di Giuseppe Monteleone
Gentili amici, Angelo e
Roberta mi hanno chiesto di mettere a
disposizione degli utenti di questo blog la mia esperienza di “coltivatore di
caroselli su balcone”.
Non è impossibile coltivarli in uno spazio ristretto. Basti pensare ai miei due balconi:
Non è impossibile coltivarli in uno spazio ristretto. Basti pensare ai miei due balconi:
- in quello
esposto a est/sud-est le piante
prendono il sole dall’alba fino a, più o meno, le ore 13,00. Questo
primo balcone è abbastanza
profondo;
- ma nell’altro,
largo appena 120 cm (140 se si considera
anche il bordino rialzato) ed esposto ad ovest, il
sole arriva dopo le 14,00.
|
Dopo una prima semina
protetta, non a sufficienza
evidentemente, finita male per un improvviso calo della temperatura, ho
riseminato il 12 aprile e, per evitare problemi, quest’anno ho
aspettato il 12
maggio per trapiantare all’esterno (la zona di riferimento è Milano).
La tecnica agronomica
utilizzata è quella della coltivazione
in verticale: ho fatto arrampicare lo stelo principale su una robusta
canna di
bambù supportata ai lati da canne più sottili di modo che un vento,
particolarmente forte, non potesse spezzare il supporto principale e,
con esso,
tagliare di netto la pianta alla base (ahimè, l’anno scorso mi è
successo…).
Una volta che lo stelo principale raggiunge un’altezza di 180 cm
conviene cimarlo,
mentre i getti laterali vanno potati alla seconda o terza coppia di
foglie. Per
quanto riguarda il Carosello Tondo di Manduria, avendo un portamento
più
cespuglioso, è consigliabile cimarlo quando raggiunge circa un metro di
altezza.
Spuredda leccese |
Ho coltivato dieci
piantine: due di Bianco Leccese, una
ciascuna di Tondo di Manduria, Manduria, Tondo Barese, Tondo
Massafrese,
Mezzolungo di Polignano, Scopatizzo Barese, Spuredda Leccese e
Barattiere.
Bianco leccese --- Manduria ---Tondo di Manduria ---Tondo Massafrese |
Delle due piantine di
Bianco Leccese una si è sviluppata
poco, soprattutto nei getti laterali e la produzione è stata minima. Il
che mi
ha sorpreso non poco, visto che l’anno scorso le tre piantine (ed
uniche) che
ho coltivato mi hanno dato un raccolto di una decina di chili in
totale.
La mia idea è che, seppur in vasi diversi, era troppo vicino al Tondo di Manduria e che abbia “trasferito” (il virgolettato è d’obbligo) parte della sua produzione su quest’ultima pianta.
Il Tondo di Manduria, infatti, ha prodotto peponidi dalle forme più disparate: tondi, ovali, a pera e oblunghi; in quest’ultimo caso del tutto identici al Bianco Leccese, eccetto che per l’assenza di striature longitudinali leggermente più scure di questa varietà. Comunque tutti i frutti sono risultati molto gustosi, tanto da essere eletti da tutti i componenti della famiglia come i caroselli più graditi dopo il barattiere. Tra l’altro, sono state le uniche due varietà che si sono incrociate.
La mia idea è che, seppur in vasi diversi, era troppo vicino al Tondo di Manduria e che abbia “trasferito” (il virgolettato è d’obbligo) parte della sua produzione su quest’ultima pianta.
Tondo di Manduria (sopra) e Bianco Leccese (sotto) |
L’altra pianta di Bianco
Leccese si è ricordata di essere un
carosello in ritardo: si è messa a produrre a getto continuo, giusto
poco prima
che partissi per le ferie, proprio quando quasi tutte le altre piante
avevano
finito la loro produzione.
Barattiere |
Lo Scopatizzo Barese e il
Mezzolungo di Polignano erano nello
stesso vaso rettangolare di 80 cm di lunghezza e 35-40 cm di larghezza.
