venerdì 27 marzo 2020

ERVILIA / 2


Ervilia/2

di Angelo Passalacqua 


Avevamo già incontrato questo legume poco conosciuto, vi rimando alla lettura del post, qui. Ne torno a parlarvene per mostrarvi come l'addomesticazione di semi selvatici porti ad una selezione, per l'uso alimentare di questi semi si scelgono quelli che contengono sostanze utili eliminando invece sostanze anti-nutrizionali.



Nelle immagini, il raccolto dell'annata 2019 non ancora ripulito dalle impurità, semino ad anni alterni i semi più "vecchi", ora le piante in crescita provengono dai semi dell'anno 2018. Una regola per evitare la perdita delle varietà, sempre valida e da consigliare! 


Il colore dei semi è quello tipico delle lenticchie, infatti l'ervilia è detta "falsa lenticchia" mentre il progenitore selvatico, ancora presente in natura è questo:


Una scheda utile per conoscere caratteristiche e zone dove è presente. 

Sto coltivando queste due ervilie separatamente, osservo che l'ervilia "coltivata" non ha problemi di germinabilità particolari, in pratica si comporta come la lenticchia mentre la selvatica, per avere successo, richiede una semina che copi quello che avviene in natura! 

lunedì 16 marzo 2020

ORTO IN SECCAGNA 2018/4


Orto seccagno 2018/4

di Angelo Passalacqua 


La data segna fine Luglio, il grano è stato raccolto, è piena estate. 





A prima vista, un orto come questo potrà sembrare poco produttivo ma io che lo faccio ora e tutti quelli che lo hanno fatto prima di me, da secoli posso garantirvi che questo metodo è l'unico che funziona e non ha alternativa, a parità di condizioni. L'assenza di pacciamatura è dovuta a mancanza di irrigazione e perché controproducente, al taglio della coltivazione circostante la paglia offrirebbe riparo e vitto a topi ed insetti dannosi. Oltre ai frequenti incendi del periodo. 



Dolico di Santeramo 



Pomodoro tondino di Altamura 





Pomodoro datterino 



Pomodoro di Galatina



Pomodoro tondino giallo 



Pomodoro giallo vernino


Carosello di Polignano



Carosello barese 



Carosello barattiere 



Ecco la pianta di zucchina che ha fatto ottimi zucchini che ne produce di malformati, la causa è mancata o imperfetta impollinazione da parte degli insetti, assenti perché non ci sono più piante attrattive rispetto a prima!

Concludo con due foto di fine Ottobre, la letamazione delle stoppie con successiva semina superficiale di foraggio, il maggese di orzo e trifoglio rosso.





Non c'è il passaggio di mezzi nell'orto, per evitare il compattamento del terreno, a fine coltivazione si ricomincia con la motozappa per l'interramento di tutta la vegetazione. Anno dopo anno, il ciclo ricomincia... 

Fine quarta ed ultima parte



ORTO IN SECCAGNA 2018/3


Orto seccagno 2018/3

di Angelo Passalacqua 


Siamo arrivati alla metà del mese di Giugno, le patate sono state raccolte con le piante lasciate a  terra, gli ortaggi sono in crescita con assenza di infestanti, la mancanza di irrigazione e della pioggia non ne consentono la crescita. 





Il grano visibile nel foto sopra, a destra. è una varietà moderna, il Saragolla, seminato a scopo di prova.


Carosello barattiere 


Carosello barese 




Prestate attenzione a questa ultima foto, questa zucchina ci mostrerà un frequente fenomeno poco apprezzabile...


Fine terza parte

ORTO IN SECCAGNA 2018/2

Orto seccagno 2018/2

di Angelo Passalacqua



Siamo arrivati alla fine del mese di Maggio, le piante delle patate sono in fiore, al centro delle file sono state seminate altre piante o trapiantate quelle dei semenzai, queste ultime irrigate solo una volta, per favorire l'attecchimento.





Il terreno attorno all'orto è circondato dalla coltivazione di grano, la rotazione biennale è con la semina di maggese, orzo e trifoglio da foraggio.



Al centro le piante di patate consociate(!) da erbe spontanee come amaranto e farinello, non eliminate alla sarchiatura. Ai lati, piante di pomodoro e altro.









Quando le patate saranno raccolte, la distanza tra le file tornerà al metro circa. 
A titolo di curiosità, il grano coltivato nel 2018 è una nostra vecchia conoscenza! 



Altezza delle piante 1,70 - 1,80 circa e mancanza di allettamento





Il mitico Multiflora o grano del Miracolo.


Fine seconda parte

ORTO IN SECCAGNA 2018/1


Orto seccagno 2018/1

di Angelo Passalacqua


Molti Amici mi scrivono chiedendo notizie circa la coltivazione estiva dell'orto senza irrigazione, ho già mostrato la tecnica dell'aridocoltura tradizionale in altri post, cerco di dare qualche informazione in più.



Siamo a Marzo, con l'ausilio della fidata motozappa ho interrato tutta la vegetazione presente nell'orto, non ho fresato ma di questo scriverò in seguito. 







Alla metà di Marzo ho interrato le patate, ortaggio che apre il periodo delle semine, per ritornare nell'orto a metà Aprile.



Usando i rulli tagliaerba si interrano le erbe spontanee, le file delle patate distano circa un metro tra di loro.









Evidente il diverso lavoro fatto dai rulli rispetto alla fresa, in pratica è lo stesso lavoro che si farebbe usando la zappa.


Fine prima parte

sabato 7 marzo 2020

FRENCH DWARF BEANS


French dwarf beans

di Angelo Passalacqua


Quattro piccoli fagioli arrivati assieme ad altri in una busta comprata a Londra dall'amico Rocco T., mi incuriosirono le notizie scritte sulla busta, circa questi fagioli insoliti, almeno per me.



Il suo nome preciso è French dwarf bean varietà Safari ed il suo utilizzo lo vede come produttore di fagiolino mangiatutto, particolarmente apprezzato in Europa.




 

La prova di coltivazione pugliese non ha dato un buon risultato, purtroppo non è possibile coltivarlo senza irrigazione, al contrario dei fagioli e dolici coltivati in Puglia in seccagna, per la produzione di fagiolini.

Nelle mie ricerche su queste varietà di fagioli sono arrivato a risultati che pongono domande "scomode" che vorrei condividere. Non è il fagiolo Safari ma un'altra varietà di French dwarf, coltivato in Africa.

Lo vediamo in questi filmati, il primo, secondo e terzo

La domanda che viene spontanea alla visione dei filmati è se sia "giusto" fare coltivare in Kenia questi fagioli inadatti al luogo, con utilizzo di acqua ed altre necessità coltivative, al posto dei tradizionali dolici coltivabili senza irrigazione. 
E che la produzione non sia cibo per la popolazione locale ma venga messa in cassette e spedita nella ricca Europa, dietro progetti di valorizzazione ed aiuto ai cosidetti Paesi in via di sviluppo. 

Quindi se trovate negli ipermercati ottimi fagiolini in vendita a pochi euro ora  forse sapete il perché...