Seminare, semi, serendipità
di Giam
Questo post lo scrissi per un altro blog. Lo ripubblico qui sperando di fare cosa utile e gradita. Come d'obbligo, specifico che anche questo post intende essere solo l'inizio di un accumulo di esperienze personali sul tema trattato ed, in genere, un ulteriore impulso alla comunicazione fra i frequentatori di questo gruppo. Nel titolo ho messo il vocabolo "difficile" perchè con esso si indica il "trovare qualcosa di importante cercando tutt'altro", che è un'idea che mi piace molto e che ben si adatta alla comunicazione sincera. :-)
Ovvero l'arte di arrangiarsi con quello che si ha e quello che si è.
Di qualsiasi cosa mi sia interessato in vita mia, la prima scoperta che ho fatto è stata sistematicamente quella che non ero affatto originale.
Era già lì tutto pronto: intere biblioteche sull’argomento, periodici ortodossi e periodici “alternativi”, corrispondenti associazioni (fedeli alla linea ed eretiche), aziende e pubblicità, strumentazioni ad alto contenuto tecnologico, optional, siti web, assistenze personalizzate, miti e riti… insomma vere e proprie realtà parallele in cui l’ultimo arrivato (io) era blandito, addirittura vezzeggiato, ma sistematicamente tenuto all’oscuro del livello “alto”, esoterico, praticamente religioso.
Tale livello misterico quasi sempre si rivelava di sconcertante miseria, banalità, comprendente anche rivalità intestine, interessucoli, misteri dovuti ad approssimazioni ed ignoranza più che ad oggettiva complessità della materia. Così ho concluso che il buon Marco Paolini giustamente fa inveire i rugbisti veneti contro la “mancanSa d’ignoranSa” e che proprio io non ce l’avrei mai fatta a fare l’ “esperto” di alcunché.
Ciò però ha positive ricadute sulla fantasia ed il risparmio: la totale antipatia per gli “esperti” porta alla sperimentazione autonoma ed alla diffidenza verso tutta l’oggettistica che gli “esperti”, inevitabilmente, vendono per renderti più facile, più comodo, più divertente qualsiasi cosa.
Alla luce di quanto sopra, leggerete quanto sotto: uno slalom fra terricci, contenitori, semini, bustine, temperature, etc. il tutto rigorosamente provvisorio, ma sperimentato e compatibile con n. 2 figli, n. 1 moglie, n. 1 lavoro, n. 2 genitori anziani, n. tot altri passatempi, n. tot anni di età, n. approssimato ed infinito di storture e patologie psicologiche e psichiatriche.
SEMI
I semi, in un modo o nell’altro, costano. Questo non è un eccessivo problema, nel senso che in genere non abbiamo (o almeno io non ho) sterminate estensioni da plantumare, per cui il costo in sè di una bustina di semi e/o di una spedizione della stessa non è proibitivo.
Però almeno cerchiamo di non prendere fregature: tirare su una pianta per mesi ed alla fine scoprire che non è per niente quella varietà lì che era scritta sulla bustina, finisce con il far rimpiangere fino all’ultimo centesimo speso.
C’è, insomma, da considerare il costo in fatica che un banale semino contiene in sé. Allora facciamo così:
Con la nostra brava bustina in mano cerchiamo dI non farci prendere ancora una volta da un fatale entusiasmo e, soprattutto se siamo in possesso di semi “preziosi”, non seminiamo tutti i semi e/o seminiamoli in due tempi e, se possibile, in due posti differenti.
TERRICCI
Una volta mi hanno rifilato un terriccio “speciale per semine”: era pieno di sabbia ed appena asciugava diventava praticamente cemento. Buoni risultati li ho ottenuti facendomelo da me con 1/3 di compost autoprodotto (lasciato qualche settimana in busta nera da monnezza, ben chiusa ed al sole, per sterilizzarlo), 1/3 di sabbia, 1/3 di torba. Buoni risultati li ho avuti anche con soli compost (2/3) e sabbia (1/3). Alla fine credo di poter affermare che qualsiasi buon terriccio universale funziona egregiamente alla bisogna. Un amico mi diceva che lui si trovava benissimo con un terriccio universale che comprava in un certo discount.
SERRE, SERRETTE, DOVE SEMINARE
Quasi tutti gli ortaggi/fiori devono essere seminati in posti calducci ed in epoche in cui calduccio non fa. E’ necessario quindi approntare una qualche forma di serra protettiva. Personalmente mi trovo benissimo con il metodo “Cassette da frutta e termosifoni”.
