò un piccolo orticello invernale che, spero, mi darà più soddisfazioni! Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Alessandro,

      i semi "giusti" sono essenziali, assieme alle tecniche tradizionali di coltivazione. Mi dici dove si trova questo orto "lassù"? Auguri per l'orto invernale! Se ti serve qualche seme...

      Angelo

      Elimina
  24. Articolo davvero molto interessante e ben scritto. Complimenti :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Francesco, ho altro materiale interessante in merito alla coltivazione senza irrigazione, appena risolvo alcuni "problemi tecnici" che interessano il blog, sarà mia cura mostrarvelo!

      Angelo

      Elimina
  25. STO' CERCANDO DI ORGANIZZARE (INSIEME AD ALTRE PERSONE), NELLA BASSA SABINA (RI) NEL LAZIO, UN CORSO (TEORICO-PRATICO DI 1 GIORNO) SULLE TECNICHE DI COLTIVAZIONE CHE UTILIZZANO POCO O PER NIENTE ACQUA DI IRRIGAZIONE.C'È QUALCUN* , QUÌ NEL LAZIO CHE ABBIA ESPERIENZA, DA POTER CHIAMARE PER FARE UNA DIMOSTRAZIONE PRATICA? GRAZIE.Stefano

    RispondiElimina
  26. Gentile Sig. Angelo, ho trovato questo suo resoconto molto interessante. Mi potrebbe spiegare meglio come e perché funziona la tecnica di coprire con dei grossi pietroni il suolo dove le piante radicano, come si vede nella foto?

    Grazie mille!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buonasera Amico anonimo, l'antichissima tecnica di "pacciamare" con pietre si trova in tutte le zone siccitose del Mondo, ad esempio è mostrata nel libro di Francis Freeman, Waterless Farming. Nelle zone aride con grande escursione termica notte/giorno, le pietre si riscaldano fortemente durante il giorno e, durante la notte, la temperatura scende fino a far condensare la rugiada sulle pietre, da dove poi scende fino al terreno, dove le radici l'attendono. Il fenomeno si può notare anche se si lascia un auto all'aperto, poco prima dell'alba la si trova bagnata di rugiada.

      Angelo

      Elimina
  27. Buonasera a tutti,
    Io scrivo per far i complimenti a tutti voi, un dibattito così è pressoché emozionante, trasmettere il vostro sapere e le vostre sante sementi così amorevolmente e da lodare.
    Un abbraccio Ayoub

    RispondiElimina