Il
primo ha fatto solo quattro frutti mentre il secondo ha prodotto 13
frutti
normali per un totale di più di due chili prima di cominciare a
fruttificare
peponidi panciuti e deformi. Il gusto era comunque gradevole come i
frutti
normali. Posso dire che il Mezzolungo di Polignano ha avuto una
produzione
discreta, ma non riesco a capire perché lo stesso non è avvenuto per lo
Scopatizzo Barese. Non credo che il motivo possa essere il fatto che
fossero
nello stesso vaso a distanza di una quarantina di centimetri l’uno
dall’altro.
Chissà…
Ho trovato particolare la
differenza di gusto fra il
Carosello di Manduria e il suo “fratellastro”, il Carosello Tondo di
Manduria.
Sono state le due varietà più prolifiche, avendo prodotte entrambe una
ventina
di frutti per un totale di circa 3,5 kg per pianta.
Nel Carosello di
Manduria
la polpa si è rivelata abbastanza secca, poco acquosa. Al contrario, il
Tondo
di Manduria ha incontrato i favori incondizionati dell’intero nucleo
familiare che
ha apprezzato la consistenza molto tenera di questa varietà, i cui
frutti sono risultati
numerosi anche alla base della pianta.
Carosello di Manduria |
|
Nel vaso rettangolare più
grande (100x40 cm) ho coltivato il
Tondo Barese e quello Massafrese. Diversamente dallo Scopatizzo e dal
Mezzolungo, la loro coabitazione non ha dato problemi: non si sono
incrociati
né hanno dato vita a frutti deformi.
Nel caso del Tondo Barese ho avuto la malaugurata idea di cimare lo stelo principale un po’ prima dei canonici 180 cm. per favorire i getti laterali che stentavano a svilupparsi, mentre buona era stata fino ad allora la produzione lungo lo stelo principale.
Avevo perso le speranze che gli steli laterali si sviluppassero, ma dopo qualche giorno di riposo vegetativo si sono dati da fare pure loro: si sono allungati quanto dovevano e hanno prodotto altri peponidi. Sia il Tondo Barese che quello Massafrese hanno sviluppato una consistenza abbastanza morbida. Il primo ha dato 2,700 kg mentre il secondo 2,4 kg.
Nel caso del Tondo Barese ho avuto la malaugurata idea di cimare lo stelo principale un po’ prima dei canonici 180 cm. per favorire i getti laterali che stentavano a svilupparsi, mentre buona era stata fino ad allora la produzione lungo lo stelo principale.
Tondo Barese |
Avevo perso le speranze che gli steli laterali si sviluppassero, ma dopo qualche giorno di riposo vegetativo si sono dati da fare pure loro: si sono allungati quanto dovevano e hanno prodotto altri peponidi. Sia il Tondo Barese che quello Massafrese hanno sviluppato una consistenza abbastanza morbida. Il primo ha dato 2,700 kg mentre il secondo 2,4 kg.
Tondo Massafrese |
Per quanta riguarda le
avversità atmosferiche, il 9 giugno
c’è stata una fortissima grandinata che ha danneggiato la parte bassa
delle
piante del balcone esposto ad ovest (quello più stretto). Lo spettacolo
che si
è presentato dopo era desolante: molti getti laterali e foglie
distrutte.
Fortunatamente si sono riprese alla grande, ma credo che senza la
grandinata la
fruttificazione alla base delle piante sarebbe stata maggiore.
La malattia tipica dei
caroselli, il mal bianco o oidio, è
comparsa all’inizio su alcune foglie. Ho così deciso di utilizzare
l’olio di
neem una volta alla settimana non spruzzandolo direttamente sulle
foglie, ma
irrigando. È andata bene.
Un insetto che ama molto i caroselli è la mosca bianca che produce
abbondanti
quantità di melata che di solito distrugge la coltura attaccata. Due
anni fa ha
fatto scempio dei miei peperoncini mentre sembra che la foglia del
carosello
resista meglio. Vedremo se sarà così anche l’anno prossimo e se è stata
solo
fortuna.
In conclusione, molta
soddisfazione, ma troppe dieci piante
di carosello per lo spazio che avevo a disposizione sul balcone. L’anno
prossimo, promessa fatta a mia moglie, solo cinque piante. Lei non ci
crede, io
nemmeno…
Ciao Giuseppe,
RispondiEliminaqueste immagini fanno venire voglia di coltivare i caroselli in vaso anche se si ha un pezzetto di terra.