Spiego. Si prende una cassetta da frutta e ci si mette dentro i vasetti riempiti di terra; si infila il tutto in una busta di plastica trasparente; si mette a germinare accanto ad un termosifone acceso (magari impilando una sull’altra le cassette da frutta).
Appena i semi germinano saranno da mettere alla luce piena almeno durante il giorno.
Il metodo ha ovviamente alcuni svantaggi: non è usabile per grandi quantitativi; non risolve del tutto il problema del dove cappero mettere le piantine neonate nell’attesa della buona stagione. Il primo svantaggio si trasforma in vantaggio costringendoci ad avere maggiore cura per ogni singola pianta. Il secondo problema personalmente l’ho risolto costruendomi un cassone con coperchio apribile.
Quando esco di casa per andare al lavoro guardo il cielo e mi regolo se e quanto aprire il coperchio. Preferendo i rischi da troppo freddo a quelli da troppo caldo che, in base alla mia esperienza, sono i più dannosi (consultare anche le pagine di televideo meteo). Da notare che il cassone è pavimentato con un foglio di polistirolo espanso.
In caso di freddo notevole, sistemo sotto il coperchio del tessuto-non tessuto. Il tutto ha funzionato abbastanza. Quest’anno ho perso qualche piantina che mi ero lasciato di “riserva” (per rimpiazzare cioè piantine non attecchite in piena terra), causa colpo di vento che ha chiuso il cassone in una giornata di caldissimo sole (…io ero a lavoro): quando sono tornato le foglie delle piantine erano croccanti…
Le piantine da “svezzare” possono essere tenute ancora nelle cassette, avendo l’accortezza di levare la busta di plastica durante il giorno oppure di mettere sopra alle cassette una qualche forma di coperchio di plastica per evitare sia l’eccessivo freddo sia i danni da pioggia forte.
CONTENITORI E METODI DI SEMINA
Evito i contenitori troppo piccoli, dove temperature basse ed alte possono creare danni permanenti. In pratica per pomodori, peperoni, melanzane uso vasetti di plastica neri (quelli in cui in genere vengono vendute le piantine da fiore) di almeno cm 10-12 di diametro, mentre per lattughe, basilico, etc. utilizzo contenitori anche più piccoli (cm. 5 di diametro).
In questi contenitori metto la terra mescolata ad un po’ di letame pellettato (detto anche “cubettato” o “a scaglie”) e poi metto i semi appena ricoperti da un sottile strato di terra.
In ogni contenitore pongo pochi semi a germinare. Per essere esatti il numero di semi per contenitore (cioè per vasetto) è tanto minore quanto più “preziosi” sono i semi: infatti elimino le piantine più deboli e ne lascio una sola per vasetto.
Sempre a riguardo del “quanti semi mettere per vasetto di semina” , c’è da aggiungere che i più voraci possono anche seminare molti semi per vasetto, per poi trapiantare (i veri esperti dicono “ripicchettare”) le piantine appena nate (quando hanno 2 foglioline) in vasetti singoli. Questa procedura è particolarmente adatta ai pomodori, ma anche a peperoni e melanzane che però risentono un po’ più del cambiamento di vasetto. I pomodori, inoltre, possono (direi quasi devono) essere “ripicchettati” affondando nella terra il giovane gambo.
Sconsiglio vivamente di “ripicchettare” le cucurbitacee (zucche e zucchine, cetrioli, meloni, etc.) che sopportano male quasi ogni tipo di trapianto. Trapiantare le cucurbitacee al più presto in piena terra da vasetto, magari già allo stadio delle prime due foglie. I vasetti di torba precompressa (non riesco a capire neanche esattamente il perché…) non mi hanno mai dato buoni risultati (e neanche al mio vicino Peppino, che nutre un furioso odio per tali vasetti).
E’ meglio seminare in vasetto anche i legumi di varietà particolarmente “preziose”: seminando ogni singolo fagiolo (ad esempio) in un singolo vasetto, potremmo sprecare meno semi. Infatti spesso succede che sia necessario “diradarare” (cioè eliminare) molte piantine spuntate troppo vicine l’una all’altra.
