Pomodoro Scatolone
di Angelo Passalacqua
Un pomodoro del Lazio, lo scatolone di Bolsena, anche se ho avuto i semi dalla sponda umbra del lago omonimo e mi sembra più corretto non dare nomi senza prove certe! Comunque anche nei siti ufficiali leggo poche certezze, leggete qui e qui.
Dai cinque semi ricevuti sono spuntate tre piantine, la semina è avvenuta in forte ritardo, cosa che ha influito nella coltivazione, come vedremo.
Le piante hanno mostrato un accentuato polimorfismo delle bacche, pomodori di forma diversa ad ogni palco, nella foto in alto ed in quelle che segnono, i pomodori del primo palco, quello più in basso.
L'anno di coltivazione è stato il 2018, contrariamente al mio solito, ho messo le piante in terreno abbastanza fertile ma non ho concimato, sotto la chioma di un albero di mandorlo per un pò d'ombra, acqua data ogni cinque giorni, sempre "al risparmio", senza eccedere.
Il primo raccolto è avvenuto alla metà di Settembre, le piante sono cresciute fino all'altezza di un metro e quaranta centimetri, legate ad una canna.
Piante in fiore fino a tutto Novembre, troppo tardi per sperare nella maturazione di tutti i pomodori presenti.
Ho provato, come faccio con le piante di pomodoro coltivate a secco. ad estirpare le piante ed appenderle in luogo riparato, tentando la maturazione delle bacche. Ma, come si vede bene nell'ultima foto, la situazione era troppo compromessa, i pomodori sono marciti. Però un pò di semi si sono salvati!
Ho sentito nominare il pomodoro Scatolone, ma non l'ho mai coltivato. Posso solo dire che questi assomigliano molto agli ibridi involontariamente apparsi diversi anni fa, quando coltivavano i miei genitori. Un vicino ci aveva regalato alcune piante di un pomodoro giallo a forma di peperone, molto asciutto, vuoto all'interno e insapore, e l'anno seguente gli altri pomodori si erano ibridati, prendendo appunto un colore aranciato e con l'interno scatolato, come i pomodori tagliati della tua foto.
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