domenica 25 luglio 2010

Biodiversità della Murgia

Biodiversità
di Angelo Passalacqua

Per onorare degnamente la Giornata della Terra, avevo deciso di mostrarvi un'ambiente "a rischio", quello della Murgia (da "murex", "pietra aguzza"), altopiano di roccia calcarea caratteristico della Puglia e del territorio di Matera. Non ho rispettato la data esatta, ma credo non sia poi così importante!
Più precisamente, il posto in oggetto è uno degli ultimi insediamenti antichi degli originali boschi, la "Gravinella", "piccola gravina".

Doveroso da parte mia rendere omaggio ad una coppia di persone, i coniugi Margherita, autentici "Chico Mendes delle murge", i soli che, quando i bulldozer entrarono nel bosco, si frapposero tra le lame di acciaio e gli alberi...
La Gravinella è un enorme serbatoio di biodiversità, querce, oleastri, perastri, mandorli e centinaia di piante erbacee, molte sono presenti solo qui.

Nella foto di gruppo ci sono terebinti, mandorlo di Webb, perastro.


Questo è il terebinto, oltre alle sue tipiche qualità, è interessante perché è un valido portainnesto del pistacchio.

Il Perastro, o meglio uno dei due, il Pyrus amygdaliformis, detto Pero mandorlino per le foglie simili a quelle del mandorlo. E' l'unico portainnesto per coltivare alberi di pero nella terra arida e calcarea senza mai irrigare. I frutti sono commestibili, dopo un periodo di ammezzimento in casa, come si usa per il nespolo di Germania. Si raccolgono in Settembre-Ottobre. Nel mio dialetto è ù calapresc.

Un albero perfettamente adattato all'ambiente, irto di spine per difendersi, specie sui rami giovani. A proposito di spine, una curiosità:


 http://www.coloridellamurgia.it/uccelli/averle/index.htm


Ora una rarità, un mandorlo molto particolare.


Molto particolari i suoi rami posti ad angolo retto e con la punta aguzza. Le piccolissime mandorle sono amare.



Appena colte, una manciata di mandorle di Webb. Per dare idea delle dimensioni ho posto a sinistra ed a destra due mandorle normali.


In primo piano, a sinistra mandorla sgusciata, notare la relativa grandezza rispetto al frutto intero, a destra.


Qui le piccole mandorle di Webb tra le 22 varietà di mandorle antiche che coltivo. I segni sono dovuti a necessità di riconoscimento.


Qui il soggetto non è la calcatreppola ametistina, Eryngium amethystinum, coi suoi colori azzurri e viola, bensì il terreno rosso...



Lo coltivo nei miei terreni con successo.

Ultima segnalazione per il mitico falco grillaio, potete vederlo anche con la webcam dell'amico Carlo Catoni   www.birdcam.it


http://www.terredelmediterraneo.org/intro_grillaio.htm

Spero che la passeggiata fuori dall'orto sia stata di vostro gradimento, caso contrario scusatemi, non lo faccio più...

Se qualcuno è interessato ai semi, ne ho piccole quantità disponibili.

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