SEMINA IN PIENA TERRA
Molte piante devono/possono essere seminate direttamente in terra, vuoi perché la semina “protetta” sarebbe troppo (inutilmente) laboriosa, vuoi perché proprio non sopportano trapianti. A volte però anche seminando in piena terra conviene dare una qualche forma di protezione. Esempio classico è l’insalata che (ma tu guarda che non fanno ‘ste piantine per farci impazzire…) se la temperatura supera i 20° non germina. In questo caso dovremo proteggere i semi dal troppo sole. E rieccoti le cassette da frutta: messe capovolte sul pezzetto seminato ombreggiano e, quindi, “raffreddano” il seme, soprattutto se usiamo cassette di legno oppure di colore bianco. Al contrario dei teli ombreggianti le cassette da frutta difficilmente vengono portate via dal vento e sono molto più pratiche da spostare (se poi tanto caldo non fa….). Le versatili cassette da frutta danno una discreta protezione anche contro pioggia troppo forte, grandine, uccellini avidi di giovani germogli e servono anche per ombreggiare le piantine trapiantate a radice nuda (ad es.: lattughe). E pensare che al mercato le gettano via…
Giusto per amor di completezza, chiariamo che si puo’ seminare:
La semina a file è indicata per tutte le piante che, essendo lente a crescere e produrre, hanno bisogno di essere liberate dalle erbacce più volte.
La semina a postarelle è indicata per tutte le cucurbitacee ed anche legumi rampicanti
La semina a spaglio è indicata per gli ortaggi a rapido ciclo (cioè si mangia presto… es.: lattughe da taglio).
Quando semino a spaglio cerco di seminare con una certa uniformità, per cui mischio i semi ad un pugno di terriccio più scuro della terra dell’aiuola, in modo da rendermi meglio conto che sto combinando. Inoltre dopo copro molto i semini (con terriccio sottile), in quanto, in questo tipo di semina, i semini tendono a rimanere in superficie e, quindi, ad essere “visti” dalle laboriose ma decisamente fastidiose formiche: contro di esse rametti di menta, decotti ed infusi, e tutte le commoventi risorse delle agricolture con il suffisso “bio” sono decisamente inefficaci. Qualsiasi suggerimento e/o correzione in tal senso mi farà felice.
Nota di Miklon : contro le formiche ho notato che funzionano bene delle foglioline di lavanda sminuzzate, da interrare insieme ai semi
Sperando di aver dato una qualche idea utile a qualcuno, provo pure e perfino a fare una tabella riassuntiva basata, torno a ripeterlo, sulla mia poca esperienza.
Correzioni, estensioni, particolarizzazioni ad opera di altri utenti saranno ben accette da me per primo: scrivo molto, forse troppo, ma il mio intento è anche quello di offrire una prima base di scambio di esperienze.
Era già lì tutto pronto: intere biblioteche sull’argomento, periodici ortodossi e periodici “alternativi”, corrispondenti associazioni (fedeli alla linea ed eretiche), aziende e pubblicità, strumentazioni ad alto contenuto tecnologico, optional, siti web, assistenze personalizzate, miti e riti… insomma vere e proprie realtà parallele in cui l’ultimo arrivato (io) era blandito, addirittura vezzeggiato, ma sistematicamente tenuto all’oscuro del livello “alto”, esoterico, praticamente religioso.
Tale livello misterico quasi sempre si rivelava di sconcertante miseria, banalità, comprendente anche rivalità intestine, interessucoli, misteri dovuti ad approssimazioni ed ignoranza più che ad oggettiva complessità della materia. Così ho concluso che il buon Marco Paolini giustamente fa inveire i rugbisti veneti contro la “mancanSa d’ignoranSa” e che proprio io non ce l’avrei mai fatta a fare l’ “esperto” di alcunché.
Ciò però ha positive ricadute sulla fantasia ed il risparmio: la totale antipatia per gli “esperti” porta alla sperimentazione autonoma ed alla diffidenza verso tutta l’oggettistica che gli “esperti”, inevitabilmente, vendono per renderti più facile, più comodo, più divertente qualsiasi cosa.
Alla luce di quanto sopra, leggerete quanto sotto: uno slalom fra terricci, contenitori, semini, bustine, temperature, etc. il tutto rigorosamente provvisorio, ma sperimentato e compatibile con n. 2 figli, n. 1 moglie, n. 1 lavoro, n. 2 genitori anziani, n. tot altri passatempi, n. tot anni di età, n. approssimato ed infinito di storture e patologie psicologiche e psichiatriche.
SEMI
I semi, in un modo o nell’altro, costano. Questo non è un eccessivo problema, nel senso che in genere non abbiamo (o almeno io non ho) sterminate estensioni da plantumare, per cui il costo in sè di una bustina di semi e/o di una spedizione della stessa non è proibitivo.
Però almeno cerchiamo di non prendere fregature: tirare su una pianta per mesi ed alla fine scoprire che non è per niente quella varietà lì che era scritta sulla bustina, finisce con il far rimpiangere fino all’ultimo centesimo speso.
