di Angelo Passalacqua
"Il mito e le fave"
"Molti studiosi hanno detto che non possiamo pensare al passato con il nostro sistema mentale, che la logica del mito può essere valutata solo rispetto alla realtà in cui era collocato, che storie per noi ingenue, assurde, ambigue e fantastiche, in quel contesto storico rano razionali e logiche."
Giovanni Sole, il tabù delle fave
http://www.larosanelbicchiere.it/pitagora-e-il-tabu-delle-fave/
Una piccola storia, un messaggio nella bottiglia lanciato da qualcuno che non conosceremo mai, tante fave Romastelli in una bottiglia trovata dal mio amico Angelo, cacciatore/scopritore di piante, in una grotta. Era lì da molto tempo, nel corso degli anni la bottiglia era stata sepolta dal fango, solo il collo col tappo sporgeva a segnalarne la presenza. E qui comincia la storia delle fave dal passato, prima parte del racconto.
Interrate in periodo siccitoso, le fave hanno tardato a spuntare, il timore era che non fossero più vitali dopo i tanti anni del forzato letargo, quando ormai non lo speravamo più arrivò il "miracolo"! Lo vediamo nella seconda parte.
Mano a mano che le piante crescevano ci accorgemmo che erano diverse dalle fave Romastelli che coltiviamo ogni anno, in pratica stavamo coltivando un seme di trenta/quaranta anni fa, come se avessimo attinto ad una banca dei semi!
Nella terza parte della storia, il tanto atteso assaggio delle Romastelli, con un formaggio pecorino che profuma di serpillo e di murgia, un robusto primitivo da oltre 16°...
http://michelepassalacqua.blogspot.it/2015/12/i-due-angeli.html
Non abbiamo mangiato tutte le fave, ovviamente abbiamo lasciato i semi per la prossima semina, così potremo assaggiarle anche in qualche altra ricetta della tradizione pugliese.
Ringrazio Angelo per avermi coinvolto in questo esperimento coltivativo, Grazia, regista dei filmati, per aver fatto un ottimo lavoro (nonostante i due attori disastrosi!) e Francesca, la "vera" coltivatrice! Si dice che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, beh, questa volta ce ne sono due!
http://michelepassalacqua.blogspot.it/2015/12/i-due-angeli.html
RispondiEliminaGrazie Michele! Ho inserito il link nel testo, per una immediata lettura.
EliminaAngelo
Come sempre sai evidenziare ogni caratteristica delle piante che presenti, anche le importanti notizie storiche.
RispondiEliminaI semi trovati nella bottiglia! Il sogno di ogni bambino e forse anche di ogni adulto, trovare un tesoro in una grotta.
Piante bellissime e piene di fiori! Semi che quasi fanno scoppiare i baccelli. Bella l'ape legnaiola.
Considerate un "mi piace" in più, perché non sono riuscita a metterlo.
"Il termine "angelo" ha origine dal latino angelus, a sua volta derivato dal greco ἄγγελος (traslitterazione: ággelos; pronuncia: ánghelos), attestato nel dialetto miceneo nel XIV/XII secolo a.C. come akero, con il significato di inviato, messaggero."
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=MbXWrmQW-OE
bellissimo il libro di Giovanni Sole! che citazione raffinata, complimenti!
RispondiEliminaTi ringrazio Manuela, ma ho poco merito, cito quello che leggo e studio per mio piacere, mi permetto la condivisione anche di questo con chi mi legge!
RispondiEliminaAngelo