Cosa ne pensate della permacultura per coltivare un pezzo di orto incolto?
Carissimi,
vorrei sapere che cosa ne pensate della Permacultura. Ho trovato su internet filmati ed articoli in merito.
Ho un pezzo di orto incolto e, con grande entusiasmo, proprio ieri ho eliminato le erbacce in piccole aree dove ho buttato, veramente buttato semi di porri, insalata, finocchio selvatico, rucola selvatica e ho messo quà e là piante di rosmarino. Ora vediamo che cosa succede. E' anche vero che le erbacce sono tante e le piantine potrebbero essere soffocate, ma tra tanti semi presenti qualcuna spero sopravviverà ! Come diceva il Caro Paolo dobbiamo lasciar fare alla natura. Poi ho intenzione di fare un laghetto o meglio una pozza dove i rospi dovrebbero depositare le uova. I rospi , dicono, mangiano le lumache senza guscio che nel mio orto sono a migliaia. Ed ancora qualche pianta di alloro. Ho raccolto alcune teste di cavolo cappuccio di cui non asporterò il fusto. Che ne dite tanto per incominciare ?
MAURO PENNACCHIONI
Caro Mauro, non sono io un “amico rodato”, anzi, tutt’altro sono alle prime armi, ho avuto modo di interessarmi alla permacultura al solo scopo di comprender.
Queste sono le mie considerazioni:
Quando nel 1970, Bill Mollison e David Holmgren svilupparono il metodo o il sistema della permacultura ed immaginavano un mondo eterogeneamente solidale tra le genti di varia umanità ed i complessi ecosistemi variabili e difformi esistenti, videro sicuramente oltre l’imprevedibilità del futuro stesso. Quelli che i due scienziati chiedevano era una svolta totale, un inverosimile sforzo di totale cambiamento. La “moderna” permacultura è un viaggio nel bellissimo mondo che più che esistere, vagheggia in una moltitudine di “parole”, principi, stili di vita, linee guida comuni, bisogni fondamentali, assunti, biodiversità, agricoltura naturale, sinergica, biodinamica.
Tutto oltre che giusto sicuramente da condividere, ma i risultati non sono mai stati esaltanti.
Applicare il metodo della permacultura sarà un obbligo prioritario per le prossime generazioni, il sistema nelle varie aree agricole ed ancor più nella progettazione delle città di transizione determineranno nuovi passi rivolti ad un miglior vivere. Tutto sarà realmente operante quando insieme decideremo che il comune bene deve essere più importante del nostro stesso bene personale. Naturalmente sì, caro Mauro condurre un orto con il sistema della permacultura è un modo coraggioso di affrontare la realtà, è un misurarsi con se stessi. Alla fine non conterà più quello e quanto hai prodotto, ma il modo ecosostenibile e sinergico con l’uomo e l’ambiente delle stesse tue produzioni.
Quindi che dire caro Mauro, ” tanto per incominciare”, sì ma:
“Al cospetto di ogni verità, un’angoscia segreta ci pervade” Nicolas Gomez Davila”.
albarajek
Ciao Mauro,
innanzitutto non ti ho ancora dato il benvenuto nel blog e quindi approfitto ora per farlo.
Poi...
alcune chiacchiere già affrontate nel blog, riguardo soprattutto all'orto sinergico, le trovi qui:
http://amicidellortodue.blogspot.it/2008/01/dubbi-e-domande-sullorto-sinergico-di.html
http://amicidellortodue.blogspot.it/2008/01/libro-scritto-da-fukuoka.html
Per piccola esperienza personale (molto piccola) posso dire che un orto in permacultura è comunque un orto che va progettato, va pensato e studiato e per fare questo ci vuole tempo e tanta osservazione. Una cosa che aiuta è il clima, la dimensione del terreno (che deve essere grande) e la diversità floreale, che deve essere costituita da piccoli boschetti, cespugli etc.
Ti potrebbero aiutare questi filmati:
http://www.youtube.com/watch?v=icZFYghEeUE
http://www.youtube.com/watch?v=Bw7mQZHfFVE
che ti fanno capire la vastità di territorio ed il microclima necessario ad avere qualche risultato.
Il mio consiglio è quello di provare a vedere quello che succede in questo primo anno di esperimenti. Potresti iniziare a seminare semi di piante spontanee (come piselli selvatici, bieda selvatica, broccoletti selvatici e le tante cicorie e tarassaco) che sicuramente avranno più successo. Se le trapianti con la radice impieghi meno tempo.
Osserva con attenzione le condizioni migliori in cui si sviluppano meglio le piante. Sicuramente scoprirai che, vicino a cumuli di sassi molte piante si troveranno a loro agio.
Qualche anno fa mi trovavo ad Ischia nel mese di settembre e sopra un cumulo di sassi (calcinacci buttati sotto a degli alberi) ho trovato un cespo di piantine di pomodoro che avevano dato i loro frutti.