C’è, insomma, da considerare il costo in fatica che un banale semino contiene in sé. Allora facciamo così:
- se compriamo bustine in negozio guardiamo innanzitutto se c’è e quale è la data di scadenza;
- se compriamo on-line, magari da altri paesi, non facciamoci prendere la mano dall’entusiasmo e facciamo un ordinativo inizialmente piccolo onde verificare l’affidabilità del tizio che sembra così tanto in gamba sul monitor del PC.
- Altra avvertenza: chi bazzica in questo sito generalmente cerca “cose strane” da seminare nell’orto. Prima di farsi incantare da ortaggi multicolori su chissa’ quale catalogo, date una occhiata nei negozi e garden center e spesso troverete alla metà del prezzo e senza i rischi dell’acquisto a distanza molte varietà di ortaggi e fiori.
Con la nostra brava bustina in mano cerchiamo dI non farci prendere ancora una volta da un fatale entusiasmo e, soprattutto se siamo in possesso di semi “preziosi”, non seminiamo tutti i semi e/o seminiamoli in due tempi e, se possibile, in due posti differenti.
TERRICCI
Una volta mi hanno rifilato un terriccio “speciale per semine”: era pieno di sabbia ed appena asciugava diventava praticamente cemento. Buoni risultati li ho ottenuti facendomelo da me con 1/3 di compost autoprodotto (lasciato qualche settimana in busta nera da monnezza, ben chiusa ed al sole, per sterilizzarlo), 1/3 di sabbia, 1/3 di torba. Buoni risultati li ho avuti anche con soli compost (2/3) e sabbia (1/3). Alla fine credo di poter affermare che qualsiasi buon terriccio universale funziona egregiamente alla bisogna. Un amico mi diceva che lui si trovava benissimo con un terriccio universale che comprava in un certo discount.
SERRE, SERRETTE, DOVE SEMINARE
Quasi tutti gli ortaggi/fiori devono essere seminati in posti calducci ed in epoche in cui calduccio non fa. E’ necessario quindi approntare una qualche forma di serra protettiva. Personalmente mi trovo benissimo con il metodo “Cassette da frutta e termosifoni”.
Spiego. Si prende una cassetta da frutta e ci si mette dentro i vasetti riempiti di terra; si infila il tutto in una busta di plastica trasparente; si mette a germinare accanto ad un termosifone acceso (magari impilando una sull’altra le cassette da frutta).
Appena i semi germinano saranno da mettere alla luce piena almeno durante il giorno.
Il metodo ha ovviamente alcuni svantaggi: non è usabile per grandi quantitativi; non risolve del tutto il problema del dove cappero mettere le piantine neonate nell’attesa della buona stagione. Il primo svantaggio si trasforma in vantaggio costringendoci ad avere maggiore cura per ogni singola pianta. Il secondo problema personalmente l’ho risolto costruendomi un cassone con coperchio apribile.
Quando esco di casa per andare al lavoro guardo il cielo e mi regolo se e quanto aprire il coperchio. Preferendo i rischi da troppo freddo a quelli da troppo caldo che, in base alla mia esperienza, sono i più dannosi (consultare anche le pagine di televideo meteo). Da notare che il cassone è pavimentato con un foglio di polistirolo espanso.
In caso di freddo notevole, sistemo sotto il coperchio del tessuto-non tessuto. Il tutto ha funzionato abbastanza. Quest’anno ho perso qualche piantina che mi ero lasciato di “riserva” (per rimpiazzare cioè piantine non attecchite in piena terra), causa colpo di vento che ha chiuso il cassone in una giornata di caldissimo sole (…io ero a lavoro): quando sono tornato le foglie delle piantine erano croccanti…
Le piantine da “svezzare” possono essere tenute ancora nelle cassette, avendo l’accortezza di levare la busta di plastica durante il giorno oppure di mettere sopra alle cassette una qualche forma di coperchio di plastica per evitare sia l’eccessivo freddo sia i danni da pioggia forte.
CONTENITORI E METODI DI SEMINA
Evito i contenitori troppo piccoli, dove temperature basse ed alte possono creare danni permanenti. In pratica per pomodori, peperoni, melanzane uso vasetti di plastica neri (quelli in cui in genere vengono vendute le piantine da fiore) di almeno cm 10-12 di diametro, mentre per lattughe, basilico, etc. utilizzo contenitori anche più piccoli (cm. 5 di diametro).
In questi contenitori metto la terra mescolata ad un po’ di letame pellettato (detto anche “cubettato” o “a scaglie”) e poi metto i semi appena ricoperti da un sottile strato di terra.