Non posso far altro che farti i miei complimenti.
Roberta
Sì, complimenti! Io nell'orto ho seminato diversi tipi di cetrioli, caroselli, meloni... e ho raccolto un tortarello e un carosello.
RispondiEliminaCiao Giuseppe, ho letto con interesse questo tuo racconto, e ho ammirato la tua passione di coltivare l'orto sul balcone, onorando il detto "accontentarsi è metà vivere".
RispondiEliminaNon conosco i caroselli, mai visti, ma da come se ne parla qui nel blog devono essere una meraviglia.
Ho più terra che braccia per coltivarla, se vuoi ce n'è anche per te, e dopo aver letto la tua eroica esperienza milanese vorrò provarci anch'io con i caroselli, magari poche piante in serra protetta, per un primo esperimento.
Grazie per l'incoraggiamento.
Ho i semi di almeno 10-12 varietà. Non farti scrupoli di cheiedere...
EliminaComplimenti Giuseppe, per la riuscita della coltivazione e per... la biodiversità dei caroselli! Io non irrigo mai le piante di carosello, né cimo le piante, per questo i tuoi consigli saranno utili ai tantissimi che coltivano e coltiveranno i caroselli fuori dalla Puglia! Il pensiero va al nostro amico comune, Jay ed il suo "studio" sui caroselli a Tucson...
RispondiEliminaIl barattiere è di forma ovale, quello tondo è detto cianciuffo, sono ottimi uguale, rendono poco anche in campo. Il tondo-lungo di Manduria assomiglia terribilmente allo spuredda di Lecce... Vedo che quasi tutti i caroselli tendono alla forma allungata, di solito l'ibridazione si rileva riseminando, non lo stesso anno coltivativo. Hai impollinato a mano o ci sono stati insetti sufficienti allo scopo?
La coltivazione in verticale potrebbe indurre il fenomeno?
Angelo
Ciao, Angelo. No, nessuna impollinazione manuale. I miei due balconi erano un andirivieni di splendide api. Quanto le ho amate vedendolo passare da un fiore all'altro!!! La domanda che poni alla fine è interessante. L'anno prossimo presterò particolare attenzione a questo proposito.
Eliminaciao giuseppe io coltivo molti vegetali in vasi e il rpossimo anno vorrei provare a coltivarli in serra.. essendo in vaso che tipo di concimazione hai usato? io per le mie zucchine uso un macerato di consolida in modo da arricchire il terreno visto che le piogge continue continuano a lavare tutto e lasciando il terreno privo di nutrimento... belle le tue foto
RispondiEliminaA me è stato sufficiente del terriccio universale. Per questi caroselli ho usato il terriccio in cui sono cresciuti i peperoncini l'anno scorso. Alla fine della stagione (novembre-dicembre) ho cernito la terra e l'ho riposta in sacchetti. Poi all'inizio della nuova stagione ho messa della torba (proporzione 50 e 50, più o meno) e mischiato anche un po' di palline di argilla e perlite espansa. Ciao.
EliminaAnche a me, che come dice orto delle piane, ho più terra che braccia viene la voglia di coltivare in vaso.
RispondiEliminaComplimenti per il bel raccolto.
Liliana
...mi sa che per il prossimo anno i nostri orti si popoleranno tutti di caroselli!
RispondiEliminaPat
Come ho detto a Orto delle Piane, semi ne ho e se anche dovessero finire il mio vecchio giù in Puglia è pronto a fare il giro dei vivai vicino casa sua per rifornire.
Eliminache meraviglia! meglio che in piena terra!!!
RispondiEliminaFantastico, complimenti. Tra l'altro non vedo traccia di ragnetto rosso sulle tue piante! Tutte le cucurbitaceae e non solo coltivate sul mio balcone non hanno vita lunga; sono infestate da questo mostriciattolo malefico. Probabilmente il clima di Milano non lo favorisce. Che invidia :3 Ps. Anche io ho invaso il balcone di piante per la gioia di mia madre
RispondiEliminamostriciattolo malefico al ragnetto rosso? basta spruzzare della semplice acqua con uno spruzzino o aumentare di poco l'umidità che sparisce!!!...fosse così facile far scappare altri parassiti!