L'acqua è un elemento fondamentale per la creazione di un microclima e per riprodurre la vita. Se hai molto spazio a disposizione, ti proporrei di provare a fare questo esperimento:
http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=109
I cespugli possono anche essere realizzati con more, lamponi e mirtilli. Studia la direzione del vento e come gira il sole.
Una soluzione è quella di seminare piante perenni o che siano capaci di seminarsi da sole. Ci sono insalate che riescono a riseminarsi da sole e a riscrescere ogni anno. Non vengono toccate particolarmente dalle lumache. Altre invece non le vedrai più rinascere. Come anche alcuni broccoletti e broccoli che appena il seme germina viene attaccato dalle "bestioline".
Puoi realizzare cumuli di terra a mò di montagnetta per proteggere dal sole o dal vento e per realizzare un micro-fondovalle dove buttare i semi.
Tieni ben presente una cosa: ad un certo punto vorrai strappare tutta l'erba che ti sembra stia soffocando le piante. Sicuramente la strapperai perché non potrai più vederla e lì ti accorgerai che quell'erba aveva protetto le tue piantine, che pur rimanendo piccole, stavano comunque nell'umidità. Questa cosa ti farà impazzire, ma non ti distoglierà la prossima volta dall'estirpare ancora l'erba che crescerà attorno.
Tieni presente che la dimensione dei frutti non sarà grande, nè la produzione abbondante.
Per questo dico che, soprattutto un orto in permacultura, va studiato ed adattato alle nostre esigenze, che variano a seconda del luogo, del clima, della flora e fauna presente e soprattutto di quello a cui puntiamo.
Ancona non mi sembra particolarmente siccitosa, quindi via alla speriemntazione... e mi raccomando... aspettiamo un tuo resoconto.
Per il resto ed i semi ... siamo qui a disposizione.
arvalia
Ciao Mauro, io ho cominciato il mese scorso un paio di orti sinergici, ancora sono in sperimentazione ma qualcosina qui e lì nella rete l'ho letta, tra cui il fatto che il finocchio selvatico sta antipatico un po' a tutte le piante dell'orto. Sarebbe interessante sapere che ne pensano gli altri amici più "rodati".
Phototribe
vorrei aggiornarvi sul tentativo di costruire il mio orto in "pseudopermacultura" in terra argillosa e invaso dalle " infestanti"
non ho mosso il terreno.ho solo fatto un po' di spazio tagliando rasoterra le infestanti
In ottobre ho messo 5 piantine di cavolo verza : erano piccoli ma li ho mangiati comunque ,
poi in primavera ho seminato quà e là semi di finocchio , girasole , interrato semi di granturco: non ho visto una sola pianta !
a suo tempo ho messo piantine di pomodoro, crescono ed ora hanno i fiori .le ho annaffiate appena 2 volte e le ho pacciamate con erba secca
Ora, sempre in piccole aree ( 3/ 4 mq )disboscate tra le infestanti alte almeno 50 cm ho postato un pò di ramaglie affinchè con il tempo marciscano e producano un substrato tipo sottobosco.Stamattina ho messo delle piante di porri che ( se tutto ok ) dovrebbero riprodursi il prossimo anno .......
In autunno metterò anche le fave ......
Che ne dite.....sono appena all' inizio.... la lotta contro le infestanti che vorrei in un certo modo rispettare mi daranno parecchio da fare !Speriamo di ottenere almeno dei risultati incoraggianti... salutoni
MAURO PENNACCHIONI
per quanto riguarda l' orto a secco: premetto che nel mio orto ho terra argillosa.Quest' anno ho messo 5 piante di pomodori ( pacciamandoli accuratamente con erba secca )che ho scarsamente annaffiato solo 3/4 volte e tutto intorno è una foresta di erbe infestanti( l' orto mi rimane un pò lontano e lo devo raggiungere in macchina ).Si sono sviluppati poco ma hanno dei fiori. Sicuramente ne mangerò qualcuno. Uso le erbe infestanti come una risorsa, almeno ci provo !:mantengono umidità e sono un serbatoio per l' ecosistema.Faccio dei cumuli di erba secca che con il tempo decomponendosi producono un substrato ideale che mantiene umidità.
Se fai una buona pacciamatura potresti annaffiare ogni 4 / 5 giorni
MAURO PENNACCHIONI
I pomodori non li annaffio e non uso pacciamatura. Non tengo erbe infestanti quindi non ne ho.
Claudia
@ Claudia
Perchè non provi anche con le zucchine a secco, i fagiolini e tutto quello che è descritto nei post dell'orto a secco? Forse il tuo terreno è adatto. Il mio temo sia sabbioso, non proprio l'ideale in fatto di trattenere umidità. In più la profondità è quasi assente, la roccia la fa da padrona, perciò le radici, che potrebbero farlo, non riescono ad andare giù alla ricerca di fresco e ristoro dal caldo :) Con il tempo migliorerò le sue caratteristiche con l'aggiunta di sostanza organica, come mi ha consigliato Angelo.
