venerdì 24 settembre 2010

Raccolta dei semi

La raccolta dei semi
di Angelo Passalacqua


La mia intenzione non è quella di scrivere un manuale per autoproduzione dei semi ma, come più volte mi è stato fatto notare, in un blog dove si scambiano  e si conservano semi, qualche consiglio ai principianti bisogna dispensarlo! Mi limito a farvi vedere come faccio io, sperando d'essere d'aiuto.

La tecnica di "imbustare" le piante si applica a moltissime varietà di ortaggi e verdure, spontanee e coltivate. Se le piante sono presenti nel proprio orto, i sacchetti di garza o in tnt (tessuto non tessuto) possono essere usati per periodi lunghi, svolgendo anche una funzione di isolamento contro le ibridazioni ma di questo ne parleremo in un post ad hoc.


Questa la pannocchia dei semi dell'amaranto, andando verso la maturazione completa si piega per i peso dei moltissimi semi.  La raccolta si può fare "al volo", con un sacchetto di carta in cui si infila la pannocchia e, tenendo chiusa l'imboccatura con una mano, recidendo il fusto. Ma consiglio di adoperare i sacchi in tnt in cui infilare le piante intere, visto che le infiorescenze coi semi sono presenti anche sui rami laterali.


Dopo aver raggruppato più piante, infilarle nel sacco…


... e poi appendere in luogo riparato.


I semi cadranno nel sacco e potranno essere facilmente raccolti


Sono moltissime la piante di cui si possono raccogliere i semi operando a questo modo, dalla bieta alle cime di rapa o alla cicoria.


Per piante come la cicoria, che hanno fusti legnosi e possono lacerare le buste di carta o di tnt, è consigliabile usare una federa di cuscino. Ciò vale anche per i capolini di piante spinose come il cardo mariano, ad esempio. Consiglio di reciderli singolarmente e poi estrarre i semi coi guanti, a casa.


Esempi di tante spontanee di cui vanno raccolti i semi con il sacco:


Acetosa

rosolaccio

crespigno


senape nera


atreplice rossa


Questo tipo di pianta va tagliata e posta nel sacco a seccare completamente quando almeno il 60% dei semi è maturo.


Naturalmente il discorso non si esaurisce qui, ne riparleremo in più interventi, assieme alle modalità di conservazione dei semi.
Vi consiglio un'ottimo manuale per la conservazione dei semi, io ho la versione cartacea, ignoro se sia ancora reperibile e dove, potete vederlo qui:

http://www.scribd.com/doc/35890494/Manuale-Salva-Semi-e-coltivazione-ortaggi

7 commenti:

  1. RACCOLTA DEI SEMI - I commenti del vecchio blog

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    25 Settembre 2010
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    Sono anni che cerchiamo di riscrivere il volume sull'autoproduzione delle sementi di Fanton, rendendolo più europeo e meno australiano.
    Grazie per le preziose informazioni, eventualmente ti chiederò qualche delucidazione sulle specie mangerecce poco comuni di cui hai parlato.

    miche

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    25 Settembre 2010
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    Ciao Michele,

    i detrattori del manuale puntavano il dito proprio sulla "alienità" di un testo australiano a beneficio di seedsavers italiani...

    Per me, bisogna distinguere però tra le varietà di piante di cui è suggerita la coltivazione, sicuramente non sono le nostre (ma non mancano varietà europee, come potete leggere) e ci interessano poco.

    Ma le indicazioni sul come ricavare i semi sono le stesse, sia si tratti di un cavolo toscano o di uno cinese e, a mio parere, il testo è ben fatto.

    Dici che state lavorando per una versione europea del testo e la cosa sarà di sicuro interesse, visto che il testo va adattato al nostro territorio.
    Ad esempio ti riporto:

    L’incrocio può avvenire solo all’interno della stessa specie. A titolo d’esempio, i cetrioli sono ricettivi solo al polline di altri cetrioli: non possono incrociarsi con meloni o angurie. Un cetriolo verde può ibridare con uno bianco, se crescono vicini; in questo caso, i semi di entrambi daranno frutti con caratteristiche miste, per esempio un cetriolo bianco striato di verde e viceversa.

    Evidente che i coniugi Fanton e Mollison non conoscono i "caroselli"...

    I cetrioli sono fra quelle cucurbitacee che tradizionalmente si dice crescano di pari passo con la virilità dell’agricoltore. In Inghilterra si usa tenere i semi di zucca nella tasca interna del panciotto prima di seminarli, presumibilmente per scaldarli, sebbene possano anche assorbire una parte della virilità dell’agricoltore.

    Qui permettimi di farmi una bella risata!

    Mi permetto segnalare, oltre ai soliti Manuali di Seymour e della Kreuter che ho citato altre volte, anche i testi di Fukuoka ma in particolare "Lezioni italiane", dove si parla appunto di adattamento del suo metodo e dei semi da utilizzare per l'Italia.

