Fico d'India / 1
di Angelo Passalacqua
"Il fico d'India è come il maiale: non si butta via nulla!"
Anche per questa pianta si ripete l'equivoco della sua provenienza, non viene dall'India ma dal Messico, l'India di Cristoforo Colombo
Riesce difficile pensare che queste piante non siano autoctone, si sono ben adattate ai molti terreni del Mediterraneo, aridi e poco fertili, colonizzando luoghi ingrati, non adatti ad altre coltivazioni
Nei luoghi più alti della Murgia, dove d'inverno la temperatura scende di molto sotto allo zero, gradisce il riparo di muri esposti a sud
Appartengono alla Famiglia della Opunzia, molto numerose le varietà, la più comune è l'Opuntia ficus-carica, con tre tipologie che si differiscono per il colore dei "frutti", detti sulfarino se di colore giallo, sanguigno se rosso e muscaredda se bianco
Girato in luoghi-simbolo come Sicilia e Calabria, un filmato dove troviamo usi tradizionali dei fichi d'india. Queste piante si stanno rivelando preziose per l'alimentazione del futuro, spine a parte eduli in ogni parte, frutti, le "pale", i semi macinati in farina, le bucce!
Altri filmati, qui, qui, qui e qui. Mentre qui e qui vediamo un uso sorprendente, in Salento.
Una piacevole sorpresa scoprire varietà di ficodindia che hanno resistito a gelate fino a -11°, resistito a sette mesi di siccità e... non hanno spine!
Fine prima parte
Come temperature forse ce la farebbero anche da me, il problema sarebbero magari le piogge concentrate in alcuni periodi.
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