@Mauro
Credo che le condizioni dei nostri orti siano simili. Il terreno è abbastanza coperto, perchè le piante messe vicine si fanno ombra a vicenda. In più ci sono le erbacce e dove stanno gli zucchini poca pacciamatura. La scorsa settimana ho innaffiato di Lunedì mattina e quando sono ritornata a dare acqua il venerdì notte, ho trovato gli ortaggi in forma, con molta meraviglia anche le angurie in salute. Non me l'aspettavo.
Tuttavia alcune piante da fiore, la borragine e alcune neonate si erano afflosciate; penso che se coltivassi le insalate estive o le bietole o simili, necessiterebbero di irrigazioni più frequenti, per non crescere amarognole o morire.
Francisca Robertiña Gomes
Cara Francisca,
premetto che ho 2 orti....uno di 100 mq vicino casa e un' altro un pò lontano di 1500 mq.
Quello vicino casa lo curo in modo classico: senza erbacce, annaffiature costanti... ecc. . è quello che amo di più. Riguardo all' altro: è allo stato selvatico in quanto chi me lo curava se ne è andato ovvero lo sto cacciando via ( ho dovuto aprire un contenzioso.....) ed in questo ho iniziato a sperimentare la permacultura con piante che spero si autoriproducano ( cavoli, porri , pomodori e per ora niente di più perchè lavorando non ho il tempo disponibile ) e parecchie piante di rosmarino. Vorrei mettere poi,a tempo debito, alcune piante di fragola , zucchine come tu dici, carciofi : tutto disseminato quà e là in piccole aree che ho "deforestato" Pacciamare il tutto con l' erba secca tagliata ed aggiungere dei cespugli sperando di giungere ,a distanza di anni ad un ecosistema sostenibile. E' terra argillosa e quando si impregna di acqua posso stare tranquillo per parecchi giorni ma ora è un po che non piove.......
Per quanto riguarda il frutteto di circa 500 mq ( che ora è allo stato selvatico e senza trattamenti ) sto mangiando le pesche anche se un pò piccole. la natura è comunque sempre generosa. !Provo una grande soddisfazione mangiare i prodotti che la natura offre, senza forzature, prodotti chimici....... ed anche con minimo lavoro.....
Quest' anno ho notato che l' albero di melograno ha subìto, come sempre , attacchi di afidi, ma le melograne ce ne sono tante comunque: forse si sta ricreando l' equilibrio ? ho visto qualche coccinella.... vedremo più avanti che cosa succederà...
A volte si annaffia troppo e me ne rendo conto ma con la paura di non averne il tempo annaffio.... annaffio. Hai visto ? le tue piante a distanza di 5 giorni erano ancora in forma ! forse avrebbero resistito ancora senz' acqua..... Purtroppo le piccole piante nelle condizioni climatiche di questi giorni vi è rischio che muoiano se non le curi un pò. Forse dovresti fare loro una pacciamatura abbondante....In estate , da qualche anno, non metto più insalata ed abiete perchè hanno bisogno di tanta acqua. Fortunatamente ho i pomodori e le zucchine !
MAURO PENNACCHIONI
Per quanto riguarda l'equilibrio, ciò che mi ha fatto capire quanto sia importante è stata la coltivazione in vaso sui miei balconi. Sul balcone di casa in cemento è quasi impossibile creare un ambiente vario, climaticamente corretto, ricco di insetti. La prova per me è stata il non riuscire a debellare il ragnetto rosso con conseguenze disastrose. Questo mi ha portata a riflettere su come le piante vivano in natura e sul fatto che è raro trovare in un campo di spontanee un insetto che prevalga sugli altri e sulle piante in modo così netto da distruggere tutto. Perciò quando ho ricevuto un vero pezzetto di terra non ho avuto esitazioni sul metodo da utilizzare.
Ci sono stati alti e bassi, ma sono soddisfatta del fatto che il mio nemico di sempre, il ragnetto rosso, le mie piante per ora non l'hanno conosciuto :) nonostante gradisca parecchio l'orto della mia vicina.
Francisca Robertiña Gomes
Francisca, il resto non resiste senza annaffiare.
I pomodori li trapianto molto profondi poi li rincalzo, sarà per quello.
Alle zucchine e ai cetrioli metto una improbabile pacciamatura di aghi di pino (quello che ho) ma non resistono.
Ho provato a trapiantare anche le zucchine alla stessa profondità dei pomodori, ma siccome le piantine di zucchina all'epoca del trapianto sono piccole le ho messe in fondo alla buca con l'intenzione di riempirla man mano cresceranno).