    E, sopratutto, vi raccomando di ragionare ognuno con la propria testa...

    Angelo

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    16 Novembre 2010
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    Sarebbe molto utile per chi, come me, ha il desiderio di coltivare più di una varietà (ad esempio di pomodori), una guida su come evitare le ibridazioni. Non sempre si ha a disposizione un terreno lungo un chilometro per seminare "a distanza", piuttosto i nostri sono "orti negli orti". Impollinazioni manuali, isolamento con TNT ecc. ecc. ci permetterebbero di realizzare un orto variegato in uno spazio accettabile, e di condividere poi in purezza una quantità di semi maggiore. Qualche foto e qualche commento renderebbe tutto molto più semplice, come nel caso di questo interessantissimo ed utilissimo post. Grazie anticipatamente a tutti gli esperti che ci guideranno in questo meraviglioso hobby

    Max & Betty

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    16 Novembre 2010
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    ..."ma, come più volte mi è stato fatto notare, in un blog dove si scambiano e si conservano semi, qualche consiglio ai principianti bisogna dispensarlo! Mi limito a farvi vedere come faccio io, sperando d'essere d'aiuto."

    Ciao Massimo,
    la tua richiesta è la stessa fatta da Gianluca, le pratiche per preservare la purezza dei semi non sono poi così difficili da attuare. Io non mancherò di fare la mia parte...

    Angelo

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    15 Maggio 2011
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    Grazie mille, duemila, tremila, per questo manuale on-line di raccolta e conservazione semi.
    Preziosissimo!!!!!!!!!!!!!

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  2. Quest'anno voglio provare a farmi i semi di zucchina, e quindi ne ho lasciato alcune crescere a volontà sulla pianta, e ora sono molto grosse, tre chili a zucchina.
    A breve arriverà il freddo gelo, e dovrò toglierle dalla pianta.
    Mi domando: come è bene proseguire?

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    Risposte
    1. se sono mature togli i semi, li metti ad asciugare e quando sono ben secchi li riponi all'asciutto e fresco.
      Se sono prossime alla maturazione le tieni in casa al tiepido finchè completano la maturazione e poi procedi come sopra.
      Se sono troppo immature non credo ci siano speranze, ma potresti comunque tentare di tenerle in casa e vedere come procedono.

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    2. Ho risposto nel posto sbagliato... ora cancello.
      http://www.fioridiaia.altervista.org/index.php?album=anni-precedenti%2F2008&image=Zucchina-da-seme.jpg

      Ti mando la foto di una zucchina da seme che tenni anni fa.
      Io faccio come con le zucche. Se la pianta non è più in grado di portarla avanti oppure se il tempo è troppo freddo e umido e rischia di marcire la raccolgo e la tengo in casa la notte e fuori quando c'è il sole. Alcune sono commestibili anche da mature, tipo la zucchetta di Albenga.

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    3. Ringrazio honey75 e Claudia per i consigli.
      Vedo nella foto di Claudia che lo zucchino "maturo" ha un colore a righe verdi e gialle, mentre i miei sono ancora verdi, per cui deduco che la maturità non dipende dalla grandezza ma soprattutto dal colore.
      Rilevo dai commenti che non è necessario trattare i semi in modo particolare, come ho invece letto essere necessario fare per i pomodori (fare fermentare).
      Quindi proverò a far maturare al massimo le zucchine sulla pianta, magari proteggendole con un telo dal gelo, per poi eventualmente proseguire la maturazione al tiepido della casa.

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    4. Ciao Giovanni,
      Nerio e Claudia ti hanno consigliato in modo egregio, aggiungo solo che, per gli ortaggi "da serbo", se decidi di staccare gli zucchini-zucche da seme, è meglio lasciare un moncone di fusto di una ventina di centimetri attaccato all'ortaggio. Gli zucchini puoi utilizzarli in cucina, subito o tra qualche mese, in fondo sempre di zucche si tratta!

      "Ad sal, ad mel, ad piper semper cucurbita est!"...

      Angelo

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    5. Orto, non avevo visto il tuo commento.

      Non so se il colore sia determinante per stabilire il livello di maturazione o se dipende dal tipo di zucchina.
      La mia era una Striata d'Italia, una zucchina non striata potrebbe avere un altro colore.
      La Trichosanthes cucumerina secondo le informazioni che avevo trovato doveva diventare a strisce verdi e rosse. Io aspettavo le strisce, poi per fortuna mi sono accorta che iniziava ad ammorbidirsi sulla punta e l'ho raccolta.
      Riguardo i semi è vero, non faccio nessuna preparazione particolare, mi limito a farli asciugare come è logico.

      Devo dire che per praticità faccio fermentare i semi di pomodoro, perché ora ne conservo molti da scambiare e trovo più comodo farli così, ma per anni e anni i miei genitori e i miei nonni hanno conservato i semi di pomodoro senza farli fermentare e non hanno mai avuto problemi.

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