di Angelo Passalacqua
Avevamo
già incontrato un aglio gigante, nel post dedicato all'aglio
elefante,
ora voglio mostrarvi questo aglio che cresce spontaneo nella Murgia,
non ho potuto seminarlo nell'orto, come ogni anno, e lui ha pensato
bene di fare da solo!
Non
ho interrato io i bulbetti dell'aglio, è arrivato da solo e ha
scelto di crescere ai piedi di un muretto a secco, tra le infestanti,
ad iniziare dalla gramigna...
Il
muretto è alto un metro e mezzo, la pianta aveva una ventina di
"sorelle" a poca distanza ma nessuna ha raggiunto la
statura di questa in foto, pur avendo un terreno migliore a
disposizione.
La pianta è seccata a Settembre, era arrivato il momento di tirare fuori dalla terra la "testa", la curiosità era tanta!
Chiedo
scusa per la scarsa fotogenicità ma non era stata una delle
giornate migliori, era per darvi un metro di paragone...
Non ha deluso, è proprio un aglio gigante!
Il
nome dialettale di "capacchione" (da intendere come "testa
grossa", non "testa dura"...) è ampiamente
meritato!
Ma
l'origine di questo aglio quale è? Si sa che è una mutazione
dell'allium ampeloprasum, il porraccio selvatico, e va bene ma
nessuna altra notizia?
Ricordo
di aver trovato qualcosa qui nel museo
di Portici, un gigante del Gargano che ritroviamo in
un catalogo di sementi, anno 1940.
Ringrazio
gli amici Angelo e Valerio per le foto e la segnalazione.
La
ricerca continua, nella vicina Basilicata troviamo questo aglio
gigante, poi in Umbria, l'aglione
della Valdichiana, e... Un aglio
a prova di bacio!
(Chiedo
scusa per la non-voluta pubblicità, non potevo non segnalare questo
che, a mio parere,possa essere anche un esempio da seguire!)
Oltre alla grandezza mi piacerebbe conoscere le sue proprietà organolettiche. Magari confrontandole con con l'aglio di Sulmona. Grazie
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