In ogni contenitore pongo pochi semi a germinare. Per essere esatti il numero di semi per contenitore (cioè per vasetto) è tanto minore quanto più “preziosi” sono i semi: infatti elimino le piantine più deboli e ne lascio una sola per vasetto.
Sempre a riguardo del “quanti semi mettere per vasetto di semina” , c’è da aggiungere che i più voraci possono anche seminare molti semi per vasetto, per poi trapiantare (i veri esperti dicono “ripicchettare”) le piantine appena nate (quando hanno 2 foglioline) in vasetti singoli. Questa procedura è particolarmente adatta ai pomodori, ma anche a peperoni e melanzane che però risentono un po’ più del cambiamento di vasetto. I pomodori, inoltre, possono (direi quasi devono) essere “ripicchettati” affondando nella terra il giovane gambo.
Sconsiglio vivamente di “ripicchettare” le cucurbitacee (zucche e zucchine, cetrioli, meloni, etc.) che sopportano male quasi ogni tipo di trapianto. Trapiantare le cucurbitacee al più presto in piena terra da vasetto, magari già allo stadio delle prime due foglie. I vasetti di torba precompressa (non riesco a capire neanche esattamente il perché…) non mi hanno mai dato buoni risultati (e neanche al mio vicino Peppino, che nutre un furioso odio per tali vasetti).
E’ meglio seminare in vasetto anche i legumi di varietà particolarmente “preziose”: seminando ogni singolo fagiolo (ad esempio) in un singolo vasetto, potremmo sprecare meno semi. Infatti spesso succede che sia necessario “diradarare” (cioè eliminare) molte piantine spuntate troppo vicine l’una all’altra.
SEMINA IN PIENA TERRA
Molte piante devono/possono essere seminate direttamente in terra, vuoi perché la semina “protetta” sarebbe troppo (inutilmente) laboriosa, vuoi perché proprio non sopportano trapianti. A volte però anche seminando in piena terra conviene dare una qualche forma di protezione. Esempio classico è l’insalata che (ma tu guarda che non fanno ‘ste piantine per farci impazzire…) se la temperatura supera i 20° non germina. In questo caso dovremo proteggere i semi dal troppo sole. E rieccoti le cassette da frutta: messe capovolte sul pezzetto seminato ombreggiano e, quindi, “raffreddano” il seme, soprattutto se usiamo cassette di legno oppure di colore bianco. Al contrario dei teli ombreggianti le cassette da frutta difficilmente vengono portate via dal vento e sono molto più pratiche da spostare (se poi tanto caldo non fa….). Le versatili cassette da frutta danno una discreta protezione anche contro pioggia troppo forte, grandine, uccellini avidi di giovani germogli e servono anche per ombreggiare le piantine trapiantate a radice nuda (ad es.: lattughe). E pensare che al mercato le gettano via…
Giusto per amor di completezza, chiariamo che si puo’ seminare:
- a file, cioè su file parallele e distanziate opportunamente
- a postarelle, cioè seminando 3-4 semi in una buchetta lasciando poi campare la piantina migliore
- a spaglio, cioè seminando a “caso” sul terreno
La semina a file è indicata per tutte le piante che, essendo lente a crescere e produrre, hanno bisogno di essere liberate dalle erbacce più volte.
La semina a postarelle è indicata per tutte le cucurbitacee ed anche legumi rampicanti
La semina a spaglio è indicata per gli ortaggi a rapido ciclo (cioè si mangia presto… es.: lattughe da taglio).
Quando semino a spaglio cerco di seminare con una certa uniformità, per cui mischio i semi ad un pugno di terriccio più scuro della terra dell’aiuola, in modo da rendermi meglio conto che sto combinando. Inoltre dopo copro molto i semini (con terriccio sottile), in quanto, in questo tipo di semina, i semini tendono a rimanere in superficie e, quindi, ad essere “visti” dalle laboriose ma decisamente fastidiose formiche: contro di esse rametti di menta, decotti ed infusi, e tutte le commoventi risorse delle agricolture con il suffisso “bio” sono decisamente inefficaci. Qualsiasi suggerimento e/o correzione in tal senso mi farà felice.
Nota di Miklon : contro le formiche ho notato che funzionano bene delle foglioline di lavanda sminuzzate, da interrare insieme ai semi
Sperando di aver dato una qualche idea utile a qualcuno, provo pure e perfino a fare una tabella riassuntiva basata, torno a ripeterlo, sulla mia poca esperienza.
Correzioni, estensioni, particolarizzazioni ad opera di altri utenti saranno ben accette da me per primo: scrivo molto, forse troppo, ma il mio intento è anche quello di offrire una prima base di scambio di esperienze.
