sabato 11 novembre 2023

SCAMBIO DEI SEMI 2023

 Lo scambio dei semi 


Gli Amicidellortodue vi invitano e vi attendono numerosi!


domenica 29 ottobre 2023

IL MELONE DI BIAGIO

 Il melone di Biagio 

di Angelo Passalacqua 


Un melone senza nome, un "tesoro della famiglia" passato da una generazione di contadini fino ad arrivare nelle mani dell'amico Biagio, coltivato fin dal 1930 circa a Laterza, in provincia di Taranto, una zona vocata alla coltivazione in arido di molti ortaggi e legumi. 


Laterza è sul tracciato della Via Appia, da Matera va a Laterza, Castellaneta, Mottola e poi verso Taranto, tutte località in cui la coltivazione dei meloni è storicamente testimoniata 


Le foto le ho scattate al META, il mercatino che si tiene a Sammichele di Bari, Biagio ha portato alcuni di questi meloni con il peso variabile da otto chili a più di dieci! Ma mi ha detto di un melone che ha segnato il peso record di dodici chili e duecento grammi! Le piante mostrano una resistenza alle malattie tipiche, non irrigando non c'è la crescita delle erbe infestanti, richiedono una o due sarchiature, si lasciano due meloni per ogni pianta



Un assaggio molto gradito per tutti i partecipanti, io come sempre ho accettato subito l'offerta dei semi... 

 


I semi sono ad asciugare, qualche giorno ancora e saranno pronti 

 

Questo melone è l'ennesima prova che l'antica tecnica della coltivazione in arido, senza la possibilità di irrigare funziona, da sempre, e la selezione fatta dai contadini porta a risultati che hanno del miracoloso, tenendo sempre presente che coltivare senza acqua deriva da necessità, non da scelta! Nell'immagine qui sotto, un pò scherzosa,la tecnica è ben rappresentata! 

                                   Immagine dalla Rete
 


giovedì 12 ottobre 2023

ORTINVISTA 2023 - ZEA MAYS

Ortinvista 2023 Zea mays 

L'Amico Moreno Monegato segnala ed invita a partecipare all'evento 

 


 
 

martedì 5 settembre 2023

MELONE MORETTINO

Melone Morettino 

di Angelo Passalacqua 

 

Una vecchia varietà di melone invernale tipica del territorio di Gravina in Puglia, Altamura, Spinazzola e Comuni limitrofi. Ringrazio l'amico Filippo di Gravina. 


 
 


A prima vista sembra un'anguria, ricorda altre varietà di meloni d'inverno come il Fiore di fava ma si differenzia per molte caratteristiche. 


 


Nelle zone vocate alla coltivazione in aridocoltura, il Morettino dà il meglio di sè, per gusto e conservazione post-raccolta, se coltivato con irrigazione localizzata bisogna limitare al minimo possibile la quantità di acqua

 



 Il peso raggiunto dai meloni varia dai due ai tre chili e più, le piante non richiedono trattamenti di difesa, tenendo sempre presente che mi riferisco alle zone di coltivazione in Puglia e Basilicata


 

E' un melone "molto polposo", buccia molto sottile con cavità placentare coi semi piccola, il sapore è dolce ma non zuccherino, molto piacevole con polpa tenera. Profumo appena percettibile,come per tutti i meloni "inodorus". Un melone che non dovrebbe mancare in ogni orto! 

 

domenica 30 luglio 2023

IL POMODORO DI DONATO

Il pomodoro di Donato

di Angelo Passalacqua

 


 
Un piccolo, grande pomodoro con una storia degna di essere conosciuta


 La storia ha inizio nell'anno 1984, ero in vacanza nel Salento e, come sempre, interessato come turista ma non mancavo di cercare bontà in vendita nei mercatini paesani o direttamente dalle mani dei contadini


 

Un pomodoro "vernino" o "da serbo" diverso dal solito "giallo d'inverno" più facile da trovare, coltivato senza irrigazione, in "seccagna"


 

Nelle foto vediamo i pomodori raccolti a Luglio 2022 e conservati a temperatura ambiente che mostrano l'inizio della marcescenza dei semi mentre la polpa è ancora intatta e di buon sapore.

