martedì 7 aprile 2015

CIMICI -Halyomorpha halys

 di Claudia M.

Il nome scientifico di questo parassita, di recente comparso in Italia, è Halyomorpha halys (Stål, 1855). E' un Heteroptera Pentatomidae, quindi fa parte della famiglia delle cimici.
E' facile trovarlo denominato con l'acronimo inglese BMSB, che può essere tradotto come "Cimice puzzolente di color marrone marmorizzato".



A volte mi trovo a scrivere della provenienza di questa o quella pianta che coltivo e prima d’ora mi ero occupata solo di piante, anche arrivate da lontano, ma non infestanti alla mia latitudine, buone e ricche di pregi. Non avevo mai seguito l'espandersi di un parassita, né animale né vegetale, e questa cimice promette di essere sempre più dannosa: ripercorrere la sua avanzata è tutt'altro che piacevole.
H. halys proviene dall'Asia orientale, dove attacca un gran numero di colture, anche se nei luoghi d’origine non riesce a causare danni notevoli.
Attraverso gli scambi commerciali approdò negli Stati Uniti alla fine degli anni '90 e, sempre tramite il commercio, pervenne in Europa, dove i primi avvistamenti ufficiali furono nel 2007.
Nella prima zona colonizzata degli USA, il clima era poco favorevole alla nostra "marmorizzata" consentendole una sola generazione l'anno, contro il massimo di sei che può avere nelle zone più meridionali delle aree di origine. Questo non le ha impedito di espandersi in gran parte degli Stati Uniti e poi di partire all'invasione di Europa, Australia, America meridionale e Africa. Pensiamo a quale spaventoso tasso di moltiplicazione può avere nelle aree dal clima a lei più favorevole.


Per porre l’attenzione sui parassiti esotici a rischio di espansione in aree estranee a quelle di origine, esistono delle specifiche liste. Nella zona dell’Europa e del Mediterraneo c’è la lista EPPO,  stilata dal servizio fitosanitario europeo, che assegna diversi livelli di allerta agli "organismi da quarantena" e che quindi non comprende solo insetti, ma anche batteri, funghi, acari, virus e nematodi; inoltre ci sono due liste riguardanti le piante. Gli organismi vi vengono inclusi solo dopo studi approfonditi.
L'Halyomorpha è stata inserita nella liste di allerta (comprendente organismi considerati di elevato potenziale rischio fitosanitario) per più di tre anni. Durante questo periodo non sono state richieste azioni internazionali da parte dei paesi membri EPPO, così nel 2013 il parassita è stato cancellato dall'elenco.
 

Io mi sono resa conto della sua presenza solo la scorsa estate, ma ho trovato una foto molto sfocata che proverebbe la nascita di neanidi nell'estate del 2012. Penso in passato di averla confusa con altre comuni cimici di color marrone.
Una delle specie nostrane che le assomigliano è la Rhaphigaster nebulosa.
Certo non “allevo” né coccolo nessun tipo di cimice, ma forse non sono stata abbastanza costante nel tentativo di contenerla. La mia idea è sempre stata quella di limitare il numero dei parassiti, mai di eliminarli completamente.
Nel caso della halys è stato senz’altro un errore: anche se non riuscirò mai a debellarla dovrò essere molto più attenta e spietata.




Ho trattato l’Halyomorpha halys come gli altri insetti nocivi dei quali cerco di limitare il proliferare. Nel caso particolare ispezionavo molte volte al giorno le mie poche piante di legumi, perché su queste l’insetto era maggiormente concentrato.
Non facevo controlli approfonditi, mi limitavo a far cadere in un contenitore gli esemplari visibili, eliminandoli poi senza pietà. Erano talmente tanti che ripassando dopo pochi minuti ne trovavo altri in posizione perfettamente visibile, così non mi sembrava necessario impegnare del tempo per rivoltare le foglie, anche perché toccandole gli esemplari adulti nascosti dietro di esse cadevano sul terreno.



Questo metodo ha dimostrato una discreta efficacia, perché dopo pochi giorni di costanti ispezioni erano quasi tutte sparite, ma così facendo non ho mai notato le uova, che sono ordinatamente disposte sulla pagina inferiore delle foglie. Quest’anno dovrò fare di più, e controllare anche la presenza delle uova. Invito tutti a farlo. Studiare le uova ci consentirà di collaborare con i ricercatori che citerò più avanti, aiutandoli ad arrestarne l’avanzata.



Caratteristiche, comportamenti e ciclo biologico:
Gli adulti iniziano ad accoppiarsi a partire dalla primavera, poco dopo essersi risvegliati dalla loro fase di riposo.
La comunicazione tra gli individui avviene per mezzo dei feromoni, ma nella breve distanza si scambiano anche dei messaggi tramite vibrazioni.


Allo stesso modo, il corteggiamento è basato sui segnali inviati per mezzo di queste vibrazioni. Gli adulti, dopo essersi localizzati tramite feromoni e vibrazioni, si accoppiano.
Dopo circa due settimane dall'accoppiamento le femmine depongono le uova,  ordinatamente sistemate le une accanto alle altre, perfettamente fissate sulla pagina inferiore delle foglie, a gruppetti di circa 28 unità. Le uova sono piccole, misurano circa 1 mm, e il loro colore è variabile tra il bianco verdastro e il bianco rossastro o giallastro. L’eventuale sfumatura colorata è davvero tenue.
 