PEPERONE
- EPOCA DI SEMINA Febbraio/marzo
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE 20-25°
- GERMINA ENTRO GIORNI 15-25
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Maggio
- NOTE Lenta crescita iniziale
MELANZANA
- EPOCA DI SEMINA Gennaio/Febbraio (naturalmente io semino sempre più tardi…)
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE 20-25°
- GERMINA ENTRO GIORNI 15-25 e più
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Maggio/Giugno
- NOTE Crescita iniziale lenta (peggio del Peperone…)
POMODORO
- EPOCA DI SEMINA Marzo/Aprile
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE Intorno ai 20°
- GERMINA ENTRO GIORNI 7-15
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Maggio/Giugno
- NOTE Attenzione a non far “ingiallire” le piante nei vasetti (lo faccio, sempre…)
LATTUGHE
- EPOCA DI SEMINA Da Febbraio in poi
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE 5-18°
- GERMINA ENTRO GIORNI 8-15
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Da Febbraio in poi
- NOTE Seminare un po’ fitto quelle da taglio limita molto le erbacce, ma si ottiene meno prodotto. N.B.: Temperature oltre i 20° rallentano o bloccano la germinazione.
CUCURBITACEE (zucche, zucchine, cetrioli, etc.)
- EPOCA DI SEMINA Da Aprile in poi
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE Minimo 15°
- GERMINA ENTRO GIORNI 8-10
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Maggio
- NOTE In piena terra seminare 3 o 4 semi direttamente in buchetta e poi lasciare la pianta migliore
FAGIOLI
- EPOCA DI SEMINA Da Aprile in poi
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE Minimo intorno ai 15°
- GERMINA ENTRO GIORNI 8-12
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Maggio
- NOTE Attenzione al freddo
BASILICO
- EPOCA DI SEMINA Da Aprile in poi
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE Intorno ai 18°
- GERMINA ENTRO GIORNI 8-15
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Maggio
- NOTE Attenzione al freddo
BIETOLE
- EPOCA DI SEMINA Da Marzo in poi
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE 10-20°
- GERMINA ENTRO GIORNI 10-15
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Da Marzo in poi
- NOTE Il “seme” della bietola è un involucro che contiene 3-4 semi “veri”
PREZZEMOLO
- EPOCA DI SEMINA Da Marzo in poi
- TEMPERATURA DI GERMINAZIONE intorno ai 10°
- GERMINA ENTRO GIORNI 20 e più
- EPOCA DI TRAPIANTO IN PIENA TERRA Da Marzo in poi
- NOTE Il prezzemolo per crescere bene non tollera una forte insolazione: seminare un po’ in ombra oppure ombreggiare anche con le ormai celebri cassette da frutta.
SEMINARE, SEMI ...I commenti del vecchio blog
RispondiElimina--------------
02 APRILE 2008
--------------
Grazie Giam per le dritte ... bello condividere spunti e metodi. Io, per esempio, mi trovo bene a seminare nei contenitori per le uova e poi passo ai vasetti neri.
Il problema che abbiamo quassù ad Amburgo è la stagione corta, con temperature da primavera tiepida italiana. Una sfida per i "testoni" come me!
Il matto
--------------
02 APRILE 2008
--------------
...Ma che vuol dire "serendipità"?
--------------
02 APRILE 2008
--------------
Guarda su wikipedia qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Serendipit%C3%A0
'Sto vocabolo lo lessi tanto tempo fa in un saggio, credo in "accoppiata" con "exattivo" (strutture create per uno scopo e poi utilizzate per tutt'altro... più o meno... :-) ).
Di fronte a dove lavoro hanno aperto una multi-palestra che si chiama "Serendip". Posto fichissimo. Anche le parole hanno strani percorsi e destini...
Beh... ora vado a zappare un pochino... magari serendipicamente mi scende un po' la panza...
Giam
--------------
02 APRILE 2008
--------------
Qui c'è una siccità terribile, niente pioggia e vento secco. Ho delle belle fave, le raccolgo sabato per gli amici del raduno, ma se non bagno tutti i giorni...
Devo annaffiare anche gli alberetti da frutto, le patate e le cipolle.
Paolo
--------------
02 APRILE 2008
--------------
Non ricordo dove l'ho letta, ma rende l'idea. Serendipità: cercare una cosa e trovarne inaspettatamente una piu' interessante; cercare l'ago nel pagliaio e trovarci la figlia del contadino.
--------------
03 APRILE 2008
--------------
Grazie Giam, credo sarà di grande utilità.