Ho chiesto notizie utili al contadino che mi vendeva i pomodori e qui una bella scoperta... In origine, attorno agli Anni Settanta, in Salento arrivavano in grande quantità ortaggi dal Tarantino tra cui questo pomodoro e dal suo primo produttore, Donato Palmisano, di Crispiano, Taranto.

 

Non può vantare il primato della conservabilità post-raccolta, spettante al giallo d'inverno, che arriva anche ai diciotto mesi (testato personalmente) ma ha un gusto migliore al palato, sia conservato che consumato fresco, la buccia è sì consistente ma masticabile senza problemi.


 

Altra caratteristica che lo differenzia dai pomodori gialli da serbo è che pomodoro e polpa rimangono sempre di colore giallo e non rosso.

Un pomodoro ottimo sia fresco che dopo un anno, da coltivare in arido, senza irrigare per una lunga conservazione, piante resistenti alle avversità e alle malattie... Difficile trovare di meglio!

 

domenica 14 maggio 2023

CIPOLLA DI TRESCHIETTO

 Cipolla di Treschietto 

di Angelo Passalacqua 



                                      Foto tratta dalla Rete 

Allo scambio dei semi organizzato dagli amici baresi di Parco Gargasole il giorno 18 settembre 2022 ci ritrovammo tutti noi del solito gruppo ma, gradita sorpresa, c'erano amici venuti da lontano, come Valter Marchetti e la sua compagna 


Non solo tutto il bendidio esposto sul banchetto, Valter aveva portato anche "chicche" molto interessanti, come la cipolla di Treschietto

Ovviamente ho approfittato anche io della generosità di Valter, una ventina di piante di cipolla da testare sulla Murgia! 




Ho interrato le piantine il 20 Settembre, irrigando solo al trapianto e poi basta, nonostante un insolito autunno asciutto, le tre foto sopra sono state scattate il giorno di Natale, 25 Dicembre 2022, dopo aver liberato le piante dalle "erbacce"...



Qui vediamo la coltivazione al 07 Maggio 2023, le piante sono molto cresciute e non hanno patito danni da malattie né dalle gelate di fine Aprile, non c'è stata la sempre temuta andata a seme 





Per la raccolta c'è ancora da attendere, almeno 40/60 giorni, al momento giusto metterò le foto. 

Quasi tutte le cipolle saranno destinate alla riproduzione di semi, oltre a me ci sono amici interessati, invece di dargli i semi preferisco farli lavorare e dare le cipolle da ripiantare...

sabato 13 maggio 2023

CICORIA DI SAN FILIPPO

 Cicoria di san Filippo 

di Angelo Passalacqua  



Una delle tante varietà di cicorie coltivate in Puglia, originaria di Gioia del Colle, in provincia di Bari 


Prende il nome dal Santo Patrono della città, san Filippo Neri, perché matura la grossa infiorescenza dette bacchetta nel mese di Maggio, la data dei festeggiamenti è appunto il giorno 26 di Maggio 


La foglia intera mostra l'appartenza di questa cicoria alle varietà dette "spadone" ed alle "puntarelle di Maggio"




Le grandi foglie con le coste carnose possono essere mangiate crude se raccolte prima che la pianta metta il germoglio (cocoria spadona da taglio), in seguito meglio cuocerle assieme alla puntarella 




La ricetta tradizionale vede puntarelle e foglie cotte assieme alle fave novelle raccolte in questo periodo nella zona murgiana




La coltivazione non presenta difficoltà di rilievo, la semina va fatta in semenzaio a fine Agosto-metà Settembre con trapianto in terra ad Ottobre-Novembre (sempre riferito alla zona di Gioia del Colle e Comuni limitrofi), piante irrigate solo al trapianto, sono molto resistenti sia al freddo che al caldo ed all'asciutto. Meglio non concimare per non stimolare la crescita visto che cresceranno nel periodo più freddo dell'inverno, altrimenti si rischia di perdere le caratteristiche di grande resistenza della varietà che ne fanno pianta adatta alla coltura in arido, quella della Murgia 



venerdì 31 marzo 2023

SCAMBIO DEI SEMI A BASSANO DEL GRAPPA

 Gli Amicidell'ortodue vi attendono Domenica! 




Lo scambio di semi e piantine avverrà solo nella giornata di 

Domenica 02 Aprile 2023. Moreno, Max e Nerio vi attendono!