Anche nei Paesi dove il clima è meno favorevole e l’insetto riesce a compiere una sola generazione l'anno si osservano nascite continue e si trovano contemporaneamente individui nei diversi stadi di sviluppo, perché le uova sono deposte dalle femmine in più riprese, circa una volta a settimana, durante tutta l’estate. Ogni femmina depone in tutto tra le 250 e le 400 uova.
Nel nostro clima sono state accertate due generazioni l’anno, ma si teme che in condizioni particolarmente favorevoli possano salire a tre.
Dopo 4 o 5 giorni dalla deposizione le neanidi escono dall'uovo. In questo momento è più facile avvistarle, perché restano accanto alle uova fino al raggiungimento dello stadio successivo, ed essendo colorate e più grandi (circa 2,5 mm.) si notano più facilmente rispetto alle uova.
Queste cimici compiono in tutto 5 stadi di sviluppo, mutando leggermente il colore e perdendo ogni volta l'esoscheletro, man mano che diventa troppo stretto.
Per compiere queste trasformazioni, l’insetto deve trasferirsi su specie vegetali diverse: poche specie sono in grado di accontentare l’H. halys durante tutte le sue fasi di sviluppo, tra queste il pesco.
Forse a causa della sua necessità di migrare tra essenze diverse, le maggiori concentrazioni di esemplari si ritrovano sui filari esterni delle colture.
  



Ho trovato notizie non concordanti riguardo la massima grandezza raggiunta dagli adulti. Io li avevo sempre visti appena più piccoli della comune cimici verde, la Nezara viridula. A metà febbraio trovai su un davanzale il primo esemplare adulto risvegliatosi dopo il letargo e notai alcune differenze nelle dimensioni e nell’aspetto che mi era abituale, tanto che al momento ero rimasta perplessa riguardo la determinazione.

Per conoscere nei dettagli i caratteri distintivi di questa e delle altre cimici che le assomigliano, consiglio di visitare il sito: http://www.halyomorpha-halys.it/riconoscimento-halyomorpha-halys.
Qui mi limito a segnalare la caratteristica più evidente, quella che mi portò da subito alla quasi certa identificazione: le bande bianche sulle zampe e sulle antenne, che sono più evidenti negli stadi intermedi piuttosto che nell’adulto.




l'Halyomorpha è di bocca buona: durante le diverse fasi di sviluppo invade orticole, alberi da frutto ed ornamentali. Come tutte le cimici ha un apparato boccale in grado di bucare i tessuti vegetali e succhiare la linfa. (Tutte le cimici sono succhiatrici, anche se alcune si nutrono non di linfa vegetale, ma di emolinfa o sangue).
E' appunto il loro modo di nutrirsi che procura danni ai raccolti su più fronti: rovinando direttamente i frutti, indebolendo la pianta, o ancora trasmettendo virus o funghi.
I frutti mostrano deformazioni piuttosto appariscenti perché subiscono le punture quando sono ancora acerbi e maggiormente ricchi di proteine. Servendosi del suo apparato boccale di tipo "pungente-succhiante", la cimice inietta enzimi che causano danni alla polpa. In seguito le parti di tessuto danneggiate e quelle sane hanno percentuali di sviluppo diverse, dando ai frutti il tipico aspetto irregolare.



Come già accennato, le ho trovate in particolare sui legumi. L'anno scorso ho seguito una piccola aiuola sperimentale con 3 varietà di fagioli, 12 piante in tutto, e c'erano più cimici che foglie.
I miei fagioli non subirono particolari danni e il raccolto fu comunque abbondante e di buona qualità, forse perché appena mi resi conto di quanto fossero numerose mi diedi da fare per eliminarne il più possibile.
Definisco “enorme” il numero perché si deve considerare che erano concentrate su una dozzina di piante, quindi erano davvero tante.
Sulle altre colture ho notato solo qualche esemplare sporadico, paragonabili come numero a quelli di Nezara viridula, della quale qualche esemplare era presente anche sui legumi.
Nei prossimi giorni concentrerò l’attenzione in particolare sulla Basella rubra, perché la pianto prima dei legumi e perché nei Paesi orientali è una coltura diffusa, ed è tra le preferite della halys.

In questa pagina ho trovato le foto dei danni che procura ai frutti: http://ento.psu.edu/extension/factsheets/brown-marmorated-stink-bug
Non provoca grossi problemi all'uomo. Sono stati segnalati leggeri fastidi da parte del personale addetto alla raccolta nelle coltivazioni infestate, ma è meglio mantenere prudenza e prendere provvedimenti nell’improbabile caso di una massiccia infestazione delle abitazioni durante l’inverno, da parte degli esemplari che cercano di svernare al caldo.
Esistono sostanze chimiche destinate a controllare la sua proliferazione, ma non sono molto efficaci, e sappiamo che la cosa migliore è evitare il più possibile l’uso di prodotti di sintesi. Per esempio negli USA, i trattamenti chimici sono stati quadruplicati a causa della halys, senza però ottenere alcun risultato positivo, anzi, causando altri problemi.



