lunedì 8 ottobre 2018

L'UVA DI FRANCESCO

Le uve di Francesco

di Angelo Passalacqua


Ho conosciuto Francesco circa un anno fa, tramite amici comuni, in un paese di 28.000 abitanti ci si conosce tutti di vista, solo poi ci si incontra! Durante una mia visita nella sua azienda mi ha fatto da guida nelle sue coltivazioni, in particolare ho rivisto e riassaggiato uve che non vedevo da molto tempo!



Sono uve di un tempo, dolci ed aromatiche, con i semi negli acini, come è "naturale" che sia, non piacerebbero agli amanti del "seedless", ma si perdono molto...







Mi spiace per voi che non abbiano ancora scoperto come condividere sapori e profumi via internet, ma potete fidarvi, palato ed olfatto gradiscono molto! 

Poi, una scoperta che rende felice chi, come me, ama la Natura e le sue azioni "selvatiche"







Questa uva è prodotta da una vite nata da seme, arrivato da chissà dove, in un cortile della masseria di Francesco. Uva unica, nel grappolo i chicchi maturano a scalare e ciò rappresenterebbe un difetto se, sorpresa, scopriamo che si può attendere la piena maturazione, i chicchi maturati per primi non si rovinano ma rimangono turgidi e croccanti!



                              Foto di Grazia Margherita. Si ringrazia.



La pianta è robusta e resistente, la produzione è enorme, l'uva si può raccogliere in tardo autunno.

Inutile vi dica che qualche talea la porterò a casa, a tempo giusto. Intanto inizio la semina dei vinaccioli!



7 commenti:

  1. Bellissime!
    Ma sono uve che non hanno bisogno di trattamenti? Che nomi hanno?

    RispondiElimina
  2. Belle e buonissime! Francesco mi riferisce che i trattamenti a base di bordolese sono limitati ad uno o due, come è stato per questa annata particolarmente piovosa. Difficile dare un nome a queste uve, quella nata da seme in pratica è sconosciuta!Anche se somiglia ad un uva che si vede in questo filmato, assieme ad un vecchio metodo di difesa che andrebbe rivalutato!

    https://www.youtube.com/watch?v=Bcmfi7QnnvU

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ugualmente fantastica, Angus senza nome.

      Elimina
    2. Grazie Angelo per avermi menzionato,aggiungerei che anche i chicchi verdi sono dolci e la dolcezza migliora quando tutto il grappolo diven tarossiccia/marroncino .

      Elimina
  3. molto interessante... mi sembra di vedere dalle foto che la forma di allevamento viene lasciata abbastanza libera o sbaglio?

    RispondiElimina