EliminaPat
La spruzzata d'acqua gli fa un baffo, perchè il balcone, almeno dalle mie parti, diventa un forno e accelera la riproduzione; il cemento assorbe il calore :S E' un pò di anni che ci combatto. Quest'anno poi è stato catastofrico, me l'ha confermato anche un contadino bio del posto, che ha avuto problemi in pieno campo su molti ortaggi; merito dei vari anticicloni...
Eliminain tanti, causa siccità, hanno avuto lo stesso problema ma aumentando le irrigazioni e nebulizzando l'hanno superato. Un'amica aveva il prato della villa e tutta la casa infestata ha aumentato la frequenza e il tempo di irrigazione del prato e in poco tempo se no è liberata! Anche un amico nel gruppo di FaceBook ha fatto lo stesso e ha risolto, felicissimo lo ha consigliato al suo vicino di proprietà che aveva lo stesso problema.
EliminaProvaci almeno...anche se ti sembra troppo semplice!
ciao Pat
Si, si l'ho fatto, ho nebulizzato tutti i giorni. Ma le piante mi sono morte. Ho addirittura immerso nell'acqua delle piccole piantine infestate e ce le ho lasciate a bagno per un pò... ma niente...ho notato che anche dopo questa operazione qualche malefico rimaneva vivo e poi prolificava. Tutte le piante annuali mi sono morte...anche le dalie, le aromatiche, il tagete, il tropeolo, le piante acquatiche etc. e non ho avuto il piacere di vedere fioriture estive. Tra l'altro per fare queste operazioni ho perso molto tempo, perchè ho nebulizzato per bene anche e soprattutto la pagina inferiore di ogni foglia delle piante, che erano/sono un pò. Insieme a questo già da aprile ho fatto un lancio di phytoseiulus persimilis, l'antagonista del ragnetto, sempre accompagnato da nebulizzazioni. Ha funzionato finchè non è arrivato il caldo forte di Luglio. Ho provato anche altri metodi... troppo costosi... Credo che i miei balconi siano il paradiso del ragnetto rosso. Forse dipende anche dal tipo di terriccio...boh! Per fortuna da poco ho un minuscolo pezzo di terra, forse li è più facile il controllo del malefico. Lo odio sigh... l'orto estivo sul balcone non lo farò più. Ogni estate è così e non raccolgo nulla...scusa la lunghezza della risposta, hai toccato un tasto dolente
Eliminase è il paradiso del ragnetto rosso, non ne esci! ormai le hai tentate tutte!!! non ho mai approfondito il discorso terriccio, non saprei. Ma tu in che zona ti trovi?
EliminaPat
Sono della zona di Bari, sto un pò più a Nord di Angelo :)
EliminaQuando ho composto il substrato dei vasi ho usato anche un pò di sabbia di fiume. Può darsi che questo lo favorisca, perchè la sabbia si riscalda velocemente.
A parte ciò ho notato che le nebulizzazioni quasi non arrivano a toccare le piante quando le faccio in Agosto ... in realtà l'acqua non evapora già contatto con l'aria, ma poco ci manca hihihihi dopo trenta secondi è già scomparsa dalle foglie per il caldo
in pratica il ragnetto ama il secco e odia l'umido, basta alzare il livello di umidità e rendegli sgradevole il soggiorno che scappa! Devi creagli delle condizioni che non gradisca, capisco che da voi sia più difficile che qui da me a Milano.
EliminaComunque quando è molto secco si riempe anche un prato assolato dove vado in montagna...ma irrigando sparisce!
Angelo cosa consiglia?
Pat
In balcone ho qualche aromatica, un limone, le fragole di mia figlia, una pianta di pomodoro ciliegino di due metri e le piante da telee che ho tenuto in casa in inverno, al momento 7 piante di solanum torvum da seme che crescono a vista d'occhio, domani sposto tre pepino coi frutti ed il goji. Confermo il commento di Francesca, i balconi sono l'ideale per il ragnetto, la difesa sta nel nebulizzare più volte con acqua, non solo le piante ma tutto il balcone! Se l'acqua non basta, irrorare con sapone molle potassico diluito (le piante), rimedio drastico ed efficace. Ovviamente le irrorazioni vanno ripetute in base all'entità dell'infestazione.