La caratteristica della comunicazione vibrazionale complica ulteriormente la possibilità di utilizzo di trappole a feromoni e colorate, già poco efficaci per altri motivi. Uno di questi è che i maschi emettono feromoni di aggregazione a partire da fine agosto, gli stessi che vengono usati nelle trappole, e di conseguenza queste si possono usare solo da metà settembre.
Sempre più persone dedicano le loro competenze alla ricerca nell'ambito della lotta biologica e si spera di avere al più presto novità interessanti.
In Cina sono stati scoperti dei parassitoidi che depongono le proprie uova nelle uova di halys. In particolare sembra dare del filo da torcere alla nostra cimice una piccola vespa nera: il Trissolcus halyomorphae (Hymenoptera: Scelionidae), che qui possiamo vedere in foto: https://www.google.it/search?q=Trissolcus&rlz=1C1GGGE_itIT566IT566&es_sm=93&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=Nbm-VM6rDIfhaLDSgrAL&ved=0CAgQ_AUoAQ&biw=1242&bih=577
Un altro parassitoide è il Telenomus podisi (Hymenoptera: Scelionidae).
Anche qui in Italia alcuni studiosi stanno ricercando i suoi antagonisti naturali: insetti nostrani che possano deporre le proprie uova all’interno delle uova di halys, in modo che il nuovo embrione si nutra di quello originario. Possiamo conoscere il loro lavoro attraverso il sito http://www.halyomorpha-halys.it
Gli studi sulle uova poste in allevamento hanno dimostrato che il 7% di queste è parassitato da almeno due specie autoctone. Per continuare questi studi con il maggior numero di dati possibili, serve anche il nostro aiuto.
Il ricercatore che mi ha fornito le informazioni per questo articolo sta attualmente studiando un nuovo tipo di trappola attrattiva, e vi aggiornerò non appena otterrà i risultati desiderati.
Sul sito che ho appena citato, si trova la descrizione completa della cimice, la comparazione con la specie confondibile e il modo per collaborare alla ricerca.

Per chi ancora non fosse convinto della necessità di combatterle, segnalo un’ultima curiosità: negli USA queste cimici diventano mangime proteico per i polli. È un’ottima notizia per quella mia amica che suggeriva di utilizzarle per nutrire i pesci rossi, ma a me piace poco l’idea di mangiare polli allevati con insetti puzzolenti.
Quindi: occhio alle strisce! Fermiamo queste marmorizzate prima che le utilizzino come cibo anche per i nostri polli.


Aggiornamento: aggiungo altre foto scattate negli anni

Altre immagini in varie posizioni e stadi
















Come si presenta subito dopo la muta








Le uova




Esempio di danni





56 commenti:

  1. io ho cominciato ad osservarlo circa 4 anni fa. Lo trovo esclusivamente sui frutti dei lamponi... per il momento non mi sembra che arrechino molti danni...speriamo in bene...

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    1. Se hai voglia, partecipa allo studio.

      Grazie a Roberta per la pubblicazione del mio scritto.

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  2. eh... così ad occhio mi sa che si trattava della Rhaphigaster nebulosa... ti faccio sapere appena ne ritrovo qualcuna... la presenza/assenza della spina metasternale dovrebbe togliere ogni dubbio...

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    1. Ti auguro di trovarla. O di non trovarla.

      Il problema è che mutano e ad ogni stadio sono diverse!
      Io ad ogni avvistamento ho chiesto conferma al ricercatore (Livio Mola) onde evitare di diffondere foto sbagliate.

      In una cosa non si sbaglia mai... nell'eliminarle.
      Non dovrebbe verificarsi il caso, perché la spina metasternale è grossa e robusta, ma se fissando una cimice ti chiederai perplesso: "Sarà una spina metasternale, o sarà un'altra cosa?" e non saprai darti una risposta... Ecco, nel dubbio... spiaccica la cimice.

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  3. Grazie Claudia per le preziose informazioni, non mi pare di aver visto questa nuova cimice qui da me o forse non ho prestato la necessaria attenzione!

    C'è poco da scherzare con i nuovi parassiti "alieni", siano insetti, virus, batteri o piante, altro effetto negativo di "globalizzazione" e spostamento troppo rapido delle piante.

    La Eppo, http://www.eppo.int/ , la conosco da tempo, per l'affaire-xylella...