- Per quanto riguarda i vasetti di torba: anche a me non hanno mai funzionato finchè non li ho messi in una cassetta contornati da sabbia che tengo umida, infatti sono arrivata alla conclusione che il problema sia lo sbalzo idrico che l'eccessiva traspirazione consentita dalla torba rende problematico; con la sabbia umida questo effetto viene evitato e funzionano meglio.
- Per la semina a spaglio e le formiche: il giardiniere che da bambina mi ha insegnato a "fare l'orto", faceva così: dopo aver seminato metteva un telo bagnato (es. un vecchio lenzuolo) e lo manteneva bagnato fino alla germinazione dei semi, la pesantezza del telo rende molto difficoltoso alle formiche camminarvi sotto per andare a rubare i semi, e dopo aver letto la faccenda di mantenere i semi al fresco, ha anche una funzione aggiuntiva.
Ciao Sofia
--------------
04 APRILE 2008
--------------
Grazie Gian per le informazioni....
parli di sabbia da mescolare al terriccio, che sabbia usi?
Basta il calore del sole a sterilizzare il compost?
Il mio è pieno di larve di maggiolino che elimino col setaccio quando sono grandi (per la gioia dei merli), ma rimangono quelle piccole e le uova!!
SEMINARE, SEMI ...I commenti del vecchio blog
RispondiElimina--------------
04 APRILE 2008
--------------
Grazie per i contributi e spero ne verranno altri, magari con foto.
Sabbia: ho usato sabbia presa in rivendita materiali da costruzione (un secchio te lo danno a gratis).
Sterilizzazione: in base alla mia esperienza l'esposizione al sole in sacchetto nero basta. Tieni però presente che questi sono esperimenti che ho fatto uno-due volte. Ora compro normalissimo terriccio universale.
giam
--------------
05 APRILE 2008
--------------
Oggi giornata di serendipità totale, nel mio terreno a strapiombo sul mare eravamo una trentina, raduno del forum Compagnia del Giardinaggio, con grigliata mista, dolci tipici, vino e digestivi vari.
C'era anche musica, tromba e fisarmonica, sole e pace tra gli ulivi, caprette inseguite dai bimbi (così ce li siamo levati dai piedi) ed infine scambio di piante e talee.
Paolo
--------------
05 APRILE 2008
-------------
Domani anche io "serendipità": camminata al mausoleo di Malaparte a spazzavento (tempo permettendo), pranzo con coppia di amici con prole e ragazzina del figlio sedicenne (intercesso presso i recalcitranti genitori di lei). Menu: pasta e cime di rapa e cime di cavololo nero (from orto), spiedini alla brace con pomodori sott'olio (fatti con le mie manine).
...comunque qui fa freddo
Ciao a tutti
giam
--------------
06 APRILE 2008
--------------
Ragazzi,che giornata! Miei graditi ospiti una coppia di amici di Varese ed abitando io a pochi passi da due perle come Matera ed Alberobello (che culo ha certa gente...), ho sentito il dovere di far da cicerone.
Mattinata ai Sassi e Parco Materano, poi pranzetto frugale con orecchiette (fatte col Senator Cappelli,of course...)al sugo di pomodoro tondino di Altamura e pollo ruspante, pollo con patate e lampascioni al forno,frittata di asparagi selvatici, dolci di mandorle e gelato spumone....
Nel dopopranzo,mentre nel mio stato precomatoso sognavo San Pietro che ballava la rumba sul mio stomaco al suono delle chiavi tintinnanti,la mì figliola dice:"Si va ad Alberobello?"Arriviamo ai trulli, lasciamo l'auto al parcheggio "Ma sì,facciamo due passi..."Saranno stati 6 o 7 km,al ritorno sembravamo un plotone di alpini al ritorno dalla campagna di Russia,nel'45...
Scherzi a parte,una bella domenica.
Angelo
--------------
06 APRILE 2008
--------------
Io ho passato il pomeriggio annaffiando ovunque, anche gli alberelli da frutta.
Finalmente ho visto che il biricoccolo ha allegato parecchi frutticini, stavolta potrò assaggiarli. Però ho mangiato parecchie fave, col lardo di Coronata perchè non avevo salame...
Un po' di pace tra gli ulivi dopo la festa di ieri. E spero che arrivi la pioggia, prevista tra domani e dopo.
