Pomodoro giallo di Lecce
di Angelo Passalacqua
Indispensabile premessa iniziale, poiché c'è un altro pomodoro giallo che porta questo nome ed è più conosciuto, sempre pomodori da coltivare in seccagna e da conservare appeso per il consumo invernale.
A sinistra nella foto, il giallo vernino leccese, ricorda un pomodoro giallo del piennolo, come forma della bacca e per la presenza del "pizzetto" alla base ma anche un pomodoro coltivato tradizionalmente nella zona di San Paolo di Civitate, ai piedi del Gargano.
Può essere consumato appena raccolto ma, da buon seccagno, merita l'attesa per essere utilizzato in inverno o trasformato in salsa, con un sapore ottimo ed un profumo intenso, di "vero pomodoro".
Il colore della polpa non muta con la conservazione, resta sempre di un giallo oro per la buccia e di un giallo limone all'interno.
Se coltivato senza irrigare, si conserva a lungo, anche otto o nove mesi.
sabato 30 novembre 2019
venerdì 22 novembre 2019
LE PUMMAROLE DI FRANGISCO
I pomodori di Francesco
di Angelo Passalacqua
Questo mio scritto è il resoconto di una splendida Domenica dello scorso Ottobre, ero stato invitato dall'amico Angelo allo scambio dei semi annuale.
Ero reduce da un malanno un pò fastidioso e titubante se partecipare o meno. Ma il pensiero di ritrovare gli Amici è stato più forte di ogni altra ragione e, in compagnia di Giuseppe e compagna, siamo partiti! In più sapevo che avrei conosciuto nuovi amici, giunti ad Ostuni per l'occasione.
Mi ero limitato nella varietà dei semi che portavo allo scambio, i soliti pomodori pugliesi, due fave, le cipolline egiziane e due o tre chili di aglione. Tanto sapevo che gli amici presenti avrebbero provveduto al meglio a colmare le mie mancanze! E la gradita sorpresa fatta da Francesco da Napoli, lo vedete nella foto soprastante, a destra. Aveva portato con sé tanti pomodori campani, le pummarole!
I pomodori hanno attirato subito l'attenzione dei visitatori, ho faticato a tenere a bada evitando "appropriazioni indebite" e smistando i pomodori tra me e gli amici seedsaver. Una volta a tornato a casa, ho fatto il mio solito lavoro di recupero dei semi, ora attendono qualche mese per conoscere il terreno della Puglia.
Assieme a pomodori che già conoscevo, interessanti novità come il lucariello rosso ed il giallo Giagiù, il pomodoro giallo di Giulia.
Nella foto il giagiù è a destra, i tre pomodori a sinistra sono di origine salentina, sono da serbo, ve ne parlerò in seguito.
Ringrazio Francesco ed il gruppo di Corto Circuito Flegreo.
di Angelo Passalacqua
Questo mio scritto è il resoconto di una splendida Domenica dello scorso Ottobre, ero stato invitato dall'amico Angelo allo scambio dei semi annuale.
Ero reduce da un malanno un pò fastidioso e titubante se partecipare o meno. Ma il pensiero di ritrovare gli Amici è stato più forte di ogni altra ragione e, in compagnia di Giuseppe e compagna, siamo partiti! In più sapevo che avrei conosciuto nuovi amici, giunti ad Ostuni per l'occasione.
Mi ero limitato nella varietà dei semi che portavo allo scambio, i soliti pomodori pugliesi, due fave, le cipolline egiziane e due o tre chili di aglione. Tanto sapevo che gli amici presenti avrebbero provveduto al meglio a colmare le mie mancanze! E la gradita sorpresa fatta da Francesco da Napoli, lo vedete nella foto soprastante, a destra. Aveva portato con sé tanti pomodori campani, le pummarole!
I pomodori hanno attirato subito l'attenzione dei visitatori, ho faticato a tenere a bada evitando "appropriazioni indebite" e smistando i pomodori tra me e gli amici seedsaver. Una volta a tornato a casa, ho fatto il mio solito lavoro di recupero dei semi, ora attendono qualche mese per conoscere il terreno della Puglia.
Assieme a pomodori che già conoscevo, interessanti novità come il lucariello rosso ed il giallo Giagiù, il pomodoro giallo di Giulia.
Nella foto il giagiù è a destra, i tre pomodori a sinistra sono di origine salentina, sono da serbo, ve ne parlerò in seguito.
Ringrazio Francesco ed il gruppo di Corto Circuito Flegreo.
mercoledì 20 novembre 2019
POMODORO DI CRISPIANO
Pomodoro di Crispiano
di Angelo Passalacqua
Uno dei molti pomodori da serbo di cui è ricca la Puglia, il giallo-rosso coltivato a Crispiano, in provincia di Taranto, anche questo pomodoro ha rischiato l'estinzione perché abbandonato per altre varietà moderne.
Per fortuna, qualcuno ha continuato a coltivarlo ed ora è tutelato dal Comune e da Slowfood, come vediamo qui.