    Angelo

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  4. Claudia mi ha segnalato lo scritto ed eccomi qui.
    E' chiaro ed esaustivo: brava!
    In effetti la situazione è preoccupante.
    Seguo, con il dott. Agosti, la halys nella mia provincia (Brescia), avendo come referenti il dott. Dioli (specialista a livello mondiale: è colui che ha identificato la prima H. halys italiana) e la prof.ssa Maistrello.
    La bestiaccia è in forte espansione.
    Qui da me, l'ho osservata per la prima volta a ottobre 2013. Erano solo 4 esemplari, segnalati al servizio fito.
    Ottobre 2014, stesso sito: in pochi giorni ho catturato oltre 300 esemplari.
    Come scrive Claudia, i trattamenti chimici servono a poco perché si tratta di un parassita che, per completare lo sviluppo, necessita di alimentarsi su più piante diverse, quindi in continuo ... "movimento". Possono completare il ciclo nutrendosi solo sul pesco ...
    Addirittura, negli USA sono arrivati a quadruplicare i trattamenti chimici (con buona pace della lotta integrata), favorendo, però, lo sviluppo di altri parassiti (acari e cocciniglie).
    Nell'area che dal milanese sale fino a Como è ampiamente presente (facilmente è scesa dalla Svizzera attraverso la valle del Ticino), così com'è ampiamente presente nel modenese, E' numerosa anche in Piemonte.
    Le continue segnalazioni dei cittadini, stanno ampliando la conoscenza della sua presenza sul territorio nazionale.
    Un "bel" problema se pensate che negli USA ha causato danni per svariati milioni di dollari!
    Come si diceva, i trattamenti chimici sono poco efficaci in campo: da preferire la tecnica "cattura e uccidi".
    Come scriveva Claudia, mi stanno per arrivare delle trappole statunitensi, basate sui feromoni; non ho idea della loro efficacia: le sperimenterò fino ad ottobre inoltrato e, se del caso, vi farò sapere.
    Buone coltivazioni a tutti.
    Livio

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  5. Chiedo scusa ma non so come modificare il mio messaggio: aggiungo qui.
    Intendevo aggiornare i dati dei danni negli Usa.
    Dalla comparsa della H. halys, sono stimati danni per una decina di MILIARDI di dollari.
    Nel solo 2010, i danni stimati ai meleti ammontavano a circa 50 milioni di dollari.
    Livio

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    1. Grazie, Livio, per le precisazioni.
      Credo che non si possano modificare i messaggi, quindi hai fatto bene ad aggiungere i dati di seguito.

      Per ora ne ho viste solo alcune, sui davanzali o sulle scale, non ancora nell'orto. Stamattina ho messo a dimora diverse piante di quei fagioli dove prediligono stare a inizio estate. Non le ho contate, ma saranno almeno il doppio se non il triplo rispetto a quelle dell'anno scorso.
      Voglio proprio vedere quante cimici vi troverò.
      Ci si aggiorna!
      Claudia

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  6. Ciao Claudia.
    Stanno lasciando i rifugi invernali.
    Penso che, sulle piante, si potranno osservare tra circa una quindicina di giorni.
    Si nutriranno, poi si accoppieranno, poi deporranno le uova, poi ...

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    1. Eh, sì, in primavera anche le cimici si risvegliano.

      Oggi ho riscontrato la presenza della Halyomorpha a San Donato milanese e non l'ho nemmeno dovuta cercare.
      Si è posata sul mio parabrezza, permettendomi di verificare con tutto comodo la striatura delle zampe e la totale assenza della spina metasternale.

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  7. Benvenuto Livio, grazie per le interessanti notizie. Grazie anche a Claudia!

    Angelo

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  8. Spero ardentemente che non arrivino anche qui in Salento.
    Ne abbiamo abbastanza della XYLELLA.

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    1. Ah, bene! Io avevo capito che c'erano anche da te.

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    2. L'anno scorso le cimici nell'orto erano tantissime.
      Dell'incriminata,mi pare nessuna.
      Ancora non si vedono.
      Speriamo che stiano lontane

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    3. Speriamo! Quelle comuni bastano e avanzano, non ci servono quelle nuove.

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  9. Proprio stamani ne ho uccisa una sulla passiflora, è dallo scorso anno che le trovo in giardino e nell'orto (abito in provincia di Livorno), non sapevo che fosse una cimice "nuova" dalle nostre parti, all'inizio pensavo che fosse uno stadio transitorio che non conoscevo.
    Appena vedo una cimice la elimino, questa e le comuni cimici verdi, i fagiolini lo scorso anno sono stati letteralmente infestati e contenerle era una cosa veramente difficile. Probabilmente il clima ne ha favorito la moltiplicazione.
    Dopo il tuo articolo farò ancora più attenzione a questo parassita. Grazie

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    1. Grazie a te per l'attenzione. Controlla anche le uova, o le neanidi, che sono più visibili, meno mobili e stanno tutte lì vicine. Un bel colpaccio, eliminarne circa 28 insieme!

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    2. Si, solitamente elimino tutto quello che vedo. Le uova sono le più facili. Inoltre non so da voi ma le mie cimici sono estremamente furbe, appena ti vedono si nascondono dietro al ramo e se ce ne sono diverse magari ne elimini una, ma le altre scappano. Il metodo più consolidato mi pare quello di farle cadere in una bacinella e poi schiacciarle con calma.

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    3. Per quello è più facile eliminare le neanidi. Nel primo stadio se ne stanno tutte ferme le une accanto alle altre e non scappano. Poi sono scure e si vedono bene. La nezara viridula è verde e si confonde di più tra le foglie.

      Vero, si nascondono e appena tocchi la foglia spesso si lasciano cadere.
      Per quello è ottimo il sistema di farle cadere nella bacinella!

      Ne sto trovando alcune, ma ancora poche. Per ora le trovo nei fiori della rosa "La sevillana"
      Chissà se la trovano più gradevole rispetto alle altre rose o se l'hanno scelta per caso.