EliminaIn piena terra i problemi sono minori o assenti, io non ho ragnetto nemmeno negli orti a secco, ma anche qui, in caso di necessità/annate difficili, il sapone risolve! Sconsiglio l'uso di insetti antagonisti sul balcone,si disperdono lontano in breve tempo...
Angelo
Io amo le foto!
RispondiEliminacomplimenti per la coltivazione urbana e per la bella scheda preparata per il blog, vedo con piacere che il carosello ha sempre più estimatori.buona coltivazione a tutti
RispondiEliminaBuongiorno Giovanna e benvenuta,
RispondiEliminasiamo più di uno che gestiamo e scriviamo in questo blog; possiamo dire che è un blog condiviso, come molti dei nostri orti.
Hai anche tu un orto o ti diletti a coltivare qualcosa nei vasi?
Roberta
ciao a tutti, sono capitato qui per caso, cercando in rete come coltivare bene le caroselle,
RispondiEliminasono di origini pugliesi, vivo a Torino e sono alla mia prima esperienza di coltivazione
in orto di questo splendido ortaggio. devo dire che sono contento di essermi aggiornato su come procedere..... le mie piante di caroselle sono alte circa 10 cm, e ieri 3 Maggio ho eseguito il trapianto in orto, vi tengo aggiornati su come va.......
Benvenuto Leonardo, aspettiamo di sapere come procederà la tua coltivazione di caroselli a Torino.
EliminaSono tante le persone che abitano al Nord che si chiedono come poter produrrre questi frutti abituati al caldo Sud.
Tienici aggiornati.
Roberta
Negli anni scorsi ho coltivato i caroselli e i tortarelli a Milano, in piena terra. Niente di eclatante, però ho avuto una produzione e un gusto buoni e soddisfacenti. Io ho scelto un'aiuola tra quelle più assolate.
EliminaVedrai che staranno benissimo anche a Torino,
Salve ragazzi, vi aggiorno sulla coltivazione delle caroselle, nel mio caso i tondo di manduria. Ho trapiantato 15 piante il 2 maggio, delle quali 5 sono andate... Le altre sembra che tengano. Ho Notato alcune macchie gialle sulle foglie, sapete dirmi cosa può essere?
EliminaScusate,trapianto eseguito il 3 maggio, in orto .
EliminaMi sono capitate delle macchie gialle sulle foglie di zucchina, ma non so il motivo.
EliminaHo trovato le foto dell'anno scorso, guarda quanti fiori
Questa
http://fioridiaia.altervista.org/anni-precedenti/estate-2013/13-07-03-carosello-mezzolungo-di-polignano-10-.jpg.html
e le due foto seguenti
Caro Leonardo, sono Giuseppe, l'autore di questo post. Secondo me avresti dovuto aspettare ancora qualche giorno prima di trapiantare all'esterno i caroselli ed anche in questo caso con copertura per qualche giorno ancora. I caroselli sono molto molto sensibili non solo al freddo, ma anche al fresco delle notti primaverili del Nord Italia. Le macchie gialle potrebbero essere dovute alle temperature basse? Le mie hanno un colorito verde molto chiaro, quasi giallo, quest'anno, segno che c'è qualcosa che non va. Per non trovarmi senza piantine in caso di morte prematura, ho fatto una seconda e poi una terza semina. Se sopravvivono in tante, meglio. Qualcuno al quale regalarle si trova sempre... Ciao. Un saluto ad Angelo e Roberta e agli assidui frequentatori di questo blog.
RispondiEliminagrazie Giuseppe, hai sicuramente ragione sul fatto del trapianto precoce che ho effettuato... me ne sono accorto a mie spese. Ho comunque riseminato ed ho altre piantine che piantero' sicuramente dopo il 15 maggio, cosi' mi hanno consigliato, vi tengo aggiornati sulle prossime evoluzioni!!! salutoni!!!