La bacca ha la forma rotondeggiante, schiacciata e trilobata, dal colore giallo che vira all'arancio, se non viene appeso nelle "serte" per la conservazione invernale, può essere messo in ceste, si conserva per mesi.
In cucina, può essere mangiato in insalata, la buona polposità compensa la buccia un pò spessa, tipica dei pomodoro invernali. Poi, numerose ricette con la presenza del pomodoro "scoppiato", come questa tradizionale di Crispiano.
di Angelo Passalacqua
Uno dei molti pomodori da serbo di cui è ricca la Puglia, il giallo-rosso coltivato a Crispiano, in provincia di Taranto, anche questo pomodoro ha rischiato l'estinzione perché abbandonato per altre varietà moderne.
Per fortuna, qualcuno ha continuato a coltivarlo ed ora è tutelato dal Comune e da Slowfood, come vediamo qui.
La bacca ha la forma rotondeggiante, schiacciata e trilobata, dal colore giallo che vira all'arancio, se non viene appeso nelle "serte" per la conservazione invernale, può essere messo in ceste, si conserva per mesi.
In cucina, può essere mangiato in insalata, la buona polposità compensa la buccia un pò spessa, tipica dei pomodoro invernali. Poi, numerose ricette con la presenza del pomodoro "scoppiato", come questa tradizionale di Crispiano.
domenica 10 novembre 2019
MELANZANA ROSSA DI MORMANNO
Melanzana rossa di Mormanno
di Angelo Passalacqua
Una rarità orticola che cresce negli orti calabresi di Mormanno, dove Orlando Sculli, prezioso seedsaver prese i semi ed evitò che scomparisse. In questo filmato la vediamo, assieme alle altre rarità di Orlando. Grazie a Giuseppe Monteleone, che chiese i semi ad Orlando e la coltivò con successo, poi inviò con generosa quantità semi a molti amici, me compreso. Nel blog di Giuseppe, la rossa di Mormanno in tre post, primo, secondo e terzo.
Ho coltivato dieci piante di rossa di Mormanno assieme ad altrettante rosse di Rotonda per vedere le differenze tra di esse, entrambe appartengono alle melanzane africane, Solanum aethiopicum, qui una scheda interessante.
Le piante sono diverse tra loro, la Mormanno è più vigorosa, vegetazione più alta e foglie più grandi e di colore più scure rispetto alla rossa di Rotonda. Per contro, la maturazione delle bacche è più tardiva per la Mormanno, ho potuto raccogliere le prime melanzane a fine Settembre, un mese dopo le Rotonda.
Ma questo potrebbe dipendere dal mio clima e terreno. Come sempre, niente concime ed acqua al minimo indispensabile!
Le piante non hanno patito alcun malanno, sopportano alla grande la rugiada ed il freddo.
Ho raccolto quasi tutte le melanzane tre giorni fa, senza estirpare le piante, sono curioso di vedere se le ultime bacche verdi matureranno. Il sapore delle Mormanno è simile alle Rotonda ma, secondo me, sono ancora più buone! E' consigliabile togliere la buccia, più dura alla masticazione ma anche questa è opinione personale.
Ultimo raccolto del sette Novembre.
di Angelo Passalacqua
Una rarità orticola che cresce negli orti calabresi di Mormanno, dove Orlando Sculli, prezioso seedsaver prese i semi ed evitò che scomparisse. In questo filmato la vediamo, assieme alle altre rarità di Orlando. Grazie a Giuseppe Monteleone, che chiese i semi ad Orlando e la coltivò con successo, poi inviò con generosa quantità semi a molti amici, me compreso. Nel blog di Giuseppe, la rossa di Mormanno in tre post, primo, secondo e terzo.
Ho coltivato dieci piante di rossa di Mormanno assieme ad altrettante rosse di Rotonda per vedere le differenze tra di esse, entrambe appartengono alle melanzane africane, Solanum aethiopicum, qui una scheda interessante.
Le piante sono diverse tra loro, la Mormanno è più vigorosa, vegetazione più alta e foglie più grandi e di colore più scure rispetto alla rossa di Rotonda. Per contro, la maturazione delle bacche è più tardiva per la Mormanno, ho potuto raccogliere le prime melanzane a fine Settembre, un mese dopo le Rotonda.
Ma questo potrebbe dipendere dal mio clima e terreno. Come sempre, niente concime ed acqua al minimo indispensabile!
Le piante non hanno patito alcun malanno, sopportano alla grande la rugiada ed il freddo.
Ho raccolto quasi tutte le melanzane tre giorni fa, senza estirpare le piante, sono curioso di vedere se le ultime bacche verdi matureranno. Il sapore delle Mormanno è simile alle Rotonda ma, secondo me, sono ancora più buone! E' consigliabile togliere la buccia, più dura alla masticazione ma anche questa è opinione personale.
Ultimo raccolto del sette Novembre.
Iscriviti a:
Post (Atom)