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    4. Cara Elisa, riusciresti ad inviarci alcune fotografie di H. halys? La prof.ssa Maistrello ne è interessata, in quanto non è ancora ufficialmente segnalata delle tua parti (se confermata, provvederà lei stessa alla segnalazione al servizio fitosanitario).
      Puoi inviarle utilizzando questo form:
      http://www.halyomorpha-halys.it/halyomorpha-halys-contatti
      Grazie per l'eventuale collaborazione.
      Livio

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  10. Eccomi con qualche aggiornamento.
    Sto seguendo la bestiaccia qui da me, periferia di Brescia.
    Ho installato due trappole a feromoni, però (ad ora) sono piuttosto deluso circa la loro efficacia.
    Installate prima su due albicocchi con frutti in maturazione e presenza della halys ... nessuna cattura. Iniziata la cascola dei frutti, ho provveduto velocemente alla raccolta. Poi è iniziata la maturazione di pesche e susine. Data la presenza anche su quelle della halys, ho spostato le trappole. Arinulla!
    Ora sono su due giovani meli: una sta catturando (ci sono già una ventina di esemplari tra adulti e giovani), mentre nell'altra è entrato il primo esemplare oggi (una neanide). Qualche giorno fa ho provato ad "ombrellare" (il termine dotto è "frappage": si tratta di battere i rami e raccogliere al di sotto con ombrello entomologico) sul melo dove non catturo ed in pochi minuti ho preso 45 esemlari (soprattutto giovani).
    Potrebbe essere una soluzione: la trappola attira in zona e poi si "frappa". Attenzione, però, a come si lavora: i frutti potremmo farli cadere noi e non lei!
    Ora ho in allevamento due ovature raccolte su foglia di noce e spero di ottenere qualche parassitoide (stanno schiudendo in questo momento).
    Nel sito dedicato all'Halyomorpha halys ho inserito una galleria fotografica, per documentare le piante su cui la trovo. Purtroppo non sono riuscito a fotografare su Kiwi e Sambuco (ero lontano da casa e senza fotocamera!)
    Qui ciò che ho visto fino ad ora; ancora nulla nell'orto, per fortuna, nonostante la molta verdura in maturazione:
    http://www.halyomorpha-halys.it/galleria-fotografica
    Sul nocciolo, ho avuto la fortuna di "beccare" una muta (foto con esemplare praticamente bianco).
    Se qualcuno/a volesse contribuire con foto di halys su piante non ancora presenti in galleria, sarebbe benvenutissimo/a.
    Vi terrò informati.
    Un caro saluto,
    Livio

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    1. Io sono reduce da una battaglia con le Halys
      Ero così orgogliosa di quanto fatto l'anno scorso...
      Passavo accanto ai miei legumi e non trovavo cimici. Ne avrò trovate una ventina in tutta l'estate!
      Finché stasera, tornando con addosso gli occhiali che uso per guidare, noto che i girasoli mammouth, che fanno da sostegno ai fagioli, sono pieni zeppi di cimici!
      Questi girasoli erano molto alti, oltre i 3 metri e mezzo, e fin lassù con gli occhiali che uso nell'orto non ci vedevo!
      Non potevo lasciarle lì, ho iniziato a togliere qualche foglia di girasole, le più colpite, finché togli e togli ho eliminato anche i fiori.
      Ho ammazzato circa 218 cimici, quasi tutte Halys in vari stadi e solo 4 Nezara.

      Sui fagioli non ce n'erano, erano tutte sui girasoli che li sostenevano. La cosa curiosa è che alcune piante di girasole lontane dai fagioli non hanno cimici.
      Ora le superstiti (e ce ne saranno tante) presumibilmente andranno sui fagioli, ma non avendo più i loro sostegni così alti dovrei riuscire a controllarle meglio.

      Cosa fare l'anno prossimo? seminare fagioli e girasoli e attirare su di loro le cimici o evitarli, col rischio che vadano a rovinarmi i pomodori?

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  11. Grazie Livio e Claudia,
    molto interessanti le notizie e gli aggiornamenti. Per la lotta biologica, quale o quali sono gli insetti antagonisti, nelle zone di origine? Tachinidi come per le cimici "nostrane"?

    Claudia, la tecnica che prevede piante attrattive su cui poi intervenire è detta intercropping, ma si attua su grandi superfici, non credo sia possibile in spazi ridotti. Non è una buona cosa seminare piante e poi lasciarle in balia agli insetti, si finisce per allevarli!!!

    Angelo

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    Risposte
    1. Angelo, hai ragione! Ma non so come procedere.
      Quest'anno le halys mi sono sfuggite dal controllo perché non le vedevo in cima a quei girasoli così alti, ma in questo modo si sono mantenute isolate dal resto dell'orto.
      Queste non disdegnano nulla, se io le privo della fantastica combinazione di girasole e fagiolo rischio di ritrovarle dappertutto.

      Dalle mie ricerche i parassitoidi più promettenti in Cina sono il Trissolcus halyomorphae, una piccola vespa nera, e il Telenomus podisi, entrambi Hymenoptera - Scelionidae.

