venerdì 15 giugno 2012

Il Pesco


Pesche e percoche

di Angelo Passalacqua

" O ragazza dalle guance di pesca
o ragazza dalle guance d'aurora
io spero che a narrarti riesca
la mia vita all'età che tu hai ora." 
          
                Oltre il ponte,  Italo Calvino 


Negli affreschi delle case di Pompei sono presenti questi frutti, i Romani li chiamavano pomum persicum perché li credevano originari della Persia, portati in Grecia da Alessandro, in realtà vengono da più lontano, dal sud della Cina.

http://cucina.blogautore.espresso.repubblica.it/tanti-modi-di-dire-pesca/

Nella mia zona si coltivano poche varietà di pesche vere e proprie, come la Michelini, la Bianca, la minuscola Cipressino, tante invece le Percoche 

http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/pescabianca.htm



Il nome è frutto di un malinteso dei nostri soliti Antichi, loro per praecoquis (precoce) intendevano le albicocche, come ci mostra Apicio in una sua ricetta:

http://www.ristorantepresident.com/cena_antichi_pompeiani_bibliografia.html


Meno succose delle pesche ma buonissime e profumatissime, le varietà sono molte, dal percoco di Turi, di Tursi, di Acquaviva, quelli di origini campane

http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/percocapizzo.htm
http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/percocaputeolana.htm
http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/percocaterzarola.htm


http://www.turionline.it/2009/08/percoco-di-turi/


http://it.wikipedia.org/wiki/Percoca


In basso la mitica tabaccara, la pesca piatta di origine siciliana 


http://www.etnastyle.it/2012/01/pesca-tabacchiera-etna.html 




Con polpa bianca o gialla, profumi inebrianti e sapore ottimo



Oltre che al naturale, si usa consumare i percochi come "mangia-bevi", tagliandoli a pezzi e mettendoli nei bicchieri da riempire con vino fresco, si beve per tutta la durata del pranzo e, alla fine, si mangia...


http://it.wikipedia.org/wiki/Prunus_persica

Degne di menzione le calabresi merendelle, insolita e curiosa varietà.


La coltivazione richiede molta attenzione ed assidue cure, purtroppo è un frutto molto delicato, come sempre innesto su portainnesto idoneo, qui è il mandorlo che consente la coltura a secco, meglio innestare i rami in alto, in modo di avere poco legno di pesco e molto di mandorlo, per limitare i danni... Poi ci sono ingegnosi metodi come questo:
http://www.agrirape.it/it/prod/pescasettembrina/infopesca.html





18 commenti:

  1. Ma quanto terreno e quante piante hai?
    Riesci sempre a stupirci.
    Pat

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  2. me lo sono chiesto anche io... pero' sto soffrendo leggendo il tuo post perche' l'ultima percoca l'ho mangiata 4 anni fa a casa di mamma... qui e' troppo freddo per crescere ogni tipo di pesca e albicocche quindi e' tutto importato..ma la qualita' e' scarsa (a prezzi alti pero')...complimenti cmq per il post... sei sempre molto informativo. dovevi fare il professore di scuole agrarie cosi da aprire le menti delle nuove generazioni...

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  3. Angelo come sempre sei il "MAESTRO". E' possibile avere una panoramica sulle cure? Grazie

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  4. Bellissime queste pesche, mi hai fatto ricordare i primi anni '70 quando io, sposina novella, ho cominciato a fare una gran quantità di marmellata con pesche di pasta bianca. Sul nostro terreno c'erano molte piante messe dai precedenti proprietari , maturavano fine luglio inizi agosto, erano profumatissime, succose e grosse.
    E' vero, bisogna chiamarti " MAESTRO ".
    Franca

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  5. I terreni sono dieci ettari, lo spazio non manca, il numero esatto degli alberi... non li conto da parecchio, ma sono centinaia. Ed aumentano di continuo, tutto quello che trovo, pianto ed innesto. Ad esempio, i melograni, varietà dopo varietà, sono oramai un lungo filare:

    http://i794.photobucket.com/albums/yy228/angelop_album/DSC02309.jpg

    E, tra poco, vedrai quante di pere...

