SEMI PURI
di Angelo Passalacqua
Eccomi a dispensare qualche consiglio circa la produzione di semi in piccoli spazi, parlare di salvaguardia dei semi in piena terra non credo sia utile in questo post. Mancando lo spazio minimo di distanza da dover tenere per operare in "sicurezza", la sola tecnica adottabile è quella dell'isolamento delle piante.
I materiali che vedete nella foto sono tutti di facilissima reperibilità, assieme ai sacchi ed ai teli in tnt, "tessuto non tessuto". Naturalmente si possono usare altri materiali che abbiano lo stesso scopo, ad esempio garza al posto del tnt
La rete metallica è perfetta per costruire il telaio che sorreggerà il sacco, un paio di guanti e le pinze bastano per fare gabbie del diametro e dell'altezza voluta.
Per evitare possibili lacerazioni ai sacchi è bene coprire le parti pericolose, basta anche del cartone arrotolato e fermato con nastro adesivo. Un pezzo di tubo in gomma non più buono, tagliato longitudinalmente ed infilato è meglio!
Per ancorare al terreno adopero tondino da edilizia ma vanno bene anche canne e simili, attenzione a porre all'interno della gabbia e qualche centimetri più in giù del bordo della rete. Legare con stringa in gomma, spago o filo di ferro plastificato. Le piante in foto sono di pomodoro coltivato "in asciutta".
Infilare il sacco sino ad arrivare a terra, sigillate al suolo con sassi e terra. Per piante che occorre irrigare, consiglio il sistema della bottiglia interrata che ho mostrato in un'altro post.
Si può eliminare la gabbia in rete metallica, incappucciando la pianta con sacco e legando con la stringa in gomma, preferibile perché cede e non strozza il fusto.
E' possibile anche isolare solo un gruppo di fiori, un pezzo di tnt o garza da fissare con una mini molletta in plastica (per motivi di leggerezza) o con la solita stringa.
Per questa soluzione, ricordatevi di segnare questo gruppo con un nastrino, specie se eliminate l'isolamento alla comparsa dei frutti.
Le foto si riferiscono al pomodoro ma è ovvio che molte altre varietà di ortaggi è possibile isolarle con queste modalità.
Attenzione, delle varietà "autofertili" basta anche una sola pianta nel sacco, ciò vale per pomodoro, melanzane, peperoni, eccetera. Per i fagioli, i phaseolus vulgaris sono autofertili, le varietà coccineus e lunatus vengono impollinate dagli insetti e dal vento.
Sconsiglio la coltivazione in piena terra di queste varietà, è meglio coltivarle in capaci vasi da ricoverare al riparo, le correnti d'aria che attraversano il tessuto sono sufficienti per l'impollinazione.
Il discorso si fa complicato per le varietà autosterili, quelle che devono impollinarsi vicendevolmente con più piante,cercate di ingabbiare assieme almeno tre piante. E' possibile anche isolare a giorni alterni le varietà, per esempio coprire tutte le piante dello stesso ortaggio meno una lasciando che gli insetti facciano il loro lavoro su queste piante. Il giorno seguente coprire la varietà e scoprirne un'altra. Questa soluzione è però più "rischiosa", piante selvatiche e quelle degli orti vicini possono fare scherzi!
Le cucurbitacee si ibridano facilmente, la tecnica migliore è l'impollinazoine manuale più isolamento delle piante. Con la solita rete metallica ricaviamo dei tunnel a forma di "V" rovesciata, copriamo col tnt venduto a rotolo di varie misure.
Sigilliamo tutti i lati con la terra. Di solito sconsigliano l'uso del tnt perché eleva la temperatura interna ma, come vedete, la mia esperienza non conferma questo timore, notate l'ombra... In caso di temperature veramente estreme è possibile sempre ombreggiare.
L'impollinazione manuale si fa prendendo il polline dai fiori maschili e portandolo a contatto col fiore femminile, nei meloni e simili si usa un bastoncino con ovatta alle estremità, un semplice cotton fioc. Strofinate il cotone su due fiori maschili diversi e poi passateli sul fiore femminile. Purtroppo otto fiori femminili su 10 abortiranno...
Zucche e zucchini non hanno questo inconveniente, basta togliere i petali al fiore maschile ed impollinare
I fiori vanno tenuti chiusi, non solo i femminili, magari è meglio farlo la sera prima.
Con le mollettine in plastica (o in legno ma pesa di più) o...
... con la garza, da eliminare alla formazione del frutto
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Grazie a Iaia per le foto.
Prego, Angelo, grazie a te! Qui impollinavo la zucchina, semplicemente per favorire la produzione dei frutti senza però isolare prima e dopo.b