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    2. Dici bene Claudia, non disdegnano proprio nulla, qui dove abito io ( Treviso ) le trovo ovunque, dagli alberi agli ortaggi e quest'anno che ho seminato un bel campetto di quinoa me li ritrovo anche li con tanto di uova e piccoli!! Appena riesco pubblico altri cimici che distruggono i cavoli da qualche anno a questa parte però non conosco nulla di questi, vediamo se qualcuno mi saprà dare delle delucidazioni.

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    3. Ti va di fare l'esperimento con i fagioli, o addirittura con fagioli-girasoli?
      I miei sono fagioli Lima e girasoli mammouth.
      Potresti metterne un oiccolo gruppo nel campetto di quinoa e vedere cosa succede.

      Tolti i girasoli ora le malefiche si stanno spargendo, e le troviamo su zucchine e pomodori, che sono le coltivazioni più vicine.

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    4. Caro Moreno, riusciresti ad inviarci alcune fotografie di H. halys? La prof.ssa Maistrello ne è interessata, in quanto non è ancora ufficialmente segnalata delle tua parti (se confermata, provvederà lei stessa alla segnalazione al servizio fitosanitario).
      Puoi inviarle utilizzando questo form:
      http://www.halyomorpha-halys.it/halyomorpha-halys-contatti
      Grazie per l'eventuale collaborazione.
      Livio

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  12. Grazie Claudia, ma credo che oramai sia tardi visto che la quinoa sta iniziando la fase di maturazione, non riuscirebbero a crescere prima della maturazione.

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    1. Sì, intendevo l'anno prossimo. Scusa se non l'ho specificato, mi sembrava logico.

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  13. Cari amici, questa discussione ha suscitato l'interesse anche dalla prof.ssa Lara Maistrello (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Dipartimento di Scienze della Vita) che saluto di cuore. Per capirci: tutti i dati sulla bestiaccia li inviamo a lei.
    Lara mi ha ha inviato la seguente richiesta, che vi giro molto volentieri.

    "Caro Livio
    mi è capitato di trovare news su Halyo nel seguente blog
    http://amicidellortodue.blogspot.it/2015/04/cimici-halyomorpha-halys.html
    e ho visto che tu sei intervenuto. Ho visto che ci sono interventi di persone che dicono di averla rinvenuta a Livorno e Treviso (località nuove!!) e poi non ho capito da dove scriva l'autrice, che peraltro ha fatto un interessante "prova" su girasoli e legumi. Io ho provato ad intervenire, ma evidentemente non ho le credenziali (non ho indirizzi gmail). Non è che magari potresti intercedere tu, chiedendo tu a queste persone di inviarmi foto di Halyo dai loro orti/giardini per la validazione dei dati? Te ne sarei davvero grata!"

    Come Volevasi (ulteriormente) Dimostrare, la collaborazione dei cittadini con i ricercatori è di FONDAMENTALE importanza!

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    1. Gent,ma dott, il mio orto è nella zona sud di Pioltello ma mi sono già segnalata l'anno scorso sul sito, quindi non credo che il dato sia da aggiungere, semmai da confermare.
      Credo di avere solo queste altre foto
      http://tinyurl.com/osqxzv2
      http://tinyurl.com/p5qn6vd
      http://tinyurl.com/ntvurun
      Se ne troverò altre le aggiungerò.

      Ora che ho dato loro degli scrolloni eliminando i girasoli che sostenevano i fagioli inizio a trovarle anche nelle vicinanze, per esempio sulle zucchine trombette e sui pomodori. Ormai i pomodori sono pochi, non credo che faranno danni.

      L'orto non è grande, eppure vedo che tendono a restare sulle loro piante preferite. Confermo che sui girasoli piantati lontano dai fagioli non ce ne sono, e non ne ho viste nemmeno sui fagiolini (che ora hanno terminato il ciclo e sono stati estirpati)

      Durante la recente strage non ho fatto foto, già tanto che in qualche modo le abbia contate. Era quasi buio e mi premeva più di eliminarle che di fotografarle. Peccato, perché ce n'erano di tutte le misure avrei potuto fotografare tutte le fasi dello sviluppo.

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    2. Ciao Claudia.
      Nella tua terza foto su quale pianta è?
      Se sei d'accordo, metterei il tuo "copy" e la inserirei nella galleria fotografica del sito (se vuoi, possiamo sentirci per e-mail).

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    3. Ciao Livio,
      Nella terza foto tra quelle recentemente aggiunte la cimice è su un fiore di rosa La sevillana, Scattai la foto il primo maggio scorso e su quelle rose ne trovai tre.
      Se le foto possono essere utili puoi aggiungerle alla galleria, e certamente possiamo sentirci per email.
      Buona giornata!