    @Enrico
    Mi dispiace di arrecarti questo dolore... Purtroppo non posso spedirti i percochi, ti arriverebbero marci!!! La soluzione potrebbe essere una tua visita per ferie nella nosta Puglia, con relativa scorpacciata di frutti vari.

    Non ho studiato Agraria, non potrei insegnare anche perché non mi reputo un buon maestro...

    @maxbetty e Franca
    Vi ringrazio per la stima ma, come ho appena scritto nella riga sopra, non sono maestro ma "ignorante" (ignorare, non conoscere), continuo a leggere, cercare ed imparare.

    Certo, vedendo in internet e leggendo qua e là, potrei concordare che ho qualche capacità da condividere, potrei tenere corsi di orto ed agricoltura, non mancherebbe chi pagherebbe bene! Ma non è nella mia "natura", poi qualche migliaio di euro in più farebbero sì comodo (di questi tempi poi...) ma non cambierebbero la vita, va bene così, niente maestri ed allievi ma solo condivisione!

    Buonanotte a tutti!
    Angelo

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    1. Vedendo alcune immagine delle tue coltivazioni, con orizzonti non delimitati da recinti, mi ero immaginato che erano estese.
      Ora leggo che sono dieci ettari, che è un numero da smancoro, considerato che, come pare, li segui pure da solo facendo nel contempo pure altre attività.

      Noi, in due, facciamo fatica a tenere a bada un ettaro!
      Vero è che la nostra stagione utile è di soli 6 mesi, il resto è neve, e che le lavorazioni le facciamo praticamente tutte a mano, perché il terreno è scosceso, e che abbiamo ancora molto da imparare, ma non pensavo proprio così tanto!

      A questo punto spontanea sorge la domanda: Ma come fai? Hai un orologio che cammina più adagio?

      Sii buono Maestro, dacci due dritte su come coltivare in velocità!

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    2. Dal V-angelo apocrifo della Terra Promessa, il Maestro:
      "In verità, in verità vi dico..."

      Sei ettari sono di terreno seminativo che coltivo da tempo con minima lavorazione, semina ad anni alterni di maggese (o legumi) e grano duro. Sto valutando anche l'adozione di questa tecnica:

      http://www.youtube.com/watch?v=Cf2JYqZ7Heg

      Per gli orto a secco uso i miei motozappa diesel, niente frese ma solo uso di rulli a fasce, ogni tre anni in occasione della letamazione, poi solo forca e zappa. Non irrigando le sarchiature sono poche, la crescita delle infestanti in pratica non c'è.

      Il terreno dove testo le nuove varietà di verdure e di frutti è di poco più di un'ettaro, diviso in zone dove applico le diverse tecniche, da Fukuoka alla permacoltura (con adattamenti personali). Terreno murgioso, poca terra e molti sassi, niente letamazione ma coltivazione manuale di legumi, ceci neri, ceci bianchi, lenticchia nera, cicerchie varie, lupini, ecc. Qui niente trattore, per evitare di compattare il (poco) terreno ma sempre il motozappa ogni tre anni. Semine a file affiancate per sfruttare al massimo l'acqua di irrigazione. Lavorazioni tutte manuali, in solitaria... Ovvio che il calendario dei lavori può essere stravolto in ogni momento, quindi le priorità possono cambiare. Ad esempio, una bronchite o un attacco influenzale ed addio potatura secca, se ne parla l'anno venturo... Ma non è poi un grosso problema, a parte l'aspetto estetico! Diciamo che questo orto-giardino non è curatissimo anche se rende bene comunque.

      Non solo il mio orologio va alla giusta velocità, anche il calendario...
      Mi vedo costretto a scrivere qualche post in merito, le foto poi sono più efficaci di qualsiasi descrizione, a breve!

