di Angelo Passalacqua
Gli antichi Greci chiamavano krataigos questo piccolo frutto selvatico, i Latini Crataegus.
Il capostipite della numerosa famiglia è il Biancospino
Questo piccolo frutto era apprezzato dagli uomini fin dalla preistoria, semi di biancospino sono stati ritrovati in molti scavi preistorici. All'epoca c'erano pochi frutti spontanei e questo, insipido e farinoso per noi moderni, doveva essere una leccornia!
Qualche secolo più tardi, coi frutti seccati al sole e macinati preparavano una farina per panificare, in purezza o miscelata ad altre. Per vedere riconosciute le preziose proprietà erboristiche bisogna attendere il 1800, epoca in cui era noto invece il vino di biancospino, profumato e molto alcolico!
Dai biancospini selvatici sono venute fuori molte altre varietà, dai frutti più grossi e con colori della buccia che variano dal giallo chiaro al rosso scuro, molte si riproducono spontaneamente da seme, altre il contadino ha imparato ad innestarle, portainnesto sempre il biancospino selvatico. In Puglia sono presenti più di 10 varietà e, secondo me, cercando se ne trovano ancora di "nuove", l'ibridazione tra le varietà è frequente.
A destra il grappolo di frutti di biancospini, al centro un azzeruolo rosso e, a sinistra, la moscatella, l'azzeruolo bianco dai frutti più grossi. Una mela in miniatura, dal sapore gustoso ed un intenso profumo di moscato.
un'altra varietà di azzeruola rossa... |
...ed una gialla |
La moltiplicazione da seme è consigliabile per il biancospino, la riuscita è limitata al 20/25 %, la crescita delle piante è abbastanza rapida all'inizio ma poi rallenta, come longevità può essere secolare, uomo permettendo...
Il biancospino può ricevere, oltre all'azzeruolo, nespolo di Germania, pero, melo, ecc.
I semi dell'azzeruola moscatella sono ritenuti sterili, cosa non vera perché un lungo periodo di vernalizzazione li rende fertili, sempre nella percentuale suscritta.
http://www.dispaa.unifi.it/vp-113-l-azzeruolo-crataegus-azarolus-l.html
http://www.dispaa.unifi.it/upload/sub/ricerca/progetti/frutt_minor/azz06.jpg
http://www.dispaa.unifi.it/upload/sub/ricerca/progetti/frutt_minor/azz07.jpg
http://www.dispaa.unifi.it/upload/sub/ricerca/progetti/frutt_minor/azz08.jpg
http://www.dispaa.unifi.it/upload/sub/ricerca/progetti/frutt_minor/azz09.jpg
a mille metri di altezza nel jura svizzero ci sono molti arbusti di biancospini come la prima foto in alto o nelle altre a destra col nome di biancospino e non di azzeruolo. Potrei raccglierne dei chili. ma non saprei che farne. Un consiglio?
RispondiEliminama grazie Roberto! mi hai fatto scoprire questo "tesoretto" nascosto nelle pieghe del blog, molto bello!
RispondiEliminaQui nel mio sud delle Alpi, anche a scendere a 1.000 metri, di biancospino nemmeno l'ombra.
Ma sembra che ci si possa fare della marmellata "antica" , Angelo saprà dirci di più.
Ciao Angelo, ne approfitto per dirti che i tre link finali non funzionano più, saranno scaduti, come il latte ... magari sai come rinfrescarli ...
Spero di che i vecchi link siano ora rintracciabili tra questi.
EliminaAngelo ci dirà
http://www.dispaa.unifi.it/vp-113-l-azzeruolo-crataegus-azarolus-l.html
http://www.dispaa.unifi.it/upload/sub/ricerca/progetti/frutt_minor/azz06.jpg
http://www.dispaa.unifi.it/upload/sub/ricerca/progetti/frutt_minor/azz07.jpg
http://www.dispaa.unifi.it/upload/sub/ricerca/progetti/frutt_minor/azz08.jpg
http://www.dispaa.unifi.it/upload/sub/ricerca/progetti/frutt_minor/azz09.jpg
Grazie Claudia per i link, mi hai risparmiato un pò di "lavoro"! Ho messo tutto al posto dei link scaduti, si aprono cliccandoci sopra.
EliminaPer l'utilizzo dei frutti di biancospino, devo consultare i miei testi, a breve provvederò.
Angelo