Quest'anno le zucchine non mi nascevano, per cui le ho dovute seminare molte volte e ora le piante finalmente sono nate e trapiantate, ma sono ancora piccole e quindi ancora in fondo alla buca. Vi informerò riguardo i risultati del trapianto stile "voragine".
Per ora non ho niente altro oltre ai pomodori, che possa restistere al secco.
Ah, non annaffio i pomodori ma annaffio le aiuole adiacenti, può essere che un po' di acqua riesca a raggiungere anche i pomodori, non avevo pensato a questa cosa.
Claudia
ieri ho controllato le piantine di porri nella mia " foresta " che avevo trapiantato 2 settimane fà: si stanno riprendendo ! se riuscissi a farle autoriprodurre allo stato selvatico sarebbe una grossa conquista ! i pomodori si sono sviluppati discretamente e portano frutti anche se pochi .Non ho dato loro neanche il verderame .
Sto raccogliedo le pesche , i fichi sono ancora piccoli..........Ora ci vorrebbe una pioggia e non una bomba d' acqua !
MAURO PENNACCHIONI
Cara Claudia,
Codivido la tecnica di mettere le piantine un pò in profondità e poi di rincalzarle . Io penso che dovrò dedicare più tempo alla pacciamatura. Dovrei farla in modo più accurato e con più spessore coprendo ben bene attorno alle piantine
MAURO PENNACCHIONI
Questa tecnica del rincalzo mi ispira molto. Non credo che avrò già quest'anno dei risultati definitivi perché sono partita troppo in ritardo, sarà da riprovare in una stagione "normale".
Claudia
Cara Claudia,
non so dove abiti ma dopodomani quì ad Ancona "dovrebbe" piovere. Nel mio orto grande parte degli alberi stanno soffrendo la siccità....domani sera andrò a fare una visita per vedere la situazione.......Non vorrei che le piantine di porri si siano estinte...
MAURO PENNACCHIONI
Ciao, arrivata la pioggia? A Milano è piovuto ieri. Non molto, ma si è un po' rinfrescato, anche se è aumentata l'umidità dell'aria.
Le zucchine trapiantate in profondità stanno crescendo bene ed ora sono già a livello e le buche sono state riempite.
Iniziano i pomodori, era ora, due mesi di ritardo
Claudia
speravo tanto nella pioggia ma nulla di fatto !
Bene per le zucchine !: le mangerai un pò in ritardo, ma non importa .
Vorrei confrontarmi con voi sulla riproduzione dei cavoli.In Primavera quando ormai la stagione dei cavoli cappuccio invernali era terminata e dopo aver mangiato tutte le teste nel terreno erano rimasti i fusti. In Primavera inoltrata ho fatto di essi dei segmenti lunghi circa 15 cm e li ho sotterrati.Dopo alcune settimane hanno iniziato a germogliare : ora ho alcuni cavoli cappuccio invernali ( anche se un pò piccoli ).Mia moglie li ha fatti lessi ed il sapore è discreto. Ora proverò a metterne qualche pezzo nel mio orto grande in permacultura .Vediamo cosa ne esce. Qualcuno di voi ha già fatto questo "esperimento" ?
evento ! : alcuni giorni orsono quì ad Ancona vi è stata un' invasione di farfalle cavolaie che hanno deposto le uova sulle pianticelle di cavoli tanto che ho dovuto controllare foglia per foglia per eliminarle.
E' accaduto in altre zone ?
MAURO PENNACCHIONI
Le zucchine iniziano a fare i primi fiori, vedremo.
I cavoli cappucci non li coltivo però lascio sempre a dimora i fusti delle verze per raccogliere i ricacci che mi sembrano buoni e delicati.
L'invasione di cavolaie qui è la regola
Claudia
Ciao Mauro,
RispondiEliminaseguo con interesse i tuoi tentativi di realizzare un orto in semi-permacoltura.
Ho spostato tutti i commenti in questa pagina, creando un piccolo post, im modo da concentrare qui tutte le informazioni realtive alla coltivazione permanente.
Se hai altre informazioni ed immagini da mandarci mi piacerebbe inserirle in questa pagina o magari fare un nuovo post.
Credo che molte persone siano interessate all'argomento.
Roberta
Ciao Mauro,
RispondiEliminaanche io seguo il tuo esperimento, bene ha fatto Roberta ad impostare in questo post un "laboratorio" aperto, sarà interessante seguire il tuo lavoro e gli eventuali interventi degli altri Amici.
Non voglio influenzarti e quindi taccio, è bene che tu faccia esperienza diretta, sulla permacultura o l'aridocoltura cè molto da dire, lo faremo a piccole tappe. Ricorda però che anche le "infestanti" si dividono in utili o no, quindi occorre fare la scelta tra quali avere nell'orto-giardino!
Angelo