      Nel frattempo vi segnalo una ortolana yoga-zen-alternativa, ho anch'io i momenti scurrili, Pat non tenerne conto, per carità!

      http://www.youtube.com/watch?v=QaM6fpsUMZQ

      Angelo

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    3. Ho cercato di capire cosa sono quei "rulli a fasce" ma non ci sono arrivato, neanche con il potente internet.
      Io uso un motocoltivatore BCS "medio" con ruote in gomma e fresa da cm 80.
      Ma visto che tu dici "niente frese" come se fossero un danno, quei "rulli a fasce" mi incuriosiscono; mi puoi dare un minimo cenno per capire cosa sono?

      Nei miei orti ho piazzato ovunque l'irrigazione a spruzzo, per quei rari momenti di siccità che a volte capitano.
      Ma per quando piove tutti i giorni, visto che non amo le serre e non so concepire un diverso sistema di "antirrigazione", il controllo delle infestanti nelle porzioni che tengo a terra nuda è un lavoro che ci impiega molto tempo, perché la veloce sarchiatura per essere efficace vuole il sole.
      E questo direi che è il principale motivo per cui "un ettaro" è il nostro limite massimo.

      La tua ortolana zen è follemente divertente e simpatica; ha una bella terra fine e un buon controllo delle infestanti, ma innaffia con un getto troppo violento ...

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    4. Una volta Angelo lo ha fatto vedere su un post pubblicato nel vecchio blog, però non riesco a trovarlo.

      Angelo, ti ricordi come si intitolava? Mi sembra che lo avevi spiegato quando con Paolo scherzavate a fare il "Grande capo" contro una "certa" persona.

      R.

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    5. Credo che Paolo non abbia trasferito quel post.

      Ciao Giovanni, ho messo tre foto di questi famosi rulli, c'è ancora qualcuno che attende un post in cui ne parlo, da un annetto... Provvedo a breve, promesso!!!

      Intanto puoi vederli qui:

      http://www.damistore.com/components/com_virtuemart/shop_image/product/RULLI_TAGLIA_ERB_4e70bd744960a.jpg

      Lavorano diversamente dalle dannose (per il terreno) frese, non si possono però usare coi motocoltivatori.

      Angelo

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  6. vedo che c'è qualcuno messo peggio di noi?!
    Pat

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  7. Da qualche giorno stanno cadendo tutte le peschette dall'albero nato da seme ed entrato nel 4° anno di vita. Ne aveva una quindicina. È ancora troppo giovane per portare le pesche a maturazione? o potrebbe esserci stato qualche altro problema?

    Roberta

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  8. Ciao Angelo.
    Ti leggo oggi e oggi sono stupito, come sempre, da quello che ci fai vedere e dalla competenza nel descrivere. Descrivi? no! rimandi e rimandi, apri la mente.
    Ciao
    Cesare

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    1. Ciao Cesare,
      è sempre un piacere ritrovarti, grazie per i complimenti...

      Permettimi di condividere con gli Amici una visita nel tuo meraviglioso orto-giardino, è giusto che si condivida anche la Bellezza:

      http://www.forumdiagraria.org/il-mio-orto-f89/hortus-t25248-290.html

      Agli Amici un consiglio: andate alla prima pagina e... Buona lettura!

      Angelo

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    2. Ma è bellissimo l'orto-giardino di Cesare.
      Io vivo nel hinterland di Milano a Sesto San Giovanni, non è possibile incontrarci?
      Pat

      P.s. non si può pubblicare un post sull'orto-giardino di Cesare?

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    3. Ecco! dovevo ringraziare Angelo e me ne sono accorto dopo un anno! Angelo, sono sicuro che capirai.
      Vale anche per Pat, capiscimi sulla fiducia!
      Incontrarci? si volentieri, ma il mio orto è nel piacentino.
      Passerà ancora un anno? spero di no!
      Intanto un cordiale saluto,
      Cesare

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    4. Ciao Cesare,
      è sempre un piacere ritrovarsi, dopo anni o solo pochi giorni cambia poco.

      Buon lavoro!
      Angelo

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  9. Ciao Angelop queste le possiedi tutte?
    Ci siamo sentiti anche via mail da poco ..CIAO

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