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    4. Buona sera, nel mio orto è presente la gamma completa di questi insetti ed ognuno si prende l'ortaggio che preferisce. Per esempio in questo periodo, complice forse il gran caldo, sono già nate le verdi che mi stanno distruggendo i pomodori. E sono milioni ! non so da dove arrivano, ad ogni passata ne tolgo a decine.
      Verso metà agosto invece entreranno in attività quelle marroni che si concentrano sulle foglie del rabarbaro, quelle col dorso variegato giallo e variegato rosso invece preferiscono broccoli e verze.
      Comunque i diversi tipi li trovo un po' dappertutto ma fortunatamente non su tutte le colture procurano danni. Per es. le verdi pure essendo presenti numerose su girasoli, more, pesche non procurano danni.
      Buona domenica

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    5. Io vengo da una situazione tipo la tua riguardo le cimici verdi e con una costante eliminazione manuale sono arrivata ad averne poche decine in tutto l'anno. Ti consiglio di non demordere e di cercarle anche nei primi stadi di sviluppo, quando sono piccole, nere e in gruppo. Così se ne eliminano molte in un attimo.
      Eliminale anche sulle piante dove pare che non facciano danni.

      Riguardo le decorate Eurydema ornata niente ho potuto.

      Ti raccomando di controllare già da subito il rabarbaro. Se sai che a metà agosto si riempiono, probabilmente ora ci sono già le uova.
      Controlla, elimina, fai foto e mandacele, così i ricercatori ti diranno se sono Halyiomorpha e faranno un altro passo nei loro studi.

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    6. Ciao Claudia ti ringrazio per la risposta e per i consigli che certamente seguirò.
      Ho letto i vari interventi sull'argomento e volevo dire che io abito a nord-ovest di Milano nn distante quindi da Como e dal Canton Ticinio ma sia nel mio paese che fra i miei conoscenti dei paesi limitrofi il problema cimice non esiste : sì qualche cimice verde sui pomodori ma niente di più.
      Io non vorrei che il mio problema sia dovuto al fatto che l'orto è situato in una zona agricola boschiva e a poca distanza c'è un deposito di legna da ardere e quindi questi insetti trovano un habitat ideale per svernare e riprodursi. Ma si sa dove vanno in letargo ?
      Infine ti chiedo come devo fare per mandare le foto
      Grazie per tutto

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    7. Non sono esperta, ma temo che un deposito di legna sia un ottimo ricovero per le cimici!
      Qualche anno fa un'enorme quantità di cimici verdi svernò in casa di mia cugina. Fu un incubo.

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    8. Ho dimenticato la parte sulla foto.
      Nei commenti non si possono inserire direttamente le foto. Vanno caricate su un sito esterno e poi va pubblicato il link.
      Può andare bene un sito di hosting, un blog, una galleria fotografica, basta che permetta di caricare le immagini e di recuperarle poi tramite il relativo link

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  14. Ho inserito una risposta ad Elisa ed una a Moreno per chiedere di volerci inviare alcune fotografie di H. halys: la prof.ssa Maistrello ne è interessata, in quanto H. halys non è ancora ufficialmente segnalata per quelle zone (Livorno e Treviso).
    Ogni nuova segnalazione viene poi comunicata, dalla Prof., al Servizio Fitosanitario Regionale competente; quindi, se vengono avvistati esemplari che "sembrano" corrispondere alla halys, sarebbe assai utile ed importante fotografarli ed inviarceli per conferma.
    Le fotografie possono esserci inviate utilizzando questo form:
    http://www.halyomorpha-halys.it/halyomorpha-halys-contatti
    Grazie a tutti per l'eventuale collaborazione e, soprattutto, agli Admin del blog per la gentilissima ospitalità.
    Livio

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    1. Per ora non sono in possesso di foto, ma appena ne avrò vi farò pervenire tutto il materiale il più dettagliato possibile.

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    2. Ho passato il pomeriggio cercando di fotografare le cimici ma queste sfuggono, incredibile come si nascondono.
      Le ho avvistate sui pomodori, sui fagioli Lima, sulla zucchine a cespuglie, sulla zucchina trombetta di Albenga e sulla Hosta plantaginea.
      Tutte le piante colpite, tranne la Hosta, sono vicine ai fagioli e ai girasoli.
      Sui pomodori più lontani per ora non ne ho viste.

      Questa caccia non ha portati ai risultati sperati ma mi è stata molto utile, ho recuperato attrezzi da giardinaggio che erano stati fagocitati dalla vegetazione.

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    3. Ciao Livio,

      questo blog è nato per la Condivisione tra gli Amici, di semi e di esperienze, non devi ringraziare, siamo noi tutti che dobbiamo ringraziarti, questa cimice è proprio temibile!

      Faccio appello a tutti gli Amici, teniamo gli occhi aperti e segnaliamo eventuali notizie e foto al link!

      Angelo

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    4. Si è salvata una foto tra quelle fatte ieri pomeriggio.
      Giusto perché, arrivata alla fine del fusto di quella foglia di Hosta plantaginea, ha dovuto rallentare un pochino. Sono di una velocità incredibile in questi giorni. Sarà il caldo.

      http://fioridiaia.altervista.org/albums/insetti-e-piccoli-animali/15-08-03-halyomorpha-halys-su-hosta-plantaginea.jpg
      La sto inviando a Livio tramite email perché nella mia galleria le foto vengono ridimensionate automaticamente e non è una meraviglia già di suo, figuriamoci dopo un intervento automatico.

