lunedì 27 luglio 2020

CAROSELLO TONDO DI MASSAFRA


Carosello tondo Massafrese 

di Xx



I caroselli sono piante tipiche del meridione d'Italia ed in particolare della Puglia, ma stanno ottenendo un sempre maggiore successo anche nel Nord-Italia, tanto che attualmente vengono commercializzati col nome di meloncella da una grande catena di supermercati e sono uno degli ortaggi più richiesti anche in Friuli, nella nostra azienda agricola, dove li coltiviamo ormai da anni.


La ragione di tale successo sta nel fatto che tutti i caroselli hanno un sapore dolce e delicato in quanto privi di cucurbitacina, che rende invece lievemente amari e spesso indigesti i cetrioli classici. Il suo frutto, in Puglia, viene consumato in alternativa al cetriolo comune e conosciuto con vari nomi, a seconda della varietà e della località di coltivazione: cetriolo pugliese, carosello, barattiere, meloncella, menunceddhra, spureddhra, peponcino, cianciuffo, cocomerazzo e tanti altri. 

Tra tutte le varietà spicca in modo particolare il carosello tondo Massafrese (Da Massafra, città in provincia di Taranto) perché la pianta è cespugliosa, con foglie piccole e, proprio per la superficie fiogliare inferiore rispetto alle varietà di caroselli di forma allungata, traspira poca acqua e può essere coltivata in aridocoltura. Il suo frutto è rotondo, di colore verde chiaro, con striature verde scuro, senza peluria e con i semi piccoli e bianchi. 

I caroselli sono degli ortaggi a basso contenuto calorico (solo 13 calorie per 100 grammi), ricchi di sali minerali, vitamine ed amminoacidi. Inoltre hanno una azione diuretica e disintossicante. I caroselli tondi massafresi devono essere sempre sbucciati, in quanto la buccia è un pò dura, poi: 

1. Si possono mordere direttamente, sono un'alternativa gustosa ad uno spuntino con la frutta, rispetto alla quale risultano meno calorici. 
2. Si possono aggiungere nelle insalate classiche, in alternativa ai cetrioli. 
3. Si possono utilizzare nelle insalate salentine: un mix di caroselli, pomodori da insalata, patate lesse fredde e tonno. Un gusto irripetibile. 

Coltivazione 
I semi germinano facilmente e si possono seminare in Aprile, in semina protetta. Noi preferiamo seminarli in bicchieri di plastica, in modo che le piantine abbiano un grosso pane di terra, per un migliore attecchimento al trapianto in terra e coltivate in aridocoltura.

Le piante si trapiantano a circa un metro di distanza tra loro, in un terreno ben concimato con stallatico o con compost e crescono come un grosso cespuglio, costituito da un ramo principale molto corto (circa 10-20 centimetri), dal quale si dipartono vari rami secondari. 


I fiori femminili (che svilupperanno i frutti) si formano principalmente sul tronco principale, mentre i fiori maschili si formano sui rami secondari. Per questa ragione i frutti risultano quasi tutti ammassati sul tronco principale, anche se non è raro trovarne qualcuno sui rami secondari. I frutti si iniziano a raccogliere dopo due mesi dalla semina, quando sono ancora verdi e delle dimensioni di una grossa pesca, ma continua ad avere un buon sapore anche quando diventa grande come un piccolo melone. E' necessario raccoglierli dopo due giorni per non sovraccaricare la pianta e per stimolarla a produrne altri. La produzione prosegue abbondante fino ad Ottobre. un altro vantaggio del carosello massafrese è che, a differenza di altri caroselli, è abbastanza resistente al "mal bianco" (oidio) e non necessita di trattamenti antifungini. 

Per ottenere i semi del carosello tondo massafrese è necessario individuare le piante che producono caroselli con forma e dimensioni tipiche della specie, quindi si lasciano a lungo i frutti sulla pianta, finché diventano grossi come dei meloni e la buccia vira al giallo-arancio, con la polpa che tende a marcire. A questo punto si taglia in due metà e con un cucchiaio si prelevano i semi, separandoli dalla placenta alla quale sono attaccati. 

Dopo averli lavati, si lasciano seccare all'ombra. I semi mantengono un'ottima germinabilità per due anni, poi si riduce un pò col passare del tempo. 


3 commenti:

  1. Il ramo principale è così corto per sua natura o lo cimate?

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  2. Ciao Claudia.
    Anche io coltivo il carosello tondo di Massafra e ti assicuro che il ramo principale è proprio così corto e su di esso si ammassano i frutti.
    Infatti questo carosello, se coltivato in siccagno cresce cespuglioso e dal ramo principale corto si dipartono i rami secondari più lunghi, ma non così lunghi come le altre varietà di carosello.
    Spero di esserti stato utile.
    Paolo

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    1. Grazie, molto gentile. Da tempo sto considerando l'idea di (se e come) cimare le cucurbitacee.

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