L'impresa non è delle più semplici, di una pianta "simbolo" come l'ulivo hanno scritto e parlato fin dai tempi più lontani. Parlare di tutte le varietà di olive coltivate sarebbe impossibile, troppe e tutte meritevoli di essere messe in risalto.
Albero simbolo e sacro, a cominciare dai Greci, con l'oleastro di Atena portato da Eracle Dattilo dall'Asia minore, lì cresceva spontaneo, i contadini selezionarono le varietà e dalla pianta selvatica Olea europaea oleaster venne fuori l'oliva che conosciamo. I Fenici diffusero l'ulivo in tutti Paesi meta dei loro viaggi. Chi, nella Grecia Antica, osasse tagliare l'ulivo era messo a morte!
L'Albero della Luce, non solo perchè l'olio di oliva bruciava nei templi degli Antichi, poi dei Romani, dei Cristiani, anche Maometto parla di un misterioso "albero benedetto, un olivo che non sta ad Oriente nè ad Occidente, il cui olio illuminerebbe anche se non toccasse fuoco. E' Luce sulla Luce", nella XXIV Surat sulla Luce
Elencare le varietà pugliesi sarebbe tempo sprecato, sono centinaia, ne cito qualcuna come la Bella di Cerignola (in foto sopra), Cima di Bitonto, Termite di Bitetto, Cima di Mola, Mele, Cima di Melfi, lucana come la Majatica di Ferrandina, la leccese Cellina di Nardò
http://it.wikisource.org/wiki/Le_odi_di_Orazio/Libro_secondo/VI?match=la
Voglio parlarvi di olive antiche, quelle di Orazio e Virgilio, in giro tra Venafro e Taranto...http://www.parcodellolivodivenafro.eu/files/Brochure-Parco-dell-Olivo-di-Venafro.pdf
http://www.francovalente.it/2009/01/22/gli-olivi-e-lolio-di-venafro/
http://it.wikipedia.org/wiki/Galeso
http://www.tarantoincartolina.com/public/pdf/Saggio_galeso_II.pdf
I poveri olivi secolari non hanno pace, quelli spiantati e mandati al Nord, d'Italia e d'Europa, incontro a morte sicura... Sacrificati al progresso (?) o all'allargamento delle superstrade, ieri ed oggi
http://www.salentosummervillage.com/2012/03/17/a-rischio-8mila-ulivi-salentini-per-l%E2%80%99ampliamento-della-maglie-otranto/
http://www.schirinzi.it/foto-ulivi-salento-puglia.htm
http://www.perieghesis.it/Atlante%20degli%20olivi%20del%20Tarantino/Indice.html
Ciao Angelo,
RispondiEliminaqualche consiglio per la lotta alla mosca?
Paolo aveva consigliato la coltivazione della Colombara e della Nocellara dell'Etna, varietà un po' più resistenti, ma non siamo riusciti a trovarle nei vivai.
Roberta
Ciao Roberta,
Eliminanon mi stupiscela notizia dell'introvabilità di vecchie varietà, magari puoi partire da varietà da innestare in un secondo tempo.
Per la mosca leggi qui:
http://www.compagniadelgiardinaggio.it/phpBB3/viewtopic.php?f=15&t=10658
Angelo
Ciao Angelo, noi con la Cellina di Nardò non abbiamo problemi di mosca cero sono olive piccine ma producono bene.
RispondiEliminaCerto tu lo sai bene per il raddoppio della statale 16 hanno divelto 8000 ulivi centenari,raddoppio praticamente forse utile a qualche politico e noi sappiamo anche chi, peccato ma così è e nulla è stato possibile fare
Auguri di buona Pasqua LILIANA
Ciao Liliana,
Eliminaricambio gli auguri, col mio solito colpevole ritardo...
La Cellina è ottima varietà d'olivo, forse è una varietà delle Liciniane, come l'Aurina di Venafro:
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/10/28/olive-celline-perche-questo-nome/
Angelo