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  15. Grazie Claudia. Appena ho un po' di tempo, ritocco ed inserisco la tua foto in galleria.
    Ho girato alla prof.ssa Maistrello le fotografie ricevute da Moreno (grazie!): è confermata ufficialmente la presenza anche per Treviso.
    Con i ringraziamenti a tutti voi, mi scrive una nota:
    "[...] dalle nostre parti si è espansa a Parma e a Dozza (Imola) quindi sta entrando in Romagna. Purtroppo la situazione è gravissima in campo [...]"
    Ci sono anche altre "news" che vi dadò a breve.
    Livio

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    1. Non riesco a fotografarne più. Accidenti a loro, oltre a tutti i difetti che già conoscevamo hanno anche una vista acutissima e si nascondono immediatamente! Se giro attorno alla pianta per scovarle girano anche loro, pare di assistere a un film delle "comiche".

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  16. Furbette, neh?
    Io monto un obiettivo 100 macro che mi permette di fotografare insetti da (relativamente) lontano; con obiettivi più corti, peggio se con fotocamere compatte o cellulare, l'impresa diventa assai ardua ...

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  17. E' arrivato il momento in cui, quese bestiacce, iniziano ad avvicinarsi ai fabbricati per svernare.
    Suggerisco (anzi, raccomando!) attenzione, in modo da individuarne il maggior numero possibile ed eliminarle.
    Stiamo sperimentando alcuni progetti di ripari artificiali: vi farò sapere.
    Le trappole a feromone non mi hanno particolarmente entusiasmato, ottenendo risultati molto contrastanti; quella sperimentata da Claudia (grazie ancora per la squisita disponibilità!), addirittura, non ha catturato nulla.
    La prof.ssa Maistrello sta sviluppando una strategia di lotta molto interessante e, a mio avviso, intelligente: appena possibile vi informo.
    Intanto, si stanno raccogliendo dati sui disastri che la bestiaccia ha causato, quest'anno, all'agricoltura di alcune zone italiane ...
    Un caro saluto a tutti

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    1. Confermo: stanno entrando in casa.
      Fuori ce ne sono sempre tante, in diversi stadi, e ci sono anche tante giovani cimici verdi.
      Da giovani sono nere con i puntini. Un mio amico ne ha trovate molte vicine (nei primi due stadi restano vicine tra loro) le ha scambiate per coccinelle e le ha distribuite sulle altre piante.
      Non vanno distribuite, vanno annientate.

      Con dispiacere non posso far altro che confermare l'assoluta inefficacia della trappola. Le ho cambiato posto, ho accompagnato alcune cimici verso l'imboccatura, ma niente, nessuna si è inoltrata fino a raggiungere il punto di non ritorno.
      Al suo interno ho trovato solo un piccolo ragno, (che non gli pare vero di aver trovato un appartamento con vista così confortevole) 4 moschine e una piccola limaccia.
      Non vedo l'ora di conoscere e sperimentare la nuova strategia.

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    2. Grazie Livio e Claudia per le preziose informazioni, teneteci al corrente di eventuali novità!

      Angelo

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  18. Rieccomi.
    H. halys, nel nord Italia, è ormai ovunque.
    Mancano segnalazioni solo dalla Valle d'Aosta e Trentino A.A.
    Se qualcuno che ci legge vive in quelle zone, sarebbe molto importante che controlli la presenza della cimice!
    Si stanno facendo test per conoscere la percentuale di sopravvivenza all'inverno (due dei quali anche qui a Brescia). Una prova svizzera parla di poco meno del 15%, da noi dovrebbe essere più alta: lo sapremo nella prossima primavera.
    Intanto, finalmente, si stanno "muovendo" anche a livello di istituzioni:
    http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_050156_CSR%20REGIONI%20%28CIMICE%20MARMORIZZATA%29.pdf
    Saluti a tutti,
    Livio

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    1. Mi dicono che non c'è sul lago d'Orta.

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    2. Ciao Claudia!
      E' ben presente ad Invorio: mi sa tanto che, se ancora non c'è, ci arriverà presto.

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    3. Ahi! Per quel che serve, raccomanderò la massima attenzione.

      Hai provato il rimedio che ti riferivo via mail? Io non ho avuto modo di verificarne l'efficacia, l'ho inventato troppo tardi.

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  19. Rieccomi.
    Negli scorsi 5 e 6 febbraio, sono stati tenuti due incontri (workshop scientifico ed un convegno pubblico).
    Del convegno è disponibile, fino al prossimo 18 marzo, la registrazione video.
    Chi fosse interessato al materiale può trovare i collegamenti qui:
    http://www.halyomorpha-halys.it/incontri-convegni-halyomorpha-halys
    Un caro saluto a tutti.
    Livio

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    1. Grazie Livio! Ieri complice il maltempo mi sono visto tutto il video del convegno su queste cimici aliene e devo dire che è molto interessante, soprattutto nei primi interventi dove si comprende bene le abitudini e il ciclo di vita, consiglio di vederlo a tutti gli amici infestati da questa bestiaccia, chissà che provando vari stratagemmi e tecniche qualcuno di noi non riesca a trovare un qualche rimedio più ecologico dei trattamenti chimici consigliati.

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  20. Per fortuna ancora qui da noi queste malefiche bestioline non si sono viste.Le classiche vivono e vegetano tranquille complice un inverno estremamente mite.
    Non si sa cosa potrà succedere a primavera!!
    Saremo i "sentinelli" delle cimici.

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