Paolo
A proposito di "metodi di semina", informo tutti gli amicidell'orto2 che è stata realizzata e messa online in 41 diapositive la "Guida pratica BIOsCAMBIO N°1: La bottiglia semenzaio": un nuovo e originale metodo per l'autoproduzione di piantine da trapiantare nell'orto, a partire dal seme riutilizzando i vuoti delle bottiglie di plastica ed i bicchieri monouso usati. La guida è interamente e gratuitamente scaricabile dal sito di BIOsCAMBIO http://www.bioscambio.it/?p=441 in quanto rilasciata dagli stessi autori nel Pubblico Dominio Antiscadenza (anticopyright e antilicenza), "all right renounced" ed è visibile anche in versione video su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=e1mwUAxs1ac
RispondiEliminaIl metodo, ideato e messo a punto da me e Rosella Federigi, entrambi componenti del GASeS (Gruppo di Autoproduzione Solidale e Scambio) di Pisa, è frutto di un lavoro di sperimentazione da parte nostra ed è tratto da una installazione-performance del Gruppo "il ià jolie" per la serie "AUTOPRODUZIONI ANTICOPYRIGHT".
E' stato anche presentato da BIOsCAMBIO alla Fiera "Fiori al Castello" di Vicopisano (PI) del 19-20 maggio 2012.
Ciao. Domenico.
Ho pensato di condividere con voi il mio metodo di semina utilizzando le foto che avevo preparato per il blog “Bioscambio”. Spero di non aver sbagliato e che le possiate vedere….
RispondiEliminaPremesso che in casa siamo soliti cibarci di germogli (in inverno e in modiche quantità), quando ho iniziato la mia avventura con le semine, mi è sembrato naturale seguire la stessa tecnica con i semi delle orticole e così ho recuperato una valigetta che utilizzavo nel mio laboratorio per i “semilavorati” (quelle da ferramenta) e l’ho adattata a “valigetta per le semine” oscurando il coperchio con della carta di alluminio.
http://www.mediafire.com/view/srli9rgg1xoc1db/1_valigetta_germogliatore.jpg
All’interno metto in ogni vaschetta una varietà di semi e la etichetto con nome e data scritte con pennarello indelebile su del nastro isolante bianco che funge così da etichetta adesiva.
I semi li lascio da alcune ore a tutta una notte coperti di acqua (a seconda della loro consistenza), quindi li scolo aiutandomi con un quadrato di zanzariera come colino, coprendo la vaschetta e avvolgendo bene i lati, posso rovesciare l’acqua e i semi rimangono all’interno.
Per i semi grossi non serve, piuttosto con quelli molto lunghi a germogliare (Cappero) o coriacei, preferisco usare dello scottex che mantengo giustamente umido, lo ripiego bene con i semi all’interno e lo infilo nel rispettivo scatolino etichettato.
Queste sono alcune foto dei semi dell’anno scorso:
http://www.mediafire.com/view/h2666na9q332to8/2_semi_germogliati.jpg
http://www.mediafire.com/view/xaaqa2b5cscppvv/3_melanzane,_fiordalisi,_angurie.jpg
http://www.mediafire.com/view/xbzsm0mdbtd53va/4_peperoni,_angurie,_zucche.jpg
http://www.mediafire.com/view/xlaiu2bpa5tx8v5/5_porri,_cipolle,_melanzane,_carote.jpg
http://www.mediafire.com/view/g89u9452a2u63xb/6_meloni,_tageti.jpg
http://www.mediafire.com/view/5db303tfofn0x88/7_liquirizia_germoglio.jpg
Ogni mattina, prendo la mia valigetta e risciacquo con acqua pulita (lasciata riposare a temperatura ambiente) ciascuna vaschetta, se ci sono dei semi germogliati li elenco su un foglio. Alla fine chiudo la valigetta e verifico sul foglio quanti vasetti o vaschette devo preparare per l’impianto dei germogli pronti.
Trovo che sia un sistema pratico che ti permette di gestire tanti semi in pochissimo spazio.
Se devo assentarmi da casa per qualche giorno posso portarla con me e continuare a curare i miei semini ovunque.
Così faccio da subito una selezione dei semi più vigorosi piantando nelle vaschette solo i germogli migliori.
Nelle vaschette tutti i germogli crescono e risparmio spazio sui letti caldi.
http://www.mediafire.com/view/m86r7cfdy455v6o/estrazione_seme_di_tagete.jpg
http://www.mediafire.com/view/kn0df00js8g2ow5/estrazione_seme_liquirizia.jpg
Per la manipolazione dei semi uso delle pinze da orafo chiamate “brusselle” che mi permettono di prelevare perfino un seme di papavero germogliato senza danneggiarlo, sono perfette per lo scopo.
La foto sotto è sfuocata ma il seme è di papavero!
http://www.mediafire.com/view/ud45amo1e1r8cf2/estrazione_seme_papavero.jpg