EliminaQuest'anno sono un ritardo clamoroso. Anche la seconda semina è andata male e non capisco perché, visto il sole che abbiamo avuto anche qui al Nord durante questa primavera. Ma ho già pronte le piantine (ancora piccole, ahimè) della terza semina. Mi sono portato avanti con il lavoro sapendo quanto delicate sono le piantine di carosello... A presto.
EliminaP.S. Nel post dove si legge Carosello di Manduria si intende Carosello Tondo di Manduria e viceversa. Le ditte sementiere fanno una confusione tremenda con alcune varietà di carosello, ma quest'anno i semi me li produco da me.
Ciao forum vi aggiorno sull'andamento dell'anno scorso......Delusione max su 20 piante raccolte 3 caroselle, nel mio caso i tondo di Manduria. Stagione diluviante piantavo il riso facevo meglio.....speriamo quest'anno.....aggiorniamoCi!
EliminaCredo che quasi per tutti quest'anno se avessero piantato riso sarebbe stato meglio.
EliminaNon è certo consolante
Speriamo nella prossima stagione.
Ciao
Liliana
Ciao. Altezza vasi??? Grazie!
RispondiEliminaCiao Giuseppe sono Giovanni. Dopo aver letto l' anno scorso il tuo Blog mi è venuto l ' idea di piantare anche io dei MULINAZZI ( sosi vengono chimate dalle mie parti in Puglia). Ho comprato proprio per piantale un bel vivaio 3×6 m in plastica. Purtroppo non mi riesce a vedere neanche 1 di quei bei Barattiere ( ne ho piantate 4 tipi) .Dopo averli cresciute in vaso al caldo in casa in Giugno le ho trasferite in vuvaio. I fiori del frutto riesco a vederli ma poi cadono. Ps: risiedo da 49 anni in Germania.
RispondiEliminaUn saluto Guovanni
Sorry da 40 anni risiedo quì.
EliminaCiao Giovanni,
RispondiEliminaNon vorrei disilluderti, ma non credo che sia così facile coltivare i caroselli in Germania, a meno che non si abbia una super serra riscaldata senza sbalzi di temperatura. Per quanto ne so io, in Germania oggi ci sono 30 gradi, domani di botto si scende a 15... Quanto al Barettiere poi (ce n'è sono di due tipi, ovale e tondo), non è molto prolifico: produce da due a cinque-sei frutti, quando va bene. Quest'anno il mio Barettiere Tondo (detto anche Cianciuffo o Tondo di Fasano) che ho sul balcone mi ha fatto uno scherzetto mica da niente. Non ha sviluppato il fusto primario, ma solo tantissimi rami secondari e terziari. Frutti tantissimi ma seccano subito e occupa da solo sei-sette metri di balcone con buona pace di mia moglie che vorrebbe stendere il bucato ogni tanto. Però la pianta è bellissima e non dispero che prima o poi mi dia qualche frutto.
Il Carosello di Manduria e quello Tondo Massafrese, come al solito, stanno dando grandi soddisfazioni.
-Giuseppe-
Ciao Giuseppe,
EliminaE vero con la temperatura che varia moltoquì ma le piantine si stanno sviluppando bene. Spero che prima o poi mi da la soddifazione di vedere un frutto. Di tipi ne no seminati vari: CAROSELLO SCOPALIZZO BARESE..... CAROSELLO TONDO DI MANDURIA.... CAROSELLO DI FASANO... CAROSELLO SPUREDDA LECCESE BIANCO ... purtroppo solo fiori e niente frutto.... forse le api tedesche non apprezzono hahaha e non impollinano. Ti saluto. Se vuoi ti mando delle foto.
Buongiorno,
RispondiEliminaHo seminato la spuredda leccese, in Svizzera. Prima in vasetti, poi trapianto in vasi più grandi. Le piante fanno fiori ma per ora niente frutti. Bisognerebbe potare, per far produrre fiori ermafroditi?
Aggiornamento per chi fosse interessato.
EliminaIl messaggio precedente è stato scritto in Grecia, sono stato in ferie per 3 settimane. Di ritorno a casa ho avuto la piacevole sorpresa di vedere i primi "cumbarazzi", ancora piccoli, comparire su alcune piante.
Vediamo come procedere, intanto impollino manualmente.